Se c’è una cosa che una cosa riesco a fare senza pensare di doverne o volerne fare altre dieci, quella è cucinare.
Vorrei poter avere la stessa concentrazione mentre studio o mentre sono a lezione, dove invece i pensieri trovano campo libero per scorrazzare da tutt’altra parte, costringendomi a rileggere tre o quattro volte lo stesso passo, o a tornare a casa con appunti sconnessi e difficilmente dotati di un senso logico.
Certo, capita anche quella volta in cui sono a casa e mentre cucino dimentico di mettere quell’ingrediente al momento giusto perchè m’è passata per la testa un attimo una cosa che esulava dal contesto (a chi non succede?) ma in linea di massima sono sempre sul pezzo e pienamente contenta di stare dove sto.
Facile dire “amo cucinare” quando lo si fa a casa propria, sì, e farlo per tante persone nel clima stressante di una cucina professionale sarà senz’altro un’altra cosa, ok, ma quegli assaggi che ho avuto fin’ora di un’esperienza meno “esclusiva” non hanno fatto altro che confermare ciò di cui in cuor mio ero assolutamente convinta.
Frequentare quei corsi a cui ho partecipato, assistere a quelli di Alice, e in ultimo cucinare a fianco di Gabriele Palloni e altri volontari per una cena benefit un paio di giorni fa sono quelle situazioni che mi fanno sentire di essere proprio dove dovrei essere, invece di desiderare di trovarmi altrove come mi succede in molte altre occasioni.
L’aver riconosciuto quale vorrei fosse il mio “posto nel mondo” invece di esser motivo di tranquillità e rassicurazione mi ha messo piuttosto addosso una bella serie di ansie e paure in misura di molto maggiore rispetto a quando invece non avevo idea di cosa avrei voluto fare un domani. Sto continuando a studiare per niente? Sarebbe meglio sfruttare la laurea – e dover di conseguenza continuare a studiare per avere una specializzazione – per cercare qualcosa di meno incerto? Esiste qualcosa di meno incerto? Posso trovare il modo di conciliare le due cose? E’ possibile trasformare la passione in professione? Devo provare a crearmi qualcosa qui, dove chi vuole lavorare per conto suo non ha certo aiuti e incentivi ma la differenza spicca, o cercare dove le opportunità sono di più ma rischio di confondermi in mezzo alla massa?
Queste sono tante delle domande che mi stanno assillando da qualche mese a questa parte e che mi rendono meno semplice vivere l’attimo, ultimamente.
Ad eccezione di quando sono in cucina, ovviamente, dove mi lascio trasportare dagli odori, dai ripetuti assaggi, dal vedere-come-viene-se-faccio-così, dal sentire come ci sta questo piuttosto che quello, dove mi lascio incantare dai colori di frutta e verdura e penso a quanto di perfetto abbia creato la natura, e allora non c’è spazio per i pensieri che generano preoccupazione.
In questi giorni di “detox” mi sto dedicando soprattutto alle zuppe per la cena, che nonostante mi piacciano molto avevo trascurato per preparazioni più stuzzicanti come quelle al forno, dove sovente ci finivano panne o besciamelle. Beh, ho scoperto che possono dare pari soddisfazione, appagando sia la pancia (perchè sono molto sazianti, soprattutto nelle mie porzioni!:D) che la voglia di buono, pur essendo a contenuto ridotto (o assente, in taluni casi) di grassi e sale (spesso uso soltanto miso).
Ovviamente non vi propongo niente di scondito e sciapo oggi, ma vedrete che è facilissimo rieducare il palato ai sapori naturali dei cibi, e anche usando solo un pizzico di sale potrete trovare la vostra cena deliziosa 🙂
Zuppa di zucca, cicerchie e castagne al rosmarino
(per 3-4 persone)
cicerchie biologiche: 300 g (pesate già da cotte)
zucca delica: 500 g
castagne lessate: 250 g
cipolla (o porro): 1/2 cipolla piccola o 1 porro
rosmarino: 3-4 rametti
curcuma: 1 cucchiaino
brodo vegetale: 800 ml circa
olio extra-vergine di oliva: meno di 1 cucchiaio (se usate il metodo che vi riporto)
pepe, sale
Tritare la cipolla finemente o il porro a rondelle e far stufare dolcemente con un dito di brodo in un tegame antiaderente dai bordi alti. Appena saranno morbide aggiungere un filo d’olio e far dorare. Unire a questo punto la zucca tagliata a cubetti, un pizzico di sale e il pepe, e cominciate a bagnare col brodo, unendo il rosmarino e il cucchiaino di curcuma. Quando comincia a essere morbida aggiungete anche le castagne sbriciolate non troppo finemente e le cicerchie cotte (io a pentola a pressione, così da risparmiare un’ora), e ultimate la cottura della zucca aggiungendo ancora brodo. Fate restringere se ce ne fosse bisogno, quindi servite nelle scodelle decorando con del rosmarino fresco e una girata di pepe.
P.s. Un abbinamento che avete visto già qui quello tra castagne e zucca, ma che mi piace un sacco, e mi è venuto naturale riunirle (infatti mi sono accorta solo ora del “doppione”!). Per i gusti di mia mamma era un po’ troppo dolce, se temete lo stesso esito usate al posto delle castagne un cereale a chicco come orzo o farro (o grano saraceno per mantenerla senza glutine), ma non credo riscontrete questo problema!
E come ogni venerdì, partecipo al Gluten free (fri)day di Gluten free Travel&Living
edvige says
Le cicerchie ok le conosco molto bene, tutto il resto anche ma la zucca e le castagne NO sono troppo dolci per la mia glicemia e poi detto tra di noi la zucca non mi piace. La farò solo di cicerchie le adoro. Buona fine settimana bacione.
Alice Comisso says
E sono domande importanti le tue. L aver capito cosa ti piace e cosa ti da soddisfazione è già molto, dicono che quando il lavoro ti piace non lo vivi più come un lavoro. O meglio sopporti meglio anche le difficoltà. Io dico che in un mondo in cui è già difficile trovare qualcosa se riesci a trovare il modo di far diventare la tua passione il tuo lavoro sarebbe la cosa più bella. E le capacità le hai, l entusiasmo non mi pare ti manchi… Ma è l opinione di una inoccupata-in-cerca-di-uno-straccio-di-occupazione -.-
Passando alla ricetta, a tutte le carte in regola per entrare tra quelle da provare: mi è bastato leggere zucca e castagne per innamorarmene 🙂
Stefania FornoStar Oliveri says
MI sembra di sentire un'altra amica che qualche tempo fa si faceva le stesse domande. Poi ha finito i suoi studi, è andata a lavorare a Milano e da lì in Australia. Per cucinare, continua a cucinare, ma ha trovato il suo posto anche nel percorso che aveva intrapreso.
Difficile consigliarti, ma ti dico che c'è sempre tempo. Quindi non scoraggiarti.
Il lavoro del cuoco è duro, molto duro, lungo e faticoso, però è pure vero che se una cosa ti piace non ti pesa… Forse dovresti fare qualche mese in una cucina di un ristorante per capire davvero quello che vuoi. E fregatene se dicono che non è il tempo per perdere tempo, perché in realtà capire quello che si vuole davvero fare è guadagnare il tempo di poi…
Per la ricetta, invece ti dico che è proprio nelle mie corde, così con questi ingredienti che tendono al dolce, mi sembra davvero confortevole e, se ti va, puoi anche mandarla alla mia raccolta Happy caLOWries 🙂
Un bacio enorme, ciccina
conunpocodizucchero Elena says
sono delle domande molto importanti e ti confesso che io ancora ho chiare ben poche cose nella mia vita! ti capisco e ti sostengo da qui nella ricerca della Tua risposta, della Tua chiave di volta.
Per quanto rigurda la tua ricetta invece: è detox, leggera e con dei profumi e dei sapori che adoro!
Buon fine settimana
Elena
Erica Di Paolo says
Parto dalla certezza di quanto questa minestra sia buona!!!! Io ho assaggiato questi sapori in una vellutata e…. santo cielo che divinità ^_^
Le decisioni importanti mettono spesso ansia. Se non fosse così, non sarebbero importanti. Ma queste sensazioni aiutano anche ad affrontarle ^_^ I tanti “perché”, i “ma se io…”, le sfide, le incertezze…. mettono in luce un animo pronto a sfidarsi e a crescere. SENZA CONFONDERSI NEL CONFORMISMO DI MASSA. Sei tu, sei tu in tutto questo. E, vedrai, un passo alla volta la tua strada si definirà. Quando lasciai l'università fui certa che un percorso di studi non si sarebbe potuto limitare all'età dello studio e che un titolo di studio non sarebbe dovuto servire a farmi diventare qualcuno nel mondo del lavoro. Avrei imparato e studiato tutta una vita, senza imposizioni, tempi da rispettare, scadenze, ma solo per naturale predisposizione e desiderio. Di certo non diventerò mai un dottore, ma sarò all'altezza della mia vita, nel mio piccolo, nella mia consapevolezza, senza la superficialità che viene comunemente associata a questa scelta. Arricchita e sempre pronta a crescere. E felice.
Arriverai alla tua felicità (sì, ma solo quando avrai nuovamente un essiccatore, ahahahahahahahah).
Un bacio Lu, sei speciale!!
Erica Di Paolo says
Ok, ora è tutto chiaro: essiccatore funzionante e tritatutto guasto. Sfodera una modesta mezzaluna e fai un bel po' di ginnastica 😀
Io adoro il risultato di questo aggeggio ^_^
letissia says
Anch'io adoro la combinazione zucca-castagne e la tua zuppa così speziata e aromatica, la trovo fantastica! Deciso, la farò, ho pure le cicerchie 🙂
P.S. Alla tua età, a malapena sapevo cosa non mi piaceva… sei decisamente a buon punto, Lu! 😀
consuelo tognetti says
I tuoi pensieri contrastanti metterebbero in tilt anche me…è normale porsi tante domande ed essere insicuri ma quando si capisce che una cosa ci fa stare bene e si arriva addirittura a dire di aver trovato “il proprio posto nel mondo” non puoi sottovalutare questa strada.
Non esiste una scelta giusta ma quando si segue il cuore e la propria passione non si può sbagliare! Io mi sono lasciata alle spalle il passato e con difficoltà (e soddisfazione) sto cercando di vivere e realizzare i miei sogni..e si, una passione può diventare una professione, te lo posso assicurare e tu hai tutte le carte in regola x raggiungere i tuoi obiettivi!!!!
6 giovane e 6 sempre in tempo a tornare indietro, non precluderti a causa dell'insicurezza delle opportunità…faccio il tifo x te – sempre 🙂
Buonissima la zuppa, io vivrei solo di queste coccole calde al cucchiaio (e ci sono molto vicina…)
Buona domenica e a presto <3
ps: ho creato una pagina FB del mio blog, se ti va 6 la benvenuta 🙂
edvige says
E rimasto nella “penna” quanto volevo dire per le tue domande facile, non facile….Purtroppo le possibilità dioggi per le donne se sono in gamba e determinate possono senz'altro avere chance. Quando ero giorvane io negli anni 60 purtroppo non avevo nessuna possibilità. Oggi è importante si il pezzo di carta ma quando la persona che lo ha è in gamba non presa cosi per il rotto della cuffia solo per averlo. La tua passione secondo me deve continuare sarà sacrificio ma se piace non lo è e per “vivere” sfrutta la laura al meglio e se non hai problemi gira il mondo dove puoi trovare un posto e fare le tue esperienze. Un abbraccio e scusa se ho aggiunto il commento come risposta. Buona domenica
MARI Z. says
hai presente la celebre frase ” va dove ti porta il cuore”'? bè io ci aggiungerei ” ma usa il cervello mentre vai”!! 😀
E' fantastico se la nostra più grande passione diventa anche la nostra professione, ma ci vuole anche una buona dose di preparazione per affrontare anche gli aspetti meno divertenti della vita. L'importante è affrontare l'una o l'altra via con serietà e convinzione ed è meglio non guardarsi mai indietro: i rimorsi e i se, sono deleteri.
In bocca al lupo Nocciolina, abbi fiducia in te stessa e nelle tue potenzialità!! la grinta nell'affrontare la vita non ti manca!
ed ora riscaldiamoci con questa zuppetta, dai sapori e profumi antichi! deliziosa! 😉
Peanut says
Perchè mai dovresti scusarti, anzi, mi ha fatto piacere che tu sia tornata qui per arricchirmi anche della tua versione delle cose:) Devo sicuramente ancora capire per bene dove indirizzarmi, ma quando ho un obiettivo ben fissato difficilmente mi arrendo finchè non l'ho perseguito..;)
Ti ringrazio molto, un bacione anche a te
Peanut says
Grazie Alice, mi sono arrivati commenti contrastanti sai, alcuni più schietti e diretti di persone che ormai la propria strada l'hanno trovata e hanno visto cosa vuol dire da più vicino; noi, forse, siamo un po' troppo sognatrici.. ma credo che certi sogni vadano alimentati, anche “solo” per avere qualcosa per cui vada la pena lottare..:) Chi vivrà, vedrà.
Intanto ti ringrazio per l'incoraggiamento e i complimenti. Un abbraccio!
Peanut says
DI storie a buon fine ce ne sono, anche se non so quanto l'impegno e la caparbietà bastino in questo campo..
La cucina è dura lo so, e uno su mille ce la fa, per questo mi vien da domandarmi se non sarebbe più conveniente proseguire un percorso che mi può dare comunque degli strumenti da indirizzare nel campo del food, anche se da un altro punto di vista.. non sono scelte facili, vorresti poter fare quella giusta alla prima, anche se giustamente come dici tu non sarebbe tempo perso..
Ah, come vorrei che anche la testa adeguasse il suo peso alla leggerezza di certe ricette! 🙂 Intanto tu prendila anche per la raccolta, come si fa?! 😀
Grazie Stefy!
Peanut says
Sei gentilissima Elena, ti ringrazio davvero <3
Peanut says
E' bellissimo e assolutamente vero quello che dici, ed è così, io sto imparando, tanto, molto più dal continuare giorno dopo giorno questo viaggio, dalle persone che nel frattempo ho incontrato, di quanto non abbia fatto soprattutto negli ultimi anni di università, dove veramente a volte mi sono sentita come un essere passivo che veniva imboccato a forza con nozioni che non m'interessava ricevere, per poi rigettarle poco dopo. Purtroppo la società, grande conquista e perdita allo stesso tempo dell'essere umano funziona in modo diverso, è sempre l'annosa questione, se vivere dentro o vivere al margine. Io non vorrò mai essere come tutti gli altri. Non lo sono mai stata, e adesso che l'ho accettato voglio continuare a far tesoro della mia unicità, ma questo cosa significa nei fatti, riferendosi a un futuro lavorativo? Non so. Sono spaventata.
Scusa se mi sono dilungata ma hai espresso cose che anch'io penso e che infondo sono proprio quelle che mi generano ansie.
Tornando a questioni più frivole, dici che con la mezzaluna si riesce a ottenere un composto che sta insieme? In ogni caso io senza robot più di tanto non ci voglio stare, sto già facendo pressing sui miei..:D contribuirò alla spesa, così vediamo se riusciamo a prendere un buon apparecchio!:)
Grazie Erica, un bacio!
Peanut says
Evvai! ^_^ vero che zucca e castagne stanno proprio bene insieme?:)
Peanut says
Zia, mi hai detto proprio ciò che mi serviva. Anch'io credo che l'unica scelta giusta sia quella che prendi tu, esclusivamente basandoti sulle tue inclinazioni, passioni e previsioni, senza interferenze da parte di altri. E anche se non dovesse andare, non ci si può pentire di aver “perso tempo” inseguendo il proprio sogno..
Ti ringrazio davvero:)
P.s. Fi-nal-men-te!! Eccome se mi va, arrivo!
Peanut says
Non penso che sia tutto rosa e fiori, anzi.. Ma non voglio disilludermi prima di aver tentato, sarebbe ancor più motivo di rimorsi, o no? 🙂
In ogni caso, le cose da valutare sono ancora tante, quel che è certo è che mi concentrerò sul cibo, fortunatamente non c'è solo un modo in cui farlo..
Profumi antichi? 🙂 Mi piace! Grazie Mari!
consuelo tognetti says
<3
elenuccia says
Beh se questa è la tua porzione allora sei ancora una novellina 🙂
Io adoro le zuppe, molto di più delle preparazioni al forno. Non so perchè ma mi ricordano quando ero piccola quindi sono per anche rinfrancanti. Invece trovo sempre un po' uno spreco cuocere la verdura al forno, non che non mi piaccia perchè è ottima, ma mi sembra di consumare un sacco di energia per una cosa che potrei fare altrimenti
Camiria says
Adesso capisco meglio il commento al mio ultimo post 🙂
Capisco perché sei carica di ansie e di paure. E' tutto nella norma, è tutto giustissimo quello che provi ed anzi è giusto che tu lo esterni e ti ponga questo tipo di domande in un periodo in cui è tutto incerto e c'è davvero poco di sicuro, se non quelle quattro persone che ci sostengono sempre e ci permettono di vivere nuove avventure ed emozioni.
La bellissima amicizia, sorellanza, che ti lega ad Alice sono sicura, e lo vedo e leggo, ti sia aiutando a crescere, a fare delle bellissime esperienze, a permetterti di ritrovarti, di stare bene, di amare ed amarti… So cosa vuol dire e so quanto sia difficile distaccarsi da tutto questo, dalle “uniche” cose belle che la vita ci regala.
Certo sembra davvero coraggioso quello che ho fatto, ed in fondo lo è, ma ti assicuro che anche a distanze chilometriche, certe amicizie restano e cresce sempre più la voglia di vedersi e viversi ancora raccontandosi tutto il nuovo degli ultimi mesi 🙂
Detto questo, come ho scritto anche nel mio commento di risposta, ti auguro davvero di trovare Lucrezia nel mondo, in qualsiasi posto del mondo, l'importante è che tu possa trovare te stessa e la tua strada. E' un periodo molto difficile e sicurezze non ce ne, tieniti quelle che hai trovato e “fai leva” su di loro per affrontare quello che sarà 🙂
Sulla zuppa posso dire solo… CHE BONTA'!!! Anch'io amo l'abbinamento zucca e castagne, meglio dire lo amavo va XD , ma insomma certi sapori non si dimenticano e le cicerchie comunque non mi fanno mai dimenticare le mie origini abruzzesi, perché quelle non le potrò mai dimenticare 😀 <3
Erica Di Paolo says
Lo so bene che tu sei una persona così, se no non avrei impiegato le parole che ho scritto ^_^ Hai perfettamente figurato la sensazione che l'”istruzione” nutriva in me. Che poi, negli anni, si è trasformata in “rifiuto del pensiero e del meccanismo sociale”. Personalmente credo che, il giorno in cui chiarirai come ti santirai di investire nella tua vita, non sarà un problema lavorare in un modo o nell'altro. Io ci sono arrivata, non senza difficoltà. E le difficoltà le incontro anche nel mantenimento di quelle decisioni. Ma dentro mi sento ricca come mai prima. La mia vita è fatta di rinunce continue, ma dentro c'è vita. Assorbo insegnamenti e muovo MIEI passi. Fa paura Lu, tutto fa paura. Puoi crollare da un momento all'altro senza poter raccogliere altro che briciole. Ma sono sfide…. e il miglior modo per viverle è coglierle ^_^
Scherzi????? La mezzaluna, con un paziente lavoro, crea impasti pazzeschi!! In fondo sarebbe per poco…. no? ^_^
P.S. Forse mi sono dilungata anche io? Ahahahahahahah
occhio sulle espressioni says
Ah, eccola la strada… Non saprei indicare il luogo, ma il fine sì, lo sottoscrivo.
Visto che sai che mangio malissimo ti propongo un'idea: chef in affitto! Ti telefono e vieni per il pranzo o la cena, tipo consegna delle pizze. Dovrai fare un po' di strada, ma ne vale la pena (per me!), soprattutto per le porzioni.
cincia del bosco says
Ottima zuppona invernale. Mi sa che non mi esprimo sulle tue domande, sono le stesse che mi faccio anch'io e a occhio e croce ho il doppio dei tuoi anni. Non credo di essere la consulente ideale ; )
Bacione grande
Su
Patalice says
le zuppe invernali, la loro dolcezza incredibile, il fatto che abbiano un sapore di infinito e di casa… tutto contribuisce a rendere perfette le giornate
Alessia Mirabella says
Dolcissima e carissima, gli interrogativi che hai elencato hanno offuscato la mia mente per un bel po' di tempo… sono laureata in scienze della formazione, dovrei fare la maestra o lavorare nel sociale… e invece gestisco la contabilità di una media azienda di prodotti chimici, io che ho frequentato il liceo classico, io che di ragioneria non ci capivo niente.
Ma questo è stato quello che ho trovato, mi sono rimboccata le maniche, continuo tutt'ora a studiare, proprio perchè non avendo una formazione inerente al mio lavoro è tutto più difficile.
Ma posso ritenermi fortunata. La laurea la tengo nel cassetto, diciamo che è stata una bella esperienza, mi sono arricchita culturalmente, ho superato esami e discussione tesi, ma non si sa mai.
Sarebbe bello chiudere gli occhi e lasciarsi trasportare da sensazioni, colori e odori nella vita, come nella cucina.
Se dovessi darti un consiglio, ti direi di continuare a studiare, stando però attenta alle occasioni che ti si presentano davanti… sei ancora giovane, i tuoi incroci sono pieni di possibili strade.. un bacio!
Peanut says
Beh, ovvio che no! Questa è puramente a scopo illustrativo, palese che è solo la prima mandata 😉
A me piace la verdura al forno, non lo nascondo, pure se gratinata, ma è un piacere riscoprirne il vero sapore quando non sono mascherate da altri elementi!:) poi diventa quasi difficile rimangiarle quando sono troppo “cariche”..
Peanut says
Cami, come sempre mi sembra che tu mi abbia letto dentro. Sono (quasi) pronta a dare e ricevere amore nel modo più spontaneo (e anche Alice lo sa, che un po' orsa e restia a lasciarmi troppo andare ancora lo sono rimasta..), non sto facendo altro che circondarmene, nell'ultimo anno, di Amore, e non rincorrendelo o andandone in cerca ma semplicemente scegliendolo, ed è venuto a me.
Sono felice della mia crescita interiore, e non posso nascondere che la devo anche alle persone che nel frattempo ho incontrato, o rivalutando e ridimensionando alcuni rapporti che ancora non mi facevano vivere del tutto serenamente..
Sai cos'è, la risposta (o meglio, una delle) sta nel riuscire a capire se sono certe persone a farmi stare bene o io che adesso so stare bene con le persone, perchè sto bene con me stessa. Perchè se la risposta fosse davvero la prima, allora no, probabilmente non mi schioderò da qui…
E grazie, grazie, per avermi aiutato a capire una parte del problema (e a pormi una domanda in più! :D)
ti abbraccio Cami, tanti baci e tante papaye a te!:*
Peanut says
Cioè, manco mi trovi un rifugio per la notte? Faccio la consegna e vado?! Mi aspetto una più che lauta ricompensa sallo!
Peanut says
Non sminuirti Su, i consigli sono sempre validi, ognuno poi li rivede alla luce delle proprie convinzioni..:)
Grazie per esserti fermata però, un bacione a te!
Peanut says
A volte basta proprio una coccola per cena per risollevare una giornata no!;)
Un abbraccio e grazie!
occhio sulle espressioni says
“Consegna”, ovviamente per essa intendiamo preparazione in loco, e via, ovviamente in motorino!
ricettevegolose says
Cara Lucrezia eccomi. E' curioso vedere come questa zuppa, dal sapore sicuro, caldo, confortante contrasta con l'incertezza e l'insicurezza della vita…aspetti che posso confermarti non sono solo “stranezze” tue, ma purtroppo la realtà di tanti giovani come noi…
Credo, per la mia piccola esperienza, che oggi più che mai dobbiamo essere “poliedrici”, saperci affacciare su più strade e seguire quella che al momento ci permette di essere il più possibile sereni e felici. Questo implicherà più e più cambi di direzione ma non importa, quello che conta è essere in pace con se' stessi e non avere rimorsi.
Quindi ancora una volta, ancora un grande in bocca al lupo per la vita che verrà, il tuo carattere curioso e coraggioso ti sarà senz'altro di aiuto 😉
A presto carissima, un abbraccio!
Camiria says
Eh eh eh ma quanto sei bella 🙂
Io sono sicura che tu, come me, stai amando di più te stessa e questo amore ti porta a stare bene anche con le persone di cui vuoi circondarti e che ovviamente ti stanno dando tantissimo con la loro presenza costante nella tua vita.
E' successo lo stesso anche anche a me, alcune persone sono entrate nella mia vita e l'anno stravolta in positivo facendomi scoprire cose di me che non conoscevo e aprendomi gli occhi su altro…
Questi ultimi mesi sono stati davvero rivoluzionari per me, non sarei dove sono oggi se non fosse successo tutto quello che è successo nella mia Vita.
Sono davvero felice e w le rivoluzioni interiori, se portano a queste grandi consapevolezze 😀
Tante papaye anche a te XD 🙂 🙂 :*
Peanut says
Eh, le mie un son bone però! Te ne ordino una cassettina? 🙂
Peanut says
Grazie Alessia, farò tesoro del tuo consiglio, sto riuscendo piano piano a non dare solo ascolto alla mia parte razionale per seguire più l'istinto, ma non vorrei adesso esagerare e non fare delle considerazioni necessarie!;D
Credo che mantenersi più strade aperte ora come ora sia l'unico modo per crearsi più opportunità 🙂
un bacio a te!
Peanut says
Mi piace molto ciò che hai detto perchè mi ha dato uno spunto di riflessione non da poco, a volte mi sembra di mettere troppo in piazza ma poi leggendo i vostri commenti sono contenta di averlo fatto, perchè ho davvero bisogno di sentire il parere di persone con cui condivido una fetta importante della mia vita, e che, come dico spesso, mi conoscono molto meglio di persone che mi trovo davanti ogni giorno.
Ti ringrazio per esserti fermata a offrirmi anche la tua visione della cose, così da offrirne una nuova anche a me.
Un abbraccio a te, Alice!
Camiria says
No va be ma hanno senza acca ne vogliamo parlare U_U
Comunque magari fai un salto in Gran Canaria e frulliamo un po' di papaie insieme 😉
Ps. L'ultimo estratto ha dei colori stupendi *_*
Virginia @ Zucchero e zenzero says
Ho pensato un po' di giorni prima di commentare questo post, perchè tutto ciò che avrei potuto dire sarebbe stato scontato. Posso dirti però che capisco perfettamente quello che stai passando e ti auguro di trovare presto la strada che ti renda felice. Io ho iniziato a farmi queste domande da un paio d'anni direi e in attesa di trovare la risposta ho continuato il percorso convenzionale, come lo definisco io. Avremmo tante cose da raccontarci, lo sai?
Un abbraccio forte!
Peanut says
Succede spesso che legga dei post il cui contenuto mi colpisce particolarmente, e mi dica di ripassare a commentare più tardi, perchè in quel preciso momento mi trovo in difficoltà su quanto dire. Ci facciamo prendere dall'ansia di dire qualcosa di poco intelligente su un blog, immaginiamoci nella vita! Eppure non è una gara a chi scrive il commento più brillante.. credo che anche questo sia un po' indicativo di come poi ci comportiamo nella vita, c'è chi scrive di pancia, fregandosene dell'impatto perchè quel che ha detto è quel che pensava, e chi invece rimugina per giorni cercando il modo migliore di esprimere con tatto e senza esporsi troppo il suo pensiero.. ecco, io vorrei smettere di essere il secondo tipo di persona. E vorrei smettere di farmi tante domande che possono trovare risposta solo ed esclusivamente vivendo la reale situazione. Credo anch'io avremmo parecchie cose da dirci;)
un abbraccio a te!