Come cominciare se non ringraziando tutti voi che avete lasciato un pensiero in risposta al mio auto turpiloquio dello scorso post, forse esagerato, forse troppo impulsivo, ma tant’è.
Se c’è una cosa che ho capito di me è che non ho mezze misure, difficilmente riesco a contenere un’emozione che sia di gioia che di sconforto e reagisco di pancia quando contando fino a dieci e facendo vagliare certe situazioni dal filtro della ragione forse la reazione sarebbe diversa. Perché in quel caso riconoscerei quel minimo di sicurezza che ho acquisito, la mia capacità di non farmi buttar giù dagli eventi, di vedere il lato positivo delle cose. E invece mi sono rivista in uno scenario con cui non credevo avrei più avuto a che fare e ho avuto paura. Ma la verità è che non sarebbe mai davvero potuto succedere di nuovo, perché ora sono diversa e non l’avrei permesso. A volte sono proprio io che sottovaluto la mia luce, pensando che possa illuminare solo in determinate condizioni favorevoli. E invece è proprio quando queste non si presentano che devo riuscire a tirarla fuori ancora di più. Non voglio dilungarmi ancora oltre, perchè si parla di luce mentre non si scherza mica quanto a oscurità di linguaggio, perchè credo di aver già detto tutto rispondendo ai vostri commenti che ancora una volta sono stati preziosissimi, e perchè sto bene. Anzi, ve lo dico, io riparto..:)
Intanto, nei rari momenti in cui sto a casa sono tornata ad avere un po’ tempo da dedicare alla cucina, così da riuscire a mettere in pratica alcune idee -e tante ce ne sono ancora!- che erano rimaste fino ad ora soltanto virtuali.
Una in particolare era rimasta solo nei ricordi di quando ancora ero una mangiatrice poco consapevole, perchè è qualcosa che da quando sono diventata mangia erbette avevo completamente rimosso dalla mia dieta. Forse perchè ero abituata a comprarli già fatti piuttosto che a prepararli in casa nonostante la semplicità estrema, forse perchè la versione classica mi aveva un po’ stancata, fatto sta che gli gnocchi da un anno e mezzo a questa parte li avrò mangiati due volte a esagerare. E invece sono versatilissimi, non solo per quanto riguarda i condimenti (mentre per me un tempo erano solo ai 4 formaggi) ma proprio per la loro stessa composizione. Col cavolo che sono solo di patate! Col cavolo che serve l’uovo! Col cavolo che sono noiosi. I miei erano deliziosi, totalmente nuovi (almeno per me) e sicuramente i primi di una lunga lista.
Anche se è venerdì, ce lo facciamo un piatto di gnocchi??;)
Gnocchetti di farina di castagne con zucca e funghi pioppini
(per tre persone)
farina di castagne: 200 g
farina di grano saraceno: 100 g
sale: 1 pizzico
acqua: 400 g
zucca delica (peso senza buccia): 500 g
funghi pioppini: 150 g
aglio: 2 spicchi
salvia: 2 cimette
olio extravergine di oliva: 2 cucchiai
olio al tartufo (facoltativo)
Preparare gli gnocchi mettendo 400 g di acqua leggermente salata a bollire e versando le due farine a pioggia. Spegnere e mescolare vigorosamente in modo da non formare grumi. Far raffreddare quindi formare i filoncini e di conseguenza gli gnocchetti con l’aiuto di un coltello. Sistemarli su un piatto o un telo ben infarinato.
Scaldare l’olio in un padella ampia, aggiungere l’aglio e quando è ben rosolato le foglie di salvia. Far insaporire ancora per pochi minuti l’olio quindi unire la zucca tagliata a cubetti e saltarla a fuoco vivace in modo da dorarla bene. Aggiungere poca acqua e cuocere finchè non è tenera chiusa da coperchio. Quando è tenera unite anche i funghi e cuocere ancora una decina di minuti, di modo che la zucca diventi cremosa ( e alcuni cubetti rimangano integri).
Cuocere gli gnocchetti in acqua bollente salata finchè non tornano a galla, quindi scolarli nella padella con il condimento e saltare qualche secondo finchè non si sarà distribuito bene. Servire nei singoli piatti e terminare con qualche goccia di olio al tartufo se piace.
E’ venerdì, e quindi sta ricetta va diretta al Gluten Free Friday!
MARI Z. says
…mi ero persa un post, ma le tue parole positive mi inducono a pensare che in questa “nocciolina” c'è una grandissima forza di volontà di emergere dalle situazioni paludose per aggrapparsi con energia alla luce del nuovo sole! Così mi piaci!
ed eccoli lì il nuovo sole, in un piatto saporitissimo di gnocchi! curati, raffinati e invitanti!
buon fine settimana luuungooo!!! 🙂
Ileana Pavone says
..io sono felice di sentirti così e sono felice di leggere che sei di nuovo in viaggio :))
Ho comprato la farina di castagne proprio perché avevo in mente sia crespelle che gnocchi, ora ho ancora più voglia di usarla ^_^
Quanto mangerei un piatto così adesso *.*
Un bacione bella :***
cincia del bosco says
gnammy che ottimi gnocchi… e ci credo che ti sei illuminata, con questi sapori!
a parte le battute, sono contenta che tu sia “ripartita”. Non è facile capire dalle tue parole, ma la sensazione di “credevo di essere oltre a questo tipo di problemi” capita Spesso a (tutti) tante persone. Per me il trucco in quei casi è non dire “ah no, ancora!” non opporsi, fermarsi e fotografare esattamente cosa ci da fastidio di quella situazione, far sfumare sullo sfondo chi e cosa ha provocato il nostro dispiacere e fermarsi solamente sulle sensazioni personali. Detta così in due righe non so ho reso l'idea, sembra facile ma è una modalità che si instaura col tempo, con i tentativi, con un po' di lavoro, come tutto. Però potresti provarci, magari cominciando dalle piccole cose. Tipo quando ti da fastidio che proprio il giorno che scrivi sul blog che sei illuminata, arrivi una cincia parlante a farti pipponi non richiesti ; )))
baci Su
letissia says
E vaiii, Lu, sei alla grandissima! I tuoi gnocchetti devono essere favolosi. Sai che sono anch'io su di giri a leggerti così?!
E già che ci sono, saluto anche la Cincia che si è posata qui sopra, adoro leggere i suoi pipponi 🙂 Baci e buon fine settimana, cara!
Alice says
che piacere leggerti così 🙂 🙂 🙂 e questa versione di gnocchetti super saporita e pure senza glutine mi piace eccome! poi vogliamo parlare del condimento? ottimo abbinamento! decisamente da provare dato la mia passione per tutti i tipi di gnocchetti 🙂
ricettevegolose says
Questo è proprio uno dei piatti che potrei mangiare tutti i giorni…senza stancarmi! Adoro tutti gli ingredienti, castagne, zucca, funghi, tartufo…meravigliosi!
E' molto interessante anche il modo in cui hai fatto gli gnocchi, io non l'ho mai provato…ti chiedo una cosa: secondo te è possibile congelare gli gnocchetti appena tagliati (ovviamente belli stesi su un vassoio), per averli pronti da tuffare in acqua direttamente dal congelatore, all'occorrenza? Con gli gnocchi di patate io faccio sempre così, quando ho tempo di prepararli ne faccio almeno dose doppia e congelo per future esigenze 😀
Intanto ti ringrazio per la ricetta, un abbraccio!
consuelo tognetti says
Con tutta questa luce positiva mi hai abbagliata..non sai quanto mi faccia piacere e riparti davvero alla grande con un bel piatto di gnocchi che mette allegria già solo dalle foto 🙂
Vedrai che non ti annoieranno questi gnocchi all'acqua..basta variare farina e condimento ed avrai un piatto sempre nuovo e goloso 🙂
Buon we tesoruccio <3
Zucchina says
avevo saltato un post ma da quello che letto e dai colori della tua foto ho capito che ti sei rialzata, che hai riassemblato i pezzi del tuo cuoricino e della tua anima che un po' si erano staccati.. non è facile ma so che dentro di te, Lu, hai una forza ed un'energia che non è da tutti… e ce la farai, ce la farai a superare ogni cosa, è vero per essere a pieno se stessdi si ha bisogno di qualcuno che sia il nostro buongiorno e la nostra buonanotte ma se di base non c'è un buon potenziale, nessuno può farci da cartina al tornasole… e tu di potenziale ne hai da vendere..anzi, se ti avanza, oltre alla cassetta di cavolo nero che mi hai promesso l'anno scorso me ne mandi un po' da queste parti???? un abbraccio piccola forte Nocciolina!
zu
Zucchina says
ps: la mia mail la sai, tesoro, quando e se hai bisogno…:)
Manuela Menini says
Ciao Lù, sai a Verona gli gnocchi si mangiano di venerdì…ma durante il carnevale e sono gnocchi di patate 😀 A me piacciono molto, come quelli che hai preparato tu però non li ho mai assaggiati: mi ispira molto la tua scelta delle farine…e il condimento di zucca! Questo autunno invece ho mangiato un sacco di volte gli gnocchi di zucca, fatti solo di zucca e un po' di farina…ecco aspetto il resto della tua lista di gnocchi 🙂
Sono contenta di sentirti più carica, un bacio
Anna says
Ciao!Davvero interessanti le tue combinazioni per fare gli gnocchi,e devo dire anche molto interessante il tuo blog…..è per questo che ti ho assegnato un premio,se ti va passa da me!!
A presto!
Peanut says
E' così, a volte serve una scrollata per farla uscir fuori però! Anche voi me l'avete data 🙂
un bacione e grazie Mari
Peanut says
Immaginavo che questo ti potesse piacere! ^_^
Sono curiosissima di vedere cosa farai con quella farina:)
Grazie di cuore, perchè anche le tue parole mi sono servite tanto.
Ti abbraccio
Peanut says
Hai reso perfettamente l'idea! ma, una volta arrivata a soffermarmi solo sulle sensazioni personali, a quel punto che dovrebbe succedere? 😀
Non posso sicuramente provare col tuo “pippone” però, che non mi ha fatto altro che piacere!:P
un abbraccio
Peanut says
Leeti, ma che mi dici mai? ^_^
Grazie, che mi mandi sempre tanta energia!!
Peanut says
Eh lo so che tu vai forte con gli gnocchetti! quindi mi fa un gran piacere che ti siano piaciuti questi 🙂
Peanut says
E' stata la prima volta anche per me, devo dire che a parte la fase di raffreddamento sono davvero velocissimi!
Come avrai capito non sono ferratissima con gli gnocchi, ma se lo facevi con quelli di patate non vedo proprio perchè tu non possa fare altrettanto con questi. Io ne ho fatti in abbondanza e tenuti tre giorni in frigorifero prima di rimangiarli, ed erano ancora buoni..
Se provi casomai fammi sapere così lo scrivo pure qui! 🙂
Grazie Alice, un abbraccio a te!
Peanut says
Eh sì, ormai sono partita!:P
Grazie Zia, per tutto:)
Un bacio grande!
cincia del bosco says
…per sapere che succede non ti resta che provare!
ah, dimenticavo dalle “sensazioni emotive” dovresti scivolare verso le “sensazioni corporali” tipo: un certo disagio, tensione nella parte alta del torace, un ventre che ribolle, cose di questo genere e Stare solo concentrata sul Corpo.
…poi mi dirai…
Peanut says
Tesoro, sei sempre così saggia e preziosa <3
La tua mail la so bene, avevo cominciato a riportarti un articolo trovato su Natural Style che ci tenevo che tu leggessi, ma poi mia mamma ha lasciato il giornale fuori casa e quella mail rimarrà per sempre incompiuta..:(
E per quanto riguarda il cavolo nero, così non vale! Io ti aspetto qui a mangiarlo! Non sai che se rimane in terra toscana è più buono??:P
un super abbraccio a te
Peanut says
Ecco, quelli di zucca li provò a fare ormai un paio di anni fa mia mamma e il fallimento fu così cocente che nè lei nè io abbiamo ancora trovato il coraggio per ritentare. E pensa che avevano pure le patate nell'impasto..ma rimanevano appiccicosissimi, avoglia a riaggiunger farina! Ho delle idee su cosa possa farli venire bene e quindi mi sa che il coraggio lo dovrò riprendere io 😉
Grazie carissima, un bacio a te!
Peanut says
Che carina, grazie Anna!!:)
Peanut says
Bella storia! Provo, provo!
Grazie Cincia:)