Ci sono tanti motivi che spingono a pubblicare ( e non pubblicare) una ricetta.
Molto spesso succede che sia piaciuto parecchio il piatto, ma la foto non convinca affatto.
E allora si manda tutto all’aria, o si cerca disperatamente di ricavarne almeno una decente, magari tangliandola, schiarendola scurendola sfumandola così che si abbia solo una vaga idea di cosa è stato preparato, tanto per. E si mettono le mani avanti: “le foto, scusate, sono orrende!” perchè sia mai che passi che siamo soddifatte dell’obrobrio che ci è venuto fuori.
Certo succede anche il contrario, la ricetta non era questo granchè, ma il piatto incredibilmente fotogenico che ti dispiace proprio non far vedere come in foto sia venuto bene. Tanto il più delle volte si tende ancora a pensare secondo l’ideale greco del καλὸς καὶ ἀγαθός , quindi dipende unicamente dall’onestà del foodblogger avvertire degli
eventuali difetti e proporre gli accorgimenti necessari.
Poi c’è anche l’opzione “a me è piaciuta, ma me l’hanno bocciata tutti gli altri” (come ad esempio era successo qui) e allora in questo caso la discriminante diventa quanto a te era piaciuta. Nel mio caso vedete bene che non so in alcun modo fingere e opto sempre per la spassionata sincerità. Anche quando si può ritorcere contro. Diciamo che non ho proprio filtri. Ma questo ora non c’entra
Ma quando il piatto è ben presentabile all’occhio, deliziosamente piacevole al palato, si riesce a estrapolare addirittura più di uno scatto dignitoso, ma soprattutto riceve l’approvazione dei genitori onnivori con le solite papille atrofizzate va come oggi.
Questa volta bisogna davvero render merito a Omero. C’è armonia tra le parti, quelle dell’oggetto e tra i soggetti percepienti. (Ma questa disquisitio elleno-filosofica? Che mi stia prentendo nostalgia dei brutti tempi?)
Allora via, si posta tutto e subito!
Per una volta, senza tentennamenti. Eh, non c’è male.
Questa ricetta era stata pensata per Salutiamoci del mese di agosto, ospitato da Briggishome con protagonisti i frutti di bosco, a cui devo ammettere ero ormai convinta di dove rinunciare. Coi frutti di bosco non ho alcuna familiarità, qui da me non trovo altri che quelli dispendiosissimi nelle loro minuscole vaschette, e non li acquisto davvero mai.
Ma alla fine mi piacciono le sfide, mi piace conoscere “nuovi” ingredienti che non sono quelli di tutti i giorno e soprattutto mi piace Salutiamoci, e mi sarebbe dispiaciuto rinunciare.
Però c’è un però, La tabella di Salutiamoci non permette dolcificanti crudisti che non sia la frutta secca stessa, inadatta però per le creme. Quindi ho pensato a una doppia opzione, che spero mi sia concessa.
Tartellette crudiste con panna montata e mirtilli al cocco
(per 6 tartellette)
per la base:
noci: 100 gr
farina di cocco: 25 gr
olio di cocco biologico: 1 cucchiaino
uvetta o datteri: 60 gr
per il ripieno:
mandorle*: 100 gr
farina di cocco: 1 cucchiaio
acqua fredda di frigo: lo stesso volume delle mandorle
mirtilli: 80 gr circa
agave o malto di riso biologici, o succo concentrato di mela o dattero**: 2 cucchiai
* le mandorle dovranno essere poste in congelatore almeno 4 ore prima, meglio ancora se tutta la notte
** il dolcificante in realtà è del tutto facoltativo. se voleste attenervi alla versione strettamente crudista, dovrete usare l’agave, altrimenti potreste usare le alternative proposte, valide per salutiamoci. infondo si tratta di due soli cucchiai, penso che si possa fare..;)
Per la base tritare le noci spezzettate con la farina di cocco fino a ridurle in farina. Aggiungere l’uvetta (se molto secca ammollatela qualche minuto e strizzatela) e l’olio di cocco, frullare ancora fino a ottenere la solita famosa pappetta.
Foderate con questa sei stampini in silicone da cupcakes e metteteli a rassodare in freezer per almeno 15 minuti.
Nel frattempo preparate la panna mettendo nel frullatore o nel boccale del minipimer le mandorle con l’acqua fredda e il cocco essiccato grattugiato. Frullate fino a ottenere una crema spumosa e liscia.
Trascorsi i tempi di riposo rimuovete gli stampini dal freezer e con l’aiuto di un coltello rimuovete le basi dalle formine.
Trasferite la panna in una sacca da pasticceria (ma va bene anche con un cucchiaio!), mettete qualche mirtillo sulla base, coprire con la panna e sistemate ancora qualche mirtillo sulla cima. Spolverate con farina di cocco. Tenete in frigo fino al momento di consumare. Trattenetevi dal divorarli tutti e pensate anche al bene dei vostri amici.
Agnese says
Ma che meraviglie hai creato? Peanut, sei bravissima! Da ex classicista non posso che apprezzare l'introduzione filo-omerica… il mito dell'armonia è un po' quello che, utopisticamente, rincorro ogni giorno.
Buon weekend :*
Romina says
Buona la panna di mandorle eh 😀 Io l'adoro. Fantastica foto e fantastica ricetta. Mi ritrovo in tutto quello che dici.. anche se quando pubblico una vìfoto che non mi piace di un dolce che mi è piaciuto sono meno cntenta di quando pubblico una foto che mi piace di un dolce cosi cosi. 🙁
Andrea Summerjam says
E il malto di riso come l'adopero?
Angie says
Io ho un sacco di ricette in un casset.. ehm.. in una cartella solo perché le foto non le ritengo presentabili, a volte però le ho pubblicate, appunto, mettendo le mani avanti e chiedendo scusa per la luce sbagliata (tipo le foto serali… 🙁 brr) ma parliamo di questi dolcetti, come ti ho detto i dolci crudisti li guardo sempre con un po' di bavetta, perché sono carinissimi da vedere e molto fotogenici ma, il ma è, come ben sai, la amata-“odiata” frutta secca, soprattutto i datteri. Ma penso proprio che proverò a farli e proverò anche a vincere i sensi di colpa! 🙂
grazie e baci
serena says
ciao carissima!! Hai trascorso bene l'estate?! A giudicare da questi cestini, direi che è andata alla grande!! Mi ispirano un sacco, sia gli ingredienti che il risultato finale!! Avevo visto le foto di sfuggita su facebook .. e trovo che siano deliziosi!!In bocca al lupo per il contest e buon pomeriggio, serena
valentine says
che sono bellissimi te l'ho già detto ieri, ora agigungo che devono essere buonissimi. ora controllo se ho il cocco e metto le mandorle in congelatore: dolcetti raw vneite a me!
Claudia says
viva la spassionata sincerità! Non c'è dubbio che queste tartellette siano favolose, mi devo segnare la ricetta, troppo interessante!
xcesca says
Che bellezza e sicuramente che bontà!!
Per di più le foto sono bellissime.. insomma dei dolcetti perfetti!!
Ora ho una domandina per te: che tipo di frullatore hai usato per fare la “panna di mandorle”? Io li ho tutti di recupero e non sono molto potenti.. una volta che avevo provato a fare qualcosa di simile avevo ottenuto un composto piuttosto granuloso.. sigh!
Me ne passi uno? Ho giusto bisogno di tirarmi un po' su!
Ely says
Ahhh ho sorriso a leggerti! Ultimamente vado molto nella prima categoria… non sono soddisfatta di niente, non mi piace niente.. sono sull'isterico andante.. Ma tu, tu.. tesoro mio hai creato dei CAPOLAVORI di bellezza e gusto! Complimenti stellina, TVTTTB!
La Cucina della Capra says
meraviglia! Molto interessante la crema che hai creato, e hai ragione, splendide foto!
briggishome says
oooooh!
Se te la passiamo?????? ma certo che sì!
Ti ringrazio per la spiegazione scientifica, ottimissimo!!
Anch'io vorrei sapere che tipo di frullatore hai usato che vorrei provare.
Bellissima ricetta, grazie di averla condivisa con Salutiamoci!
Baciusss
rii
Daria says
Devono essere ottimi! Li proverò sicuramente… anch'io sarei curiosa sul frullatore… Nel frattempo segno la ricetta!
Cesca*QB says
Buon modo di augurarci un buon fine settimana ma … sarebbe stato ancor meglio farcene assaggiare una 😉
Io sto rimandndo da + di 1 anno un post sulle carote perchè la foto sembra fatta da un 3enne 😀 giuro che prima o poi mi decido 😉
Peanut says
Ooh ma grazie, anche per l'apprezzamento sulle divagazioni classiciste 😀
Io penso che non sia un'utopia, ma il fine da raggiungere un po' per tutti..e ce la si può fare 🙂
un bacio
Peanut says
Bona sì! era da tanto che la volevo provare, ma come spesso succede, era finita nel dimenticatoio. Pensa che è stato l'apericena siciliano di Andrea a farmela tornare alla mente 😀
Sai che ripensandoci hai ragione? col primato della visione che c'è, se la foto non rende è più difficile convincere della validità del dolce..ma anche per una questione personale, non solo per gli altri 🙂
baci
Peanut says
Lo aggiungi al momento di frullare le mandorle! Non l'ho scritto?? Vado ad aggiungere 🙂
Peanut says
Le foto serali fanno dannare anche me. E purtroppo a volte devo cedere, perchè è molto più probabile che cucini qualcosa che richiede più tempo e attenzione per la cena che per il pranzo. 🙁
Ti ripeto, davvero, io che coi dolci ho avuto sempre un rapporto strano, dall'evitarli totalmente in un periodo, abbuffarmici in un altro, con questi non ho problemi. In generale ora i dolci mi fanno pochissima gola, ma se mi regalo uno di questi sono sicura che non c'è niente che faccia male, niente dolcificanti raffinati, niente farine, niente grassi saturi.. per me sono un piccolo pasto, li mangio per colazione, o per merenda..diciamo che li vedo come cibo piuttosto che come un dolce di cui pentirsi. Così, non ho problemi 🙂
Dai, prova e poi mi dirai 🙂
(i datteri non sono grassi!)
Peanut says
L'estate l'ho trascorsa a casa!!
Mi fa piacere che ti piacciano 🙂
Salutiamoci non è esattamente un contest perchè non ci sono premi, ma un'iniziativa mensile che gioca con un ingrediente diverso ogni mese (e ogni mese a casa di un blogger diverso), la sfida consiste nel utilizzare quell'ingrediente e creare dei piatti salutari, dolci o salati, seguendo una tabella che pone alcune restrizioni. Ti invito a dare un'occhiata alla pagina, se non la conosci. Io mi ci diverto sempre un sacco 🙂
Peanut says
ehehe 🙂 speriamo ci sia il cocco allora!
Peanut says
graziee!! 🙂 fammi sapere se ti piacciono poi! :*
Peanut says
Io ho usato il minipimer! Usando un frullatore ce ne vuole uno veramente potente..tipo il vitamix per intendersi, che però dev'essere costosissimo..ho ottenuto un buon risultato, solo due pezzettini mi son rimasti interi!
grazie carissima :))
Peanut says
Ely basta da te queste cose non le voglio sentir più! Davvero, vorrei sentirti più serena, capisco quando non credi più in niente, ma i piccoli capolavori che fai tu, quelli dovrebbero darti tanto orgoglio e soddisfazione 🙂
grazie amica, un bacio grande :*
Peanut says
graziee!! ^_^
Peanut says
Minipimer, si ottiene un risultato piuttosto soddisfacente 😉
sono contenta che ti piaccia, e di essere riuscita a portarla sul gong! 🙂
Peanut says
Mi sa che facevo prima ad aggiungerlo alla ricetta 😀 comunque ho usato il minipimer, devo dire che è venuta liscia eccetto per due piccoli pezzettini che comunque ho provveduto a spazzolare mentre la versavo nei guscetti 😀 sono incidenti di percorso apprezzabilissimi! 😀
grazie mille 🙂
Peanut says
ma sono scomparse in meno di un giorno, un RECORD!!
dai ti prego ora lo voglio vedere, lo voglio vedere!! ahaha :'D
Valeria Della Fina says
Questi dolcetti sono a dir poco perfetti! Le tue foto sono davvero stupende, meno male che le hai pubblicate 😉
Un bacio!
consuelo tognetti says
Che dire nocciolina..questi dolcetti sono una favola..ingredienti ottimi, foto eccellenti e senza ombra di dubbio golosissimi..complimenti!
la zia Consu
Michela Visonà says
Complimenti, bellissime foto e buonissimi dolcetti! Io ho provato a fare la panna di mandorle una volta ma il mio minipimer proprio non ce la fa…rimanevano troppi pezzettini. Magari se un giorno qualcuno me ne regalerà uno più serio, riprovo sicuramente. Complimenti ancora!
Romina says
Ma quindi ci sei andata? Non riuscivo a capire. Eri in Sicilia quei giorni?
Peanut says
ahaha no ma va, magari!:) solo che, come penso ad altre di noi, si era rivolto per dei consigli sul menù, e inizialmente voleva fare delle coppette monoporzione crudiste, e mi era tornata in mente questa panna! ..poi però non le ha fatte.
xcesca says
Mmmmh.. il mio minipimer è di recupero e pessimo.. sigh!
Ormai è il mio sogno un frullatore potente ma davvero hanno prezzi improponibili.. Proverò con il frullatore anni '80 che ho trovato in cantina, o in alternativa mi prendo un buon minipimer che ha prezzi più accessibili.. 🙁
Roberta | Il senso gusto says
ciao, volevo ringraziarti per i commenti che hai lasciato sul mio blog… e trovo un magnifico blog VEG che non conoscevo. Questi dolcetti sono una meraviglia e ti faccio i complimenti per la presentazione scritta nella sezione 'about', davvero incisiva e personale.
Bello spazio! Memorizzato.
un abbraccio
Peanut says
ehehe, vero?! 😉 grazie!
Peanut says
Quanti complimenti!! Grazie Zia, un baciotto
Peanut says
Anche il mio non è che sia 'sto granchè, ci perdo un braccio, ma in fin dei conti il risultato non è terribile, giusto qualche pezzettino trascurabile 🙂 anch'io vorrei un blender di quelli che infili, premi, e in tre secondi s'è già frullato tutto 😀 mi sa che dovrò aspettare di andar via di casa però!
Grazie mille per esser passata, a presto 🙂
Peanut says
Uau, accipicchia, grazie ^_^” non ricordo neanche più cosa ho scritto in quella , bisogna che vada a ricontrollare 😀
a presto, grazie a te 🙂
elenuccia says
Adoro i frutti rossi. Purtroppo sono nelle tue stesse condizioni, sono costretta a quelli super-costosi del fruttivendolo ma mi piacciono talmente tanto che a volte non resisto anche se il portafoglio piange. Quindi proprio queste tartellette mi hanno incantato già solo alla vista. Mi piace un sacco la ricetta della base, davvero originale. La sperimenterò presto.
Chiara Setti says
È da un po' che leggo i tuoi commenti in giro ma non ero ancora riuscita a passare da te…che bella scoperta il tuo blog! Mi unisco subito ai lettori così non ti perdo di vista!
Ps. Ricettina davvero fantastica! Ti credo che i genitori abbiano gradito!! 😉
letissia says
Che bell'articolo leggero e divertente 😀
I dolcetti che hai cresto sono delle piccole delizie e poi bellissime le foto!
www.mipiacemifabene.com says
Uh mammamiah!!! Che meraviglia Peanut!!! Non ho parole… wow!
Peanut says
Già, ma mi immagino che quelli raccolti o presi dal coltivatore abbiano un sapore completamente diverso..
mi fa piacere che ti sia piaciuta! fammi assolutamente sapere cosa ne pensi se provi!! 😉
Peanut says
Uh che bello, grazie! ^_^
a presto allora! 🙂
Peanut says
Ma grazie! :))
Peanut says
Ahaha accidenti! grazie!
Lo says
uhh io sono quella che scrive…scusate la foto è orribile 😀 ma a te non è venuto orribile nulla…anzi guarda che piccole meraviglie….che nascondono ingredienti preziosi…ma tu sei una fata? 😀
BaLu says
o.O (senza parole)
Peanut says
spero in senso positivo BaLu! 😀
Alice says
oh *.* cosa vedono i miei occhi! che ricetta fantastica! corro a mettere le mandorle in congelatore e devo provarle o oggi o domani!
Alice says
sto provando a farle ma mi sa che ho sbagliato già dalla base 🙁 mentre la preparavo volevo che la base fosse ben liscia e nel mixer mi si è sfasata la parte oleosa :'-( l'impasto sodo l'ho comunque messo negli stampini. mi si è sfasato perchè l'ho lavorato troppo no?
Alice says
la cremina però è incredibilmente golosa!!! vediamo cosa ne pensano gli altri nonostante l'inconveniente 🙂
Peanut says
eccomi qua, scusa se ti ho fatto aspettare tanto. non ho capito bene che cosa è successo onestamente, la base non può essere liscia, la frutta secca deve rimanere per forza granellosa, ma viene tenuta insieme dal dattero che fa da collante.. probabilmente sì, tritando troppo a lungo è diventata una crema e poi non stava più insieme..mannaggia! 🙁 tienimi aggiornata mi raccomando..probabilmente congelando rimarrà compatto comunque..fammi sapere! altrimenti cremina a cucchiaiate! 😀 grazie mille Alice
Alice Comisso says
Allora vediamo se mi spiego…avevo ottenuto una pasta granellosa che stava assieme grazie all uvetta. Poi mi sono detta: ma se frullo ancora magari viene liscia liscia. E alla fine ho ottenuto una palletta liscia e un bel po' di liquido oleoso. L impasto l ho steso comunque negli stampi e ha mantenuto la forma subito pure senza congelare. Erano buonissime comunque ma la base aveva un retrogusto amaro che secondo me dipende dal mio errore! A breve le rifarò. Questa ricetta mi ha fatto conoscere un mondo nuovo di dolci 😀 grazie mille e complimenti per la cura con cui realizzi le tue ricette 🙂
Rosaria says
Ciao Peanut! Mi sono innamorata di questi dolcetti e li ho fatti! Li ho postati sul mio blog citandoti, chiaramente, qui: http://quellochesofare.blogspot.it/2014/07/dolcetti-vegani-crudi.html
Grazie!
Rosaria