A dirla tutta, il fatto che i problemi alla linea internet e la relativa pausa forzata da blog (per la cronaca, facendo gli scongiuri, dovrebbe esser ormai acqua passata) siano coincisi proprio con l’arrivo del caldo e dei succosi frutti estivi non mi è poi dispiaciuto più di tanto.
La voglia di cucinare ha cominciato pian piano a farsi più esigua, il desiderio di pranzare con tanta frutta fresca e di mangiare solo quella fino a cena anche. Credo che se avessi avuto il blog a cui pensare avrei finito per sentire il dovere di cucinare o pensare a preparazioni apposite da poter pubblicare, dimenticando di dare pieno ascolto al mio corpo.
O forse, ho naturalmente accantonato fornelli e padelle proprio perchè non c’era il blog e avevo, se così si può chiamare, un pensiero in meno?
Quante volte sentiamo la pressione di preparare qualcosa di stupefacente e originale solo ai fini della condivisione sul blog?
Non mi sento schiava a tal punto, devo dire che ho sempre alternato la pubblicazione di piatti improvvisati e immortalati sul momento ad altri più curati e studiati, ma ho la sensazione che se avessi avuto fisso l’allarme post, non mi sarei comportata altrettanto liberamente.
Fino a poco fa destinavo la preparazione di un pasto cotto alla sera, sempre qualcosa di semplice e con poche pretese, anche se durante il giorno non mi negavo uno yogurt o un bicchiere di latte vegetale se ne sentivo il desiderio.
Da una settimana a questa parte ho invece sperimentato un periodo di solo crudo e per dare soddisfazione a certe voglie (ma anche cavarmela per la cena, dove l’attrazione per la frutta, naturale e spontanea durante il giorno, si fa minore e si sente più il bisogno di qualcosa di salato) mi sono dovuta rimettere, se non ai fornelli, davanti a frullatori e robot da cucina.
(Il mio minipimer mi sta pregando di dargli una tregua, stremato dai 3 utilizzi giornalieri di media).
Stuzzicata da questa “prova” mi è tornata la curiosità e la voglia di giocare con gli ingredienti, scoprendo le mille ed una possibilità che la cucina cruda insospettabilmente ti offre.
Se ero rimasta piacevolmente sorpresa quando, agli inizi della mia esperienza vegan, avevo scoperto che si poteva tranquillamente replicare praticamente tutto della cucina onnivora, beh, lasciate che vi dica che anche il crudismo, con gli strumenti giusti (essiccatore ti bramo) permette di ricreare un’infinità di piatti della cucina tradizionale (e se non ci credete,andatevi a guardare i pancake crudisti di Sugarless).
Di potermi continuare a mangiare lo yogurt, ad esempio, proprio non me l’aspettavo.
Ma quando una di queste mattine mi sono accorta di aver voglia di yogurt e cereali piuttosto che del solito estratto, ho deciso di provare finalmente una ricetta che mi aveva colpito subito a colpo d’occhio, ma che mi aveva fatto desistere per i tempi di preparazione.
Ci vogliono infatti un paio di giorni per ottenere il vostro yogurt crudista, ma la faccia che farete all’assaggio, quando scoprirete che somiglia in modo assurdo a quello vero, li vale tutti ;D
Coppa di frutta e yogurt crudista
(per due piccole porzioni, o una abbondante)
per lo yogurt: (ricetta tratta da Solo Crudo di S. Momentè e S. Cargnello)
mandorle: 2 tazze (125 g)
acqua
una garza di cotone bianca
un colino
in più:
mirtilli: 1/2 vaschetta
albicocche: 2 o 3 belle mature
pistacchi: a piacere, per decorare
(o, naturalmente, la frutta che vi piace di più!)
Come prima cosa mettete le vostre mandorle ammollo per 8 ore, oppure per tutta la notte.
Se fossero mandorle con la pellicina, a questo punto, spellatele.
Sciacquatele e tenetele in un colino per altre 8 ore a germinare a temperatura ambiente.
Se dovesse fare molto caldo (ma non è il caso degli ultimi giorni) riponetele in frigo un po’ prima per non correre il rischio che irrancidiscano.
A questo punto frullatele con acqua quanto basta per ottenere una crema omogenea e liscia, ma non troppo liquida (magari la prossima volta misurerò la quantità utilizzata).
Filtrate la crema con l’aiuto del telo di cotone e recuperate il liquido dentro a un bicchiere.
Strizzate bene per ottenere quanto più liquido potete, un po’ per avere più yogurt, un po’ perchè un’okara asciutta dà risultati migliori quando la riutilizzerete. Ergo, non buttate la polpa che vi rimane! Seguiranno sicuramente consigli su come recuperarla 😉
Lasciate il liquido a fermentare per otto ore a temperatura ambiente (meglio se di notte, in caso di giornate molto calde), quindi refrigerate per un paio d’ore.
Separate lo yogurt che si sarà formato in superficie dal liquido sottostante.
Lavate la vostra frutta, tagliate le albicocche a fettine o a cubetti e sistematele sul fondo del vasetto, coprite con un po’ di mirtilli, aggiungete lo yogurt, poi mettete ancora albicocche, mirtilli, e infine i pistacchi ridotti in granella.
..Io l’ho mangiato anche come accompagnamento a bastonicini di carota cruda. Gnam!
Francesca says
ma è una meravigliaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa…..cmq ti capisco, Lucry: sai lo “stress” da blog quanto influisce per le preparazioni? io posso cucinare e fotografare solo nel w.e. ( gli altri giorni, come ben sai: gelato…no, la sera no, ma di fotografare non se ne parla) e lo faccio in funzione del blog. Mi piace, per carità, ma dopo un po' pesa 🙁 Questo “yogurt” è qualcosa di favoloso…grande piccola Lucry <3
MARI Z. says
Oooh che buono!
non conoscevo il procedimento dello yogurt a crudo! …grazie per la condivisione! 😉
cincia del bosco says
ottimo!
ma qui fa un freddo becco, secondo me non mi fermenta nulla, come si fa a controllare il processo? comunque mi piace un sacco semplice e gustoso, se poi è buono anche col salato, splendido!
buona giornata
Su
Golosità Vegane says
Wow, che meraviglia! Quindi basta non sbattere il latte di mandorle perché la parte sopra è lo yogurt? Ho capito bene?
elenuccia says
Non mi parlare di frutta, ne sto mangiando a tonnellate e forse il troppo alla fine stroppia. Mangerei cocomero da colazione a cena. Sta cosa dello yogurt con le mandorle è troppo da piccolo chimico, mi intriga un sacco. In se mi sembra un po' troppo lungo e complicato rispetto a farsi lo yogurt con la yogurtiera e non essendo crudista non ho questa spinta a ricreare lo yogurt. Ma mi intriga troppo sentire il risultato di tutto questo procedimento, sembra quasi magico
An Lullaby says
Lucrezia lo provo prestissimo, che bella notizia che mi hai dato: lo yogurt di mandorla!!! Deve essere buonissimo!! Appena lo provo ti faccio sapere 🙂
Ho Veg says
Io a colazione se mangio solo uno yogurt posso morì dalla depressione, beate o voi che ci riuscite.
Comunque molto ganzo, si può riutilizzare per altre cose, tipo dolci, che ne so un cheesecake o altro, che dici?
Ciao!
Daria says
Bellissima idea… la proverò sicuramente, magari anche con altra frutta secca, tipo anacardi o noci di macadamia… Grazie!
Cami says
Ma che cosa mi diciiiiiiii *_____*
E pensare che non l'avevo proprio rintracciata, oppure non me la ricordavo proprio, questa ricetta sul libro di Sara e Stefano 🙂 grazie per avermela fatta vedere e conoscere, me la vado a ricercare così per capire dove sta e perché me la sono persa… Ma comunque è una meraviglia ed io voglio :Q______
Alla fine non è così laboriosa, nel senso che quando mi preparo gli spaghetti di zucchine mi adopero sempre la sera prima, quindi perché non farlo anche per lo yogurt!!!! VOGLIOOOOOOOOOO!!
Nonostante sia in astinenza da frutta secca, una merenda così non me la leva nessuno. Io voglio assolutissimamente voglio subito, adesso ora, qui!!
PS. Ovviamente sono d'accordo con tutto quello che hai detto prima di lasciare la ricetta <3
Alice Comisso says
Oh *_* pure lo yogurt crudista *_* ma quante ne sai! Un modo diverso per mangiare la frutta fresca che credo in questo periodo abbondi nelle case di tutti. Certo il procedimento ha bisogno del suo tempo ma di lavoro non sembra essercene molto. Io attendo le ricette per usare la polpa (dato che quando faccio io latte la uso per farci delle banali seppur golose palline)
Simona (Bianca vaniglia Rossa cannella) says
Fantastico questo “yogurt”, da provare sicuramente! Questo barattolino è una delizia.
Ti capisco benissimo, non bisogna essere “schiavi” del blog ma dev’essere al contrario il blog deve rappresentare il nostro quotidiano e seguire ciò che piace a noi, in linea con il nostro modo di vivere il cibo… pensa che io con questo caldo e il poco tempo, ultimamente ho pubblicato quasi solo delle “non ricette”… Un bacione
Peanut says
@Francesca:
A me succede soprattutto perchè non potendo fotografare ciò che cucino la sera, che è sempre la preparazione un po' più “elaborata” al contrario del pranzo veloce e semplice, mi tocca magari cucinare le cose per il blog di giorno anche controvoglia, oppure addirittura mi è successo di dover scattare appena prima di entrare a lavoro, finendo ovviamente per arrivare in ritardo -_- Insomma, una scocciatura a volte! vorrei davvero che a volte non si sentisse come un obbligo. Ma tant'è, siam tipe un po' ansiose e paranoiche noi due, nè? 😉
Peanut says
@Mari Z.
Effettivamente io a parte in questo libro non l'ho mai visto in giro, chissà perchè! Eppure è una cosa potenzialmente rivoluzionaria! ;D
bacioni
Peanut says
@cincia del bosco:
Non ti saprei dire di preciso, non l'ho tenuto d'occhio costantemente..son tornata dopo 8 ore e blob, la parte grassa era a galla e un liquido giallino sotto 😀
Magari ci vorrà un po' più di tempo ma non credo la temperatura impedisca addirittura la fermentazione! Anche perchè nel libro non parla di calore 😉
Se provi fammi sapere, così magari aggiungo informazioni utili derivanti dalla tua esperienza!
un abbraccio cara
Peanut says
@golosità vegane:
Ale, non proprio, questo liquido è molto più denso del latte di mandorla. Infatti la quantità di acqua necessaria è molto minore, non si deve ottenere una bevanda ma una crema simile alla consistenza della panna montata di mandorle, quella che si fa con le mandorle congelate.
Anche perchè la parte che viene a galla nel latte di mandorla non è mai così corposa.. potrebbe al massimo somigliare al tuo adorato kefir! ;D
un bacione Ale!
Peanut says
@elenuccia:
Ma come Ele, ti vuoi dare un freno con la frutta che è l'unica cosa che puoi mangiare in quantità industriali senza avere altro che effetti positivi?! Forse ti devo far vedere io qualcuno che mangia davvero “troppa” frutta…;D
Capisco che chi può scendere all'alimentari sotto casa e prendersi una confezione di yogurt possa non essere troppo entusiasta al pensiero di passare due giorni per potersi mangiare l'equivalente di un vasetto, però in generale il procedimento secondo me è una figata! 😉
W la frutta! un bacio Ele
Peanut says
@An:
grazie per l'entusiasmo! in realtà il sapore diventa acido quindi non è che ci sia uno spiccato sentore di mandorla. Ma sarà che per me anche quello di soia è simile a quello “vero” mentre c'è gente che non riesce a mangiarlo, quindi forse non faccio testo! 😀
fammi sapere comunque, grazie!
a presto
Peanut says
Ho veg:
ma infatti chi ha parlato di mangiare solo un yogurt per colazione?! Già qui c'è tanta frutta, ma con lo yogurt “normale” (per noi alternativi, di soia :D) usavo metterci i cereali, o altra frutta fresca accompagnata da frutta secca o disidratata, bacche di goji…non mi sembra per niente deprimente! Che ti mangi tu a colazione?! 😀
Secondo me si può usare tranquillamente perchè la consistenza “regge” bene, solo che per fare un dolce ti ci vogliono un kilo di mandorle però! ;D
Peanut says
@Daria:
sìì, se provi con un altra noce fammi assolutamente sapere!! 🙂
Peanut says
@camiria:
ahaha Camii! Secondo me siamo in una fase in cui ci entusiasmiamo veramente per nulla xD
ci sembra di star scoprendo l'America 😀
comunque, è una figata, sì! 😉
anch'io sto mangiando un po' meno frutta secca…per i miei standard da divoratrice seriale di noci e company 😀 ma in caso di voglie è sempre bene avere uno yogurtino a portata di mano 🙂
un bacione!
Peanut says
@Alice:
No, in effetti l'unico procedimento è quello di frullare e filtrare poi sia nella fase precedente che in quella successiva lo devi solo lasciare lì buono buono a fare il suo lavoro 😉
La ricetta per il riciclo arriverà presto..ma sempre di palline si tratta però ;D
Peanut says
@Simona:
Beh,se d'altra parte è quello che davvero hai preparato in questi giorni non vedo proprio perchè dovresti sforzarti e pubblicare altro. Come dici tu è giusto che il blog rispecchi quello che cuciniamo e mangiamo ogni giorno, a parte quando si arriva a livelli in cui ti pagano per fare quello che fai e allora vabbè, ti puoi permettere anche di fare gelati solo per lasciarli sciogliere e di conseguenza fotografarli, anche se probabilmente non riuscirei a farlo comunque! Ognuno poi vive il blog a modo suo, per l'amor di dio..
Grazie, mi fa piacere che ti sia piaciuto 🙂
un bacio bellissima!
Marzia Riva says
Meraviglioso questo yogurt la cui ricetta già la conoscevo perché anche io ho il libro ma che pigramente non ho mai preparato. Quando poi ho scoperto l'intolleranza ai fermentati l'ho del tutto accantonata. A vederla proposta da te mi torna una gran voglia, fosse solo per avere l'okara per prepararci sfiziosi dolcetti e le mie amate polpette. Grande Lucrezia, mi sei mancata!!!
Ps l'essiccatore e' un gran bel gioco…. Devi prenderlo prima o poi 🙂
Erica Di Paolo says
Essicatore ti bramo anche io (ma prima bramo una cucina più spaziosa). E questo yogurt….. ma ne vogliamo parlare? Certo un po' elaborato e lungo nella preparazione (ultimamente fatico a predispormi a certe lavorazioni), ma sono certa che il risultato sia magnifico!!
Nulla accade per caso, mia cara Lu. Anche la distanza (forzata) dal blog sarebbe stata necessaria e utile.
Un bacione tesoro.
ricettevegolose says
Che meravigliosa idea, originale e aggiungerei anche geniale…servita anche in maniera golosa 🙂 Complimenti per la sperimentazione e per l'ottimo risultato 😉
consuelo tognetti says
Probabilmente noi food bloggers sentiamo un po' questa pressione e anch'io spesso cucino con la voglia di condividere + che x il desiderio di mangiare! Forse fa bene ogni tanto gioire di questa pausa e direi che la tua fase crudista mi ispira anche molto…quasi quasi ci faccio un pensierino, anche se ti confesso che l'attrazione che ho x il forno potrebbe allontanarmi dai buoni propositi 😛
Peanut says
@Marzia:
!!! grazie! 🙂
Intolleranza a tutto ciò che è fermentato?? Accidenti! Quindi niente tempeh, salsa di soia eccetera?
Mi spiace allora che questo yogurt non lo possa fare..anche se non sono aggiunti dei fermenti, quindi magari ti può dar meno fastidio? Non saprei : nel caso, yogurt al marito e polpette per te! <3
un bacione
Peanut says
@Erica:
di solito anch'io fatico a dedicarmi a preparazioni più lunghe, però questo periodo mi ha tirato anche fuori una motivazione che non credevo di avere; veder nascere le cose dal nulla, vederle cambiare di forma e di stato..non so, ma mi regala un certo brivido 😉
grazie carissima, ti abbraccio forte 🙂
Peanut says
@ricettevegolose:
Grazie Alice, che carina! ^_^
Peanut says
@Consuelo:
Zia, sono contenta che ti ispiri la mia “fase” e spero di riuscire a deliziarti ancora prossimamente!
Un bacione!
Ileana Pavone says
Capisco tutto Lù, se riesco a portare avanti il blog nonostante tutto è solo perché per adesso è ancora un modo per evadere da tutti i pensieri.. altrimenti se dovessi viverlo come un obbligo non ce la farei.. Quindi prenditi i tuoi tempi, perché se poi crei dei piatti così… 🙂
Lo yogurt di mandorla, io credo che lo adorerei troppo e mi incuriosisce molto.. appena ho un po' di tempo lo provo, anche con le carote so che lo adorerei 😀
Un bacione Lù, continua così :***
elenuccia says
Guarda che ne mangio proprio tanta di frutta. In questo periodo a volte pranzo con una bella fetta di cocomero da 4 kg 😉
sapevo che di verdure se ne possono mangiare a quintali ma la frutta ha lo zucchero e oltre una certa quantita' sarebbe meglio limitarsi. ISe non stessi attenta potrei mangiarmi un chilo di albicocche mentre preparo la cena.