C’è una cosa che non ho avuto ancora il coraggio di confessarvi.
Io ho ucciso.
Sono stata costretta a porre fine a un’esistenza che oramai era da troppo tempo sospesa tra la vita e la morte, un’esistenza ormai fatta di sofferenza, sia per lei che per noi tutti, e nonostante mi piangesse il cuore sono convinta di aver fatto un favore anche a lei.
La mia Berta non era più la stessa, no, non era più pimpante come una volta, non si curava più, aloni grigi le rigavano le bolle e l’odore acido che emanava era sinonimo di una fase ormai avanzata di depressione da cui era difficile sperare che uscisse.
Il pane era diventato immangiabile, sembrava sempre di segale anche se di segale non ce n’era, e per quanto abbia provato a illudermi che forse doveva essere così, quando ho assaggiato quello di Alice mi sono dovuta convincere che fosse la mia Berta ad avere qualcosa che non andava. Il pane col lievito madre essendo a pasta acida ha sempre un sapore un po’ più pungente di quello col lievito di birra, ma così era davvero troppo.
Ho quindi aspettato di avere tra le mie mani RJ (figlio di Renato, il li.co.li di Alice n.d.P) per sbarazzarmi di una Berta che avevo portato con le mie stesse mani verso a quel punto di non ritorno.
Mi prendo infatti tutte le mie responsabilità e riconosco che averla lasciata per un mesetto una un paio anche tre volte senza rinfrescarla non può averle giovato alla salute, povera stella. Con RJ mi sto impegnando a rinfrescarlo almeno due volte a settimana anche non utilizzandolo, e spero di mantenere questa costanza anche adesso che sono tornata nel vortice da pendolare quasi sempre fuori casa.
Non sarà facile panificare adesso, essendo ancora all’inizio dei corsi per il momento le giornate sono strapiene e spero vivamente di riuscire a panificare una volta alla settimana, perchè oh, incredibile ma vero, ci sto prendendo gusto!
Mi ci è voluto un po’ per prendere confidenza col lievito e non esserne più terrorizzata, a relazionarmi con gli impasti con ansia e sfiducia, e piano piano mi piacerebbe anche spaziare con i diversi tipi di pane. E sì vabbeh, mi piacerebbe anche avere un’impastatrice!
Pane in cassetta semi-integrale con li.co.li
(adattata dalla ricetta di Cran)
pasta madre liquida 100%: 100 g (al raddoppio)
farina 0: 100 g
farina semi-integrale: 400 g
latte di avena: 280-300 g (quello della ricetta di partenza più un po’)
malto di orzo: 1+1 cc
sale marino integrale: 10 g
olio evo: 1 cucchiaio
Per prima cosa sciogliete il lievito madre con 80 g del latte a temperatura ambiente o scaldato leggermente presi dal totale. Unite i 100 g di farina bianca e far riposare un’ora in un luogo tiepido.
Riprendere poi l’impasto e unire un cucchiaino malto, il resto della farina e il resto del latte. Impastate fino a avere un impasto morbido quindi unite il sale un po’ per volta, e quando è del tutto incorporato il cucchiaio di olio. Impastare fino a incordatura, quindi lasciar riposare una decina di minuti per far sviluppare la maglia glutinica (come mi ha insegnato Alice, non occorre impastare ossessivamente per una quarto d’ora consecutivi o più, ma basta far fare all’impasto dei riposi e rilavorarlo successivamente). Riprendere l’impasto, impastare ancora qualche minuto e quando è morbido e uniforme formate una palla e lasciatela lievitare in una ciotola unta d’olio fino al raddoppio. Io dopo due ore circa a temperatura ambiente, la ripongo in frigo fino al giorno successivo.
Passate le 24 ore togliete dal frigo e portate a temperatura ambiente per due ore.
Rovesciare l’impasto su un piano leggermente infarinato e dividere in tre parti lasciando intatta l’estremità superiore. Formate una treccia e sistematela nello stampo da plumcake leggermente unto. Quando è raddoppiata, spennellatela con il cucchiaino di malto rimanente sciolto in un po’ di latte e cuocete a 180° per tre quarti d’ora.
Tostato, e schiaffate in mezzo due belle fette di Wilmersburger classico e tre fettine di affettato di lupino.
Angie says
Ti capisco, anch'io sono stata una cattiva e sconsiderata genitrice 🙁
ancora non mi sento pronta a riaffrontare oneri e responsabilità ed ho paura di non avere sufficente tempo per dedicargli le cure necessarie, magari in un futuro tornerò ad essere madre di un piccolo lievito 😉
baci
Simona (Biancavaniglia Rossacannella) says
Lù ma quanto è bello pane in cassetta?! Confesso, io invece non ho ancora fatto il lievito madre, non mi sento pronta e rischierei di “ucciderlo” 😉 in realtà spero di farlo il più presto possibile…perchè i lievitati con lievitomadre sono tutt'altra cosa. E poi il tuo pane vorrei proprio provarlo!!! Bravissima davvero :***
Francesca says
Io ne ho ammazzate due..anzi, come ti spiegavo, ad una ho praticato l'eutanasia…Ad uccidere la terza neanche ci provo 🙂 e ricorro al lievito di birra. Tu sei stata brava eh!!!!! Un bacio
Silvia Brisigotti says
Io da quando ho il lievito madre panifico come una pazza, per ora riesco bene a mantenerlo in salute e i risultati parlano da soli! Il tuo pane mi piace un sacco, il pane in cassetta sarà uno dei miei prossimi esperimenti! PS ne ho ammazzata una anche io! In erba perché la stavo creando ma la creazione non è andata nel verso giusto!! Ciao!!!
Mimma e Marta says
Io amo questo post, tratta di un evento terribile, tragico, ma mi ha fatto sorridere come pochi 🙂 il nostro Giorgino sopravvive da cinque anni: certo, devo dire, soffre spesso il freddo, ma crescendo é diventato sempre più forte. Devo confessare che é figlio di mia madre, lei l'ha messo al mondo e lei si preoccupa di nutrirlo, io ho sempre avuto il tipico atteggiamento da sorella gelosa. Ora che però ho scoperto la gioia del pane caldo, fatto con le proprie mani, e i miracoli della lievitazione, sto imparando ad amarlo anche io 🙂 questo pane in cassetta, giuro, é spettacolare, roba per cui ucciderei pur di averne una fetta (ed io non sono una fanatica di pane) 🙂
Un grande abbraccio Lu <3 Marta
Erica Di Paolo says
Oddio Lu, che impasto delizioso!!!!! Va bene, Berta è andata, ma magari ti ha solo voluto far capire che con un li.co.li. te la saresti cavata meglio, ahahahahahah.
Beh, in ogni caso queste fette spazzano qualsiasi senso di colpa. Sono divine! Brava gioia mia!!
Bianca says
Ha un aspetto strepitoso Lu!! Il lievito di Renato è super ed è anche più semplice da tenere così liquido.. devi provare anche la pizza poi!!! Una favola!
Se legge l'Alice.. tranquilla eh, ho anche la Inny..Non la lascerei mai, mi ricorda te ogni volta! <3
Virginia @ Zucchero e zenzero says
Vedrai che con il licoli il rifresco sarà molto più facile! Io ho sia licoli che pasta madre solida (sto diventando fanatica…) e se non avessi l'impastatrice quella solida avrebbe fatto la fine della povera Berta… Un'impastatrice aiuta tanto, magari Babbo Natale, in cambio di qualche micca, te ne porta una 😉 Comunque ammiro moltissimo il tuo lavoro e la tua dedizione nonostante la vita fuori casa e l'impegno di dover fare a mano! Il risultato è perfetto 🙂
V
letissia says
Promette bene questo R.J., hai fatto un pane in cassetta perfetto! Ti raccomando, Lu, non l'abbandonare 😀
Baci.
ricettevegolose says
Vedrai piano piano diventerai una esperta pianificatrice…stai già andando benissimo!!! 🙂 Grazie per la ricetta <3
MARI Z. says
La mia dolce e cara Becky è finita in spazzatura dopo neanche un mese di vita, povera me!
🙁
Ho comprato un libricino che svela tutti i più nascosti segreti d'una brava genitrice, ma non ho il coraggio di ricominciare. Chissà che la tua nuova lieta esperienza con RJ, mi dia l'imput giusto per ritentare! 😀
Peanut says
Eh sì, bisogna proprio sentirsi pronti e avere il tempo necessario da dedicargli, è come prendere un cucciolo..nel mio caso son riuscita a ottenere il primo requisito, ma ora come ora verrà a mancare il secondo..:(
Ovviamente denti e pane non ci sono mai insieme!
Baci a te Angie :*
Peanut says
Ucciderne uno fatto nascere con le proprie mani effettivamente deve essere ancor più drammatico! Ma perchè non te lo fai spacciare, come (quasi) tutti gli umani? 😉
Ti dico che non ho mai fatto nulla col lievito di birra, però so per certo che questi danno tanta soddisfazione, quando vengono! Forse proprio perchè è sempre un po' incerto..;)
Un bacione e grazie Simo <3
elenuccia says
Lo so che la cosa non è nelle tue corde ma la prima cosa a cui è pensato è tostato e spalmato con un velo di burro di alpeggio. Viva RJ 🙂
Agnese says
Io non ho ancora provato a diventare madre, sai? Ora che ho un fidanzato cuoco ci stiamo pensando [lui ha lasciato la sua Ellen nella cucina del suo ex posto di lavoro], ma per il momento sono solo fantasie.
[LOL, mi sento scema a scrivere 'ste cose xD]
Comunque, tu mi sembri davvero in grado di destreggiarti alla grande con i lievitati. Anche la forma, guarda che bella!
E mi hai messo una gran voglia di toast. Non ricordo l'ultimo che ho mangiato, mannaggia!
Buona serata, nocciolina! <3
Peanut says
Mi ci sono incaponita, sì! 😀 perchè quando le cose mi vengon bene, poi son contenta davvero 🙂
Peanut says
Vedo che non sono la sola, mi sento meglio! Anche se l'omicidio in fase di creazione non si può proprio condannare quanto quello premeditato..:D
Grazie Silvia, un abbraccio!
Peanut says
Ahaha storia interessante,anche la vostra! Neanch'io sono affatto fanatica di pane, e questo è uno dei motivi per cui la Berta ha sofferto tanto il freddo.
Saluti a voi e a Giorgino! 😉
Peanut says
Evvai, grazie Erica! ;*
(epperò era li.co.li anche la Berta >.< )
Peanut says
La pizza la proverò senz'altro prossimamente, ho anche la ricetta di Alice! Anche se ho ovviamente messo in conto che non verrà mai come la sua 😀
An Lullaby says
AHahah Lucrezia 😀 Ho anch'io una confessione da farti…ho ucciso anch'io una vita, si chiamava Alfredo Junior e la sua è stata una vita di stenti 🙁 L'ho trascurato, maltrattato, lasciato morire di fame. Sono ormai passati due anni dalla sua morte, poi ho pensato che non ero pronta per la maternità e ho abbandonato l'idea. Ora mi sento davvero pronta, ora so che non commetterei gli stessi sbagli..ora che lo voglio davvero non riesco ad averne uno. Sto cercando in tutti i modi di adottarlo, so già che lo chiamerei Ugo e che lo tratterei bene,nulla oh 🙁 Questo pane in cassetta, così morbido e ben lievitato che mi sta facendo venire l'acquolina in bocca per il momento me lo scordo 🙁 E' stupendo e tu mi hai fatto tanto ridere…dici a me, ma anche la tua mente non scherza hihi <3 Un abbraccio
Peanut says
Ecco, più che fanatica direi masochista! No, quella è una cosa che non potrei mai pensare di fare. Tra l'altro dopo l'ultimo rinfresco ho notato che m'è diventata praticamente solida, non so cosa sia successo :O si stacca a pezzi.. mi sembra chiaro che non ho proprio il pollice bianco 🙁
Che sia la prima e l'ultima creazione con RJ??
Peanut says
Ehm..vedi commento sopra. Non so che ho combinato stavolta, io ho fatto tutto di prassi 🙁
Ma grazie :
Peanut says
Io ce la metto tutta! 😉
Un bacione, grazie a te
Peanut says
Mi sa che RJ è destinato a fare la stessa fine. Vedo se riesco a recuperare al danno che ho fatto perchè ci tengo ai miei bambini, davvero!
Peanut says
Aahaha beh, lo piglio come un complimento dai! ;D
Peanut says
Ehehe ma è proprio così, è qualcosa di vivo, non dico come prendersi cura di un animaletto ma anche lei c'ha bisogno delle sue attenzioni 😉
Io direi di buttarti, chissà cosa riuscireste a combinare voi due insieme 😉
Grazie Agnese, un bacio
Peanut says
Ahaha, non arrenderti e vedrai che arriverà, ne sono sicura. Ti proporrei un po' di Rj ma come dicevo sopra non so cos'è successo, dall'ultimo bagnetto in cui mi s'è spenta la bilancia mentre pesavo acqua e farina non è più lo stesso, ha cambiato consistenza : #noncelapossofare
Manuela Menini says
Oh mamma, questo è il pane che ho visto su Instagram!!! Che splendore!!!
Mi spiace per Berta, ma sicuramente sapeva che le hai voluto bene!!! Comunque sei bravissima…non so nemmeno come ci si approccia alla pasta madre!!!
P.S. RJ si pronuncia “er gei”, vero? giusto per essere sicura nella lettura dei prossimi post 😀
Alice says
confesso che anch'io ho ucciso la mia Blobbina (figliola della Genoveffa di una mia mica)dopo un paio di mesi di trascuratezza e pani con un sentore acido. ti sono vicina. vedo però che con il nuovo arrivato hai ottenuto un meraviglioso pane che t'invidio. nonostante adori i lievitati e panificare non mi sento così responsabile da tenere alcun tipo di lievito madre 😀 per il momento mi limito ad usare piccole quantità di lievito di birra 😛
Virginia @ Zucchero e zenzero says
Oh, povero RJ! Ma la quantità di acqua era giusta? Può capitare che il licoli si separi un po', quindi affiora un pochino di acqua, ma così non mi è mai successo… Comunque penso sia recuperabile! Aggiornami 🙂
Peanut says
No,no, non è la seprazione dei liquidi (cosa a cui sono abituata perchè Berta lasciandola tutto quel tempo senza rinfresco me lo faceva sempre), ha proprio cambiato consistenza. Il fatto è che mentre pesavo gli ingredienti mi si è spenta la bilancia e ho cercato di andare ad occhio, evidentemente sbagliando. Spero di riuscire a riportarlo al suo stato iniziale, magari idratandolo per un po' al 130%.. (?)
Peanut says
Spero proprio che non se se sia andata con la sensazione di non esser mai stata amata 🙁
ahaha sì,sì AR GEI 😀
Peanut says
Oh, no, anch'io mi sento parecchio ir-responsabile, ma è anche stata una sfida per spingermi a cercare di prendermi cura di qualc”un” altro, oltre a me stessa.
La prima volta ho fallito, ma alla fine sono io che ho lasciato che andasse così, sapevo a cosa andavo incontro..
Comunque, certo, molto sta nelle quantità che si usano, e il lievito di birra usato nelle giuste quantità non è assolutamente da demonizzare, anzi. Ci sono tanti modi cattivi anche di utilizzare la pasta madre..
Un abbraccio Alice, grazie! 🙂
Francesca P. says
Si uccide per rinascere… e magari si sta pure meglio di prima…
Quindi guardare avanti, al prossimo lievito, al prossimo pane, al prossimo toast, alla prossima voglia… tanto con il pane vai sul sicuro, è il cibo che fa ritrovare la strada di casa, anche quando pensi di averla persa o dimenticata…
Ciao sorellina, l'impastatrice se vuoi puoi usarla qui da me! 😉
Zucchina says
Questo post mi era sfuggito! Faccio mea culpa per non essermi fatta viva prima ma rimedio subito! Mi dispiace per la tua perdita, non deve essere stata una scelta facile quella di sbarazzarti di Berta..specialmente perchè ricordo con quale entusiasmo avevi scritto il post per introdurla nel tuo blog e nella tua cucina! Però a giudicare dalla foto RJ non se la cava affatto male, anzi!!!! è proprio una bella pagnottina, mi piacerebbe un sacco averne una fetta a portata di mano!
Io non ho mai avuto il coraggio di iniziare…ho una tentazione enorme ma ho paura di fallire miseramente…mi conosco, conosco me e la mia incostanza! Prima o poi ci proverò..se almeno i risultati fossero come il tuo pane in cassetta! Un bacione Nocciolina! Zu
consuelo tognetti says
Non potevo di certo perdermi questo primo esperimento con il pupetto di casa 😀 6 stata bravissima e sono sicura che ci delizierai con delle vere leccornie anche in futuro 😀
Complimenti nocciolina <3
Ho Veg says
Anche a me l'hanno regalata da poco e par di essere in un panificio da quel giorno..con risultati più o meno soddisfacenti (molto tendenti al meno durante i primi tentativi). L'altro giorno ho fatto una schiacciata m'ha dato una soddisfazione incredibile.
Io ho quella liquida, che è moooolto meno impegnativa (a volte tira 10 giorni senza rinfresco…). Se tu avessi voglia di provarla fammi un fischio, un giorno che sono verso Firenze per lavoro te ne porto un po'!
Ciao buona domenica
Teresa
Peanut says
Ma anch'io ho quella liquida! 😉 non potrei mai permettermi una solida,e comunque eper quel che ho fatto fin'ora mi sono anche trovata piuttosto bene!
Solo che non pare essere troppo reattiva, ci mette ore per crescere e poi alla fine manco raddoppia, quindi nel caso tu passassi a Firenze, magari te ne chiedo davvero un vasetto!
nicol KitchenAndPhotos says
Io ne ho ucciso uno creato con le mie mani dopo tanta fatica e il secondo, spacciato, ho lasciato si suicidasse…
Vorrei rifarlo ora che lavoro da casa, ma ho paura di non panificare abbastanza e non mi va di buttare tutto di nuovo…