Come molti di voi sapranno avendomi seguito sui social l’assenza di quest’ultimo periodo è stata forzata, dovuta al fatto che, grazie alla mia sbadataggine cronica, sono riuscita a rompere pure il mio secondo computer che stava sostituendo quello che giaceva in coma già da mesi senza che gli fosse stata diagnosticata una patologia certa. Complice quindi il mio esser rimasta anche senza cervello elettronico oltre a quello fisico, ho approfittato per cercare gente più seria in modo da affidarglieli entrambi. Ebbene, dopo poco più di una settimana sono tornati tutti e due alla base e entrambi -per ora- funzionanti. E di pari passo, torno anch’io.
Problemi tecnologici a parte che mi hanno costretto a guardare tutta le seconda stagione di Stranger Things dal cellulare, non vi nascondo che ho passato alcune settimane abbastanza infelici dal punto di vista emotivo: come sempre quando mi trovo a un bivio e ho più possibilità da dover considerare il pensiero di quale strada imboccare mi assorbe completamente e mi lascia senza energie e forze vitali. Non solo non riuscivo a dare il massimo durante gli allenamenti ma anche la voglia di fare qualcosa di produttivo durante la giornata e prendermi cura di me stessa era poca, così come non era al massimo la mia simpatia nei confronti di chi mi sta intorno. Non è che nel frattempo abbia combinato qualcosa o la situazione sia cambiata un granchè, vi dico la verità. Ma intanto ho dato sfogo ai miei pensieri parlandone con chi mi sta vicino invece che continuare a rimuginare tra me e me, mi sono data delle scadenze e mi sono concessa la possibilità di vedere come le cose vanno nel frattempo prima di prendere una decisione definitiva.
Nel corso di questo periodo una delle poche cose che è rimasta costante e che non mi è pesata è stato il pensare a nuovi dolci sani e leggeri per la colazione, che fossero però in grado di sfamarmi e tenermi sazia per più di due ore, visto l’appetito in aumento esponenziale insieme con il farsi più pungente del freddo novembrino. Mentre ho continuato a sperimentare e a fare progressi con i pancakes alti senza albumi (di cui presto spero di riuscire a mettere una ricetta più “ufficiale” anche qui) ho voluto provare impasti e forme diverse. Così è nato questo plumcake, rigorosamente da mangiarsi tutto da soli:D
Le proteine in questo caso sono necessarie visto che non ho usato altri dolcificanti al di fuori di quelli già presenti in esse e che hanno sicuramente aiutato a conferire la sofficità a questo dolce. Naturalmente può funzionare altrimenti come punto di partenza per possibili rivisitazioni, ma alle modifiche dovrete pensarci voi;D
Va da sè che è un “dolce” light, proprio perchè pensato per essere mangiato in una volta sola e non una fettina ogni tanto, di conseguenza sì, per forza di cose, si sente.
Plumcake proteico marmorizzato alla zucca e cacao, senza olio e zucchero
(per una persona)
farina di farro monococco: 25 g
farina d’avena integrale: 25 g
polpa di zucca già cotta (al forno o al vapore): 100 g
cacao amaro in povere: 1 cucchiaino
sciroppo d’acero: 1 cucchiaino
burro di mandorle: 1 cucchiaio (15 g)
latte di mandorla senza zucchero: 100-120 ml
proteine vegetali (io ho usato metà al cacao e metà al caramello divise tra i due impasti): 20 g
cannella: 1/2 cc
lievito per dolci: 1/2 cucchiaino (O bicarbonato e limone)
olio di cocco: qb per lo stampo
Unire le due farine e il lievito in un ciotola. Frullare la polpa di zucca con 100 ml di latte e il burro di mandorla e versare questo composto su quello di ingredienti secchi. Se usate un solo tipo di proteine, aggiungetele all’impasto prima di dividerlo in due parti, altrimenti suddividete prima in due ciotole e poi aggiungete 10 g di proteine al cacao e il cucchiaino di cacao e di acero in una metà e i restanti 10 g (alla vaniglia o al gusto che preferite) nella seconda ciotola insieme alla cannella. Se l’impasto dovesse essere eccessivamente sodo aggiungere eventuale altro latte. Ungere uno stampo da mini plumcake con olio di cocco e versare in modo casuale i due impasti a cucchiaiate fino ad arrivare all’orlo. Con un bastoncino da spiedino praticare dei “ghirigori” in modo da mischiare i due composti e ottenere un effetto variegato, quindi infornare a 180° finchè lo stuzzicadenti non uscirà asciutto (circa 25 minuti). Far raffreddare completamente prima di toglierlo dallo stampo.
Leti-Senza è buono says
Tesoro❤per quanto riguarda la tua situazione emotiva, ti capisco. Hai fatto benissimo a parlarne con le persone che ti sono vicine, è l’unico rimedio, piuttosto che rimuginare (e io ne so qualcosa…). Il plumcake è strepitoso! Sono felice che tu sia tornata anche qui❤ un abbraccio grande grande
Peanut says
Ciao Leti cara! Mi sto già scervellando per la ricetta per te <3
Spero che dopo averne parlato riuscirò anche a tradurre i pensieri in capacità di agire, però:)
Grazie tesoro, un bacione :*