Alla fine, più che il Natale in sè, forse è l’idea che ho del Natale quella che mi emoziona di più.
Sono cresciuta con Mamma ho perso l’aereo, mi sono sempre piaciuti i film ambientati nel periodo natalizio e ho sempre apprezzato particolarmente gli episodi delle serie tv che si svolgevano nel giorno tanto atteso. Le villette delle zone residenziali Statunitensi così luminose da vederle anche a un paio di vie di distanza e le gare all’addobbio più bello, le tavole imbandite e i segnaposto colorati, famiglie numerose che si riuniscono, ognuno che porta i propri doni da scambiare con i fratelli con cui le occasioni per vedersi sono ormai scarse da quando ognuno ha imboccato la propria strada.. non c’è bisogno che mi diciate che guardo troppi (tele)film, che quelli (mentali) che mi faccio sono altrettanti e che poco o niente di quello che passa attraverso lo schermo corrisponde a realtà.. mi piace pensare al Natale come un momento di unione, affetto, riconciliazione e di pace, dove le discordie dovrebbero, potrebbero essere messe da parte.
Un giorno da passare con le persone che più si amano, e se tra queste non vi è la famiglia di sangue, saranno il partner, l’amica del cuore, il vicino di casa, poco importa. Non dovrebbero mai mancare risate, abbracci, calore. Ricordate il Chrismukkah dei Cohen? Otto giorni di regali più un giorno di super regali? Ecco. Non dico che la prenderei sul serio tanto quanto Seth, ma se lasciata a piede libero, sicuramente mi ci avvicinerei:D
Che io infondo sia una romantica sognatrice, ormai lo si sarà capito. Continuo a fantasticare su questo giorno come fossi una bambina, idealizzandolo e immaginando cosa non dovrebbe mancare per farlo essere perfetto, perchè fondamentalmente sono sempre stata un po’ delusa dal nostro modo di festeggiarlo.
Fin da quando ero bambina non posso dire di sapere cosa significhi avere una famiglia unita: dai sei anni in poi sono sempre stata divisa tra il pranzo con i parenti dalla parte di mia mamma e quelli dalla parte del babbo. In occasione delle reunion le dimostrazioni di entusiasmo certo non si sprecavano, sembrava che fosse sempre una fatica per tutti, dalla nonna che doveva cucinare a noi che dovevamo partecipare. Poi un po’ di cose sono successe e si può dire che la mia famiglia sia diventata solo quella materna. Anche qui, è difficile affermare che abbiamo mai avuto legami strettissimi tra noi, ci sentiamo poco spesso e ci vediamo soprattutto in occasione di compleanni o ricorrenze come queste, che io da parte mia ho sempre vissuto come occasioni felici proprio perchè rare e preziose.
Quest’anno sono state fatte scelte diverse dal solito e il nostro pranzo sarà ancor più per pochi intimi. Non posso far finta che il fatto mi resti indifferente, che non dispiaccia che il festeggiamento effettivo sia sempre più lontano da quello disegnato con la mente.
Quando vivrò finalmente per conto mio posso solo promettere a me stessa che non mancheranno decorazioni, props a tema, canzoni scampanellanti (non devo neanche stare a specificarvi come mia mamma mi abbia bocciato la playlist natalizia che avevo creato per sottofondo mentre facevamo l’albero, vero?), agrifogli, polpettoni di legumi, lasagne e tante patate arrosto. Se non fosse che non mi piacciono i bambini sarebbe un quadretto perfetto. Con chi condividere tutto questo, in effetti, lo devo ancora pensare:D
Anche se, appunto, non ho da fare grandi prove per grandi pranzi o cene, mi piacerebbe darvi qualche idea su cosa portare in tavola. I contorni sono sicuramente la categoria più bistrattata e io da paladina dei meno considerati quale sono non potevo che prendere in carico l’onere di pensare a un piatto d’accompagnamento diverso e carino da proporre. Ovviamente, per tutto il resto dell’anno resta un’opzione validissima anche come piatto unico o secondo a seconda delle dimensioni della porzione.
E voi sapete già come festeggerete? Avete già cominciato a pensare al menù?
- cavoletti di bruxelles: 450 g (peso da già puliti)
- scalogno: uno
- castagne bollite o cotte al vapore: 200 g
- bacon di tempeh *
- parmigiano veg (anacardi + sale + lievito alimentare): facoltativo
- olio evo, sale, pepe
- tempeh al naturale: 125 g
- salsa tamari (gluten free): 1 cucchiaio
- aceto di mele: 1 cucchiaio
- acqua: 3 cucchiai
- liquid smoke: 2 cucchiaini
- salsa barbacue: 1 cucchiaino*
- melassa di fiori di cocco (o altra): 1 cucchiaino
- paprika affumicata: 1/2 cucchiaino
- salsa piccante (o tabasco) a vostro piacimento
- aglio in polvere: 1/4 di cucchiaino
- olio di cocco
- Per prima cosa va preparato il bacon, per cui dovrete tagliare a fettine sottili il tempeh e metterlo a marinare con tutti gli altri ingredienti per tre-quattro ore (o una notte, in frigorifero).
- Ungete una padella con dell'olio di cocco e cuocete le fettine di tempeh finchè non sono dorate da entrambi i lati e croccanti. Questo passaggio può essere fatto ovviamente anche in forno, ungendo bene la carta forno e girando la fettine a metà cottura.
- Una volta preparata la "pancetta", lasciatela asciugare su della carta assorbente.
- Cuocete i cavoletti a vapore dopo aver inciso a croce la base (questo vi permettera una cottura più veloce e uniforme), scaldate un filo d'olio in padella e fate appassire lo scalogno.
- Aggiungete i cavoletti (io ne ho tagliati alcuni a metà e altri più piccoli lasciati interi),aggiustate di sale e di pepe e fate insaporire unendo anche le castagne grossolanamente sbriciolate. Infine aggiungete il tempeh e spegnete il fuoco. Terminate con una spolverata di parmigiano veg se vi piace.
- *non so se si trovi in commercio una salsa barbecue che sia allo stesso tempo vegan e gluten free, in alternativa potete unire un cucchiaino di melassa a uno di concentrato di pomodoro. Non aggiungerei ancora aceto oltre a quello già previsto dalla ricetta.
andreea manoliu says
Intanto hai condiviso tutto questo con noi ed è già buono, almeno hai un angolino dove puoi esprimere i tuoi desideri. Spero che tu possa trovare la gioia e la serenità di qui hai bisogno. Questo piatto immagino molto gustoso, e una bella idea da preparare. Ti mando un abbraccio e ti auguro un buon inizio di settimana felice !
Peanut says
E' sempre stato il mio angolino e questo, una delle poche cose di cui son certa, non cambierà;)
A me e è piaciuto proprio, i sapori si incontravano davvero bene a mio avviso:)
Grazie e un abbraccio anche a te! Buon inizio settimana!
elenuccia says
Gli Americani vanno pazzi per il Natale, molto più che da noi. E tutto quello che vedi nei film, le luci, le canzoncine, ci sono proprio. Sono appena tornata da Washington e per le strade sentivi Buble o Sinatra contare. E poi tutte le casette illuminate e con Babbi Natale ovunque.
Il mio Natale è sempre stato più soft, non molto sfavillante ma in famiglia. C'è stato un periodo quando ero adolescente che lo odiavo, perchè odiavo dovermi riunire con parenti di cui non mi fregava nulla. Poi invecchiando ho ricominciato ad apprezzarlo. E' bello stare con i propri cari, soprattutto se si sono scelti e non sono stati imposti 😉
Io non ho ancora pensato al pranzo e ogni suggerimento sfizioso è assolutamente il benvenuto. L'aspetto è molto invitante
Laura Failla says
Stra buono questo piatto mamma mia 😀 super!!!! Io non vado matta per il lievito alimentare…appena riesco mi preparo questa delizia con del formaggio di anacardi bello cremoso :)grazie mille un piatto delizioso!
Manuela Menini says
Lù, anche a me piace l'idea del Natale che non il giorno di Natale in sè… che di solito è un po' pesante…almeno per me, quindi quest'anno ho voluto provare a cambiare abitudini: vado in Sardegna dalla famiglia del mio fidanzato…non credo sia la regione più vegan friendly di tutte e temo che sembrerò un extra terrestre, ma vediamo come andrà 🙂
w i contorni e w i cavalletti di Bruxelles… questa ricetta è davvero particolare, mi piacerebbe molto provarla!!! Facciamo così… la porti quando avrò casa mia (mi faccio film al riguardo anch'io) e il pranzo di Natale consisterà in un buffet vegan in cui ognuno porta qualcosa 😀 E comunque w pure Seth Cohen <3
Spero tu stia meglio dopo l'incidente, un bacino 🙂
ValeVico says
L'Universo ti manderà le persone con cui condividere tutto quello che sogni da sempre del Natale. Basta avere fiducia. 😉
Io sono un'altra del club delle innamorate dell'idea del Natale…quello romantico, quello sincero, quello essenziale, quello di cuore.
Ma detesto il Natale dei regali a tutti i costi; delle cugine di terzo grado che emergono solo in questa occasione e, per di più, con un regalo plasticoso ed inutile per i bambini; dell'abbondanza sfacciata sulla tavola; delle luci da night appese ai balconi (quest'anno ne vedo una marea fucsia…); dei Babbo Natale in ogni dove…e potrei continuare la lista nera per ore.
Mi consolo con la tradizionale cena della vigilia a casa dei miei, in cui saremo una trentina (tutte le sorelle di mamma con prole e relative famiglie) ed il pranzo di Natale con la famiglia di mio marito, a casa di sua nonna. Per entrambi i menu, ci penseranno mamma, suocera e zie…(sento parlare di lasagne al ragù di lenticchie, crespelle di farina di ceci, patate arrosto, insalata russa -con la mayo vegan che farò io-, cavoli gratinati…) Io mi occuperò dei dolci, ma solo cose semplici, vista la panza di 8 mesi: biscotti speziati, cantucci e crostate.
Grazie per la ricetta golosa: Attilio adora i cavolini di Bruxelles! 🙂
Baci
simona says
Dunque, il natale a casa mia è sempre uguale,io diversamente da te lo detesto, quindi passerei direttamente al 6 gennaio se potessi, ma non bisognerebbe dire mai queste cose perchè il tempo passato con la famiglia dovrebbe essere prezioso sempre, comunque lasciamo stare che è troppo complicato da spiegare. I contorni per fortuna non mancano perchè di solito sono l'unica cosa che posso mangiare a meno che non mi porti qualcosa da casa, cosa che farò. Detesto vedere cibo in abbondanza, troppo e animali cotti, gente che mangia senza fame ecc ecc, insomma una pena 🙁
Detto questo, potresti venire a casa mia a fare un pò di decorazioni, che io proprio non ne ho voglia 😉 Però i cavolini invece quelli si che mi fanno voglia, un'idea veramente sfiziosa, grazie, la proverò 🙂 Un bacione
MARI Z. says
Prendila così: la tua è una famiglia extra large! familiari e non! del resto c'è gente che con i parenti non si parlano da anni per incomprensioni o litigi di vecchia data (di solito è per questione di soldi), tu puoi decidere con che nucleo familiare stare, parenti veri o amici veri! l'importante è che siano giorni sereni. Solo risate, niente tristezze!!! Adoro queste tue ricette “affumicate”!!! Deliziose e appetitose!! sarà perché piace tanto anche a me la paprica affumicata! 🙂
Andrea Pina says
Ho idea che per Natale la proverò 🙂 Gran belle parole Peanut!
Peanut says
Assolutamente, quello è il requisito fondamentale per avere un giorno di festa amabile piuttosto che detestabile, l'aver scelto di trascorrerlo in quel determinato modo:)
Mi riempi di gioia con quello che mi dici sai, questo vuol dire che quando finalmente sarò lontano da qui..almeno il Natale, quello, sarà come dico io;D
Peanut says
Beata te, io ne metto a pacchi ovunque!:D
Il lievito alimentare nella preparazione del “parmigliano” comunque è del tutto facoltativo, c'è chi lo prepara con soli anacardi e sale, o mandorle..solo che l'odore risulta meno formaggioso;)
Grazie Laura, un abbraccio e a presto!
Peanut says
Uh che bella idea, voglio essere la prima a ricevere l'invito eh! Sicuramente rappresenterebbe un modello di Natale più conforme alle mie aspettative (e principi) di quelli vissuti fin'ora, pur senza famiglia..
Spero che quest'anno i festeggiamenti ti lascino più soddisfatta, nonostante l'approdo in terra aliena..l'importante è che non ci siano maialini sulla tavola:O
W Seth Cohen sempre e comunque,
un bacino a te!
Peanut says
Ah beh su quello sono totalmente d'accordo, parenti che non hanno voluto nemmeno spendere metà giornata per pranzare in nostra compagnia e poi sono venuti a chiedere cosa regalare..mi fanno solo che ridere. Preferisco un regalo in meno e stare seduti alla stessa tavola anche solo per un paio d'ore. Ma evidentemente c'è chi pensa che con qualcosa di comprato si possa supplire a mancanze d'altro tipo..
Trenta persone, per dindirindina!:D ecco, quelle comincerebbero ad essere un po' troppe..:D e potrei ben capire le lamentele di chi si presta a sfamare un tale esercito! Ma alla fine, è una volta all'anno..;)
Baci a te e grazie! <3
Peanut says
E tu che ci fai qui?!
Questo è un bel regalo a sorpresa!;)
Peanut says
Guarda, ti dico, anche noi come dicevo prima siamo una famiglia abbastanza atipica e io per prima non sono per lo stare insieme forzatamente se in realtà è da tutt'altra parte che vorremmo essere e se deve essere la cosa di facciata che si fa una volta l'anno per sentirsi meglio con la coscienza. Io diversamente non ho screzi i miei parenti, sono semplicemente una solitaria che non ama le invasioni di territorio ma che sfrutt(erebbe) quelle cinque occasioni l'anno per aggiornarsi e passare un po' di tempo con membri della famiglia altrimenti abbastanza ignorati, ma solo per uno spirito di indipendenza, ecco!:D
Ma magari questo è sintomo di un legame piuttosto flebile dovuto anche ad incompatibilità caratteriali e di vedute..per questo dicevo che nel mio futuro spero in legami più veri, costruiti volontariamente e con coscienza, con cui poter condividere un giorno come questo..;)
Va da sè che anche la presenza di animali ha reso quest'esperienza niente affatto piacevole in passato..per questo l'ultimo anno eravamo riusciti a festeggiare almeno senza carne. Sarà per questo che sono fuggiti tutti?!:D
Mah.
Ti auguro comunque di passare una giornata piacevole e abbuffate di contorni 😀
Un bacione
Peanut says
Senz'altro avendo la possibilità credo proprio che sceglierei di trascorrerlo anche lontano da casa, ma con affetti veri e sguardi complici:) ..se non fosse che anche queste persone hanno una famiglia con cui dover, volenti o nolenti, trascorrere questi giorni di festa..:D
Ehehe, vero, ormai sono diventata quella della paprika affumicata:D ma adesso l'hai trovata pure tu, no?!;)
consuelo tognetti says
Ma questo piatto è una vera figata O_O sarà un mio piatto unico molto presto ^_*
Sai, anch'io vedo la situazione un po' come te, anche se le cose sono cambiate da quando i miei nonni si sono ammalati e uno se n'è andato, i cugini si sono fatti le loro famiglie e più “grandi” li seguono nei festeggiamenti..non sento più quella voglia di aggregazione e calore intorno ad una tavola. Sto diventando schiva e infatti quest'anno me ne vado via con mio marito e ci faremo il primo Natale da soli. Chissà forse è proprio questo quello di cui ho bisogno..come sempre ho divagato O_o scusa..
Cmq ti auguro di trascorrere questi giorni di festa in serenità e con le persone a cui tieni. Baci nocciolina <3
letissia says
Premetto che i cavolini non mi piacciono proprio e neanche il tempeh, ma ti giuro, Lu, che queste immagini e la lettura della ricetta li hanno resi così invitanti da farmi venire la voglia di provarli!!! Sei una dolcissima fata 🙂
Bacetti.
ValeVico says
Ho scritto un post sul meglio del Natale…e questa tua ricetta, con tutte le riflessioni che la accompagnano, è parte del meglio, secondo me. 🙂
Ecco qui:
http://www.naturalentamente.it/natale-2/
Un abbraccio
Peanut says
Macchè divagare, ero interessata a conoscere le vostre visioni o non avrei neanche domandato;)
Sono sicura che questo Natale poco ortodosso ma più “spontaneo” non ti deluderà. Auguroni!
Peanut says
Ahaha povera Leti:D mi ritengo onorata allora!
Baci xxx
Susanna Molina says
Ciao Peanut, quanto tempo non mi fermo dalle tua parti.. cioè non avevo affatto smesso di leggerti ma di commentare sì, sempre frettolosa la cincia…
Questo piatto mi piace molto, considerando che il tempeh è uno dei pochi prodotti di soia che riesco a digerire. Ma senti senti cosa sarà mai il liquid smoke? Sarà proprio necessario?…oppure mi sa che io potrei optare per la pancetta non affumicata. Tua Cincia che detesta gli aromi.