Una cosa che nessuna blogger dovrebbe mai fare, tanto meno quelle che come me hanno aperto il blog in tenera età (nel mio caso poco dopo aver compiuto i diciott’anni) è andare a scorrere *troppo* addietro tra i propri post. Non dico che arrivati a un certo grado di maturità andrebbe cancellato tutto per l’amor di dio, ma insomma, quel che è fatto è fatto e molto spesso è bene non andare troppo a rivangarlo. Proprio in questo periodo in cui mi sto smazzando a ripercorre tutti i post passati per reinserire le foto andate perdute infatti mi viene da domandarmi: ma chi me lo fa fare di perdere tutto questo tempi a rimettere certe foto inguardabili?
A volte è proprio quello che (e soprattutto COME) scrivevo a farmi ridere o ad essere fonte di discreto imbarazzo. Vero è che se dovessi tenere solo gli articoli che mi soddisfano sia nella parte fotografica che in quella scritta, sia per validità della ricetta probabilmente avrei fatto prima a riaprire un sito completamente da capo.
Questo salto nel passato forzato dell’ultimo paio di mesi mi ha comunque dato l’opportunità di fare una scrematura e di lasciare solo i contenuti che almeno in una delle sezioni foto o ricetta rispettavano determinati criteri o che erano significativi dal punto di vista del racconto, che magari ricordava un evento a cui ero legata e soprattutto di rendermi conto di quanto, insieme a me e al mio modo di rapportarmi con gli altri sia cambiato anche il mio modo di mangiare e quindi anche di cucinare. A parte i primissimi anni in cui pubblicavo praticamente qualsiasi cosa preparassi ho sempre avuto una predilezione per le ricette dolci per quanto riguardava la comodità del poterle fotografare con tempi più elastici rispetto a un piatto che doveva essere servito in tavola nell’immediato. Ci sono in effetti diverse categorie tra i salati che contano ben poche ricette, e una è sicuramente quella degli antipasti.
Giacchè tra le prossime ricette da pubblicare 2/3 sono salate dire di mantenerci sul filone “allora è proprio vero che la Nocciolina non mangia solo dolci!” e procedere con un altra ricetta che non sia a base di cioccolato e company, anche per rimpinguare un po’ questa scarna sezione.
Avevo già fatto questi muffin una volta questo autunno ma li avevo distribuiti per riempire il pranzo a sacco sul lavoro di Madre e Fidanzato e non avevo fatto a tempo a fotografarlo.
Visto che soprattutto quest’ultimo li aveva apprezzati particolarmente e visto che l’amico del mio patrigno che ha un banco al mercato ci aveva omaggiato con due bei mazzi di cime di rapa per variare e non mangiarle sottoforma di contorno come al solito ho deciso di rifarli in modo da avere anche l’occasione di fotografarli.
Dato anche che le ricette di stuzzicherie salate da aperitivo o antipasto scarseggiano sono contenta di aggiungere dopo un bel po’ di tempo un’altra voce alla categoria. Ho usato la farina di canapa che come tutti sappiamo e ricca di acidi grassi Omega 3 e 6 (ebbene non si trovano solo nei semi di lino come alternativa al pesce!) oltre che un buon quantitativo di proteine (sui 30g ogni 100), farina di ceci e avena, anch’esse principalmente fonti di carboidrati ma con un discreto apporto proteico.
Muffin salati alle cime di rapa con farina di canapa, noci e pomodori secchi
(per 6 muffins)
farina di ceci: 50 g
farina di avena: 75 g
farina di semi di canapa: 30 g
olio di semi di zucca (o girasole): 30 g
cime di rapa (peso già cotte): 100 g
pomodori secchi: 30 g
noci: 40 g
latte di soia non dolcificato (o altro latte vegetale a piacimento): 150 ml
lievito per dolci non vanigliato: 7 g (opppure 1 cc di bicarbonato e 1 cc di aceto di mele)
aglio e peperoncino per le cime di rapa
Cuocere le cima di rapa in una padella ampia con uno spicchio d’aglio e un pizzico di peperoncino in fiocchi. Far raffreddare quindi tagliuzzatele grossolanamente con una mezzaluna o delle forbici adatte.
Unite insieme in una ciotola tutti gli ingredienti secchi, aggiungete 30 g di noci tritate non troppo finemente e i pomodori secchi ammollati e strizzati anch’essi tritati. A parte mescolate l’olio con il latte e versate questa miscela sui secchi. Mescolate con una frusta fino a che il composto non amalgamato e incorporate quindi anche le cime di rapa. Rivestite uno stampo da muffin con dei pirottini e cuocete a 180° per circa 20 minuti o comunque finchè non sono asciutti. Sono ottimi per accompagnare dei formaggi vegetali spalmabili che a pasta dura, o anche l’hummus di cicerchie!;)
- chickpea flour: 50 g
- oat flour: 50 (gluten free if necessary)
- hemp seed flour: 30 g
- pumpkin seed oil (or sunflower): 30 g
- cooked turnip tops: 100 g
- sun-dried tomatoes, soaked and drained: 30 g
- walnuts: 40 g
- soy milk (any other plant milk will work): 150 ml
- baking soda: 1 tbsp
- apple vinegar: 1 tbsp
- fresh garlic and chili flakes for turnip greens (optional but recommended)
- First heat a small amonut of olive oil in a large skillet, add a garlic clove precedently minced and chili and stir until gold, then add your greens, sprinkle with a little salt and cover with a lid. You shouldn't need added water (greens water should suffice) but if they tend to attack to the bottom of the pan then add a little. When tender remove from the heat and allow to get cold, then a proper knife or scissors cut them in pieces.
- In a wide bowl add together all dry ingredients with 30 g of the walnuts, coarsely chopped (keep 10 g aside for final decoration) and the sun-dried tomatoes, also in small pieces. In a smaller bowl whisk together milk,oil and vinegar and pour over dry. Whisk until incorporated, then add the greens. Scoop batter in a pre lined six-muffin tin, decorate with the remaining walnuts and bake 20 minutes or until dry inside
- If you can't find turnip greens anymore (because of the season) try spinach instead
saltandoinpadella says
Ti dirò che invece quando rileggo i miei primi post quasi mi piacciono di più degli ultimi. Le foto facevano schifo ma mi piaceva la verve e lo spirito simpatico con cui scrivevo i post. Ora sono più monotona, meno ispirata. Le ricette salate scarseggiano parecchio anche da me, sia perchè da golosona preferisco comunque i dolci e poi perchè come dici tu sono più semplici da fotografare. Questi muffin però sono davvero invitanti, mi piace il loro aspetto rustico e salutare.