Nonostante tra i buoni propositi per l’anno nuovo ci fosse quello di aggiornare con più frequenza, mi ritrovo con una pessima media di un paio di post al mese. Avevo persino in mente dei cambiamenti per il blog che a questo punto, onestamente, non so se valga più la pena intraprendere.
Mi ritrovo a pensare spesso ultimamente se abbia ancora senso tenere un blog, non in quanto Peanut ma anche solo in qualità di “foodblogger”. Negli ultimi tempi mi sembra di aver assistito a un calo dell’entusiasmo per questo mondo e ciò che lo circonda, sia da parte dei visitatori che dalle blogger in primis: persone che prima aggiornavano con costanza e frequenza vanno avanti un po’ a fatica, chi dichiaratamente e chi meno, con post sporadici quanto i miei. I commenti sono calati un po’ ovunque; a volte mi capita di vedere ricette che mi sembrano interessantissime e scorrendo la pagina mi stupisco nel vedere che non si contano più di 4-5 tracce di un passaggio. Per quanto riguarda strettamente me le visite un po’ languono: non sono mai stata (per mia colpa o per mio merito, questo dipende dai punti di vista) chissà quale grande spammer e mi sono sempre fatta qualche remora a pubblicizzare, ma dato che questo non è cambiato nel corso degli anni stento a considerarla in tutto e per tutto una mia mancanza.
Penso di non sbagliarmi se dico anche che nell’ultimo anno ne ho visti sorgere pochi, di nuovi blog.
Forse è il caso di rassegnarsi al fatto che passato il boom dello scorso decennio, il fenomeno è ormai al tramonto.
Ora sembrano andare per la maggiore i grandi portali di ricette, dove niente si racconta di sè ma ciò che conta è la lista degli ingredienti e la spiegazione della ricetta: entri, cerchi tra le categorie scorrendo frettolosamente i risultati, scegli, segni la ricetta e bon. Anche l’immediatezza delle pagine facebook o instagram in cui in dieci righe viene snocciolata la ricetta ha fatto diventare vano ogni sforzo di introspezione e racconto di sè.
Anche i blog che fanno del loro forte la fotografia mi sembrano un chiaro segno che l’interesse per la centralità del cibo e del racconto intorno ad esso sia scemato: molto spesso il piatto che dovrebbe essere protagonista è talmente camuffato tra fiori, animali domestici e autoritratti che non si capisce neanche più cosa si dovrebbe mangiare. A volte mi viene da chiedermi: ma non era un foodblog una volta questo?
Siamo divisi tra l’ostentazione e il virtuosismo alle stelle di alcuni blog e la funzionalità estrema e la conseguente impersonalità di altri siti che forse non c’è più molto spazio per chi è rimasto a grandi linee sempre uguale a se stesso negli anni, se non nei contenuti (che appunto, però, contano sempre meno).
Anche se non ci sono stati eclatanti cambiamenti a livello di grafica, non ho scritto libri, non sono finita su nessuna rivista, non ho cominciato a fare video con sottofondi musicali credo i miei avanzamenti a livello di qualità di ricette pubblicate di averli fatti, pur restando sempre…me.
E forse questa dei blog è infondo una nuda e cruda metafora di come è spesso difficile mantenersi fedeli al proprio io nel mondo là fuori, nel campo lavorativo, nelle relazioni sociali.
Ecco, è una cosa che negli altri ambiti ho voluto lasciare sempre ben distante da me e mi infastidisce dovermici trovare alle prese adesso per un blog.
Questo è un post che non ha conclusione, non ha risposta e non ha risoluzione, se non la ricetta.
Perchè per me ha ancora valore e importanza soffermarmi a parlare del cibo, e spero che qualcuno abbia ancora piacere a leggerne.
I biscotti sono per me uno dei comfort food per eccellenza quando l’umore è grigio, col tè il pomeriggio o per accompagnare una tazza di latte caldo la sera. La presenza del cioccolato, per avere un effetto ulteriormente distensivo è fondamentale.
Piccole gocce croccanti che si fanno cercare per allietare ancora di più il morso. E la zucca, altro cibo di conforto che sia sotto forma di crema o semplicemente arrostita con qualche spezia si unisce per rendere questi chocolate chip cookies qualcosa che, se non risolve completamente tutti i problemi, ti dà una spintarella in più per affrontarli col sorriso:)
Pumpkin oatmeal chocolate chip cookies (Biscotti di avena con zucca e gocce di cioccolato)
(ricetta adatta da qui; per 8 biscottoni)
farina di avena: 100 g
fiocchi d’avena: 50 g
olio di cocco: 25 g
pasta di nocciole: 25 g
gocce di cioccolato fondente: 30 g
zucchero di cocco: 60 g
semi di lino tritati: 10 g
polpa di zucca già cotta: 90 g
cannella: 1/2 cc
noce moscata: la punta di 1cc grattugiata
vaniglia in polvere: la punta di un cc
bicarbonato di sodio: 1/2 cc
un pizzico di sale
Per prima cosa mette a mollo i semi di lino in un cucchiaio e mezzo di acqua tiepida e lasciate riposare. Tritate i fiocchi di avena in modo non troppo fine e sistemateli in una ciotola assieme alla farina, al bicarbonato, alle spezie e al pizzico di sale. Frullate la polpa di zucca assieme allo zucchero di cocco finchè questo non si è disciolto, quindi unite la pasta di nocciole e l’olio di cocco sciolto e frullare ancora fino a ottenere una purea liscia (aiutatevi con un cucchiaio di latte vegetale se necessario). Unite a questo punto i due composti, incorporate “l’uovo” di semi di lino e le gocce di cioccolato con un spatola. Formate i biscotti con l’aiuto di un cucchiaio e sistemate i mucchietti di impasto su un foglio di carta forno abbastanza distanziati tra loro, quindi appiattite leggermente con le mani. Cuocete a 180° per 18 minuti.
andreea manoliu says
Favolosi i tuoi biscotti e con tutti questi ingredienti, anche molto salutari !
Manuela Menini says
Ciao Lu, mi sono accorta anch'io di questa situazione: meno entusiasmo generale, meno cibo e più omologazione 🙁 Anch'io arranco con pochissimi post mensili, ma proverò comunque a realizzare qualche cambiamento che ho in mente…magari torna un po' più di vivacità (in me soprattutto) 🙂 Poi sui tuoi avanzamenti non devi avere alcun dubbio <3 Questi biscotti sono fantastici...voglio dire, zucca e cioccolato? TOP!Io sono sempre qui a leggerti...anche se non sempre lascio un commento :P
Bacino
Virginia @ Zucchero e zenzero says
Purtroppo tutto quello che dici è vero… Oggi si punta più al rapido consumo, tutto deve essere fast perché si ha poco tempo (o non lo si trova) a scapito delle relazioni. Mi viene in mente il paragone con i supermercati e le piccole botteghe di paese, da un lato prendi e porti a casa un prodotto e dall'altro chiacchieri con il proprietario, ti confronti con persone (e mentalità) diverse e arricchisci te stesso. Io ritengo che non si debba mai mollare, nonostante il calo d'interesse, dei commenti e del nostro sconforto. Dovremmo fare gruppo anche noi e sostenerci a vicenda, così sì che saremmo il network più grande…
i biscotti sono splendidi, sembrano super croccanti e burrosi ma pieni di cose buone *-*
Francesca says
Lo hai scritto tu, Lucry, ma credo che tu mi abbia letto nel pensiero..quel pensiero che, nel mio post di oggi, ho riassunto in mezza frase perchè non so prendermi mai le mie responsabilità. Anche sui portali e le foto mi trovi d'accordo: infatti sono gli unici che hanno un minimo di commenti e di riscontro. Certo, tutto ciò va a discapito di chi, come noi, ama parlare, chiacchierare, scambiare ciance ed opinioni..Sai quante volte vorrei mollare? tanto i desideri che ho e che sono legati a questo mondo non si realizzano ( aka, scrivere un libro), l'interesse cala, io non mi sento brava nè a cucinare nè a fotografare…Non so cosa deciderò..mi basta però sapere che siamo in tante e se ci teniamo la mano sarà meno difficile. Un bacio e ti rubo un biscotto <3
elenuccia says
Io credo di appartenere alla linea “coerente”, o forse dovrei dire vecchia, che non ha tanta voglia di cambiare, non ama socializzare, non ama fare foto alla Caravaggio (anche perchè non sarei proprio capace) in cui non si capisce quale sia il piatto, non ha neanche lontanamente preso in considerazione l'idea di scrivere un libro ne mai lo farà.
Però nonostante questo, nonostante questo mio essere out dal mondo figo, non voglio chiudere il blog, ma non per gli altri, per me. Il blog è il mio angolino, ovviamente sono felice se piace ad altri, ma lo tengo più per me che per altro. Sul numero di visite/commenti credo che dipenda anche molto da quello che si propone, chiaramente più si adotta una cucina “di nicchia” più si tende a restringere il numero dei possibili avventori.
La cosa importante è che tenere il blog sia ancora un piacere e non un peso, secondo me dipende tutto da quello. Poi il resto conta poco
Peanut says
🙂
Peanut says
Quello che dici è vero, probabilmente anch'io per prima con po' di rinnovamenti ritroverei un po' la voglia..è una cosa che devo fare principalmente perchè ne ho voglia io, anche perchè un motivo della mia latitanza è forse proprio anche la stanchezza di veder sempre tutto uguale.
Aspetto anchìio di vedere delle novità da te allora:)
Un bacione bella :*
Peanut says
E' proprio così, e mi rendo conto di farlo io per prima molto spesso, a volte leggo e la ricetta mi piace anche ma non commento perchè penso di toglier tempo a chissà che cosa, mi sembra spesso che si corra si corra per poi non combinare assolutamente nulla.. dovremmo cominciare a pensare di cambiare il nostro modo di approcciarci al mondo più che i nostri blog…:D
I biscotti erano davvero croccanti e buoni!;)
Peanut says
Infatti mi riferivo anche a te quando parlavo del calo di entusiasmo in alcune persone, che ho colto molto spesso tra le righe e questo mi dispiace, perchè ripenso al fermento di un paio di anni fa e un po' mi dispiace che adesso tutto proceda così a fatica, sia dalla parte che chi scrive che da quella di chi legge. Forse però anche dall'altra parte l'interesse cala perchè si percepisce il nostro scoraggiamento e la nostra, quasi, forzatura a volte. Cerchiamo di ripartire con un spirito diverso, e per la mano! 🙂
Un bacione Fra :*
Francesca says
<3 Sai cosa ti dico, Lucry? che forse, nell'essere "mosche bianche" ( che parlano di sè, non pubblicizzano nulla, fotografano il cibo e non il tavolo di legno volutamente in disordine..) in quello sta la nostra particolarità. Magari un giorno torneranno in auge i blog come i nostri dove, oltre alla ricetta, c'è un po' di vita vera. Un bacio, bella
Peanut says
Anche io non credo riuscirei a chiudere definitivamente perchè ha un significato per me che esula dal riscontro esterno che però, non nascondiamocelo, conta e fa piacere, soprattutto perchè non è sempre stato così, e ripeto che non parlo solo di me ma dell'ambiente in generale, che sembra aver subito un forte calo di entusiasmo..
Quello sulla cucina “settoriale” ti posso dar ragione, ma io credo onestamente che oggigiorno conti molto più la parte fotografica: mi è capitato di pubblicare cose davvero buone da mangiare che però non erano accompagnati da delle immagini altrettanto eccellenti e di ricevere poche visualizzazioni e commenti. Anche non saper fotografare sicuramente è qualcosa che non ha giocato a mio favore dal momento che, volenti o nolenti, il primo è impatto è sempre quello visivo e facendo le foto praticamente a caso ci sta che una volta mi venga fuori una cosa super e quella dopo una roba scarsa, ma non è mai stato quello su cui ho puntato perchè il mio blog è stato appunto sempre “diverso”. Ma sono d'accordo anche sul fatto che dall'esterno alla fine un po' lo si percepisce che qualcosa la si fa un po' per forza, e anche questo ha il suo peso.
Vediamo se portare una ventata di aria fresca mi farà tornare lo sprint di un tempo 🙂
Marta e Mimma says
Anche noi ultimamente arranchiamo! Abbiamo tante idee perla testa ma ne mettiamo in pratica davvero pochini 🙁 Di ritorno da Parigi, dovevamo esse più rilassate…macché, siamo più stanche che mai! si, è proprio vero…la gente ormai si ferma a interagire sui social e raramente commenta sui blog…per fortuna con le vecchie e care amiche questa abitudine non l'abbiamo ancora persa. Arriviamo in ritardo ma, arriviamo!!!
oh! questi biscotti sono una meraviglia !!! Ne prendiamo uno? o due?
e mi raccomando, non mollare mai, c'è bisogno di creature meravigliose come te <3
mimma
Peanut says
Mimma! <3
Quella dell'affetto che ormai mi lega a molte di voi è un altro motivo per cui so che non potrei mai abbandonare tutto definitivamente..
Voi due ne potete prendere quanti ne volete:)
Grazie di cuore :*