Queste tortine hanno destato parecchia attenzione ancor prima della loro pubblicazione, quando su facebook le avevo in realtà presentate non nel migliore dei modi. O forse non mi ero presentata bene io, come qualcuno mi ha fatto notare, quando ho manifestato la mia preoccupazione nell’aver particolarmente apprezzato un dolce a cui erano stati tolti molti di quelli elementi che solitamente lo rendono tale, zucchero, grassi, oltre ovviamente alle uova e al latte come sempre. Ah, e per giunta, non contenta, le avevo fatte anche senza glutine. Mi sto spingendo sempre più oltre e mi piacciono (quasi sempre) i risultati che sto ottenendo, ma come ho detto anche in precedenza io ormai sono ben lontana dal gradire uno di quei dolci che mi avrebbero fatta sciogliere un tempo, millefoglie, torte diplomatiche ricche di chantilly, che pure ho assaggiato in versione vegan ma mi hanno lasciata nella più completa indifferenza (e pesantezza di stomaco).
La domanda piuttosto è: saranno pronti gli altri (in questo caso, mia mamma e il suo compagno), che ancora certe cose le mangiano, a degli stravolgimenti così estremi? Saranno capaci i loro palati di cogliere le diverse farine usate, la nota particolare data da una spezia, il retrogusto conferito da un particolare dolcificante piuttosto che da un altro che, una volta, diminuita la dolcezza esagerata e senza sfumature data dallo zucchero bianco, anche queste particolarità arrivano a farsi sentire? E se sì, potrebbe disturbarli piuttosto che colpirli positivamente?
La discussione sotto a quel post si è fatta vivace e molte sono state le opinioni che supportavano questo mio timore (più che timore, osservazione basata anche su dei dati di fatto), alcune invece hanno proposto di vedere le cose da un altro punto di vista, quello, di nuovo, della mia insicurezza, che mi faceva dire ancor prima di aver avuto un parere che una cosa non sarebbe piaciuta.
Ipotesi che io ho immediatamente scartato, no dai, questa non volta non poteva c’entrare.
A me erano piaciute parecchio, nonostante avessi trovato loro dei piccoli difetti dovuti alla mancanza di grassi aggiunti, che per me erano trascurabilissimi, ma non sapevo se anche una persona abituata a dolci di diverso tipo sarebbe stata disposta a superare.
Insomma, non so se, come suggerito, non mi fidassi troppo del mio gusto o se invece avessi prematuramente e ingiustamente sottovalutato quello dei miei, fatto sta che le tortine in questione sono sparite in un paio di giorni e io non sono stata neanche capace di fotografarle 😀
E giuro che non mi era mai successo.
Quindi le ho dovute rifare sia per soddisfare le richieste sia per poterle condividere con chi comunque nonostante i tutti “senza” (o forse, proprio per merito di), si era incuriosito.
Ho avuto anche modo così di mettere a punto la ricetta trovando un modo per farle più soffici, continuando a omettere l’olio come promesso. Avevo usato, in sostituzione, il latte di cocco, ma questa volta ho rispolverato anche il caro vecchio Tang Zhong usato per questi plumcake, questa volta con l’acqua, in modo da usarlo sia come legante che come mezzo per farli rimanere più morbidi e più a lungo.
Riassaggiate anche stamattina, ed erano ancora più buone!
Un altro punto per il senza selvaggio!
-L’idea per questa ricetta viene dalle tortine di mele di Erika, che spero non me ne voglia se dei suoi dolcetti sono rimaste solo le fettine di mela in superficie:D
Tortine di mela, cocco e fava tonka (senza glutine, zucchero e olio (con water roux)
(per 6 tortine)
farina di riso integrale: 100 g
farina di sorgo: 50 g
amido di mais: 30 g
farina di cocco (non cocco rapè): 20 g
water roux*
sciroppo d’agave (o di riso se preferite): 80 g
latte di cocco: 200 g
fava tonka: 1/4 di bacca grattugiata
mele biologiche: 1 piccolina
succo di limone
lievito in polvere bio vegan e senza glutine: 10 g
cocco rapè (facoltativo): una manciata (consiglio di non esagerare perchè tende a rompere l’impasto)*per il water roux:
farina di riso bianca: 8 g
acqua: 80 g
Per prima cosa preparate il roux sciogliendo la farina in 20 g di acqua. Mettete la restante sul fuoco, e quando bolle, versare la parte in cui avete sciolto la farina, fate sobbollire qualche secondo finchè non si addensa e forma una gelatina.
Fate raffreddare e nel frattempo sbucciate la mela e tagliatela a fettina, cospargendole con del succo di limone per non farle annerire.
Unite in una ciotola tutti gli ingredienti secchi, in un’ altra mescolate il latte di cocco con l’agave e aggiungete il water roux quando si è freddato. Grattugiate dentro anche la fava toka. Unite quindi questo composto a quello secco, mescolate con una frusta e aggiungete l’acqua e, se volete, una manciata di cocco a scaglie grattugiato.
Versare in 6 stampini, sistemare le fettine in superficie premendole leggermente nell’impasto e cuocere a 180° per 20-25 minuti.
Quando sono cotte spennellatele con un po’ di sciroppo d’agave mischato con poco latte vegetale e tenetele ancora in forno spento per una decina di minuti, per farle un po’ colorire sulla superficie.
Spero piaceranno anche a voi, stavolta più che mai ci tengo a conoscere il vostro parere!:)
P.s
Per chi fosse interessato, una piccola schedina per conoscere i valori nutrizionali delle suddette (che se vi interessa posso anche continuare a fare per le ricette a venire, che ho l’abitudine di registrare su Cronometer )
Valori per 100 g:
Kcal: 204
Carboidrati: 34.29 (di cui 11.18 zuccheri e 3 di fibre)
Grassi: 6.85 (5.60 saturi, 0 colesterolo)
Proteine: 2.93
Con questa ricetta partecipo al Gluten Free Friday!
simona says
Anch'io ho fatto un esperimento con il cocco rapè però avanzato dalla preparazione del latte di cocco, ma non mi ha molto soddisfatto, devo rivedere qualcosa mi sa. Magari provo queste, mi ha incuriosito il water roux, sto cercando di capire…si usa per legare al posto delle uova? magari lo provo…Grazie per la ricetta, sembra deliziosa, la segno e prima o poi la provo. Baci 🙂
Ileana says
Ultimamente non riesco nemmeno più a sfornare una torta o qualche dolcetto, dovrei rifarmi la granola o almeno qualche biscotto per la colazione, o dei tortini, ecco, si capisce che sono un po' ansiosa e con mille cose da fare in questi giorni?! 😀
Lù a me queste tortine mi piacerebbero tanto e lo sai, quindi.. perché non me ne mandi un paio?! Un bacione bellezza :*
Leti - Senza è buono says
Queste tortine devono essere spaziali!!!! Da provare! Bravissima Lucrezia! Hai usato due tipi di farina che mi piacciono moltissimo: quella di riso e quella di sorgo, entrambe integrali! E poi niente zuccheri raffinati! Adoro il tuo modo di cucinare! Complimenti davvero! 🙂
Alice says
E oltre tutti i senza sono pure molto carine! Il metodo con water roux nei dolci lo devo ancora provare. Dovrò farlo quanto prima! La farina di cocco dove la trovi? Posso passare al mixer il cocco la rapè? E la farina di sorgo con quale mi consigli di sostituirla?
Peanut says
Alice, ti consiglio di fare un'altra ricetta ahaha 😀
Non credo, perchè a passarla al mixer tirerebbe fuori l'olio. Io l'ho trovata in un comune alimentari vicino casa mia che però è anche piuttosto fornito con cosine veg. Non credo sia troppo difficile da reperire.. a quella di sorgo potrebbe avvicinarsi quella di saraceno, che però ha un sapore molto più definito che andrebbe ovviamente a modificare la ricetta, anche se con il cocco non ce lo vedo male insieme.. prova sennò quella di miglio.
Fammi sapere!
Peanut says
Grazie Leti, sei carinissima, davvero!:)
Peanut says
Immagino, che brutta situazione! Direi di ricorrere almeno alla granola, magari a quella in padella, così non devi nemmeno accendere il forno! ;D
Grazie Ile, le impacchetto sperando che i postini non vengano attirati dall'odore di cocco ahaha 😉
elenuccia says
Anche io non amo molto i dolci grassi e pannosi, per inciso io odio la panna, mentre amo molto l'uso di farine integrali anche nei dolci. Però tu vai oltre….ma dove cavolo trovi la farina di sorgo?!?? io non credo di avere mai visto neanche quella di cocco, il cocco rapè si ma non la farina di cocco. L'aspetto è davvero invitante
Peanut says
Ho notato che negli impasti senza glutine tene a separare l'impasto quindi a renderlo meno omogeneo, e una volta cotti di conseguenza a farlo sbriciolare di più. Credo che anche in quelli semplicemente vegan, mancando le uova, si presenti un po' lo stesso problema. Nel tuo caso magari era anche umido..
Comunque resto in attesa per capirne di più anch'io, imparo proprio grazie anche agli errori..;)
Il milk roux serve anche per quello scopo sì, perchè come vedrai se lo proverai, crea proprio una gelatina appiccicosa..
Grazie a te, fammi sapere! Baci
Peanut says
Si Ele, non mi fermo mai!:D Ogni volta che vedo qualcosa di nuovo ne vengo immediatamente attirata, mi piace conoscere, e il modo migliore è sperimentarci, anche col rischio di qualche strafalcione ogni tanto..;)
Comunque io comincio a vedere entrambi abbastanza spesso adesso in giro, prova a buttare un occhio anche negli alimentari ben forniti, a volte possono riservarci sorprese!
Ti ringrazio, buon finesettimana!
Francesca says
Eccoleeeeeeeeeeeeeeeeee…io ti ho già detto come la penso su FB e qui lo ribadisco: a me sarebbero piaciute!!!!!! Praticamente le Tang zhong ( si scrive così???) senza grassi, senza glutine, senza nulla ma con tanta bontà. Brava bravissima
Stefania FornoStar Oliveri says
La cosa che ammiro e apprezzo di più in persone come te è la volontà di provare, pur non avendo nessuna motivazione salutare, cioè, capisco che deriva da una attenzione alla salute, ma non sei costretta da una malattia, eppure la tua estrema volontà ti fa preparare manicaretti come questi, dimostrando, ancora una volta che senza è buono ugualmente e forse anche di più!
sara says
ma che belle tortine!! perfette per me e il mio bimbo, che cerco di non abusare di glutine e grassi. le proverò al più presto! il water roux per me è una novità! sostituisce le uova? un bacione cara
andreea manoliu says
Molto belle e sicuramente hanno un buon gusto ! Buon fine settimana !
Alice Comisso says
Ti comunico che ho appena comprato le due farine al naturasì. Una volta ogni tanto si può fare 🙂
Peanut says
Oddio, ho messo le h nel modo sbagliato?! :”D comunque, sì, è lui ma fatto con l'acqua.
Alla fine erano buone davvero, eh?! ^_^”
Grazie fra:*
Peanut says
Daii ^_^ mi sento un po' in colpa però.:D
..speriamo che ti piacciano, sennò son cavoli!
P.s. Nella ricetta l'ho dimenticato e per un po' di giorni ci sta che non riesca a modificare: ho aggiunto al momento dei liquidi anche 50 G di acqua, e le fettine di mela le ho premute dentro prima di infornare : ero di fretta e ho perso pezzi, scusami!
Alice Comisso says
Vorrei i tuoi stampini però 🙁 io ho quelli classici da crostatine 🙁
Peanut says
Per me ormai è diventata una sfida, mi piacciono le cose difficili, quelle che non ti riescono alla prima e in cui devi batterci pure la testa, però alla fine capisci perché una cosa ti è venuta in un modo piuttosto che in un altro e cosa sistemare per farla venire come dici tu. Mi piace ascoltarli, gli ingredienti. Oltre che mangiare senza glutine perché sto un sacco meglio e può essere ugualmente buono:)
Grazie Stefi, mi fanno piacere le tue parole!
Un abbraccio!
Peanut says
Si, sì, Sarà, aiuta a tenere insieme gli impasti perché gelatinizza. Lo puoi fare anche con il latte, oppure con un amido al posto della farina di riso.
Fammi sapere se vi piacciono! ^_^
Alice Comisso says
Vorrei i tuoi stampini però 🙁 io ho quelli classici da crostatine 🙁
Marzia Allietta (MAllie) says
Il “senza” è una sfida, un'opportunità. E in cucina più che mai bisogna sperimentare, scoprire, spingersi oltre i bordi sicuri e…buttarsi. Può capitare di atterrare su delle sofficisime tortine come queste. Mi avvicino in punta di piedi a questa tua bella creazione, prendo appunti e imparo. Grazie, Peanut! Ti abbraccio!
Erica Di Paolo says
Il water roux con la farina di riso non l'avevo mai sentito!!! Ebbrava nocciolina ^_^
Nel tempo, modificando le mie abitudivi alimentari, mi sono resa conto di come sia importante percorrere un cambiamento per gradi. Quando faccio assaggiare i miei piatti più 'estremi' a palati che sono abituati alla cucina 'di massa' il naso si storce sempre. Il dolce non è mai troppo dolce, i sapori sono sempre troppo particolari (perché veri, ahahahahahah) e le consistenze differenti da quelle standardizzate del 'classico'. Ma anche in casa mia, anzi, soprattutto in casa mia, queste tortine sarebbero sparite in un baleno.
Brava Lu, hai fatto un vero capolavoro!
Peanut says
Non hai nemmeno quelli piccoli da plumcake?:)
Comunque vengono carine anche in quelle da crostatine eh!
ricettevegolose says
Ho letto tutta la disquisizione e le vicissitudini perché leggo sempre con piacere e per intero i tuoi post, ma nella mia mente non c'è dubbio alcuno…questo è proprio il genere di dolcetti che adoro! Non ho mai provato il water roux e se dici che hai conquistato qualunque palato con questi dolcetti…proverò con quello non ancora “naturalizzato” di mio marito 😉 Grazie per questa bellissima ricetta e complimenti! Un abbraccio!
Alice Comisso says
No purtroppo ho solo quelli da muffin. Domani le provo :)! Ah la fava verrà sostituita da banale cannella 😛 ah e non sentirti in colpa! Di cosa poi almeno scopro cose nuove 🙂
António Jesus Batalha says
Ao passar pela net encontrei seu blog, demorei algum tempo a ver o conteúdo, gostei e é um daqueles
blogs que gostamos de visitar.
Eu ficaria alegre se me desse a honra da sua visita e se poder ler um pouco do que escrevi.
Tenha muita paz e saúde.
Sou António Batalha.
http://peregrinoeservoantoniobatalha.blogspot.pt/
parole vegetali says
eccole finalmente! allora, la presenza scenica c' è… gli ingredienti, mi gasano! quindi per me è si! Brava Lu. Ti auguro una splendida giornata. Un abbraccio
Verde Vergara says
P E R F E T T E !!!!!! te le copierò pari pari sappilo!!!
consuelo tognetti says
Hanno un aspetto golosissimo, non stento a credere che siano state spazzolate..vedi che non è difficile addomesticare gli altri ai sapori più genuini??? Credi in te e vedrai che fare faville ^_*
Peanut says
Mi sembra che abbiano apprezzato, sì!;)
Grazie mille e buon finesettimana a te!
Peanut says
Sono pienamente d'accordo. Di tutti gli ambiti in cui si può sbattere la testa se si va troppo d'istinto, la cucina offre la possibilità di imparare comunque dagli scivoloni e di mettere in pratica le nuove scoperte, di migliorarsi continuamente, quindi non vedo perchè continuare a muoversi su terreni sicuri 😉
Grazie a te Marzia, un abbraccio!
Peanut says
E pensa invece che c'è chi come me ogni volta sogna di poter assaggiare un tuo biscotto troppo poco dolce o un salato dall'accostamento bizzarro!
Alla fine ho anche capito che non si può -e non si deve- piacere a tutti, abbiamo il nostro pubblico di “strani” che ci capiscono e ci apprezzano proprio perchè cuciniamo così. Anche in questo caso, il pochi (relativamente, ma sinceri sicuramente) ma buoni vale! 😉
Grazie Erica, un abbraccio
Peanut says
Grazie Aliceee ^_^
Dai prova, quello dei miei (mia mamma giusto un po' meglio) è tutto fuorchè naturalizzato!
Peanut says
Grazie Vale!:D
Buona giornata anche a te:*
Peanut says
Ehii ^_^ fai pure!:D
Peanut says
Hai ragione, bisogna proprio provarci più 😉
Grazie Consu, un abbraccio
Virginia @ Zucchero e zenzero says
Il gusto va abituato ed è solo questione di tempo: noi ad esempio non mettiamo zucchero nel caffè o nel tè, per cui quando diminuisco la dose di zucchero nei dolci non lo nota nessuno. Allo stesso modo quando cucino per me non metto sale, ma non mi azzardo ancora a farlo quando mangiano tutti 🙂
Le tortine mi sarebbero piaciute moltissimo e hanno un aspetto assai invitante! Ora sono curiosa di provare il sorgo 🙂
Un abbraccio e buona giornata!
letissia says
Che mi ero persa! Sono così belline le tue tortine! Ingredienti scelti e dosati alla perfezione, e poi il tuo water roux… che piacevole scoperta per me. Sei fantastica, Nocciolina 😉
Baci.