“Bisogna essere molto forti per amare la solitudine“
Niente ricetta oggi, che ho voglia di cucinare saltami addosso in questi giorni, ma qualche chiacchiera e soprattutto tante foto, perchè mai come in questo periodo ho scelto di mettermi prima e siccome lotto tutt’ora con quelle situazioni in cui non riesco a farlo, mi porto avanti nell’unico spazio che sarà fedele sempre e solo a me stessa.
Che come tale, mi ha sempre seguito nei miei cambiamenti di tendenza e nel mio dondolarmi sull’altalena dell’umore e che spero continuerà a farlo ancora a lungo.
Non è passato molto tempo da quando parlavo del mio sentirmi stretta qui e del mio bisogno al contrario di cercarmi in altri luoghi e in mezzo alle persone, forse per trovare una risposta effettiva e immediata del mio essere cambiata e di aver superato certe barriere che da sola mi ero innalzata davanti, quelle che accusavo di non rendermi capace di prendere decisioni, di far sentire la miavoce, di stare bene in mezzo agli altri.
Questo viaggio alla scoperta di un’altrove ha avuto sicuramente i suoi frutti, sia materiali che nell’approfondimento della conoscenza di altri lati di me e mi ha regalato delle esperienze che non dimenticherò mai, ma la domanda che mi risuona in testa è: quanto davvero mi sono sforzata di sentirmi a mio agio e quanto lo ero, lo sono, davvero?
Mi sono staccata da qui perchè era quello di cui avevo bisogno, ma forse, anche, per avere la conferma che ovunque fossi andata, avrei sempre ritrovato il mio posto, qui.
Sono tornata alla base e ho trovato tutto come prima, se non ancora più bello. Il conforto di dormire profondamente nel mio letto dopo qualche notte di poco sonno, di mangiare quando ho voglia e ciò di cui ho voglia, di uscire dalla porta-finestra e avere davanti tutto quel verde che mi sorride, di stare fuori finchè non ho seguito tutto il percorso del sole da un punto del cielo ad un altro, passando per quello più alto.
Ho capito che la vita troppo frenetica non fa per me, preferisco i tempi lenti, su cui spesso mi adagio anche troppo, tanto da essere sovente in ritardo, mi piace non dover rendere conto a nessuno, sono a mio agio nel relax più che nel caos. E non me ne faccio più un motivo di vergogna come un tempo, perchè adesso infondo so. Che fin’ora è sempre stata una scelta, quella di essere diversa (oltre, parrebbe, a qualche strascico di eredità familiari indesiderate).
Certo, so benissimo anche che non si può vivere esclusivamente di cibo-sole-riposo-cibo-cazzeggio, non siamo (più) in tutto e per tutto, ahimè, animali (nonostante mi stia rendendo conto che la vicinanza è molta di più di quanto non si pensi), ma sto approfittando dell’ultima settimana di pausa dall’università prima dell’ultimo intensivo quarto di semestre che sulla carta mi vorrebbe impegnata a lezione cinque giorni feriali su cinque, ma nella pratica, per quanto mi riguarda, devo solo scegliere il giorno libero da prendermi tra questi 😀
E quindi, cosa diavolo fa Nocciolina quando non si allena? Ah no, quella era la Pellegrini.
Cosa mangia nella vita di tutti i giorni? E quando parla di prendere il sole fuori, e di quel verde? Quando gli impegni da studentessa da quattro soldi che non sono altro non mi vincolano, per prima cosa sì, trascorro un po’ di tempo al computer. A giorni alterni, in realtà, a volte non lo accendo fino a sera, altre è la prima seconda terza (vabbè, tra le prime, dopo il bagno, l’acqua e limone, la colazione..). Mi giro i blog preferiti, leggo cose, ricopio ricette salvate (cosa che ultimamente non ho più avuto tempo di fare ma prima era una buona abitudine). Infine, questo solitamente la sera appena prima di cena, faccio caricare le puntate dei telefilm che seguo al momento (che adesso sono scesi al di sotto della decina, tranquilli :D) così da trovarle pronte dopo mangiato. Durante il giorno mi porto spesso un libro da leggere all’aperto, ed è bello assistere al passaggio dalla ricerca dei primi caldi raggi di sole appena scoppia la primavera ai luoghi più freschi dove poter continuare a leggere lucidamente quando il caldo estivo ti squaglia il cervello.
Ogni tanto vado in palestra, o comunque dopo tutto questo poltrire cerco di fare comunque qualcosa di leggermente attivo. L’altro pomeriggio, per dire, ho fatto una passeggiata.. di otto chilometri (ehy, prima che vi illudiate, è stata la prima volta in vita mia e non so quando si ripeterà, però è stato bello), ieri ho fatto le pulizie di primavera (e ho sudato decisamente di più), cercando con mio stupore di rendere tutto così lucido che ho sospettato che questa improvvisa mania di controllo sia da relazionare a un bisogno di limpidezza in altri ambiti un po’ più “incrostati”.
Poi vabbè, che discorsi, ci sono anche le volte in cui mi vien voglia di mettere il naso fuor di casa e farmi un giro in centro, magari anche andare a fare un po’ d’ acquisti (chè non compro solo roba da magnà!), partecipare a qualche evento benefit o fiera, vedere una vecchia amica e fare due chiacchiere in tranquillità, ma sempre se e quando ho voglia, senza nessun obbligo sociale di sorta.
Vi sarete resi conto che non ho ancora menzionato la parola “cucinare”. Effettivamente sono nella fase in cui l’ispirazione langue, ma in generale trovo che il mangiare la frutta fino alla sera mi abbia salvato dal pensare a cosa dover preparare anche per pranzo e non mi dispiace affatto. Certo, sia per colazione che per il pranzo succede che sporchi l’estrattore, il frullatore, il minipimer, ma se non ho voglia manco di stare a frullare posso benissimo essere soddisfatta da una mangiata di frutta senza fronzoli.
Oggi avevo un bel mal di gola (sicuramente preso al mare lo scorso finesettimana) e poco appetito, mi sono svegliata con la voglia di fresco e ho cominciato con un gelato di banana allo zenzero e fragoline di bosco, pranzato con quasi un litro di estratto di mele, rapa rossa, sedano, carota e fragole e una mela grande e fatto merenda con il primo meloncino della stagione regalatomi dal fruttivendolo, dolcissimo nonostante il largo anticipo. Generalmente mangio di più se sono in salute ottimale, e, soprattutto, più volte durante il giorno (quattro come minimo, anche cinque). Personalmente sorrido quando sento persone che dicono: “non potrei mai mangiare frutta per pranzo, dopo un’ora avrei di nuovo fame!”. Beh? Dove sta scritto che bisogna starci quattro ore per digerire?? La frutta, ben combinata, viene assimilata in breve tempo, ma se ci si abitua a quantità maggiori si può stare benissimo anche due o tre ore senza avere di nuovo fame. Per la cena, a volte comincio a pensarci un po’ prima, a volte, cucinando la maggior parte solo per me, posso permettermi di decidere dieci minuti prima cosa mi va e fare una cosa veloce senza tanti orpelli.
In realtà, avevo bisogno di dirmi quanto mi sento fortunata ad avere tutto questo, e quanto sono contenta di riuscire adesso ad apprezzarlo, piuttosto che continuare a concentrarmi su ciò che non ho avuto, nonostante questo continui a influire mio malgrado su molti aspetti del mio carattere -e non solo.
Quanto sono fortunata di avere la libertà di scegliere. Perchè stare bene è sempre,prima di tutto, una scelta.
elenuccia says
Scusa non è che potrei venire ad abitare da te? odio la vita concitata della città, e le foto sono così rilassanti. Che belli i tuoi amici pelosi, mi sono innamorata del tuo micio e dl tuo cagnotto, hanno un musetto così dolce
Ileana says
Leggerti è stato bellissimo, Lù..e ho avuto la conferma che siamo simili noi due 🙂
Capisco ogni tua parola, stato d'animo, perché è quello che provo anch'io.. non ho un giardino tutto per me per adesso, ma da una finestra guardo il mare e dall'altra le colline..tra poco tornerò a prendermi cura dell'orto..e come sai sono circondata dal verde.. Ecco, io non potrei desiderare altro.
La città non fa per me, il caos non fa per me, sono abituata ai ritmi tranquilli, tra lunghe passeggiate in pineta e pedalate lungo la pista ciclabile, non potrei abituarmi al traffico, ad incontrare tante persone.
La cosa più bella, come dici anche tu, è proprio stare bene così, senza sforzarsi di essere diversi, senza finzioni, scegliendo di assecondare solo i nostri bisogni e i nostri desideri, nient'altro.
Ho parlato più di me che di te, ma l'ho fatto perché ti sento vicina e perché questo post è stato bellissimo, son belle le foto, sei bella tu ed è bello arrivare a queste consapevolezze 🙂
Ti auguro una splendida giornata Nocciolina bella, fa più spesso post così, è bello conoscerti sempre di più :*
Ludovica says
Ma fanne di più di post così. Davvero, io ho apprezzato tantissimo lo sprazzo di protagonismo :D. Mi riconosco in tutto, dalle barriere superate, che ti spingono verso desideri più “sociali”, alla necessità di vivere comunque la compagnia “a piccole dosi” e infine la bellezza di tornare nei propri luoghi e alle proprie piacevole dimensione. Ne ho sempre fatto un problema, poi ho capito che semplicemente non ha senso forzarsi a essere diversi da come si è. E' vero stare bene è una scelta, la scelta di ascoltarsi sempre e comunque, abbandonando modelli imposti o autoimposti. Poi come questo si concilierà con una futura vita lavorativa devo ancora capirlo… si vedrà 😀 Capisco benissimo le giornate passate in lentezza, tra montagne di frutta, litri di estratti, raggi di sole, libri, piedi nudi e manciate di telefilm la sera (wifi unisi santo subito). Ti invidio davvero tanto quel paradiso verde e gli animalini, io purtroppo al momento, essendo studentessa fuori sede, devo accontentarmi di una finestra sulle bellissime colline senesi (città stupenda, ma “freddina” e priva di mercati di frutta T T..)
Ludovica
Peanut says
Ehehe Ele, non me ne volere, ma se cominciassero ad arrivare tutti che vogliono venire a abitar quassù, non credo mi piacerebbe più così tanto starci 😀
Ti invito ufficialmente per un weeken di ozio totale però 😀
..E non ho immortalato il più rompiscatole del gruppo, che lui sarebbe davvero capace di sembrare un angioletto in foto, e invece è un piccolo diavolo! 😀
Peanut says
Sai, non ti nascondo che molto spesso leggendoti mi sono chiesta come potesse non venirti mai voglia di staccarti da quei luoghi a cui sei tanto attaccata. In realtà mi sono resa conto che, sia casa mia o sia un altro posto, è una condizione di pace interiore che io vado ricercando. Al momento sto bene qui perchè è qui che l'ho trovata, ma questo non vuol dire che non mi muoverò mai di qua, solo che ovunque andrò, è un pezzo di paradiso terrestre che andrò ricercando, un luogo dove respirare a pieni polmoni e sentirmi dalla punta dei capelli alle dita dei piedi 🙂
Avevo paura che si fosse un fuggi fuggi generale al “oggi niente ricetta” del secondo rigo sai 😀 Ma so anche chi c'è a prescindere dal fatto che io posti qualcosa da mangiare o meno, e su di te non ho dubbi, soprattutto se ci sono foto di cani o di fiori in ballo ;P
Grazie Ile, è bello sentirti vicina <3
Peanut says
E' quello che sto cercando di capire anch'io, Ludovica, se hai qualche intuizione batti un colpo 😀
Capisco bene quel che dici di Siena, c'è un motivo per cui ho preferito fare la pendolare e tornarmene negli spazi che vedi pur stanchissima la sera piuttosto che spostarmi lì. Per la frutta, prova ad andare il venerdì al mercato dei produttori biologici per il vialone di fronte a P.za Gramsci, io a volte roba buona ce l'ho trovata;) altrimenti da Toscana Biologica trovi tutti prodotti bio, però non so quanto siano affordable per le tasche di una fuori sede 🙂
Mi ha fatto molto piacere che ti sia fermata:) ti ringrazio, a presto!
Verde Vergara says
Ti rendi conto di quanto tu stia crescendo piccola nocciolina? E la parola tanginbile di questa “evoluzione” è SCELTA. hai scelto di stare bene con te, con il tuo microcosmo, con che ti pare. ora che hai capito, e lo hai fatto con una lucidità e consapevolezza da adulta , arriva la parte più dura ma divertente ed adrenalica: l'attuazione della scelta. Ma sei già un bel pezzo avanti. vedi che giocare a costellazioni…scuote?
Ecco, dopo sta papagna ritorno in possesso della mie facoltà demenziali. ci si vede prestissimo..e incomincia a corricchiare…che il 17 si avvicina!
simona says
come ti capisco, io vivo dei dilemmi simili ai tuoi e credo che data la mia età che direi essere parecchio lontana dalla tua 😉 forse non risolverò mai, ma vivrò tra alti e bassi, tra assecondare me stessa e cercare di covivere con il resto del modo. Una battaglia continua perchè spesso vorrei vivere in un'isola deserta, ma dico davvero, per quanto mi è difficile adattarmi a certe situazioni 🙁 vabbè, anch'io ho la fortunadi avere la natura intorno, dà sempre energie nuove,e gli animali più di tutto 🙂 Ho ammirato i fiori dei lampascioni sono quelli vero? sto aspettando che sboccino anche i miei, sono talmente belli! Io per stasera mi sono preparata hummus di piselli e verdure crude, null'altro;) non serve poi molto per nutrirsi 🙂 Un abbraccio e buone riflessioni 🙂
Barbara Luisella says
Che bello Nocciolina…tutta natura! ^_^
Peanut says
Rettifico, intendevo le Colombaie Bio. Questa doppia vita mi distrugge i neuroni 😀
Peanut says
“Dobbiamo trovare la chiave di volta”, eh? 🙂
Anche parlare con te scuote <3
Comincio, comincio. Non so quando ma comincio!:P
Peanut says
Visto che meraviglia BaLu? :))
Peanut says
ok, non saprei adesso se mi preoccupi la probabilità che non si risolvano o se invece mi rassicuri il fatto che si può vivere anche non tradendo completamente il proprio istinto naturale:)
Per i fiori davvero non saprei, ti ho detto che non sono esperta di erbe spontanea. Faccio una ricerca, sai che felicità se scopro che è roba da mangiare! ;D
Un abbraccio a te Simona, e grazie:)
consuelo tognetti says
Ti ho letta con il sorriso sulle labbra..questa è la Nocciolina che mi piace, quella che si lascia guidare dai suoi tempi, dai suoi desideri e se ne frega di tutto il resto.
Evvai, hai speso al meglio la tua settimana di libertà 🙂
Alice says
è bello quando si riesce ad apprezzare quello che si ha, a godersi le giornate seguendo solo le proprie inclinazioni. anch'io ultimamente sto apprezzando il fatto di vivere in un paesino di provincia, ci metti poco a farti una bella camminata, a vedere e raccogliere piantine. così sì che ci si gode le giornate di sole. e tu goditi queste giornate che ti daranno la carica per affrontare l'ultimo periodo di università 🙂
Cesca QB says
Grande Noccioline! E grazie di averci lasciato guardare un po' dal tuo spioncini. E' vero sei fortunatissima ma non solo per quello che hai e ti circonda, per i colori e gli animali ma anche perchè sei un piccola meravigliosa donnina!! :*
Un abbraccio
F
MARI Z. says
Che bella che sei Nocciolina! continua così che vai benissimo!!! 😉
Francesca P. says
Ri-apprezzare ciò che abbiamo. Ri-trovarsi dove già eravamo (state). Ri-seguire le orme lasciate indietro. Stare bene, inaspettataMente. Capire che si viaggia per imparare e si torna per sorridere. Poi si può anche ripartire, certo, ma senza dimenticare l'indirizzo.
Te lo dico anche qui, nella tua Casa: sono contenta che sei approdata a queste riflessioni. Che ti godi la campagna e la primavera, con chili di frutta da tagliare, animali tutt'intorno e cannucce da cui succhiare la Vita e tutto quello che sarà… 🙂
Verde Vergara says
ti ho appena premiata Nocciolina con il Beautiful blog award…guarda sul nostro siti e scopri la catena…
Peanut says
Assolutamente:)
una settimana rientrata nel tran tran senese e già sono in astinenza dei miei tempi lenti:( fortuna che giovedì una giornatina di mare me la faccio!;D
Peanut says
L'ho sofferta tantissimo inizialmente questa emarginazione dalla civiltà. Ma alla fine per andare in centro poco ci metti, e soprattutto, poco ci resisti.:D mentre qui, la pace può durare ore, che possono passare anche super veloci.
Grazie Alice, un abbraccio
Peanut says
Cesqui ♥.♥
I missed you!
Peanut says
Mari <3
non mi fermo finchè posso!
Peanut says
Uh, ma grazie, pure tu! <3 Devo solo aver voglia di fare un post nuovo, adesso..:(
Peanut says
E' bello aver finalmente la certezza che mi era sempre mancata: avere un posto dove tornare, in cui sentirmi a casa. E andare è servito perchè lo imparassi, meglio tardi che mai:) infondo non è poi così male conquistarsele, le cose che per la maggior parte della gente sono scontate, sai?
Simona (Biancavaniglia Rossacannella) says
Da quanto tempo non passo da quì nocciolina 🙁 Trovo tutto più bello e soprattutto ritrovo la mia nocciolina. La vita troppo frenetica non fa neanche per me, e non sai quanto sto correndo in queste settimane e mesi, ma va troppo veloce ed io non sono sicura di esser capace a rincorrerla. Mi ci vorrebbe un po' di relax, dalle immagini che vedo direi che quelli sono i luoghi giusti per me <3 Baci bellezza e buona domenica
Peanut says
Simo!♥♥ Anch'io ultimamente sono parecchio incostante, per un po' ho avuto poca voglia, l'ultima settimana non mi sono fermata un attimo..ma immagino sia così, per ogni periodo calmo e a tratti piatto immagino ne debba seguire uno con pari intensità di travaglio 😀
Quando vuoi, sei la benvenuta! Io probabilmente verrò dalle vostre parti quando sarà stagione di fichi! ;D
occhio sulle espressioni says
Mi hai fatto ricordare che dovevo dirti questo: nella tua vita potresti ritrovarti in un luogo diverso o meno ma… rimanendo te stessa. Potresti far sentire la tua voce e prendere decisioni anche al Polo nord, potresti andare a vivere in un posto esotico, con la compagnia di soli animali, ed essere la corrispondente di una pubblicazione culinaria. Potresti rimanere in Toscana e avere certezze e novità, nonché serenità.
Insomma, ti immagino in varie situazioni, ma mai “sbagliata” perché non segui quei ritmi e quelle tendenze umane che hai avuto modo di testare.
Io tifo sempre Nocciolina.
Peanut says
Peccato che non abbia praticamente più la capacità di piangere perchè questa era strappalacrime parecchio 😀
Spero tu abbia ragione. E di potertelo in qualche modo raccontare, poi:)