- Ciacco, gelateria – Via Spadari 13 (zona Duomo)
Non esagero: quello di Ciacco è il miglior gelato vegan assaggiato fin’ora. Cremoso, pieno, niente a che vedere con alcuni tipi fatti col latte di riso stucchevoli e più simili a un sorbetto. Sorprende che, nonostante non sia una gelateria esclusivamente vegana, anche l’attenzione alla particolarità dei gusti e alla qualità degli ingredienti usati sia alta anche per quanto riguarda le opzioni senza derivati animali: a Giugno ’17, quando sono andata io, c’era per esempio un gusto al latte di cocco variegato al caramello e caffè (Principe di Beugre) che era da bava alla bocca. Oltre a questo, ho provato pistacchio (il mio gusto preferito da quando ero bambina) e lime e zenzero, chè vista la calura qualcosa di rinfrescante ci voleva, nonostante non sia troppo amante dei gusti di frutta, agrumi men che mai (avrei assaggiato volentieri il cioccolato o la gianduia) ho apprezzato molto. Il cono è vegan, di quelli belli croccanti come piace a me. Non ho trovato un solo aspetto negativo, a parte il fatto che non esiste un cono che contenga tutti quanti i gusti disponibili!:D - Juice bar – succhi, frullati e piatti pronti, Stazione Centrale, Mi
- Flower Burger – Panineria vegana, Milano Porta Venezia (Via Vittorio Veneto 10), Milano Porta Genova (Via Vigevano 6)
- Nabi – bistrot e panineria vegetariana e vegana, Via Cadore 41
- Naturalmente, bar ristorante vegan, Strada 4 Palazzo A10 Centro Direzionale Assago Mi-Fiori
Se siete dalle parti del Mediolanum per un concerto, Naturalmente è la soluzione ideale per fare colazione o pranzare velocemente prima di fare la fila o comunque recarvi al forum, che si trova veramente a due passi. Non è il posto più facile da scovare, noi abbiamo usate le mappe persino una volta parcheggiata la macchina perchè non riuscivamo proprio a trovarlo. Naturalmente si trova all’interno di un complesso di edifici (a vederli si sarebbero detti degli uffici), le cui strade non hanno nomi bensì sono numerate, così come i palazzi che ne fanno parte. Persino una volta riusciti a rintracciare il palazzo dieci abbiamo fatto fatica, ma dopo averci girato un po’ intorno riuscirete a notare la lavagnetta esposta all’esterno con il menù del giorno.
I piatti vengono cucinati giornalmente e variano di giorno in giorno, per questo il menù non è vasto ma si contano 2-3 proposte sia tra i primi che tra i secondi, con contorni freddi e/o caldi e salsine (tipo hummus, crema di anacardi..) da aggiungere al proprio vassoio. Oltre al singolo piatto è possibile fare il menù completo che comprende primo, secondo o contorno, anche se la mia richiesta di prendere un secondo e due contorni è stata accontentata senza problemi. Ho quindi composto il piatto con seitan alla nocciole, cavoli marinati all’umeboshi e una salsa di cannellini e barbabietola, tutto cucinato in modo semplice ma saporito. Il personale è alla mano e socievole, il prezzo più che onesto, anzi, mi sono addirittura meravigliata di aver speso così poco!:D
Naturalmente non è aperto a cena, ma tutti i giorni dal lunedì al venerdì dalle 7 alle 16
- Noi due – trattoria vegetariana, Viale Col di Lana
Noi Due è una trattoria a conduzione familiare di stampo molto “tradizionale”, tovaglia a quadri e impiattamenti semplici e senza troppi fronzoli. Che sia il vostro stile o meno (io per prima preferisco stili un po’ più moderni) mangiare si mangia bene. Scrivo questa recensione un anno e mezzo dopo e purtroppo non ricordo più esattamente cosa avessimo ordinato ma ricordo che il cibo era gustoso, abbondante, e il prezzo contenuto per gli standard di Milano (e soprattutto per quelli dei ristoranti plant-based di ultima apertura).
- Samarcanda, pizzeria – Via Natale Palli, Case Nuove, Milano Malpensa
Siamo andati a mangiare n questa pizzeria la sera prima della partenza dall’aeroporto di Malpensa, siamo partiti senza troppa convinzione perchè era l’unico posto dove mangiare nei paraggi e non aspettavamo grandi cose (e che fosse pienissimo). Per l’ultimo punto ci avevamo decisamente azzeccato, mentre la pizza era molto molto buona. Ora, per la pizza sono abbastanza particolare, mi piace alta ma non napoletana, non gommosa ma croccante: da questo potrete immaginare che rimango soddisfatta 1 volta su 10 quando esco a mangiarla (non mi vergogno di dire che rimanevo meno delusa da quelle surgelate la maggior parte delle volte). C’è la possibilità di averla con basi alternative e vi straconsiglio, se disponibile, quella che ho provato io, con farro e 5 cereali, leggera e digeribile! Per il condimento, come al solito, ho chiesto delle modifiche e sono state accolte senza problemi.
- Soulgreen , ristorante – Piazzale Principessa Clotilde ang. V. VespucciSul Soulgreen avevo letto recensioni e pareri, sia positivi che negativi, ma la formula e il menù mi intrigavano parecchio, così quando ho dovuto pensare a dove mangiare il giorno dopo il concerto non ho avuto (troppi) dubbi ed ho optato per quello. Il ristorante è molto ampio, la cucina è a vista, ci sono grandi tavoli in condivisione e intorno tanto verde. L’arredamento minimal e semplice in stile industrial e il locale luminoso fanno acquistare subito punti al luogo. Si ordina con il tablet in modo piuttosto intuitivo (ma c’è comunque il cameriere che te lo spiega) e il menù è diviso in categorie per aiutare il cliente ad orientarsi: succhi, smoothies, insalate, bowl, zuppe, burgers, small&big bites (piatti con vari assaggi). Ora. A me il fatto che ci fossero le bowls (non credo di doverlo spiegare, ma per chi non è proprio avvezzo a questo genere di cucina si intende un piatto unico, servito in ciotola, con al suo interno varie pietanze, solitamente una verdura cotta, una cruda, un carboidrato, una proteina e una salsa, ma questo può variare) era la cosa che più mi aveva entusiasmato e che più mi aveva spinto a voler provare il locale. Ma qualcuno si era fissato che non si sarebbe sfamato e per evitare di farlo alzare con la fame -io ero piuttosto sicura che una bowl mi sarebbe bastata- ho finito per ordinare due mega piatti di assaggi prima (uno di formaggi di anacardi fermentati, a mio avviso fenomenali, e uno di rolls con vari ripieni) tanto che, alla fine di ciò, ho dovuto fermare la mia ciotola perchè non sarei mai riuscita a finirla. Mi è quindi, vi dico la verità, rimasto un po’ l’amaro in bocca e me ne sono tornata a casa con la voglia della libanese bowl che non ho potuto gustare.
Avevo letto vari commenti in cui si diceva che il contenuto delle ciotole fosse misero rispetto al prezzo (che rimane comunque per niente economico, eh) e anche le immagini rappresentative sul menù digitale sono un po’ fuorvianti: vedendo ciò che veniva portato ai miei compagni di tavolo mi è sembrato che sia le porzioni dei burger che delle bowl fossero più che dignitose e credo che una persona dall’appetito normale (che in verità, normalmente io non ho, ma quel giorno non avevo particolarmente fame) con una spesa di poco più di 20€ se la possa cavare.
Spero di poter tornare al più presto per assaporare la mia ciotola libanese (ma anche quella giappo mi aveva sconquinferato e non poco!)Soulgreen è aperto dal lunedì al venerdì dalle 12 alle 15 e dalle 19 alle 23;
Sabato e domenica dalle 12 alle 16 e dalle 19 alle 23 - V3Raw, bar per colazioni, pranzi e merende – V.le Spallanzani ang. V. Regina Giovanna
V3Raw offre varie soluzioni per la colazione e la pausa pranzo. Dagli smoothies alle chia bowls per gli spuntini in mattinata, mentre per qualcosa di più sostanzioso per il vostro pasto principale alcune combinazioni di avo-toasts oppure bowl con le insalate, dalle più leggere (solo verdure al vapore) a quelle più complete, con all’interno cereali, legumi, verdure e semi o noci. In entrambi i casi non tutto è vegan ma le opzioni sono numerose. C’è poi la possibilità di avere un estratto, un toast e una bowl con un prezzo molto conveniente ed è la cosa che vi suggerisco di fare, perchè le bowls non sono esageratamente abbondanti e a meno che non mangiate come un uccellino credo non vi basterebbe (e poi, come si puo dire no ad un avocado toast??). Promosso l’estratto, gradevole nonostante sapori forti come la barbabietola e lo zenzero e il toast ma non altrettanto la ciotola, che ho trovato un po’ insignificante (era tutto cotto al vapore senza nessuna spezia) e gli ingredienti al suo interno poco connessi tra loro. Il costo, perlomeno, non è pretenzioso come da altre parti e ti permette di assaggiare più cose con il prezzo che in altri posti avrebbe un solo piatto.