In realtà cercavo solo una scusa per potermi mettere a scrivere.
Io sono quella che ancor meno di una settimana fa diceva che forse era necessaria una pausa, perchè scrivere cominciava a pesarmi, così come il fotografare, e il mettermi a cucinare.
Oggi non avevo in programma alcun tipo di post, nè a tema con la ricorrenza nè fuori, eppure è arrivato improvvisa, la necessità di venire qui e mettere insieme due parole.
E di piangere. Per la prima volta, dopo parecchi mesi, ho pianto davvero, a me che ormai, le lacrime fanno davvero una fatica immane ad uscire. Eppure sentivo che ne avevo bisogno e ho lasciato fare, anche se vorrei essere capace di lasciarmi andare più liberamente alle mie emozioni, siano quelle di gioia o di dolore, eppure sento ancora tanta resistenza a esternarle.
Da qualche tempo a questa parte sento, a tratti, un blocco, come se il processo di consapevolezza e il percorso verso la sicurezza avesse subìto un’involuzione. Questo ha necessariamente delle ricadute sul rapporto col mio corpo e su come mi vedo allo specchio, ma vorrei che fosse chiaro che non è che un sintomo di un disagio che parte da dentro e che speravo di aver combattuto, che a volte torna a farsi sentire, che mi rompe l’illusione e mi dice che di lavoro ce n’è ancora tanto da fare.
Se è vero che siamo come specchi che riflettono al di fuori il modo in cui vediamo noi stessi, è anche vero che a volte basta davvero poco per ridare una piccola spinta a un’autostima fragile, affinchè si possa di nuovo sorridere con approvazione quando guardiamo il nostro riflesso. Io mi conosco, mi apprezzo per la persona che sono riuscita a diventare nonostante le “disavventure” che ho affrontato, mi voglio bene e mi rispetto, a volte mi stupisco addirittura di essere riuscita di fare qualcosa di cui non mi credevo capace, ma il pensiero di che cosa pensi la gente all’esterno è (troppo) spesso presente, e quando mi provo a osservarmi sotto gli occhi di chi mi guarda, non mi vedo come io appaio a me stessa.
Vorrei che la mia identità rimanesse sempre ben presente agli altri, che non andasse dimenticata la mia personalità, che la gente ricordi che prima di tutto io sono Lucrezia e non mi identificasse soltanto in relazione ad altre persone o ad altre situazioni con cui posso essere legata più o meno strettamente, ma che NON mi definiscono come persona. Ci sono già passata e avevo promesso a me stessa che non sarebbe più successo, che cercando il mio volto nello specchio, non l’avrei più trovato neanche io.
E proprio la festa della donna mi trovo a pensare che a volte credo che se non lo fossi stata, donna, forse non avrei avuto tanti problemi in passato e non farei pensieri di questa sorta adesso. Che a volte è davvero faticoso.
Ma andiamo insieme davanti allo specchio e a diciamoci che siamo belle, io ci proverò, che lo siamo proprio per ciò che ci rende diverse dalle altre, che fa di ognuna di noi una persona speciale. Spero che ci sia anche qualcuno che ve lo dica oggi, ma se così non dovesse essere, essere noi in grado di dedicarci queste parole ha un valore inestimabile, molto di più. Amiamoci anche e soprattutto se nessun altro lo fa, perchè il nostro amore verso noi stesse è davvero l’unica certezza che abbiamo.
Dal bisogno di parlare di ciò che ancora non sapevo neanche bene come avrei detto la corsa a cercare qualcosa da poter fotografare per accompagnare le mie parole, prendo dal frigo la crema con due ingredienti che ho fatto stamattina e la sposto in un vasino più carino, ci metto accanto la mimosa che mi ha appena portato mia mamma e penso che infondo può andare.
E non c’è post più sincero e sentito di questo da molto, molto tempo.
Crema spalmabile al cacao e datteri (ricetta crudista)
datteri freschi*: 250 g
cacao crudo in polvere: 40-50 g (ma dipende quanto la volete “fondente”!)
vaniglia in polvere: la punta di un cucchiaino (o le spezie che preferite, come cannella, peperoncino, oppure cocco rapè..)
*io ho usato i sukkari (quelli più chiari nella foto) per il semplice fatto che ne avevo di più, altrimenti vanno bene anche i mazafati o i più comuni medjoul.
Ammollare i datteri per una mezz’ora, scolare e frullare con un minipimer, aggiungendo altra acqua se fosse necessario. Aggiumgere il cacao e la vaniglia e mescolare con un cucchiaio per amalgamare bene il tutto. Riporre in un vasetto e conservare in frigorifero, consumare entro una settimana circa.
La potete spalmare su pane e fette biscottate se ne fate uso, ma anche, come credo proprio farò domani mattina, sulla banana divisa a metà, o tagliata a rondelle farcite a mo’ di sandwich, oppure fettine di mela.. ovviamente, non è da escludersi la possibilità di mangiarla direttamente col cucchiaino;) Quale migliore regalo da farsi?:)
Virginia @ Zucchero e zenzero says
Si vede che è un post sentito e ti dirò di più: sei a casa tua e non è necessaria una ricetta per giustificare un post! Mi piace leggerti e lo farei anche senza ricetta.
Amarsi è tanto difficile, ma è la cosa più bella che uno possa fare. Sembra una cavolata, ma è difficilissimo accettarsi per quello che si è e fare in modo che anche gli altri ci vedano in quel modo. Sono convinta che quando iniziamo ad amarci lo faranno anche gli altri, perchè brilleremo di una luce diversa…
La crema, che te lo dico a fare, è fantastica e la userei in mille modi 🙂
Un bacio grande e biona settimana!
Michela Visonà says
Carissima, ogni volta che ti leggo è come se rileggessi me stessa, la me stessa di un po' di anni fa. Non che adesso sia cambiata moltissimo, ma sono sicuramente un po' più positiva di un tempo anche se delle ricadute ce le ho ancora. Mi piace leggerti ma allo stesso tempo ci sto male perchè è come se venissi catapultata nel passato a ricordare tutto quello che ho vissuto e provato.
Ora sono un po' lontana da quei tempi e so che anche tu un giorno come me, ricorderai il tuo passato, magari ti scenderanno anche delle lacrime, ma saprai che è stato solo un periodo transitorio della vita e magari, proprio grazie a quel periodo, sarai diventata una persona speciale. Già lo sei anche se hai paura del giudizio degli altri e di come possono vederti. Io questa paura ce l'ho ancora e credo non mi passerà mai, ma ci sono giorni che riesco a guardarmi allo specchio senza sentirmi completamente sbagliata o fuori posto. Perchè alla fine noi sappiamo di essere speciali, è solo che non riusciamo a far vedere agli altri ciò che vorremmo. Ma forse un giorno impareremo…
Ti mando un grosso abbraccio
camiria says
Ho già detto nel precedente post 🙂
Il blocco che hai lo stai comunque affrontando mettendo nero su bianco i tuoi pensieri. Questo aiuta a tirare fuori ciò che troppe volte rimane a stagnare dentro di noi.
Un giorno si è super ed il giorno dopo si è KO, succede e come se succede. Ma in questo insieme di parole e pensieri che oggi sentivi il bisogno di foglietti di dosso c'è comunque la speranza e soprattutto la voglia di riappropriarsi di te stessa e della tua vita. Il tarlo è sempre li a rompere, a ricordarci chi eravamo o cosa ci è successo… Ma lui è solo un tarlo, noi siamo donne e chi è più forte dei due 😉
PS. Quella crema la voglio. Sicuro la faccio per addolcire ancor di più qualche merenda :3
camiria says
Scusa gli errori e la punteggiatura 🙁
Ecco perché odio commentare dal cell :
Mimma e Marta says
Lu, avevo il browser aperto sull'altro post e quasi mi perdevo questo che devo necessariamente commentare, nonostante io debba iniziare un esaltante ed emozionante brano di latino alle 22:00 di domenica sera.
Piangere per me è il miglior modo di sfogarmi, è una cosa che faccio spesso, quando non ce la faccio più a tenere tutto dentro. Piango, piango, piango. Ho bisogno di essere sola e fare solamente questo. Credo che pensare di accettarsi, piacersi, sia un'utopia o qualcosa di molto difficile da raggiungere: non che non si possa riuscire, però.
Io odio il mio specchio, mi mostra sempre una me che non mi piace, con la faccia troppo tonda, i capelli troppo gonfi, il naso troppo in sù, le gambe troppo paffute. C'è sempre qualcosa di troppo. Sto ancora cercando un equilibrio, un peso che eguagli la bilancia. Non mi piaccio esteticamente e non mi piaccio caratterialmente, il mio essere dannatamente troppo fragile e la mia scarsa capacità di emergere, venir fuori. Però sai, la verità è che io sono questa. E devo imparare a conviverci, con questo corpo, con questo cuore. E so bene quanto sia difficile, sono crollata già una volta rovinosamente a terra, ed è questo che mi fa andare avanti. Ho preso in mano la mia vita e, da una situazione orribile, ne ho tratto una felice. E lo hai fatto anche tu. Non è questo essere speciali? Non è questo dare un senso alla propria vita? Siamo piccole grandi donne coraggiose, noi. Un giorno tutto questo panico, questo dolore finiranno, arriverà un tempo più felice e noi dobbiamo essere pronte ad acchiapparlo al volo. Sei una persona sinceramente speciale, e chi non riesce ad andare oltre, non credi sia un po' ottuso? 🙂 come quelli a cui dici che no, vegano non significa nutrirsi a tutto spiano di “cose strane” come tofu e soia?
Tu sei bella, lo sei tanto, te lo dico col cuore. Hai un sorriso adorabile, due occhi così profondi che sembrano poterti scavare dentro e il corpicino di una donna che sta fiorendo e sbocciando! E come sei bella esteticamente, lo sei dentro. Non ti rendi conto di tutto ciò che scrivi qui, dei sentimenti, delle emozioni che mi provochi ogni volta, della tua forza e della libertà del tuo spirito?
Mi fermo qui, perché tra questo e quell'altro commento ti divertirai a leggere 😉 buona notte Lu, forza e coraggio, io ti abbraccio strettissimo!
ValeVico says
Un post tanto denso ed intenso ti fa onore, e lascia trasparire tutto il coraggio, la dolcezza e la consapevolezza del tuo essere donna.
Il passato è sempre lì che prova a penetrare nelle crepe del presente per riportarci dove siamo cadute, dove abbiamo arrancato. Ma noi teniamo duro, “spalle dritte e smalto fresco” come diceva la mia temeraria zia, sguardo volto all'orizzonte che verrà.
Un caro abbraccio di luce.
Non dimenticarti mai del tuo essere unica e irripetibile.
Vale.
Chiara Setti says
Tu sei una donna coraggiosa, oltre che molto bella. E te lo dico pur non conoscendoti di persona ma avendo visto tue foto qua e là su facebook, sei davvero bella, credimi. hai un visino dolce e solare che mai farebbe pensare al fatto che tu abbia passato dei momenti difficili.
Io ti posso dire che in generale non mi sono mai piaciuta, tendo sempre a vedere più gli aspetti negativi che quelli positivi di me stessa (e non solo dal punto di vista estetico) ma solo adesso che sono incinta al 5 mese, mi sono resa conto di quanto sia bello essere donna e di quanto noi donne dovremmo amarci un po' di più tutti i giorni. Detto ciò, proviamo entrambe, almeno per oggi, a guardarci allo specchio e a riconoscere quanto valiamo. Un abbraccio
In the mood for pies says
Ho avuto la fortuna di conoscerti di persona e ho visto in te una persona dolcissima, spiritosa, divertente, ora ho scoperto anche la tua forza, non lasciare mai che nulla ti abbatta, sei troppo importante per te e per gli altri. Un abbraccio, Anna
letissia says
Nocciolina, lo vedi? hai toccato il cuore di noi tutte. Per me sei perfetta, lo sai e ti concedo che il perfetto sia comunque perfettibile 🙂
Grazie per questo bellissimo post, per le meravigliose foto e la golosissima ricetta.
Baci, buon lunedì di festa 🙂
elenuccia says
L'importante e' piacere a se stessi, sentisrsi bene con se stessi. Quello che pensano gli altri non conta, e le persone che ti vogliono veramente bene guardano oltre alle situazioni. E se non e' cosi' allora non meritano il tuo affetto. Lo so che non e' facile, che ci sono momenti difficili in cui sembra andare tutto storto. Quando ero edolescente ho sognato tante notti di risvegliarmi maschio, odiavo il mio corpo. Dopo anni ho cambiato idea, sono orgogliosa di essere donna, e di essere come sono. Le donne hanno una fortza dentro, una determinazione, una capacita' di reagire alle brutte cose che gli uomini se la scordano.
Viva le donne, e non lo dico con retorica, e' proprio vero.
Valentina says
voglio solo darti un bacio, come faccio con le mie sorelle.
Lu', essere donne è difficile, ma lo è ancora di più crescere, quando significa costruirsi, affrontare la vita ogni giorno riuscendo a non perdersi. Certi giorni si sbanda, ma -credimi- tu vai alla grande, sei bella e sei *davvero* speciale e poi, come dicevo nel mio ultimo post, volersi bene significa anche sapersi coccolare con una crema dolce e morbida o sorridere a una mimosa 😉
Alice says
mi piace il tuo modo di scrivere, come riesci a trasmettere le tue emozioni agli altri. si vede come questo post è sentito tanto che la ricetta l'hai cercata proprio per comunicare quello che avevi dentro. credo che in modi diversi sia un disagio che hanno in molti, quello di aver paura di essere visti diversamente da come sappiamo di essere, di essere identificati con eventi o solo perchè stiamo vicino ad altre persone. è brutto e ingiusto. ma non c'è niente di più vero di quello che hai scritto alla fine. bisogna imparare ad amarsi e accettarsi con i propri pregi e i propri difetti. dobbiamo vivere con noi stesse prima ancora che con gli altri.
ah sì, e anche la crema….ha decisamente un suo perchè e me la mangerei a cucchiaiate 😀
Peanut says
Mi faceva piacere condividerla perchè in questo momento rappresenta il modo in cui mi piace mangiare, quindi se non fosse stata oggi sarebbe stato un altro giorno, magari avrei aggiunto qualcosa, e l'avrei fatto probabilmente solo perchè mi pareva troppo “poco” per pubblicarla, quindi, fondamentalmente, son più contenta così 😉
Non sembra una cavolata e lo so molto bene, per questo tento disperatamente di riuscirci, e faccio tanti passi avanti, eh. A volte capita che ne faccia uno indietro, ma solitamente riesco sempre a rimettere i piadini uno davanti all'altro 🙂
Un bacio e buona settimana a te <3
Peanut says
Mi era trasparso un trascorso simile dai commenti che mi hai lasciato a volte. Io per prima sono molto più positiva e sicura di quanto non fosse un tempo, come ho scritto mi voglio bene, adesso, e mi ammiro anche per molte cose che fino a poco tempo fa non avrei mai e poi mai fatto, una tra le altre quella di allontanarmi da casa per così tanto tempo e girare per l'Italia sapendo quando parto e non quando torno. Ma c'è ancora un bel po' da fare, di certo non mi arrendo ^_^
Un abbraccio Michela, che possa essere davvero “solo” passato, un giorno <3
Peanut says
Non nascondo che il tuo post mi abbia dato un bello scossone, ma mi ha anche aiutato a tirare fuori tutto questo, ad ammettere, prima di tutto con me stessa, qualcosa che forse non avrei altrimenti avuto il coraggio di fare e perciò ti ringrazio. E' anche essendo sinceri con noi stessi che si pongono le basi per lavorare su certi aspetti:) e comunque sostanzialmente è così, sono periodi, a volte è un giorno, a volte sono due, ma ci si rimette sempre in piedi, perchè se c'è una cosa che è certa è che giù non ci torniamo.
Grazie Cami, per tutto <3
Peanut says
Quell'elenco di difetti che hai elencato più sù, potrei averlo scritto io, la faccia troppo paffuta, i capelli che invece io vorrei più gonfi e che non stanno mai come a posto, la pancia che dovrebbe essere sempre più piatta. E mi chiedo come mai, non succede mai (o quasi) che invece ci guardiamo e ci diciamo: certo che ho proprio delle belle spalle, degli occhi grandi, delle ciglia così lunghe..anche cose stupide, ma ci farebbe così bene! Focalizzare la nostra attenzione sulle cose che di noi ci piacciono, sebbene possano essere in minor numero e meno “macroscopiche”. Voglio provare, a fare questo esercizio.
Io invece non piango più. Credo di averlo fatto così tanto in passato, che adesso davvero faccio fatica. Magari mi si inumidiscono gli occhi, mi commuovo, ma sono lontani quei pianti coi singhiozzi, in cui il cuore va a duemila e non riesci a prender fiato. E so che mi farebbe bene, tanto, pure affogarci tra lacrime, perchè per me significherebbe riprendere familiarità con la mia parte emozionale, che come dicevo prima, è piuttosto soffocata, pure con le espressioni di emozioni di contentezza.
Non sei fragile, se piangi, Marta, anzi. Sei coraggiosa e non hai paura di lasciarti andare alle tue emozioni. E come ricordavi tu, il coraggio lo abbiamo dimostrato ampiamente in altre circostanze. E lo dimostriamo ogni giorno, quando, se una vocina vorrebbe tornare a farsi sentire, noi la soffochiamo perchè non vogliamo ascoltarla, e non lo faremo mai più.
Ti ringrazio per tutto quello che mi hai detto, sembra stupido, ma a volte hai bisogno di sentirtele dire anche da fuori queste cose, anche perchè sono sempre stata del parere che d'accordo la sicurezza in sè stessi, ma c'è sempre il limite della presunzione che non vorrei mai oltrepassare.
E per quanto può valere, io ti vedo bellissima, il tuo nasino alla francese è adorabile così come sono fortissimi i tuoi capelli scapigliati, che hai solo tu e ti renderanno sempre diversa da qualsiasi ragazza dai capelli perfetti (e banali).
Un abbraccio stretto stretto!
Peanut says
Forse il problema è che ho ancora un piede troppo impantanato nel passato, che adesso è passato eh, per l'amor di dio, ma mi distoglie dal concentrarmi su chi voglio essere. E per passato intendo che non riesco a mettere ancora da parte il mio lato bambino, di cui per molti versi non ho goduto quando avrei dovuto, e rivolgermi al mio (dover) essere donna. Di quella consapevolezza, ce n'è poca.
Mi piace la frase della nonna, che mette unisce la forza e la leggerezza tipiche di noi donne.
Grazie per esserti fermata, davvero:)
Un abbraccio
Peanut says
Chiara, sei gentilissima, davvero!
Capisco cosa significa soffermarsi sempre sugli aspetti negativi e non cercare mai di mettere in risalto quelli positivi, che pure sono sicura che se solo ci provassimo, troveremmo, e magari ci piacerebbero, pure parecchio! Ma credo rientri anche questo nell'essere donna, il trovare il modo, tra due vie, di scegliere quella più contorta e che potenzialmente ci può intrappolare.
Non sapevo fossi incinta, ti faccio tanti auguri, anche affinchè la gravidanza ti aiuti ad amarti un po' di più, e lo farà, ne sono certa!
un abbraccio a te!
Peanut says
Anna <3
Grazie di cuore, davvero
Peanut says
Credo tu abbia colto nel segno. E impossibile pensare che ci troveremo mai perfette, guardandoci allo specchio. E qui dovrebbe entrare in gioco quella persona che ti ci fa sentire, per cui, almeno in quel momento della sua vita, sai di esserlo.
Non bisogna delegare agli altri una considerazione di noi stesse che solo da noi deve e può partire, chiaro, però qualcosa che la completi, secondo me male non farebbe 🙂
Baci e buon lunedì (di festa? che festa è oggi?!:'D) a te!
Peanut says
No, no, sia mai, io mai e poi mai vorrei essere un uomo. Notavo solo come probabilmente certe riflessioni e problemi esistenziali nascono proprio come nostra specificità di genere. Ma sono orgogliosissima di essere donna, perchè trovo che anche il farsi tante domande su ogni aspetto della vita, non lasciarsi scorrere niente addosso, il non andare oltre al “cosa-c'è-da-mangiare; che-partita-c'è-stasera”, denoti un'intelligenza emotiva superiore (Certo, ci sono ovviamente anche i casi che smentiscono eh, da tutte e due le parti.)
Viva le donne, eccome! 🙂
Peanut says
Grazie dolce Valentina, a volte basterebbe davvero un bacio o un piccolo gesto per cambiare le cose. Non ce ne sono mai troppi, di abbracci, di carezze, eppure chissà perchè non ci sprechiamo mai in queste esternazioni. Io sono la prima eh, che nonostante il mio grande bisogno di riceverlo faccio fatica a esprimerlo, l'affetto.
La cosa di cui sono contenta è che invece so bene come dimostrarlo a me. E sì, questa cremina ci rientra sicuramente:)
Peanut says
Vedo che non molti si sono soffermati su quel punto, che era ciò che in realtà più premeva far passare. Quando parlo di interrogarmi su cosa pensa la gente fuori non intendo farmi paranoie se le persone possono approvare o meno certe mie scelte o comportamenti, ma se semplicemente se la gente mi vede per come sono io o se mi vede solo in relazioni con altri, se si costruisce un'idea della mia personalità in base a come altri si comportano con me e viceversa piuttosto che pensare che io abbia altre mille sfaccettature che non sempre e non con tutti possono venir fuori. Ecco. Ma ho visto che avevi capito 😉
Grazie Alice, sei sempre tanto carina! Un bacio
Camiria says
Sono contenta che il mio post ti sia arrivato, che ti siano arrivate le mie parole, i miei pensieri, ciò che sono e che questo ti abbia spinto a tirare fuori quello che ti stavi portando dentro in questi giorni. Tirare fuori permette di togliersi dei pesi di dosso che tante volte fanno proprio male ed il confronto e le esperienze altrui possono aiutare a sentirsi anche meglio o più incoraggiati a reagire 😀
Eh sì sono periodi, lo so bene, periodi in cui si è al massimo e periodi in cui non si ha voglia nemmeno di mettere il naso fuori la finestra, ma che rimangano momenti, brevi periodi, perché indietro ORA non si può più tornare… SIAMO OLTRE <3
elenuccia says
Si comunque è vero, gli uomini sono in generale molto più superficiali di noi donne, per loro una cosa è bianca o nera, difficilmente notano sfumature che a noi donne non sfuggirebbero mai. E in più le donne hanno forza interiore che permette loro di affrontare e di reagire a situazioni difficili.
MARI Z. says
guardiamoci allo specchio, si hai ragione, perchè siamo tutte belle seppure con i nostri difetti e se noi riusciamo ad ignorarli ed accettarli semplicemente, anche gli altri non li noteranno!! 😉
…noto un certo aumento del mio giro vita…e prevedo un sensibile aumento nei prossimi giorni, si perchè una pigrona patologica come me…come fa a smaltire sta delizia!!! no, no è meglio che non ci pensi neanche a provare a rifarla, questa crea dipendenza…e come faccio che fra qualche mese c'è la prova costume??? UNA BONTA'!!! TI ADORO!!! 😉
Verde Vergara says
Eccomi qua.hai scritto tuto quello che sentivi e lo hai fatto in modo così chiaro e cristallino che non possiamo “commentare” …sarebbe come commentare te.Posso solo dirti che queste montagne russe schizofreniche fanno parte della vita solo delle più cerebrali e sensibili.e questo ti fa merito. Posso anche confermarti,come hanno fatto altre, che il solo fatto che tu ne abbia coscienza ti fa donna. Siamo tutte perfettibili,ma la perfezione della natura sta nella diversità,nella stranezza e nella particolarità. Cerchiamo di non accontentarci ma amarci così come la natura ci ha create, possiamo solo limare qualche cosa ma siamo già delle statue imperfette da ammirare. lo dico con orgoglio perchè chi scrive come te, ha di che vantarsi.Hai un cervellino niente male,profondo e intelligente. Sei diamante, non scalfirti più con le brutture dell'inconscio.Fallo per te. Ne hai superate di storture. Lasciati guidare dall'amore per Lucrezia.innamorati di te. E tutto vedrai che cambia. Non è facile lo so. Io ancora mi sto studiando…
Peanut says
Ahaha ma no Mari, non ci sono nemmeno grassi, qui! Solo un po' di cacao, niente oli e/o burri! Sicuramente più leggera di altre in commercio o anche homemade 😉
Grazie Mari carissima, ti abbraccio e ti ringrazio per i complimenti che mi riservi sempre 🙂
Peanut says
Infatti dicevo anche qualche commento più su, che sono contenta di farmi duemila domande, di non lasciare che nulla mi scivoli addosso se questo significa non essere superficiale (ed essere donna).
Non è sempre facile, alcuni giorni mi guardo e mi chiedo perchè non sono diversa, poi mi ricordo che se lo fossi troverei comunque altre mille cose di cui lamentarmi e di cui non essere contenta. Voglio innamorarmi di me, non essere diversa, hai ragione 🙂
Grazie. E' più bello e più facile se questo percorso lo facciamo per mano a qualcun altro :*
Sara e Laura-PancettaBistrot says
Dalla foto qui a fianco vedo una bellissima giovane ragazza che ama gli animali, ti conosco da pochissimo, ma dal modo in cui scrivi traspare anche il tuo animo sensibile, il tuo essere forte e piena di passioni! Amarsi ogni giorno è importante , anche guardandosi alla specchio e ripetendo a sé stessa i propri punti forti…l'autostima va costruita ogni giorno, perché so bene che basta un piccolo tarlo che inizia ad insinuarsi un bel giorno per poi ritrovarsi improvvisamente a terra senza capire come si è potuti arrivare a quel punto.
Uno può costruirsi una corazza, far finta di nulla e ignorare cose che in realtà ci fanno stare male ma che non vogliamo o non abbiamo il coraggio di ammettere a noi stessi, si può sfuggire per un po', ma prima o poi scatterà qualcosa…per questo piangi, piangi e liberati perché è davvero liberatorio ed è un modo per essere sinceri con i nostri sentimenti.
Sei forte e bellissima e soprattutto unica. Ci sarà sempre chi ti ama proprio perché sei tu!
Un abbraccio!
Laura
PS:ovviamente invitantissima la crema e molto belle le foto!
consuelo tognetti says
Passo solo adesso dopo una settimana di massimo stress e trovo questo post pieno di sentimento, di sincerità. di te…
Io lo urlo a gran voce che 6 bella, dentro, fuori, da ogni prospettiva..i “brutti” pensieri ogni tanto tornano a tormentarci ma tu 6 “diversa” adesso e come vedi riesci a non lasciarti sopraffare e a coccolarti nel modo migliore che sai fare..
Questa crema è DIVINA io adoro i datteri e quel vasetto mi fa venire l'acquolina!!!
Io opto x la degustazione diretta con il cucchiai(o)no, che ne pensi???
Un abbraccio stretto stretto Nocciolina <3<3<3
Peanut says
Non si può far finta di nulla per molto tempo..e quando lo si realizza e si riesce a dar sfogo a quei pensieri che temevi di dover tenere per sempre dentro si senti un senso di liberazione pazzesco.
Ti ringrazio tanto Laura!
Un abbraccio a te!
Peanut says
Zia, mi sei mancata sai!:D
Grazie per le belle parole, riesci sempre a mettermi di buon umore:)
E per la degustazione al cucchiai(o)no, direi che approvo, è proprio così che l'ho finita ieri…:D
un abbraccio a te