Poi come s’uno schermo, s’accamperanno di gitto alberi case colli per l’inganno consueto. Ma sarà troppo tardi; ed io me n’andrò zitto tra gli uomini che non si voltano, col mio segreto.
Mi sono assentata più di quanto avrei voluto, ma appena tornata dalla mia pausa rinvigorente a casa di Alice mi sono dovuta mettere sotto per l’ultimo esame che mi rimaneva del secondo anno.
Come si sarà capito da quel che ho spesso scritto la voglia e la testa per studiare sta andando sempre più scemando, e mentre la maggior parte degli studenti si rinchiude in casa per tutta la settimana (o più) precedente all’esame, io al contrario me ne sono andata a cambiare aria, e a stare bene.
A conoscere piccoli paradisi di un’Italia a me nascosta, a provare qualcosa che chiamare “pizza” è riduttivo, a parlare di tutto e di nulla, di cose belle e situazioni scomode, a pensare a pani e paste madri piuttosto che a un Picasso che non ho mai potuto vedere e teorie semiotiche dell’arte che mi facevano dubitare che la lingua che parlo fosse l’italiano.
E’ stato l’esame che più ci ho messo a preparare, che ho rimandato per due sessioni da gennaio, che mi ha fatto veramente dubitare di riuscire a farcela.
In tutto non so per quanti mesi ho avuto quel pacco di dispense in giro, non riuscendo a finirne nemmeno una intera in una giornata.
L’ho vissuta così male che sono arrivata a mettere in dubbio di voler continuare. Ma quello senz’altro anche per motivi che non hanno a che fare con l’esame in sè.
Durante l’estate, soprattutto dopo Roma ho infatti avuto qualche crisi d’identità, chi sono, cosa faccio e dove vado, continuo o mi fermo, lascio a mezzo o finisco, resto qui o parto.
Inutile forse ribadire che non mi ha mai entusiasmato l’ambiente universitario in cui mi trovo, le persone con cui molto superficialmente sono venuta a contatto, l’atmosfera triste della città, le mentalità ristrette che la popolano, e, in fin dei conti, anche quello che sto studiando. Lecito è stato dunque chiedersi l’utilità di continuare qualcosa che non contribuirà a plasmare il mio cammino futuro, ma come, pur fantasticando, ben sapevo, non avrei mai avuto il coraggio di mollare davvero.
Non tanto per non deludere aspettative di qualcuno, ma quanto per portare a termine qualcosa che a volte faticosamente a volte meno, ho comunque condotto fino a un punto importante.
Infondo, mentirei a me stessa se fingessi di essere pronta a rinunciare a qualcosa che alla fine dei giochi, costituisce comunque ancora forse l’ultima certezza.
E quindi si stringe i denti un altro po’, ci si sveglia all’alba la mattina, si perdono quelle 60 ore di media al mese tra gli spostamenti e pullman e quelli a piedi, si cerca di farsi piacere materie che poco hanno a che fare coi fini del corso o forse con i miei, e (tanto si casca sempre qui!) si ritorna ai finti cibi che quella tristezza infinita che è la mensa offre.
Dopo mesi di pranzi con abbondanza di frutta mi prende lo scompenso a pensare alla pasta al pomodoro un giorno sì e uno no e alle verdure surgelate piene d’acqua che m’aspettano. Mentre ragiono sul da farsi (riguardo al pranzo, s’intende), continuo a approfittare delle giornate di sole per mangiare frutta e piatti freschi.
Mi dovete perdonare se ancora per un po’ andrò avanti a proporre piatti estivi ma finchè il tempo lo permette non ho intenzione di rinunciare ai miei pranzi sotto agli ultimi raggi tiepidi rinchiudendomi in cucina.
Questa insalata l’ho preparata di giorno per mangiarla poi la sera stessa, in modo da poterla fotografare a dovere. Avevo promesso una seconda ricetta a Mimma e Marta e ho mantenuto la parola ma mi sono accorta di aver sforato di un giorno la scadenza -_-
Eliminando del tutto il sale (che comunque ho usato solo per l’acqua) e il peperoncino secondo me la si può mangiare in dosi ridotte anche per colazione! 😉
Quinoa rossa con avocado mango e cocco
(dosi per una persona)
quinoa real rossa biologica: 80 g
mango maturo ma sodo: una metà
avocado ” ” “: 1/4 se grande, o metà se piccolino
cocco rapè equosolidale: 2 cucchiaio
lime: il succo di metà
peperoncino in fiocchi
pepe nero in grani
sale
Cuocete la quinoa seguendo le indicazioni sulla confezione. Nel mio caso ho misurato il doppio del volume di acqua rispetto alla quinoa e cotto per assorbimento per 25 minuti, ma si può anche bollire e poi scolare.
Sgranare e far raffreddare.
Tagliare l’avocado a cubetti e spruzzate con un po’ del succo del lime, unite circa una metà di cucchiaino di peperoncino secco in fiocchi o più, se vi piace il piccante.
Tagliate il mango per la lunghezza parallelamente al nocciolo e ricavate i cubetti incidendo la polpa della metà ottenuta con la punta di un coltello.
Semplicemente unite la frutta a cubetti alla quinoa e unite il cocco grattugiato, mescolate e spruzzate con ancora il restante lime, dare una bella macinata di pepe al momento e decorate infine con un altro cucchiaio di cocco grattugiato.
Partecipo al Gluten free (fri) day di Gluten free travel e living
e, mestamente fuori concorso, alla raccolta Di Cucina in cucina di settembre
letissia says
Come sei toga tu! Continuerò a fare il tifo per te 🙂
Complimenti sia per l'esamone che per la ricetta assolutamente originale. Brava!!! Baci.
Agnese says
Ti ammiro, Peanut. Io ho ceduto quasi subito, non appena ho capito che l'ambiente universitario non faceva per me. Mi chiedo spesso se i miei dubbi non fossero nati solo per compagnie, città, professori, corso di studi, ma ormai ho scelto.
A te che resisti mi sento solo di dire che è importante sapere di aver concluso qualcosa nella propria vita. A me non pesa tanto il fatto di non avere una laurea, quanto il fatto di essermi “arresa”. Spero tu riesca a vincere, a sopportare giornate, esami, gentaglia e cibo non eccellente.
Quest'insalata è bellissima.
Alice Comisso says
Sul percorso universitario mi ci ritrovo. L ho iniziato con entusiasmo per poi rimanere piano piano delusa. Delusa per quello che proponeva, perché non rispecchiava le mie aspettative e perché mi rendevo conto che mi piaceva tutt altro. Lasciandolo a metà mi sembrava inconcludente, di “buttare via” gli sforzi fatti. Ho quindi continuato. Stringi i denti, qualche sforzo e ormai che ci sei concludilo, un piccolo mattoncino che ti forma. Poi nella vita potrai fare tutt altro!
Quest insalata colorata e proprio bella! La quinoa rossa non l ho mai mangiata! Ometterei l avocado: proprio non mi va giù :-/sono rimasta traumatizzata da una mousse cioccolato e avocado :-/
Virginia @ Zucchero e zenzero says
Noi due avremmo tante cose da raccontarci… Posso solo dirti che per i pranzi puoi adottare la soluzione del lunchbox come facevo io e vedrainche una parte di quella fatica scomparirà (secondo me anche questa insalata è portabile in giro) 🙂
Ti abbraccio forte
V
Pasticci Patapata says
marò nocciolina, leggendoti mi sembra di avvertire ancora in fondo allo stomaco quel vortice di ansia e paura degli anni universitari (e -indovina un po'- pure io ho circa imparato la storia dell'arte, e poi l'ho messa da parte..)! e devo proprio dirlo: non mi manca per niente quel periodo.. anche se il mio futuro è ancora tutto da scrivere, e le incertezze insieme alla zuppa di miso sono il mio pane quotidiano, non tornerei MAI indietro a quegli anni di studio in solitudine. Però, come te, mi sono fatta forza per la soddisfazione di terminare qualcosa. Quindi continua così, arriverà QUEL giorno… e sarà felicità!! ..e mo' vado a cercarmi la salsina agrodolce 😉 baic
La Cassata Celiaca says
un piatto davvero raffinato accompagnato da foto bellissime, grazie! buona domenica
Sushi For Breakfast says
Ma ma ma..io ti avevo lasciato un messaggio e ora non lo vedo più!!! :/ Vedi che io e la tecnologia siamo su due pianeti opposti?! Comunque se ricordo bene ti avevo scritto questo:
Sono tanto tanto tanto fiera di te!! Da quello che scrivi si capisce che dentro di te la risposta l'hai già trovata, hai già capito cosa devi fare ora..e non trovare scuse dunque eheh, stringi i denti e porta a termine il percorso. Rileggiti questo post nei momenti di sconforto e ricorda questi successi.. E vedrai alla fine che soddisfazione! Tutto quello che stai passando ora resterà un brutto ricordo! Vai Nocciolina! 😀
La ricetta è originalissima e fighissima come sempre, stavolta la devo provare!!!
Un abbraccio forte! :*
Stefania FornoStar Oliveri says
Non sai quante volte mi sono fatta le stesse domande quando ero all'università. Probabilmente se si è mediamente sensibili, ad ogni esame, o quanto meno a quelli che ci sembrano inutili, queste domande siano di rito. Tieni duro, però, perché alla fine vedrai che ne è valsa la pena, nonostante tutto.
Anche qui è ancora estate, anzi, se è possibile è ancora più estate di questa estate, e anche io voglio mangiare finché posso i frutti dell'estate.
Una ricetta particolare, come tutte le tue 🙂
Glu-fri says
Per esperienza so che quello che viene lasciato a metä diventa un rimpianto, tra qualche anno tutto questo ti sembrerà un tempo brevissimo della tua vita e avrai la soddisazione di aver chiuso un percorso…te lo dico perchè sono vecchia…
Invece quelli che non conoscevo è la quinoa rossa..e vivo in Argentina! Adesso indago. Gran bella ricetta! Grazie per averla proposta per il GFFD di Gluten Free Travel & living
Araba Felice says
Lo so che è dura. Ma ti dirò sempre di stringere i denti ed andare avanti, che se molli lo rimpiangerai…
La quinoa rossa la amo e ti ringrazio per questo modo nuovo che userò per mangiarla 🙂
Zucchina says
Porca miseria, che nervosooooooooooooooooo! avevo commentato ieri mattina ma qui non è uscito nulla!!!
Dicevo..bello sapere che ogni volta che passo di qui, mi sento sempre a casa, leggo sempre parole che avrei potuto scrivere anch'io, come se ci fosse un qualche collegamento telepatico tra te e me!
Sia nelle scelte universitarie, sia nel (mio) lavoro, siamo sempre messe di fronte al “sassolino” che ci fa chiedere se le nostre decisioni sono state giuste, se lo stiamo facendo bene o semplicemente se e come stiamo lavorando per costruirci il futuro che vorremmo. Però chi meglio (tu), chi peggio (io) resistiamo, fragili ma con la voglia di diventare forti…
quanto alla ricetta, amo la quinoa, amo la frutta esotica e…ebbene sì, amo anche l'avocado, che era il mio tabù ed ora è una presenza fissa nel mio frigo!
Un bacione Nocciolina!
consuelo tognetti says
Tesoro, le “crisi d'identità” come le chiami tu, sono all'ordine del giorno quando non hai ancora inquadrato x bene il tuo futuro..porta a termine quest'avventura anche se “dolorosa” e vedrai che ti si apriranno tante porte da far girare la testa e finalmente capirai cosa è + giusto x te! Lasciare a metà adesso sarebbe deletereo dal mio umile punto di vista…
Messa da parte la mia “saggezza”, gustiamoci questo strepitoso piatto 😀 Anch'io sono ancora in “mood” estivo..pensa che non ho ancora messo via la gelatiera 😛 quindi queste proposte non mi stancano di certo, anzi ^_^
Buona serata <3<3<3<3<3
MARI Z. says
Adoro le ragazze sempre in viaggio, con la valigia in una mano e il sacchetto delle verdure e della frutta nell'altra!! ed è così che ti ho immaginato quest'estate mentre giravi l'Italia con la tua “socia” Alice!! Si sa, che prima poi si rientra alla quotidianità degli impegni …ma l'energia che hai accumulato in questi mesi ti aiuterà a superare tutto! Forza e in bocca al lupo! io tifo per TE!!! :-*
Peanut says
uahaha io ti adoro Letissia! <3
Grazie! Baci a te
Peanut says
Eh, guarda un po', io invece ammiro te per aver avuto il coraggio di non continuare qualcosa che non ti piaceva e che non ti sarebbe stato utile ai fini di quello che volevi fare. Ma in fin dei conti so di avere ancora bisogno di quest'anno, mi farebbe troppa paura ritrovarmi faccia a faccia con il nulla, ora.
E infondo sì, costituisce anche una sfida, a questo punto si punta a vincere!
Grazie Agnese <3
Peanut says
Inizialmente quando ho cominciato a confidare i miei dubbi speravo di ricevere tutt'altro tipo di consiglio. Confidavo in un: “massì, molla tutto e fa' quel che ti piace davvero!” ma adesso ringrazio che non mi siano state dette queste parole in un momento in cui le avrei prese troppo probabilmente alla lettera. Questo è quello di cui avevo bisogno 🙂
Grazie 🙂
La mousse cioccolato e avocado è sublimee! Ma come?? Ma chi te l'ha fatta? No, non è umanamente possibile non ti sia piaciuta, riprova!
Peanut says
E' proprio quello che stavo valutando! E' che tornando spesso tardi, a volte solo all'ora di cena, non riesco a prepararmi sia la cena che il pranzo per il giorno dopo, o forse, non ne ho solo voglia, giustamente credo!
Comincio a ragionarci ;*
Peanut says
L'unica cosa che mi dispiace e non esser riuscita a vivere l'università come l'ho sentita spesso nei racconti, ma sono arrivata addirittura a rimpiangere gli anni del liceo, che è tutto dire, considerato quanta gioia a quei tempi mi ha risucchiato :
Comunque sembra che pochi se la siano spassata all'università, o qui fa buca, o è un periodo effettivamente pesante per i più, che ti fa sentire solo di non poterti veramente esprimere come vorresti. Ma arriverà la soddisfazione, eh, si spera 🙂
Grazie Patapatina, un bacio a te
Peanut says
Ma grazie!! ^_^
Peanut says
E' anche grazie a te se mi son fatta coraggio e ho capito forse non ne valeva la pena 😉
Un abbraccio a te e grazie per il supporto :*
Peanut says
Hai detto proprio bene invece, in questi giorni il tempo è stato più bello che ad agosto! E chi me lo fa fare di spegnere il sole con un mood anticipatamente grigio e uggioso? 🙂
Un bacione Stefy cara!
Peanut says
Ma non dirmi, ho fatto conoscere la quinoa rossa a una celiaca! Son soddisfazioni ;D
Mi sono anch'io convinta che sia così e i vostri commenti non fanno che confermarmelo. Grazie di cuore, un abbraccio
Peanut says
Grazie Stefania, che piacere vederti passare di qui 🙂
E grazie per il supporto:)
Un abbraccio e a presto!
Peanut says
Grande Zucchina, anche l'avocado ti ama sai! ^_^
E poi non c'è un resistere meglio o peggio, sei forte tanto quanto me.
Ti mando un grande bacione e ti avverto che in frigo ho un super mazzo di cavolo nero che aspetta solo te :*
Peanut says
Sono infatti più che convinta che avendo lasciato adesso non avrei saputo dove andare a battere la testa, e un anno di esperienza in più non può che essermi d'aiuto.
Zietta, il gelato si può mangiare tranquillamente in inverno davanti al camino, al gusto panettone, zabaione o strudel, no?? ;D
Peanut says
Ne sono sicura anch'io Mari! Grazie mille, mi serve senza dubbio un po' di tifo <3 :*
Carlotta Ercolini says
questa ricetta di quinoa mi ispira tantissimo! eh sì, si può modificare facilmente e farci anche colazione! complimenti!
Rebecka says
Bello arrivare qui, scoprire un altro spicchio di universo, immergermi nelle domande e anche nelle risposte, nei dubbi e anche in quelle certezze che solo la Natura con sincerità sa darci.
Prendo una cucchiaiata della tua insalata di quinoa, mentre ti auguro un grande imbocca al lupo e mi unisco alle voci che ti dicono di non mollare.
Un bacio
Fausta Lavagna says
visto che vai all'università… ho sicuramente un bel po' di anni in più rispetto a te! E ti posso dire… segui le tue ambizioni. Non fare le cose solo per “dovere” nei confronti di chi ami, non farle solo per paura di deluderle. Ragionaci sopra bene e prendi la tua strada, qualsiasi essa sia (anche quella… di continuare gli studi, ma che sia per volontà tua). Intanto, visto che sto “in riviera” 😉 e posso godere anch'io di bellissime giornate ottobrine, io una bella schiscetta con quest'insalata me la faccio, magari da portare al mare (ormai quasi deserto, che meraviglia!) in compagnia di un buon libro (non sarebbe male anche la compagnia della gatta… ma quella non vuol venire!!!).
Un bacione ed un grazie 🙂
In bocca al lupo
Mimma e Marta says
Lucrezia, scusami se arrivo solo adesso, ma ho avuto una settimana davvero piena (e domani lo sarà ancora di più) e, siccome mi piace leggerti e darti il giusto peso, ho aspettato di avere davvero un momento libero per dedicarmi totalmente alle tue parole (ma anche alla tua bellissima insalata!!). Questa estate ti ho spiata e invidiata molto, in giro per l'Italia a goderti incredibilmente la vita in ogni suo particolare.
Leggerti mi piace sempre, è bello vedere come ti interroghi sulla vita, su quella che sei e che sarai, e come poi riesci a darti sempre una risposta che più giusta non può essere 🙂
Mi dispiace tanto, tantissimo, per l'insalata che mi piace da morire e che sicuramente riproporrò a casa: dici che usando una quinoa che è un miscuglio fra bianca nera e rossa il sapore si potrebbe alterare? 🙂 aspetto risposte perché questa non me la lascio sfuggire, poi con l'avocado sai che ho un rapporto particolare.
Ti abbraccio forte <3 Marta
Alice says
l'avevo provata anni fa, non ricordo con che ricetta! avevo anche assaggiato l'avocado così, in purezza e non mi era piaciuto per nulla. riproverò la mousse, chissà che magari non mi piaccia. magari la ricetta che avevo seguito a suo tempo aveva troppo avocado, non saprei…
Peanut says
vero?? con una bella colata d'acero sopra magari! 😉
Peanut says
Bello vederti passare di qui e poterti offrire una cucchiaiata (ma anche di più!) di quinoa 🙂 grazie Rebcka, a presto!
Peanut says
Cara Fausta, alla fine, l'ho fatto per me. Credo proprio di voler essere io ad avere questa soddisfazione, le aspettative degli altri non mi condizionano più..:)
Che invidia, non ho mai visto il mare di questa stagione, dev'essere stupendo! Buona gita in spiaggia allora 🙂
Peanut says
Ma che carina, grazie, anche a me piace prendermi tempo per dare la giusta importanza anche alle parole e non solo per dare un'occhiata frettolosa alla ricetta e alle foto quando passo da alcune persone, e voi siete sicuramente tra quelle 🙂
Beh, sono comunque contenta vi sia piaciuta e la possiate rifare, infondo era dedicata a voi prima che al contest :*
Ileana Pavone says
Come sempre arrivo qui e trovo una parte di me….
Quanto ti capisco Lù…non sono la persona più adatta forse, ma io ti dico di non mollare, non adesso.
Io ce la sto mettendo tutta per concludere questo percorso, ormai manca poco, ma sarà comunque un percorso interrotto, un percorso che non mi porterà dove immaginavo…. so che non è facile e ti dico di non mollare perché ormai manca poco anche a te.. forse è un discorso troppo lungo da affrontare qui, ma sai che ci sono sempre :*
L'insalata non la commento, tu sai già <3
Un abbraccio forte bella…e a proposito, diventi ogni giorno più bella, lo sai? Sei sempre più consapevole di ciò che sei e questo traspare dai tuoi occhi 🙂
Peanut says
Dimenticavo, certo che puoi usare il mix! Non ho trovato grandi differenze di sapore nemmeno tra quella rossa e quella bianca, quest'ultima forse un po' più delicata, ma niente di drastico. Diciamo che la scelta è stata dovuta più che altro a un contrasto di colori che mi piaceva di più! 🙂
Peanut says
Ile ❤.❤
non so da cosa lo hai visto ma se lo dici tu! Sarebbe troppo ora per me dirti che sono d'accordo è che è vero, non ancora. Ma se questo è ciò che traspare forse un po' di verità c'è, ci voglio credere 🙂
Massì, portiamo a termine questo percorso per interromperlo poi 😀 giusto perchè sono sicura che concludere qualcosa possa essere un buon motivo per cominciare a credere ancora un po' di più nelle proprie capacità, che se vuoi, puoi e che gli sforzi, ripagano. No? 😉
Grazie, davvero :*
consuelo tognetti says
ahahah..ci farò un pensierino 😛
maia says
non ho mai assaggiato ne preparato la quinoa rossa, prendero'spunto da qui!!
ciao
maia
ps: complimenti per il bellissimo blog
Peanut says
Ma sai che era anche la mia “prima volta”?? 🙂
Grazie Maia, piacere che tu sia passata di qui!