Eccoci di nuovo qui, con ancora cose che sono successe nel mezzo, cambiamenti sia interiori che esteriori non certo da poco. In un battibaleno siamo arrivati ad agosto, senza alcun dubbio il mese che meno sopporto di tutta la stagione estiva. Anche se quest’anno mentirei se dicessi che mi sono goduta i due precedenti. Per la prima volta dopo alcuni anni li ho trascorsi lavorando e di tempo libero (ma anche forza e voglia??) per fare e disfare ne ho avuti molto pochi.
La mia parentesi lavorativa in pizzeria è da qualche giorno volta naturalmente al termine e questo mi ha lasciato con un stato d’animo confuso. Se da una parte in quesi mesi mi sono stressata tanto, soprattutto in quei weekend in cui dovevo anche spostarmi in Veneto per le lezioni del master e quindi dovevo concentrare tutto l’utile e il poco dilettevole (leggere: allenamenti in palestra. Nessuno spazio per altro) nei primi giorni della settimana, correndo continuamente a destra e a manca e non avendo mai un attimo per fermarmi e respirare profondamente, c’è da dire che ormai avevo fatto mio quel ritmo e non mi dispiaceva così tanto avere sempre una scusa per tenermi in movimento, io che di natura sono in verità piuttosto pigra e casalinga. Alcuni giorni devo ammettere che tornare a casa a mezzanotte stravolta mi provocava però quel senso di soddisfazione dato dalla percezione di essere stata produttiva e di non aver sprecato nemmeno un minuto del mio tempo (cosa che spesso accade quando non riesco a dare un senso al tempo libero e finisco per trascorrere la giornata cercando qualcosa da fare, per terminarla che non ho combinato assolutamente nulla).
Aggiungerei a questo stato di tristezza generale la parentesi rapporti umani, che sebbene siano stati sorretti da una frequentazione come dire in qualche “forzata”, si sono rivelati (certo, mica tutti) piacevoli e preziosi. Sapete quanto sia una persona solitaria e selettiva, e nella vita ho sempre fatto fatica a trovare persone in mezzo a cui sentirmi completamente a mio agio, con cui poter parlare di cose più serie così come su cui poter far affidamento quando avevo bisogno di fare una risata. Certo, di legami così ne ho ma ne ho stretti sostanzialmente con persone che vivono lontane da me, e per quanto possa comunque sentirle vicine grazie a un contatto telefonico assiduo, non è certo come averle qui e poterci uscire insieme quando ne ho voglia. Insomma, c’è anche il dispiacere di non avere più davanti tutti i giorni persone che negli ultimi tempi vedevo senza dubbio più della mia famiglia e che in un certo senso, si erano un po’ sostituiti a questa, unito alla consapevolezza che per quanto possano essere buone le intenzioni iniziali, ognuno andrà inevitabilmente presto per la sua strada.
Addizioniamo al tutto anche il fatto che adesso dovrò necessariamente prendere delle decisioni riguardo al mio futuro post-scolastico, dal momento che di ritorno dalle vacanze (che quest’anno farò a settembre) terminerò dopo poco anche il master e io non ho ancora la benchè minima idea di che cosa voglio fare da grande. Vari e svari(on)ati pensieri e propositi che a volte mi sembra abbiano più il sapore del sogno e della fantasticheria, ma fondamentalmente niente di concreto e soprattutto, che abbia una vaga idea di come concretamente possa essere realizzato.
Ciò detto, non mi biasimerete mica se vi pubblico una ricetta che si fa con due ingredienti vero?
Almeno in cucina vale il principio dello zero sbatti; apprezzo sempre più le cose semplici e poco pasticciate, e se questo già da tempo valeva per i piatti salati (non mettetemi più davanti sformati, lasagne e cose con duemila ingredienti perchè ne mangio un morso e poi per me rimane lì) adesso sta cominciando ad estendersi anche per le cose dolci. Porridge con yogurt greco, crepe di albumi e quark, queste sono tra le cose che più mi piace mangiare al momento. Certo mi rendo conto di non poter tenere un blog di ricette, per quanto trascurato, e pubblicare una pappetta d’avena con una cucchiaiata di yogurt sopra. Oddio, forse, in effetti, nemmeno una ricetta con due ingredienti. Ma se li proverete sono sicura che per quanto riguarda quest’ultimo punto, avrò il vostro benestare ;D
2 ingredients chocolate sunbutter freezer fudge
burro di semi di girasole: 65 g
cioccolato fondente senza zucchero: 65 g (io ho usato metà cioccolato dolcificato con maltitolo e metà pasta di cacao pura, perchè mi piacciono le cose molto fondenti)
burro di cacao: qb, per aiutare il cioccolato a sciogliersi
sale marino integrale: un pizzico, facoltativo
Sciogliere il cioccolato in un pentolino con l’aiuto di un po’ di burro di cacao (ne bast veramente pochissimo, ma sia la pasta di cacao che il cioccolato senza zucchero fanno fatica a liquefarsi e rischiano di bruciare). Versare sul burro di semi e aggiungere il pizzico di sale. Versare in un piccolo contenitore ricoperto con carta da forno e riporre in freezer finchè non si è solidificato. A questo punto tagliare in 6 quadratini e conservare in freezer. Saranno comunque morbidi e si scioglieranno in bocca quando li mangerete!
Eli says
Se ti può consolare non sei l’unica a non sapere cosa fare della propria vita… non che non abbia interessi o passioni, ma ho la triste impressione che con i tempi che corrono è sempre più raro riuscire a concretizzarle in un lavoro decente :(( Ti invidio molto sai, per le millemila cosa che riesci a fare e sembri sempre piena di energia! È normale poi non avere troppo tempo per le “relazioni sociali”, ma ti dirò che la regola del pochi ma buoni è sempre d’oro 🙌
P.S. ultimamente sto cercando di contenermi sul fronte cioccolato, ma se avessi questi fudge nel freezer potrei fare un’eccezione 😬