Ci sono preparazioni che m’incutono un vero e proprio timore riverenziale.
Al primo posto ci sono senza ombra di dubbio i lievitati, su cui adesso non mi soffermo perchè sicuramente prima o poi avrò modo di parlarne.
In secondo battuta c’è la pasta fresca in tutte le sue dimensioni. Un po’ non mi ci cimento perchè come già dicevo nel post di Natale è uno sforzo con cui ci si mette alla prova quando magari le persone per cui cucino sono giusto un po’ più di me medesima (anche se qualcuno mi dice di fegarmene e provare lo stesso, che al massimo congelo), un po’ perchè manco di tirapasta (e temo che il risultato facendo tutto a mano sarebbe decisamente più deludente, soprattutto se si è alle prime armi), un po’, e forse è la ragione principale in realtà, è perchè mi faccio frenare in anticipo dal pensiero che sarà un fallimento.
Ecco perchè da quando non ho più mangiato neanche le uova, ho semplicemente smesso di mangiare certe cose, come tagliatelle, tortellini e ravioli (beh, addirittura gli gnocchi!), e ci sono volte in cui ne sento la mancanza.
Come ovviare al problema? Facendosi prestare una Nonna Papera da qualcuno? Ordinando ravioli al pastificio di fiducia? (magari qualcuno ne ha uno..) Sfidare la sorte e darci dentro di mattarello?
Molto più semplice. Facendoli raw 😉
Ora, col salato raw non posso dire di avere grande familiarità. Mi è personalmente molto più semplice farmi un pasto tutto crudo con sola frutta (chi mi segue su instagram avrà sicuramente visto tutte le combinazioni di lasagne fruttariane sperimentate quest’estate) che col salato.
A meno che non si ricada su un’insalata (che poi per l’amor di dio sarà arricchità di semi frutta secca olive e chi più ne ha più di metta, una semplice lattughina non sarà mai), le ricette salate richiedono un po’ più di programmazione e di tempo per la preparazione.
Non che ci voglia tanto per farle fisicamente, ma se consideri l’ammollo di quello, la marinatura di quell’altro, magari pure l’essiccazione di quell’altro ancora, pure se tu di fatto stai fermo, un po’ da aspettare c’è. E soprattutto al contrario della frutta, è facile che dopo un po’ mi stucchi. Con le zucchine crude, ad esempio, che quest’estate ho mangiato sia a spaghetti che a carpaccio, una volta finito il piatto mi rendevo conto di avere la nausea. Però mi affascina, ecco, quello sì, per questo sto provando e proverò diverse combinazioni, per capire cosa mi piace di più e arricchire la varietà di quel che mangio, e di come lo mangio.
Ho cominciato dando una possibilità a questi ravioli, visti sul sito di Mario Green Chef (un fenomeno!) e che mi hanno immediatamente colpito. Appena trovata la rapa bianca (che non avevo mai mangiato) mi sono immediatamente ricordata di loro.
L’idea di base è quella, ma ho fatto delle modifiche sul ripieno e sul condimento, anche per renderle appropriate per Salutiamoci di queste mese ospitato dalla Katy, con protagonisti gli agrumi.
Mi sono piaciuti tantissimo, oltre al fatto che li trovo anche piuttosto belli da presentare 😉
Rawioli ripieni di formaggio di anacardi e cavolo nero al limone e pistacchi
(dose per una persona, o due se si mangia anche un secondo)
rapa bianca: 1 medio-piccola
formaggio di anacardi*: quanto basta per riempire i ravioli, ne avrò usato circa 50 g
cavolo nero: 2 o 3 foglie
limoni biologici non trattati: 1, scorza e succo
sale marino integrale, pepe: qb
pistacchi sgusciati al naturale: 10 g
olio di cocco vergine bio: 1 cucchiaio
*per il formaggio di anacardi:
anacardi: 100 g
spezie e aromi preferiti: io ho usato aglio in polvere, una puntina di curcuma, sale, pepe e un cucchiaino di lievito alimentare in scaglie
Il procedimento è esattamente lo stesso spiegato qui. Attenti che con gli anacardi vi servirà meno acqua al momento di frullarli, rispetto alle mandorle, perchè ne assorbono di più. Iniziate con poca e casomai riaggiungetela via via.
Mettere a mollo i pistacchi per mezz’ora-un’ora (solo se non spellati).
Tagliare a fettine più fini possibili la rapa, usando la mandolina se l’avete oppure la lama del mixer che serve a ottenere le fette, dal lato più stretto.
Metterle in un recipiente, bagnarle col succo di limone e condirle con sale e pere. Lasciar riposare almeno una mezz’ora.
Se preferite potete marinare un po’ anche il cavolo nero così da ammorbidirlo un po’, anche se non è obbligatorio.
Tritare il cavolo nero finemente, meglio con la mezzaluna, condire con una puntina di sale e unirlo al formaggio di anacardi.
Prendete le fettine di rapa e sgocciolatele bene, riempitele a due a due con il ripieno pressando un po’ i bordi, vedrete che aderiranno benissimo!
Sistemare i rawioli sul piatto da portata.
Scolare i pistacchi e passarli in un panno per rimuovere la buccina. Tagliarli al coltello riducendoli in una granella.
Scaldare un pentolino, versare l’olio di cocco e spegnere. Attendere che si sia sciolto e spruzzare 1-2 cucchiaini di succo di limone.
Versare il condimento sui rawioli , unire la granella di pistacchio e la scorzetta del limone.
Servire e consumare subito.
N.B. In inverno l’olio di cocco tenderà ad indurire velocemente: in questo caso potete scaldare brevemente il piatto a bagnomaria per farlo tornare liquido.
Con questa ricetta partecipo a Salutiamoci di gennaio a casa di Katy, a cui mando volentieri anche queste altre due ricettine:
–Riso venere con verdurine dell’orto e avocado profumato al limone
–Zuppa di lenticchie e castagne all’arancia su pane di segale
e al Gluten Free (fri)day proposto dal blog Gluten Free travel&living
Annarita Rossi says
Mi avevi ingannato pensavo che fossero davvero ravioli di pasta tanto sono perfetti. Mi incuriosisce molto anche la prepararazione del formaggio di anarcardi, mi verrebbe voglia di provare. Brava.
Ely says
Ma sei geniale.. veramente non ho parole! Complimenti, tesoro.. sei stata grande e il risultato è eccellente! Un abbraccio e spero a presto.. ultimamente le preparazioni che mi incutono timore sono praticamente 'tutte', dato che non sono affatto in vena. TVTTB
MARI Z. says
Non ho mai assaggiato il formaggio di anacardi devo rimediare producendolo: appena trovo un momento da dedicare anche a questo esperimento. 🙂
Guarda che non ho dimenticato gli amaretti vegani: ho scoperto che la ditta è locale (veneto) della provincia di Treviso (Asolo dolci o qualcosa di simile) il fatto è che mi dicono al super bio, che quelli vegani non sono più arrivati… controllo ogni volta…continuerò ad indagare…ti tengo aggiornata! 😉
parole vegetali says
sono bellissimi questi ravioli!a prima vista sembravano quelli di farina di riso giapponesi.questi sono sani, creativi e anche molto saporiti.adesso appeena inizio a reintegrare i cibi solidi (sono in fase centrifugati detox) a quanche giorno li faccio.
bravissima
Sonia says
ma è una ricetta pazzesca! questa è tenacia e determinazione. Grazie per la bellissima ricetta, buon we. Sonia
Valeria Della Fina says
Bellissimi questi “ravioli” ! Il loro aspetto è favoloso 🙂
Un bacione!
Francesca says
Sulla pasta fresca la penso come te…anzi, dopo averci provato ieri e aver buttato tutto in pattumiera mi sono detta “basta”. Questi (per quanto anche in tema raw la pensi come te) mi ispirano mooooooolto di più: magari cambio il ripieno e provo. Grande Lucry!
Michela Visonà says
Ma daiii, sono veramente bellissimi! Sei proprio geniale!
consuelo tognetti says
Eh brava la mia nocciolina che si inventa queste prelibatezze aggirando il problema della pasta fresca 😛 Questi ra-w-ioli sono davvero allettanti, ho usato spesso il sedano rapa al posto della pasta ma addirittura farcirla mi ci volevi te e la tua inesauribile genialità ^_^
Buon we tesoruccio <3
la zia Consu
xcesca says
Wow! Sono bellissimi!
Io invece ho un po' di difficoltà con le preparazioni raw, anche perché sono una grandissima consumatrice di frutta e verdura allo stato puro 😉
Ma naturalmente con questa versione ci farei un pasto intero senza sentire la necessità di qualcosa di cotto.. mumble mumble..
Mary Vischetti says
Semplicemente meravigliosa la tua ricetta!! Un abbraccio e a presto. Mary
Katiuscia says
Lucre, ma sono bellissimi! *_*
Grazie mille per averli portati alla raccolta, è una bellissima ricetta!
Come ben sai io sono una super mangiatrice di pasta fresca, ma sai che mi era presa voglia di provare anche a me una versione ras con le barbabietole? Però la tua rapa bianca è molto più scenografica 🙂
Grazie ancora 🙂
Baci :*
P.S. Fidati che la Nonna Papera non ti serve, appena ti cimenterai ti renderai conto di quanto più semplice sia rispetto a quello che pensavi 🙂
La Gaia Celiaca says
questo post è per me una folgorazione!
bisogna che sperimenti subito questo piatto che mi ispira tantissimo, in tutte le sue parti.
la rapa, che è un ortaggio che adoro, cotto, e mi fai venire in mente che da piccola lo mangiavamo crudo e mi piaceva tantissimo.
il formaggio di anacardi, un'idea veramente grandiosa
il mettere tutto insieme a crudo
un contributo al nostrao GFFD veramente di grande effetto, ti ringrazio di aver partecipato ma soprattutto di avermi fatto scoprire questo approccio!
Agnese says
Be', ma questi sono un capolavoro! Devo provarli asssssssolutamente.
Un bacione, Peanut <3
lacucinadellacapra says
mi hai fatto venire una voglia!!! Ci sono piatti crudisti che rivelano un sapore che non ci aspetteremmo mai, vale la pena di provare!
Glu-fri says
Mi stai dicendo che tutto questo é…crudo?
Ma sei un genio ragazza mia e adesso corro a cercare una rapa!
Grazie grazie grazie per aver partecipato al GFFD ti aspettiamo ancora e con ansia!
Pasticci Patapata says
splendoreeeeee!!!!! solo un'ottima testolina di rapa poteva inventarsi questa meraviglia 🙂
Erica Di Paolo says
Sei tu, unica e originale. E io ti adoro, per questo. Grande Lu!!!
Ma una bella sfoglia semola e acqua, tirata con il mattarello……. io ci proverei! ; ))
Zucchina says
Ma tu una ne pensi e 100 ne fai!!! Sei geniale, l'idea del formaggio di anacardi, la pasta del raviolo tutta cruda, senza impazzire per il fai la sfoglia, tira la sfoglia… e il risultato è bellissimo! Anch'io mi trovo un poì in difficoltà sui salati, specialmente la domenica a pranzo quando il menù a casa mi è spesso poco amico…ma questa è un'idea da segnare subito tra i Preferiti!
Un abbraccio Nocciolina!
Peanut says
Ahaha 😉
Il formaggino lo devi provare, davvero non ci vuole nulla, basta solo frullare e spalmare!
Grazie Annarita, un abbraccio
Peanut says
Ely! bentornata 🙂
Beh, io non ho inventato niente, ho solo messo il mio zampino in un'idea già brillante di per sè 😉
Grazie, un bacione
Peanut says
Sìì, devi, si presta a tanti usi e poi è davvero velocissimo, non importa che ti ritagli poi tutto quel tempo..bastano tre ore di ammollo (ma puoi lasciarli anche la notte) e tre secondi per frullare!
Sai che degli amaretti mi ero dimenticata io poi! 😀 mi par di capire di non avere tante speranze di trovarli se è una cosa regionale 🙁 comunque se non ti è d'impiccio, io son qui che aspetto ogni tipo di news! 😉 grazie mille 🙂
Peanut says
Uuh quanta stima. io non ce la fo a andare avanti roba liquida, a colazione poi sento proprio il bisogno di masticare e sgranocchiare :
Se provi fammi sapere, mi raccomando! 😉 grazie mille 🙂
Peanut says
^_^” mille grazie Sonia!
Peanut says
Grazie Valeria! 🙂
Peanut says
..Ma che è successo con la pasta fresca? Diamine, qui mi date pareri discordanti e io non so più a chi credere! 🙁
Comunque Francy, se non ti piacciono gli anacardi cambia pure ripieno, se è per altro ti giuro che non è troppo calorico, gli anacardi dopo l'ammollo raddoppiano praticamente, e con l'acqua che si aggiunge si ottiene quasi 250 g di formaggino, e le calorie sono come quelle di un formaggio fresco normale, sulle 250. Io qui ne ho messi solo 50 g 😉
un bacino :*
Peanut says
grazie, ma non mi va di prendermi tutto il merito per una cosa non mia! 😉 io ho replicato, il genio che si li è inventati andrebbe andato a cercare e idolatrato! 😀
un bacione michela
Costanza S. says
Forte!! Pensavo fossero veri ravioli (ma come ha fatto la Lucrezia a farli così bianchi?!) Ti rubo la ricetta del formaggio di anacardi che mi ispira assai! un abbraccio!
Silvia Brisigotti says
Incredibili!! Bravissima!
letissia says
Ohi Peanut, sono così belli! Sei formidabile!!! Bacini 🙂
Peanut says
Ahaha ma dai Zia, io non ho inventato niente! Ho solo rivisitato qualcosa che mi aveva molto colpito 😉
La prima impressione si è rivelata totalmente corretta, erano davvero buonissimi! Ti consiglio proprio di provare. Se non hai voglia di fare grosse spesone per l'olio di cocco anche un semplice olio evo andrà benissimo 😉
un bacione Zia!
Peanut says
Anch'io, soprattutto col salato raw, è più probabile che non mi senta molto soddisfatta dopo o che abbia voglia di qualche carboidrato complesso 😀 in questo caso è stata completamente appagata la fame e la sensazione di soddisfazione! 😉
Se provi fammi sapere 🙂
un abbraccio
Peanut says
Ti ringrazio molto Mary!
Peanut says
Uh, grazie, son contenta che ti sia piaciuta! 🙂
P.S. mmhh..tu e la Francy vi dovete mettere d'accordo però! forse che a te riesce senza problemi perchè ormai sei navigata e comunque moolto meno pastrocchiona di me?!
Peanut says
ma grazie mille Gaia! 😀 sono consapevole che si tratta di una cosa particolare e nuova per molti, sono contenta di aver fatto conoscere i miracoli del crudo un po' di più 🙂
a presto!
Peanut says
yesssss 😉
:**
Peanut says
detto da te è proprio un complimentone, visto che vai fortissima con il raw salato! grazie Capra 🙂
Peanut says
ahaha eh sì! 😉
ma non c'è di che, ora comincio a pensare al prossimo allora!
Peanut says
ihihi :DD
Peanut says
Ma grazie Erica <3
eh. ci proveremo, ci proveremo. intanto vado a tirar..ehm, tagliare la rapa ;P
Peanut says
Son contenta che ti piaccia Zucchy! 😀
dai che questi son veloci veloci e sono sicura che vincerebbero anche la prova-onnivoro!
un bacione carissima :*
Peanut says
uahaha eh, magia! 😉
ruba ruba!
Peanut says
Grazie Silvia! ^_^
Peanut says
Letissia! grazie! 😉
Forno Star says
Ho un libro del Duca di Salaparuta che in tempi lontanissimi e non sospetti parlava già di crudismo. L'ho comprato davvero incuriosita e mi riprometto da tempo di provare qualche ricetta, ma ancora non ho l'ho fatto. Certo con il formaggio di anacardi mi hai davvero conquistata… magari è la volta buona che comincio!
Grazie per avercela mandata al 100% GFFD
Fabipasticcio says
Una ricetta davvero molto interessante, soprattutto per il formaggio di anacardi, che mi verrebbe più spontaneo chiamare cashew butter – ma è perchè la mia voce a è molto anglofila ;-).
Non so se arriverò mai ad essere crudista, sebbene consumatrice di molta frutta e verdura, anche quella spesso cruda, però mi piace l'ensemble.
Complimenti!
Allora, a rileggerci presto tra ricette e sorrisi 😀
elenuccia says
No, cioè parliamone!!! da romagnola in casa mia la pasta fatta in casa è proprio “di casa” e rigorosamente tirata a mano, che se no viene troppo liscia. Ma ldevo dire che 'idea di fare dei ravioli con la rapa bianca è GENIALE!!!
Io fra l'altro l'adoro e la compro anche qua costa un botto. Troppo bella questa ricetta, potrei sicuramente rinunciare a un piatto di ravioli normali per provare questi in versione raw.
wennycara says
Ma sono sbalordita! Complimenti, sono bellissimi e all'occhio non si direbbe certo che sono preparati con la rapa 😉
Fatti coraggio con la sfoglia: io la preparo solo con farina, acqua e olio {è buona con la curcuma nell'impasto, che gli da un bel colore} e ti assicuro che si stende benissimo. Solitamente riserviamo la produzione di pasta fresca alla domenica mattina: tagliatelle o ravioli che sia, riesce sempre, oltretutto tirata a mano {e fidati che io non sono certo una cima!}.
Buona giornata,
wenny
cincia del bosco says
MI era sfuggita questa meraviglia. E guardo e dico: ma che bianchi sti ravioli…e più li guardo e più mi dico “ma che bianchi”…ma leggi Su!!! Ho letto, geniali. Però dovresti provare a fare la pasta, è così bello. Prova a farti una pollottina e farti dei ravioli tipo quelli cinesi, senza uova. Sarai bravissima! Ti incentivo anche se in realtà non li faccio spesso i ravioli, ma la prima volta che ho provato non solo non avevo la Tirapasta, non avevo neanche il mattarello e ho usato il manico di un cucchiaio di legno, sono venuti lo stesso e buoni. ; )
Peanut says
accidenti, non abbiamo scoperto niente di nuovo allora! 😀
dev'essere proprio interessante quel libro, attendo di vedere comparire qualcosa sul tuo blog allora! 😉
a presto, e grazie a te!
Peanut says
Beh, nemmeno io so se ci riuscirò mai, ma per ora non rientra nei miei obiettivi. Senz'altro mi piacerebbe provare a fare un periodo di disintossicazione a base di solo crudo, preferibilmente d'estate però! 😉
Il cashew butter mi verrebbe da dire che dovrebbe esser fatto con gli anacardi tostati che tirano fuori poi l'olio, qui invece sono solo frullati con acqua! 😉
Grazie mille per essere passata, a presto!
Peanut says
ehehe ma grazie Ele, son contenta ti sia piaciuta, soprattutto se intenditrice della VERA pasta fresca! 🙂
graziegrazie :*
Peanut says
Mi fido?! 😉 mi fido dai. Devo sentire che è il momento però, e allora non mi tirerò sicuramente indietro 🙂
grazie wenny, un bacione!
Peanut says
Dai se mi dici così Su mi sa che un pensierino ce lo faccio per davvero! anche perchè io sono una che a meno che non sia davvero un disastro si accontenta abbastanza..mangio davvero di tutto 😀
penso non mi lascerei disturnare più di tanto ma una sfoglia rimasta un po' più spessa del normale, soprattutto se la prima volta..
ci voglio provare! grazie cara, un bacione
Lo says
cioè…tu ti fai le menate a fare la pasta fresca e poi mi fai queste cose…..che io trovo davvero complicate….te sei geniale!!! baciotto bella Lu
Peanut says
mannò, ma che complicate, basta solo aver dimestichezza col pimer e grattugia!
grazie grazie Lo :*
Mimma e Marta says
Ma che belli, davvero! La rapa bianca è forse il daikon? Quello lo “infiliamo” spesso nell'insalata (con barbabietola e carota sta che è una meraviglia!), ma la prossima volta dobbiamo provarlo così. Le uova anche noi cerchiamo di ridurle un pochino, specie se crude come nel tiramisu, nel quale l'idea di mangiarle crude ci mette davvero a disagio, però alla pasta ripiena non sappiamo rinunciare! Negli gnocchi però lo omettiamo sempre: solo patate e farina 🙂
Rubiamo qualche rawiolo, un bacio
Katiuscia says
Ciao Lucre,
volevo dirti che questa tua ricetta mi è piaciuta particolarmente e l’ho inserita nel post conclusivo di Salutiamoci, col rimando al tuo blog ovviamente
http://girovegandoincucina.blogspot.it/2014/02/grazie-per-salutiamoci.html
Grazie ancora per avere partecipato!
Unicorni_sesso_e_dolcetti says
Mamma mia, questi devono essere fenomenali! *.*
Peanut says
no no no, il daikon è un'altra cosa! questa è proprio come la barbabietola, tonda, ma bianca. anch'io in effetti prima di questa volta non l'avevo mai trovata.
avete visto il mio tiramisù?? niente uova crude lì! 😉
un abbraccio
Peanut says
^__^
Peanut says
ehehe a me son piaciuti parecchio, sì! 😉
grazie e a presto!