Forse mai come in questo periodo mi rattrista essere costretta lontana dal blog, avrei cose da raccontarvi -soprattutto per quanto riguarda l’alimentazione – e parecchie cose da pubblicare, sia arretrate che nuove, queste ultime più in “armonia” coi discorsi intorno all’alimentazione, che comunque sto segnando in modo da non lasciare niente per strada. Il computer sembra avere problemi a livello di connettori e quindi microscopico, forse più difficili da sistemare di quanto pensassi, o forse è semplicemente -ipotesi che vedo invero piuttosto probabile- nelle mani di qualcuno di poco competente, che continua a fare promesse che non riesce a mantenere. Mi sono ritrovata a ritirare fuori dalla scatola il mio vecchio pc con la batteria fusa e la necessità di stare 24/7 attaccato all’alimentatore, per non menzionare la sua velocità pari a quella di un bradipo morto, che posso sfruttare per fare ben poco, soprattutto per l’assenza del programma di postproduzione che uso per editare le foto. Come se non bastasse, oltre al mio computer ha deciso di abbandonarmi anche l’Iphone, quindi mi ritrovo con un dispositivo datato, lento e che fa foto inguardabili pure come telefono. Ottimo.
Ma, non potevo stare ancora un attimo di più senza blaterare a vanvera e ho deciso di non permettere alla tecnologia avversa di impedirmi di fare una breve comparsata per raccontarvi almeno dei preferiti del mese scorso.
Per essere giugno è stato un mese abbastanza piatto e privo di novità eclatanti, ma il bello di questa tipologia di post è proprio quella di riuscire a trovare il positivo anche nei periodi meno emozionanti, so, here they are.
1. Il gelato di Ciacco a Milano
Qui ho fatto un po’ la furbetta perchè l’esperienza del gelato di Ciacco risale alla mia gitarella Milanese in occasione del concerto delle Little Mix di cui ho parlato nello scorso post, ma considerando che era effettivamente il giorno seguente e quindi il primo di Giugno, mi salvo in calcio d’angolo.
Di gelati vegan io ne ho assaggiati, ma posso dire senza riserve che -ad oggi- questo è il migliore.
La varietà dei gusti vegan è davvero ampissima, dai sapori di frutta comunque ricercati e mai banali alle creme, varie e anch’esse che spesso non si limitano alla sola “nocciola” o “cioccolato”, ma hanno anche un tocco particolare e più originale. E’ il caso del gusto che tra i tre che ho preso mi è piaciuto di più: il Principe Beugrè, gelato al cocco ( e già anche solo a trovare il cocco vegan sarei stata contenta) variegato con uno sciroppo di caramello e caffè, roba da farci riempirci la vasca da bagno, entrarci e lasciarcisi morire dentro. Io non sono amante dei gusti frutta (a meno che non ci siano 40 gradi all’ombra) e se avessi seguito il mio istinto ciccione avrei tranquillamente preso tutti i gusti di crema ma siccome ho deciso di darmi un contegno – e siccome fuori non c’era neanche troppo fresco- ho accompagnato al Beugrè e al Pistacchio, anche questo superbo, un rigenerante Lime allo zenzero, che mi ha lasciato davvero soddisfatta: nonostante fosse un sorbetto, e neanche di un frutto “polposo” era cremoso e rotondo. Ah, e il cono è vegan. Insomma, voto dieci e lode con bacio in fronte. L’unica cosa che mi lascia interdetta è che non so proprio se maledire il fatto di non averlo a due passi o ringraziare per questa fortuna 😀
2. Il Calcio Storico Fiorentino – la finale
Come Fiorentina sono un po’ atipica, trovo che Firenze sia niente di che (shame on me) ,non la amo particolarmente e soprattutto negli ultimi tempi mi annoia mortalmente viverci ma c’è un periodo dell’anno in cui per me è la più bella città al mondo, ed è quello in cui si tiene il Calcio Fiorentino (anche detto Calcio in Costume), storico torneo in cui quattro squadre di 27 calcianti rappresentate da 4 colori e associate a 4 diversi rioni di Firenze si contendono a suon di cacce (che equivarrebbero alla meta del rugby), ma pure a suon di cazzotti, la vitella (al giorno d’oggi esclusivamente figurativa), simbolo della vittoria sugli altri quartieri avversari.
Non si vincono soldi, si gioca per spirito di appartenenza a un determinato quartiere, di forte fratellanza con i compagni di squadra, per amore puro del gioco, per quel brivido che scendere in campo e trovarsi di fronte una schiera di colossi agguerriti e determinati ad accaparrarsi la palla ti provoca. Sono la paura mista all’adrenalina a palla che ti tengono in piedi per tutti i 50 minuti della partita, quasi sempre sotto il sole cocente di metà giugno. E sì, senza dubbio per giocare al calcio storico bisogna avere una (in)sana sconsideratezza e imprudenza, prima ancora che la forza, la tecnica o la resistenza fisica. Quest’anno in particolare la mia squadra e quella avversaria, arrivate all’ultima delle tre partite, ci hanno regalato una finale incredibilmente emozionante. I vantaggi guadagnati e poi persi pochi istanti dopo, lanci incredibili da metà campo andati a segno, lo scarto di 1 caccia fino a un minuto dal fischio finale fino al’ ultimissima caccia, che ha decretato la nostra vittoria per solo 1/2 punto di differenza. Non so dirvi cosa mi appassioni così tanto di questo sport, con cui sono cresciuta e di cui in 24 anni penso di aver visto almeno 20 partite, so solo che quando arriva il fatidico giorno il cuore mi va a mille, l’ansia mi divora, gli occhi si fanno lucidi alla vista di quei guerrieri bianchi che quando ti sfilano davanti durante il corteo improvvisamente sembrano tanto vulnerabili. Quel che è certo è che non è solo una scusa per fare a botte, come molti senza veramente conoscere dicono. O almeno, non per tutti i colori.
3. Before Sleep di Nutrisslim
Questa miscela di superfoods è diventata il mio must prima di andare dormire, con la funzione sia di togliermi la voglia di qualcosa di cioccolatoso che generalmente fa capolino in tarda serata, sia anche e soprattutto di conciliare il sonno in modo dolce. Questo mix contiene infatti, oltre al cacao, le proteine di canapa, il camu camu l’ashwagandha, il cui nome scientifico è, per l’appunto, Witamnia Somnifera, capace grazie al suo effetto calmante di conciliare un sonno profondo e tranquillo. il Before Sleep è dolcificato unicamente con sciroppo di yacon, dolcificante a bassissimo indice glicemico estratto da un tubero peruviano e quindi adatto a essere assunto prima di coricarsi. Oltre a questo blend il marchio ha credo QUALSIASI superfood esistente, sia da solo che miscelato con altri per sortire determinati effetti, ed è distribuito da diversi siti sia di alimentazione sportiva che naturale.
4. La quarta (ed ultima) stagione di Skam
Sono contenta di aver cominciato questa rubrica che mi permette tra le altre cose di parlare di una delle mia più grandi passioni ovvero quella per le serie tv, di cui questa di cui vado a parlarvi è sicuramente sul podio delle preferite. E forse proprio per questo non so neanche da dove partire, per non sminuire questo piccolo gioiellino norvegese che fa luce su tanti aspetti socio-antropologici di questa società, vista dagli occhi di un gruppo (anzi, più gruppi) di ragazzi . Probabilmente dalla preziosità dei personaggi, personaggi che crescono davanti ai nostri occhi, che dalla prima alla quarta stagione vediamo maturare e godiamo del loro sviluppo quasi come fossero nostri figli, o dall’ importanza di alcuni discorsi su temi attuali e spesso oggetto di tanta avventatezza, da quelli sulla religione a quelli sull’omossesualità. E’ stato definito lo “Skins Norvegese” e anche se a mio parere se ne distacca sotto molti aspetti, il genere è comunque quello. Ogni stagione ha come protagonista un diverso personaggio su cui si incentra il perno principale della storia, ma vediamo anche cosa succede anche nelle vite amorose e non degli altri minors. La quarta stagione è incentrata su Sana, l’unico personaggio di religione musulmana del telefilm, e fa luce sul suo modo di affrontare il pregiudizio e su come la diversità data dalla sua cultura ha effetto sulle sue relazioni sociali e amorose. Non è in realtà stata la mia stagione preferita, ma è stata quella che, ahimè, ha posto conclusione alla serie proprio nel mese scorso, ed ha per questo compreso delle clip su tutti quei personaggi che non hanno avuto una stagione a loro dedicata per chiudere tutti i capitoli lasciati aperti, cosa che ho apprezzato moltissimo. Anche le modalità di trasmissione sono state diverse da quelle di qualsiasi altro telefilm, il venerdì usciva la puntata completa che era formata dalle brevi clip rilasciate nei vari giorni della settimana, e per comprenderne a pieno il significato andavano lette in relazione con i messaggi che i vari personaggi della serie si scambiavano in chat, pubblicati sul sito ufficiale di Skam. Essendo stata proibita la riproduzione al di fuori dei confini norvegesi non riuscirete forse a trovarlo nei canali “tradizionali”, ma a questo link potete trovare tutte le informazioni per poterlo vedere. Ah, ed è rigorosamente in lingua originale, quindi inizialmente bisogna farci un po’ l’abitudine ma dopo non potrete più farne a meno <3
Mi auguro di non avervi annoiato (sapevo che su Calcio Storico e Skam mi sarei dilungata) ma soprattutto di riuscire a pubblicare un nuova ricetta già la settimana prossima. Buona domenica, e a prestissimo, spero.