C’è poco da fare, nulla è comparabile alla soddisfazione di autoprodurre qualcosa, cose sceme come far andare le lame del frullatore fino a ottenere il tahin in casa comprese.
A volte penso di essere fortunata per il fatto di vivere su questo cucuzzulo isolato di questo paesello campagnolo fuori città. Se avessi un NaturaSì girato l’angolo non so se mi comporterei allo stesso modo.
Altre volte invece leggo le etichette e vedo che alle volte le cose son così banalmente semplici (se si ignorano gli additivi e i conservanti) che le riposo sullo scaffale pensando con superiorità “ma questo me lo posso fare anche da me!”.
Ecco, sì, perlomeno, quando una cosa la fai da te, conosci perfettamente tutto quello che c’è dentro.
In ogni caso, ancora molti dei prodotti che tendo a farmi in casa non si trovano neppure in Italia, se non taluni solo on-line.
Mi capita di girellare per il web e vedere che in America e in altri paesi Europei hanno formaggi Vegani nel reparto frigo proprio accanto a quelli vaccini.
Ecco, qui ti devi accontentare della fiera che fanno due volte all’anno per trovarne uno, se appunto non decidi di fare acquisti su internet, cosa che considerati i limiti dell’acquisto per la spedizione non sempre abbordabili non mi posso assolutamente permettere.
Noi qui ad esempio per ottenere il formaggio spalmabile mettiamo a sgocciolare lo yogurt per una notte, loro prendono, vanno al supermercato e se lo comprano. Certo c’è di peggio, ma se mi una voglia improvvisa di philadelphia mi attanagliasse? ..Nulla, me la faccio passare e lo mangio il giorno dopo.
Che io sappia ad oggi gli unici prodotti del genere venduti nei supermercati sono mozzarisella e strachicco, che comunque io qui non trovo e ho potuto assaggiare solo di recente alla lezione di Aida. Ecco perchè, anche mozzarella e stracchino me li faccio da me.
E’ chiaro che di prodotti del genere si possa fare a meno per la dieta di tutti i giorni, ma ci sono quei periodi in cui ti va qualcosa di un po’ ciccioso, ed è giusto assecondarla.
In effetti, quella di oggi, è forse una delle poche ricette light in questi giorni di eccessi, inaugurati con la polenta fritta con i funghi e la maionese di due giorni fa, perseverati con la Jacket Potato di eri sera con crauti, panna e sheese affumicato grattugiato preso alla sagra dei Seitan e spero(!!) culminati con la pannocchia spalmata di avocado di oggi a pranzo :’D.
Si insomma, sarò in preda a una tempesta ormonale o che so io, ma ci sto andando giù pesante di junk food. Vabbene che niente sarà mai paragonabile a qualcosa fatto con formaggio e uova, ma penso sia proprio questo il pensiero che mi frega la maggior parte delle volte.
Quindi sì, una buona ricottina magra di soia ci sta tutta. Avevo provato tempo fa a farla ma avevo finito per buttarla quasi tutta lasciandola in frigo in attesa di inventarmi qualcosa da farci. Forse a causa del latte usato, non era comunque venuta buona come questa volta.
E’ stato strano quando me la son ritrovata in mano, vi giuro che era così tanto che non mangiavo una ricotta che non ricordavo più cosa ci si facesse normalmente.
Con una parte ho condito una pastasciutta, con zucchine e pomodorini freschi.
Quella restante l’ho tenuta da parte per farci qualcosa di dolce.
Con le fragole, che mai come quest’anno ho mangiato con piacere e in abbondanza, ma in effetti mai in un dolce.
Si dà il caso che Maggio sia proprio il mese di Salutiamoci con le fragole, ospitato da Nicole ricette veg.com, così ho preso due piccioni con una fava.
Fagottini di crèpe con ricotta di soia e fragole
(per due persone)
farina semi-integrale biologica: 30 g
farina di riso/fecola di patate/amido di mais: 20 g
latte di riso: 120 ml
vaniglia in polvere: la punta di un cucchiaino
olio extravergine d’oliva: 1 cucchiaio
malto di riso bio: 2 cucchiai
fragole: una ventina
ricotta di soia**: 125 g circa
succo di limone
**prima occorre aver preparato la ricotta di soia, per la quale vi servono:
latte di soia al naturale, non addizionato di vitamine o aromi***: 1 litro
succo di limone filtrato o aceto di mele bio: 3 cucchiai
un colino a maglie fitte
***per un risultato ottimale è consigliabile scegliere un latte che contenga almeno 2 g di grassi per 100 g di prodotto, o otterrete pochi fiocchi
Molto semplice! Mette a bollire il latte in una pentola capiente e quando comincia a essere caldo ponete sul fuoco anche l’aceto con circa sei cucchiai di acqua. Se questo arriva a bollore prima, abbassate il fuoco e continuate a far sobbollire. Appena comincia a bollire il latte, spegnete il fuoco e versate la miscela di aceto e acqua, mescolate rapidamente con un cucchiaio di legno. Ecco che i fiocchi di cagliata cominciano a comparire. Salateli a piacimento, quindi potete fare in due modi:o far raffreddare il tutto e scolarlo direttamente nel colino oppure prelevare i fiocchi con una schiumarola e adagiarli in una fuscella da ricotta o nel colino. Recuperate il liquido che vi rimane e ripetete il procedimento con altro aceto, magari passandola poi sotto l’acqua per eliminarne un eventuale retrogusto.
Fatela scolare per almeno una notte prima di mangiarla.
Ora che la ricotta è pronta, potete preparare le crèpes.
Ammorbidite la ricotta con una forchetta e aggiungete malto di riso secondo i vostri gusti, circa due cucchiai. Lavate bene le fragole, tagliatele a pezzettini e mettetene una metà nell’impasto di ricotta. Ponete l’altra metà in un pentolino e fatele bollire con un po’ di succo di limone e ancora un po’ di malto se volete la salsina un po’ più dolce. Schiacciate le fragole con una forchetta per renderle una purea, quindi spengete e mettete da parte.
Fate una pastellina miscelando le due farine con la vaniglia, l’olio e il latte di riso. Scaldate una padella, ungetela con olio e versare il primo mestolo di pastella. Aspettare fino a che i bordi non cominciano a staccarsi quindi girarla dall’altro lato. Procedete così con la pastella rimanente. Riempire le crèpes con la ricotta, chiudere a fagottino e servire con la salsina di fragole.
Con questa ricetta partecipo a Salutiamoci a casa di Ricetteveg.com
elenuccia says
Ma dai, non sapevo che il latte di soia cagliasse con il limone o l'aceto come quello “normale”
serena says
Ciao peanut, mi piacerebbe provare a fare la ricotta di soia, la tua crepe è davvero invitante! Neanche qui è facile trovare formaggi vegetali e quando si trovano costano talmente tanto da farti desistere. Vorrei avere più tempo, chissà che in un w-end meno frenetico riesca a organizzarmi! UN abbraccio e buona serata
serena
consuelo tognetti says
Questa ricetta è splendida…autoprodursi gli ingredienti è anche un bel vantaggio (lo so ci vuole tempo..ma vuoi mettere la soddisfazione??!!) sai quello che c'è dentro senza brutte sorprese!!!
Complimenti cara..6 stata bravissima <3
la zia Consu
Agnese says
Ma GNAM. Se questo tu lo chiami junk food, Peanut… pannocchia e avocado, che bontà! Adoro anche questa crepe… anzi, mi hai fatto venire una voglia pazzesca di crepe. Vuoi vedere che stasera mi faccio la ricotta, e domani… 😉
<3
xcesca says
Wow che buone queste crepes!
Anch'io come te mi abbuffo pensando: ma sono tutti ingredienti sani e vegetali! Hem.. 🙂
Ad ogni modo il tuo junk food è anche molto healty!
occhio sulle espressioni says
Pannocchia spalmata di avocado O_O Mandamela, io le spedizioni te le pago, ahahah!
A questo punto potresti diventare tu uno shop locale! Io ci verrei quasi ogni giorno…
sara says
brava Lu, la penso esattamente come te sull'autoproduzione, e infatti i risultati confermano, che si riescono a preparare tante prelibatezze (hummus, patè, formaggi vegetali) in casa, in modo economico e semplice! Continua così, io sono una tua fan!!
Peanut says
Davvero! 😉 (puoi anche mettere più aceto subito in modo da far cagliare di più, in questo caso ricordati però di passare la ricotta sotto l'acqua!)
Peanut says
Eh, anch'io non riesco mai a fare tutto quello che vorrei, dico sempre che la giornata dovrebbe esser fatta di 36 ore! Comunque questa ricottina è davvero veloce da fare, deve solo scolare un po', ma tu intanto puoi fare altro!;)
Fammi sapere se provi, un abbraccio
Peanut says
Anche perchè molte volte la gran parte delle cose si può preparare benissimo con metà degli ingredienti di quelle che trovi in commercio!
Grazie, un bacio:*
Peanut says
Ahaha, bè si dai, nel senso che sono cose un po' più troiaiose del solito..almeno nell'idea!;)
Vai,vai falla! 😉
Peanut says
Ahaha sì, l'importante è esserne convinte!:D
Grazie, un bacino!:*
Peanut says
Eh ma mi sa che verresti solo tu..:D
Peanut says
ahaha:D grazie! :3
occhio sulle espressioni says
Addirittura! 😀 Vedo comunque un certo interesse per certe scelte e dintorni, forse non da mantenere un esercizio esclusivo ma proprio zero no…
E poi avresti da giocare anche sul fascino della proprietaria.
Katiuscia says
Brava Lucre, la ricotta dà sempre tanta soddisfazione 🙂 Tra l'altro con le fragole è un'accoppiata che adoro, anche io l'avevo provata per farcirci una torta…
Sul mangiare tanto… be', hai ragione: è tutto sano! Almeno sono calorie di salute 🙂 ehehheheheh 😀
ricetteveg.com says
Questa ricetta è davvero bellisma! La inserisco subito 🙂 Ti chiedo solo di specificare l'utilizzo di olio extra vergine spremuto a freddo, degli altri olii sono concessi solo girasole e mais, sempre spremuti a freddo 🙂 grazie!!! nicole
valentine says
ammiro molto la tua costana e la tua voglia di sperimentare e fare da te tanti ingredienti 🙂
anche io faccio il formaggio spalmabile a partire dalla yogurt (anche se non quello di soia), col latte di soia finora ci ho fatto solo la finta maionese, ma la tua ricetta mi ispira molto! queste crepes sembrano deliziose :))
Peanut says
Ooook:)
grazie a te!
Peanut says
Ah, la maionese è fantastica! pensa che io quella con le uova non la mangiavo neanche da onnivora, e ora aver scoperto questa..è stata la mia disgrazia! 😀
doppiamente brava tu che non prendi il philadelphia pur non avendo problemi e te lo fai da te! 😉
valentine says
grazie ^.^
la maio classica mi è sempre sembrata troppo pesante, mentre quella di soia è una droga, riesco a infilarla dappertutto ed è davvero una disgrazia 😉
Antonella says
Buonissima..la copio!
Andrea says
Certo preparare a casa gli ingredienti che non trovi per le tue ricette ti dà una grossa soddisfazione, ma è un bell'impegno! Comunque ti ammiro per la tenacia, brava!
Francesca P. says
Chi fa da sè… 🙂
C'è soddisfazione ad essere artefici di una creazione, a pensare che con le nostre mani possiamo dare vita sia ad ogggetti, sia a cibi… ed è bello imparare, mettersi alla prova, sperimentare, saltellare di gioia per i buoni risultati, soprattutto se arrivano dopo qualche fallimento… 🙂
Approvo quindi ogni fai-da-te!
(la maionese di soia la devo provare, me lo dico da tempo!)
Letiziando says
…un periodo che anche farmi un uovo sodo mi pesa, quindi apprezzo il doppio il tuo impegno, peraltro assai proficuo e altamente goloso 🙂
buona giornata
Peanut says
Assolutamente sì, devi!! è proprio..”bona”!! 😀
d'accordo l'inevitabilità del fallimento, lo prendo sempre come qualcosa di prezioso da cui imparare 🙂
Léonie says
ma sbav veramente!!!!!! comunque è proprio vero, formaggi veg non se ne trovano se non online, ed io per pigrizia non li ho mai provati!
la tua ricetta è proprio bellina ^^ la provo di sicuro e ti faccio sapere.