Sono sparita per un po’, e quando succede so già che non vi preoccupate, perchè tanto sapete già dove cercarmi: o a Brescia, o a Roma. In effetti questa volta si è trattato di un weekend lungo (ma comunque troppo corto) nella Capitale, purtroppo neanche goduto completamente dato che il giorno stesso della partenza, mentre mi recavo in stazione (anzi, ero già praticamente a destinazione) ho fatto un mezzo incidente col motorino di cui vi risparmio le imbarazzanti dinamiche. Mi sono fatta maluccio, caviglia e ginocchio andati per un paio di giorni (quest’ultimo era diventato una zampogna, e anche se adesso è meno gonfio mi fa male a sforzarlo troppo) e quindi potete capire che mi sono dovuta limitare con le passeggiate audaci sui sanpietrini.
Limitata neanche eccessivamente, eh, che avevo pochi giorni a disposizione e non volevo passarli da invalida, ma neanche mi sono potuta dare alla pazza gioia, ecco.
Tornata a casa mi sono messa immediatamente a (far finta di) studiare per l’ultimo esame del semestre, che devo riuscire a preparare alla velocità della luce, e pertanto nei programmi iniziali c’era quello di tralasciare per il momento il computer, programma accantonato dopo un solo giorno di tentativi neanche troppo disperati.
Quindi eccomi qui che cerco di recuperare qualche arretrato, che comunque, se non è qua è di là, qualcosa indietro rimane sempre.
Come spesso ho ammesso, mi era capitato di impigrirmi per quanto riguarda il fatto in casa, un po’ grazie all’aumentata facilità di reperibilità di certi prodotti per cui prima mi sarei dovuta fare chilometri (o li avrei dovuti far fare a un fattorino), un po’ grazie a mia mamma che avendo cominciato a fare una spesa più consapevole (non solo! ora litiga pure con gli amministratori dei gruppi vegani per le loro manchevolezze) mi ha tolto onestamente qualche pensiero e per certe cose che prima facevo ho cominciato a delegare a lei.
Avere più tempo libero da trascorrere a casa, e ricominciare a mangiare meno raffinato mi ha risvegliato la voglia delle autoproduzioni lente, e sono tornata a fare latte vegetali (e conseguenti ricette di recupero), formaggi crudisti e non, in casa.
Questa di oggi nasce proprio dall’esigenza di smaltire l’okara rimanente dal latte di mandorle (e dalla voglia di provare, finalmente, dei burger crudisti che fossero somiglianti per consistenza e temperatura a quelli cotti, quindi ottenuti con l’ausilio dell’essiccatore).
Purtroppo non ho segnato le dosi e vado un po’ a memoria, lasciandovi come sempre l’arbitrio di variare quantità e qualche ingrediente in base a quanto avete a disposizione.
Io li ho trovati deliziosi, spero riusciate ad andare oltre le pessime foto e a dar loro una meritatissima possibilità!
(per tre persone)
cavolo nero: 100 g
okara di mandorla: 130 g (restante da 700 ml di latte di mandorla fatto con 180 g di mandorle)
pomodori secchi: 40 g
crusca di avena bio*: 40 g
funghi porcini secchi reidratati: una manciata
peperoncino essiccato in fiocchi: un cucchiaino
aglio: 1 spicchio
salsa tamari senza glutine (o sale): 1 tappo (lo uso come unita di misura:) ) o un pizzico
* per una versione completamente gluten free (questo quantitativo di avena non dovrebbe essere nocivo per persone intolleranti) sostituite la crusca con fiocchi di cereali senza glutine (ma non sarà più crudo).
Tritate il cavolo nero lavato ed asciugato nel robot con lo spicchio d’aglio, aggiungete le mandorle, i funghi secchi strizzati, i pomodorini tagliati a pezzetti, il peperoncino e la salsa tamari e tritate ancora, aggiungendo un po’ d’acqua se necessario per ottenere un composto morbido e che sta insieme.
Formate tre burger e mettete a essiccare a 42° finchè non sono compatti e non si è formata una leggera crosticina sopra (circa 4 ore, girando a metà).
Li ho serviti accompagnati da un’insalata di finocchi con una salsina agrodolce che è praticamente quella di Sugarless ma con dosi leggermente modificate, a base di datteri freschi sukkari, salsa tamari, succo d’arancia, acqua e aceto di mele frullati fino a ottenere una crema liscia.
Partecipo al concorso di CiboCrudo & DolceSenzaZucchero
valentine says
non ho l'essiccatore, ma questi mi piacerebbero un sacco 🙂
[A proposito di raw, l'hai mai provato il grano saraceno non cotto, ma solo messo in ammollo per un bel po'? Io ci faccio il “groatmeal”, con datteri per dolcificare, frutta secca, frutta fresca (a volte frullata) e latte (anche vegetale, o addirittura solo acqua se metto tanta frutta): buonissimo!]
letissia says
Madò, che bellini… e che ricetta originale, mi fai sognare con le tue ricette raw!;) Te ne rubo uno al volo e prendo appunti 😉
Baci.
Francesca says
oh poveraaaaaaaaaaaaa..stai bene adesso????? sah, risolleviamoci il morale con queste cosucce bellisssssssssssime <3
consuelo tognetti says
Bentornata nocciolina, mi dispiace x l'incidente ma vedo che ti 6 ripresa alla grande non facendoti mancare niente ^_*
Il latte di mandorla è una vita che voglio farlo e adesso che ho anche lo spunto su come smaltire gli esuberi, non ho + scuse ^_*
Brava come sempre e tentatrice + che mai 😛
Buona giornata e a presto <3<3<3
MARI Z. says
Rimettiti “in gamba” prestissimo, cara Nocciolina! una giramondo come te, non la tieni ferma neanche un istante!! In bocca al lupo per l'esame e intanto caricati con quest fantastici burger!!
e anche salsina ai datteri con il finocchio devono essere una cannonata!!! 😀
Peanut says
Ma sai che ho un buco di memoria?!:D nel senso, ricordo di averlo visto in giro, ma non se poi l'ho rifatto, e anche se fosse, non più di una volta senz'altro perchè poi avevo completamente rimosso finchè tu, sii benedetta, non l'hai fatto risorgere.
Groatmeal, fantastico, domani faccio latte vegetale e la sera lo ammollo! ^_^
Manuela Menini says
Povera Lù, mi dispiace per l'incidente pre-Roma, ma mi sembri tornata alla carica: questi burger sembrano ottimi! Altro che brutte foto, a me fan venire una fame…vabbè, quella in realtà è praticamente costante durante tutta la giornata…ma la salivazione aumenta sempre a guardare quello che prepari!!! Ma sai che proprio domenica ho mangiato per la prima volta il cavolo nero?!? I like it!!! Non lo trovo al mercato nella mia zona…ma potrei essere io a vederci male eh, starò più attenta!
Buono studio, in bocca al lupo :-*
Peanut says
Grazie Letissia, ma che carina che sei! (lo dico sempre, eh??)
Peanut says
Se non avessi voluto a tutti i costi andare in palestra a fare la cyclette martedì appena mi era un attimo passato il dolore adesso starei meglio -_-
Ma chi (se) la fa, l'aspetti!
Grazie Fra :**
Peanut says
Fallo Zia, non ci vuole veramente un tubero! Troverai molte proporzioni diversi in giro tra acqua e mandorle,io mi sono accorta che lo apprezzo più “carico” (e infatti vedi che ho usato un quantitativo abbastanza alto di mandorle rispetto all'acqua), perchè sennò trovo sappia d'acqua.. perciò ti consiglio di andare decisamente i 100 g in un litro d'acqua!;) io, poi, dolcifico frullando con un paio di datteroni 🙂
Fammi sapere!
un abbraccio
Peanut says
Ahaha hai capito tutto Mari, infatti! 😀
Grazie carissima, un super abbraccio!
Peanut says
Giuro che stavolta ci ho messo più a sistemarle dopo che a cucinare i burger e a scattare messo insieme -_-
Per la fame ti capisco eh, ahaha:D
So che il cavolo nero è difficile da trovare fuori, ma io in qualche supermercato anche lo trovo (tipo Esselunga), ma non so se ci sia perchè siamo in Toscana 😀
Tienimi aggiornata!
Grazie, un bacione!
Virginia @ Zucchero e zenzero says
Un finesettimana a Roma lo sogno da tempo perchè ho troppe cose da fare nella mia lista! Non ci vado da tanto e mi manca 🙂 Pensa che tante volte io tendo a farmi male durante le vacanze, perchè camminiamo (quasi) ininterrottamente e dopo un po' gli arti inferiori si acciaccano.. Il cavolo nero mi piace tantissimo e per fortuna qui si trova abbastanza facilmente e i tuoi burger crudisti mi intrigano un sacco! Mi sa che prima o poi tirerò fuori l'essiccatore che giace dimenticato in un angolo (tutto merito tuo 😉 )
Buona serata e un bacio grande!
cincia del bosco says
altro che se me li assaggerei, mi fanno venire l'acquolina a vederli così, prima di leggere gli ingredienti, tutti apprezzatissimi! Sei proprio brava nocciolina!
baci Su
occhio sulle espressioni says
Ecco cosa succede ad andare con il motorino sopra i binari! Non sono fatti per quel mezzo!
ricettevegolose says
Mi dispiace per l'incidente 🙁 Questi burger mi incuriosiscono molto, sembrano deliziosi…la prossima volta che avanza dell'okara li provo 😉 Un abbraccio!
Federica C. says
saranno sicuramente buonissimi,hanno un aspetto delizioso! Passa da me se ti va 🙂
http://trasenesci.blogspot.it/
www.mipiacemifabene.com says
Meravihlioso Peanut! Io ho una passione per il cavolo nero e in questo periodo ci tro dando dentro parecchio con questa verdura 🙂 Pensa che l'ho mangiato anche ieri a cena e oggi a pranzo… Però non avevo pensato ad un burger raw; fortuna che ci sei tu! Un bacione e complimenti per il tuo operato
F*
www.mipiacemifabene.com says
Caspita Peanut, scusa ma ho la brutta abitudine di rileggere i messaggi solo dopo averli pubblicati… Ho fatto un sacco di errorucci 🙂 Sembro la sorella di Belen 😀
Ileana Pavone says
Lù leggo solo adesso, ora starai sicuramente meglio, ma intanto ti abbraccio forte forte! :*
Ho appena finito di mangiare, ma mi hai fatto tornare fame 😛
Presto avrò finalmente più tempo libero..e non mi perderò nemmeno un post dei miei blog preferiti ( non serve dirlo che il tuo è tra questi, vero? :* )
Un bacione bella :**
Peanut says
Io ogni tanto devo andare da lei, dopo un po' manca tantissimo anche a me:)
Dai dai che l'essiccatore ha voglia di scrollarsi la polvere di dosso, lo so!
un bacio a te!
Peanut says
Ma che gentile, Su, grazie!;*
Peanut says
Lo terrò a mente la prossima volta, promesso!
Peanut says
Grazie Alice, credo proprio ti piaceranno!:) un abbraccio a te
Peanut says
Ciao Federica, grazie e benvenuta!:)
Peanut says
Ahaha mi hai fatto straridere! 😀 succede molto spesso anche a me, non preoccuparti, ormai sono diventata una discreta traduttrice;P
Ti ringrazio Fede, un bacione a te!
Peanut says
A chi lo dici, mi dispiace essere così latitante ma non sono riuscita a fare di meglio. Credo che avrò un po' più di tempo anch'io prossimamente!
E sì, il ginocchio sta decisamente meglio, grazie:*
(Non serve dirlo che ricambio incondizionatamente, vero?;) )
un bacione
Alessia Mirabella says
Mi spiace per l'accaduto! Il tuo ginocchio va meglio?
Le tue ricette non sono mai scontate, ma alternative, sentite e volute.
Brava davvero, un bacio!
Peanut says
A giorni alterni;) devo aver battuto proprio una bella botta!
Mi fanno particolarmente piacere gli apprezzamenti da chi fa un altro tipo di cucina, riuscire a incuriosirvi mi dà molta soddisfazione:)
Grazie Alessia, a presto!