Avrei voluto scrivere questo post un bel po’ di tempo fa visto il topic, ma un po’ la mancanza di voglia di queste ultime settimane, un po’ (e soprattutto) i problemi col computer che non si sono ancora risolti (nel senso che no, non l’ho ancora portato a riparare, ma il fatto che ultimanente avesse ripreso ad accendersi con meno di dieci tentativi mi aveva fatto ben sperare. Ho quindi ripescato dalla soffitta il mio vecchio pc che ci mette dieci minuti per caricare una pagina e deve stare costantemente attaccato all’alimentatore o tira il calzino), sono come sempre fuori tempo massimo.
Ma forse neanche troppo, se anche a casa vostra (come a casa mia) c’è chi ancora continua a comprare le ultime colombe ormai a sconto per assicurarsi di essersi tolti la voglia fino alla prossima Pasqua.
Ovviamente non sto parlando di me. Come ho scritto anche quando ho postato per la prima volta la foto di questo dolce su instagram, non sono proprio tipa da panettone e company. Mangio una fetta massimo due di dolce lievitato a festività, poi puntualmente non le digerisco e mi dico che quella sarà l’ultima. Non andandone matta è forse una delle poche volte che non faccio fatica a rispettare la parola data. Al contrario di me qui c’è chi è capace di mangiarla a colazione e pure come dolce a fine pasto, da aprile fino a maggio, senza stancarsi. A me dopo un paio di volte vengono persino a noia i dolci che mi faccio io ad hoc, figuratevi quanto mi durerebbe una colomba INTERA. Per questo, nonostante quella regalatami dal mio ragazzo fosse onestamente molto buona sia come sapore che come ingredienti (era di farina di farro, con zucchero di canna) sapevo già che nonostante ce ne fosse ancora più o meno 3/4, avrei già potuto tranquillamente pensare a un dolce del riciclo. Che poi anche di questo ne ho mangiato una porzione, ma a mia mamma è piaciuto molto e si può dire fuor di metafora che si sia finita tutta la teglia lei.
Pudding di colomba al cioccolato con fragole e cocco
colomba di farro con gocce di cioccolato: 350 g (io ho usato questa)
latte di soia (o mandorla): 500 g*
semi di lino macinati: 15 g
fragole: 300 g
olio di cocco: 30 g
cocco in scaglie o rapè: 30 g
vaniglia in polvere: un cucchiaino
zucchero di cocco: 2 cucchiai
Per prima cosa mescolate al latte di soia i semi di lino e la vaniglia in polvere. Tagliate la colomba a cubetti e ammollatela nel latte. Nel frattempo pulite le fragole rimuovendone il picciolo e tagliatele a cubetti, lasciatele macerare nello zucchero di cocco per una mezz’oretta finchè non rilasciano il loro sughetto. Accendete nel frattempo il forno a 180°. Unite la scaglie di cocco alle fragole, sciogliete l’olio di cocco e versatelo sul composto di colomba, con un pennello utilizzate ciò che resta nel pentolino per ungere la teglia. Formate un primo strato di colomba, continuate sovrapponendo le fragole, poi ancora colomba e infine le restanti fragole. Cuocete per una quarantina di minuti finchè il composto non appare rassodato.
- colomba (or any vegan brioche-style leavened bread): 350 g
- soy milk (or almond): 500 g
- flaxseed meal: 15 g
- strawberries: 300 g
- coconut sugar: 2 tbsp
- coconut oil: 30 g
- flaked/shredded coconut: 30 g
- vanilla powder
- First of all, dissolve vanilla powder into the milk and blend in flaxseed meal. Cube the colomba, previously cut in slices, put the pieces in a large bowl and pour the milk over them. Let the colomba absorbe the liquid. Meanwhile toss the diced strawberries together with the coconut sugar and wait until a syrup is released (about 30 mins). Add the coconut and stir. Mel coconut oil in a saucepan and add it to the colomba mixture, then, with a cooking brush, use what is left in the pan to grease the tin. Pour half of the colomba on the base, then half of the strwaberries, continue with the remaining colomba and last the strawberries. Bake at 180° (preheated) for 40 minutes.
- As the colomba was pretty sweet and the milk was lightly sweetened I didn't add any sugar or other sweetener (said "sweet" enough?:D) to the milk, but if you feel that it wouldn't be sugary enough feel free to put some at the beginning, when adding the vanilla
Mila says
…ma almeno invece di farla volare nel cestino le hai regalato una seconda opportunità di rinascita!!! Complimenti
Francesca Quaglia says
Neanche io, Lucry, vado matta per quel tipo di dolci…diciamo che questa versione mi sembra molto più appetibile. ^_^