Capita che il periodo del compleanni sia sempre un po’ tormentato da riflessioni di tipo esistenziale e escatologico, e anche quest’anno in effetti non sono mancate.
Non che i 21 mi abbiano mandato in crisi come i venti, che quelli proprio mi turbarono parecchio, però son momenti in cui volenti o nolenti ti metti a tirar le fila, a tornare indietro a cosa hai fatto in rapporto a quello che avresti voluto o potuto fare, e cercare di capire come adoperarti, siano gli obiettivi cambiati o rimasti gli stessi, per realizzarlo.
Il punto principale quindi è senza dubbio capire se si hanno degli obiettivi.
Ecco, fino a poco tempo fa avrei detto che no, non avevo la minima idea di dove stessi andando, che preferivo neanche pensarci, per non inquinarmi il presente con pensieri ansiogeni. Però capita anche che così finisci per vivere un presente spersonalizzato e spersonalizzante, in cui vai avanti per inerzia e per dovere, mentre cominciare a guardare un po’ più a lungo raggio è alla fine utile anche per costruire ogni tassellino del presente in funzione di quel che vorresti fosse il tuo futuro, e quindi, presumibilmente, ma non obbligatoriamente, facendo ciò che hai scelto di fare, quello che davvero ti rende felice e ti soddisfa. Fortunatamente da questo punto di vista sono sempre stata lasciata totalmente libera di (pensare a come) realizzarmi, senza pressioni o grosse aspettative di alcune sorta.
Come dicevo qualche post fa, ormai credo di averlo anche solo a grandi linee capito, e non è facile andare avanti a fare quello che fai ignorando i richiami dal mondo esterno, che bussa sempre prepotentemente alla tua porta, per continuare quel percorso che non è più (o forse non è davvero mai stato) fonte di tanto interesse, nè di sbocchi, ma solo accumulatore di fatica e ladro di tempo che potrebbe esser speso in modi che davvero ti rendano serena.
Quando sei andata avanti la maggior parte della tua vita a fare le cose per solo dovere, o per esclusione, e finalmente trovi quel che potrebbe trasformare una mera esistenza in una Vita, eh, è un peso continuare a sentire degli obblighi, e sentire di doverli comunque mettere al primo posto. In tale clima di riconsiderazioni, ci si è infilato pure di mezzo l’ottenimento della residenza universitaria chiesta ormai quasi dieci mesi fa, che mi viene a scombussolare un periodo già di per sè non dei più tranquilli. Posso dire con certezza che ciò che mi spinse a fare richiesta, è proprio quel senso del dovere di cui parlavo poco fa, -“è un’esperienza che una persona normale di solito fa”-, perchè da parte mia, non ho mai avuto alcun desiderio di trasferirmi in una piccola camera condivisa lasciando casa mia, la mia cucina, i miei elettrodomestici e gingilli per cucinare, il mio armadietto personale con i miei ingredienti (e per me non è affatto un aspetto secondario, ma anzi), le mie abitudini, la mia routine a cui è vero che sono troppo attaccata ma.
Ma per quanto difficile sarà in ogni caso, è qualcosa a cui puoi pensare di rinunciare quando ti appresti a lanciarti in quel qualcosa che sai che è quel che fa per te, quello che hai cercato e desiderato. Non se quel che stai andando a fare è dare priorità a quella che al momento è l’ultima della tue priorità. Anche se dovrebbe. E allora è un serpente che si morde la coda.
Insomma devo ancora valutare, l’ansia è parecchia, la motivazione inesistente, e il sacrificio diventerebbe ancora più grande che fare ogni giorni avanti e indietro tra due città. Tra i buoni propositi c’è anche quello di superare antiche paure e provare cose nuove, ma, questa??
Situazione confusionale che solo il tempo potrà risolvere a parte, credo di essere arrivata a un punto della mia vita in cui posso dire di essere sostanzialmente contenta di essere come sono. Posso affermare di essere arrivata a conoscermi (quasi) fino in fondo, soprattutto grazie al confronto con le persone con cui -superficialmente- intreccio rapporti ogni giorno, confronto che fino a poco fa mi tormentava, palesando quanto diversa fossi da tutti i miei coetanei, quanto, allora credevo, sbagliata. Mi laceravo al pensiero di non essere circondata da amici, di non uscire a divertirmi come la maggior parte dei coetanei fa, fino al momento in cui non ho capito che quella che decideva, ero io. Che forse non volevo essere davvero così. Che forse sono sempre stata davvero un po’ solitaria, anche quando non ero sola. Ma quando lo sono diventata, il vuoto è diventato schiacciante, facendomi sentire inadatta e di troppo.
Adesso sono contenta di essere così, di non aver paura di rimanere da sola con me stessa, di non aver bisogno di aggrapparmi a qualcun altro (tranne uno?), per sentirmi completa, per non avere paura, per sopravvivere. Non invidio più nessuno, non invidio più quello che non ho e che non ho avuto, nonostante sia decisamente di più di quello che ho avuto. Non guardo più agli altri pensando che siano come avrei voluto essere. La verità è che non lo sono e non ho voluto esserlo.
Sto sempre più rendendomi conto che il mio mondo è fatto di piccole cose, che non è sbagliato se il mio concetto di divertimento è diverso da quello della maggior parte delle persone, se mi basta un giro tra bancarelle di cibo quando c’è il sole per stare bene, se mi basta giocare con la forma le nuvole in un giorno di cielo sereno per pensare che la vita è bella, se mi basta una canzone che non sentivo da tanto per farmi tornare il sorriso, se mi basta avere delle persone con cui condividere tutto questo, anche se solo virtualmente, per poter dire che ho delle amiche.
Spero di riuscire sempre più ad avere quel coraggio che mi manca, quello che mi fa buttare nelle esperienze sì, ma quelle che davvero mi interessa di fare, e allo stesso tempo il coraggio che mi induce a dire no a tutto ciò che farei per mille altre ragioni che non siano la mia unica volontà.
Vedete, che nemmeno il compleanno posso festeggiare come le persone normali.
Eccetto che per la torta. Eh, Quella sì, ci deve essere e deve essere rigorosamente di quelle che se non fosse il tuo compleanno, non prepareresti mai. Un regalo che ti devi. E che solo tu puoi azzeccare perfettamente. Quando ho visto questa per la prima volta, ho sentito un brivido. Sembrava che fosse stata concepita apposta per me, cioccolato, anacardi, cocco, niente zucchero, una base insolita e rustica allo stesso tempo, una crema confortante e peccaminosa. L’avevo trovata.
Torta tutt’altro che light, non ho potuto trattenermi dall’alleggerirla un po’, diminuendo l’olio di cocco sia nella base che nella crema, dove l’ho sostituito parzialmente con del latte di cocco, e dal ridurre il dolcificante della crema, di parecchio in realtà, perchè sospettando che sarebbe stato troppo per i miei gusti ho assaggiato mentre preparavo e mi sono fermata quando avevo raggiunto il grado di dolcezza desiderato.
Il risultato è comunque un dolce nient’affatto leggero, ma che sfida a tal punto la tua forza di volontà, che se riesci a mangiarne una sola fettina, è perchè qualcun altro l’ha spazzolato prima di te.
Tarte di mousse al cioccolato e caffè
per la base:
nocciole spellate: 100 g
fiocchi d’avena (gluten free o di riso se siete celiaci): 150 g (100+50)
olio di cocco*: 30 ml
sciroppo d’acero: 2 cucchiai
malto di miglio: 1 cucchiaio abbondante
acqua: qb (2-3 cucchiai)
*nella ricetta originale 60 ml di olio di cocco al posto dell’acqua
Per prima cosa tritare finemente, a farina, 50 g di fiocchi d’avena, per poi metterli da parte. Inserire nel robot le nocciole e tritarle finemente (non è un problema se tirano fuori un po’ di olio), aggiungere quindi i fiocchi precedentemente tritati, l’olio di cocco sciolto a bagno maria, lo sciroppo d’acero e il malto e far andare le lame finchè non comincia a stare insieme. Aggiungere anche i fiocchi d’avena lasciati interi e processare per tritarli, ma non tanto da ridurli in farina, quindi aggiungete acqua quanta basta per far stare tutto il composto insieme. Porre l’impasto sul fondo di una tortiera a cerniera da 25 cm imburrata con olio di cocco solido e schiacciare appiattendo bene. Bucherellare il fondo e cuocere a 180° per 12-13 minuti, finchè i bordi non sono leggermente dorati.
per la crema:
anacardi ammollati per almeno 4 ore: 200 g
sciroppo d’agave/sciroppo d’acero*: 100 ml in tutto
olio di cocco**: 60 ml
panna di cocco da cucina (o latte di cocco full fat)**: 80 ml
cacao amaro in polvere equosolidale: 30 g
cioccolato fondente biologico al 71%: 70 g
estratto di vaniglia: 2 cucchiaini
caffè in polvere: 1 cucchiaino raso
sale marino integrale: un pizzico
fiocchi di cocco essiccato bio: qb per la decorazione
*175 ml di sciroppo d’acero nella ricetta originale
** 125 ml di olio di cocco nella ricetta originale
Scolare gli anacardi e porli nel boccale del minipimer insieme alla vaniglia, all’olio di cocco sciolto, al latte di cocco, il cacao, il cioccolato sciolto a bagnomaria, un pizzico di sale e i dolcificanti e frullare fino a ottenere un crema liscia, ci potrà volere un po’. Aggiungete anche la polvere di caffè e assaggiate, valutando se aggiungere altro sciroppo di agave o di acero secondo il vostro gusto. Per me era perfetta così amando sentire pienamente il sapore del buon cioccolato, che si perde se si usa troppo zucchero.
A questo punto sistemare la crema sulla base, livellando la superficie, e decorare con i fiocchi di cocco. Riporre in congelatore, e dopo due ore coprirla con un foglio di pellicola.
Io l’ho lasciata in congelatore tutta la notte, e l’ho rimossa il giorno dopo circa due ore prima di servirla, facendola scongelare in frigo.
Solo..provatela, e mi amerete ♥.
consuelo tognetti says
Alla luce di tutte le tue riflessioni introspettive posso solo pensare che hai davvero imparato a conoscere te stessa ed i tuoi bisogni..non è cosa facile ed io che ho 10 anni + di te non ci sono ancora riuscita!!!!
Sono certa che troverai la tua strada e che sarà quella giusta x te e per nessun altro!
Hai fatto proprio bene a prepararti questa torta peccaminosa, te la meriti tutta..anche se un piccolo assaggio lo potevi anche lasciare alla tua zietta U.U
Un bacio tesoro ed in bocca al lupo x tutto!
Letiziando says
mi perdo nelle tue parole e nella libidine di questa torta…..
un abbraccio sincero
Michela Visonà says
Non vedevo l'ora pubblicassi la ricetta della torta! E' da urlo!! Cocco, cioccolato, anacardi….Tutte cose alle quali non so resistere! Dev'essere stata una bomba! Il tuo compleanno è stato dopo il mio ed io devo ancora pubblicare la mia di torta! 😉
Cmq ti ammiro molto per le cose che scrivi e per come le scrivi. Sai capire te stessa e alla tua giovane età non è facile…Io a 21 non sapevo nemmeno di stare al mondo… Non che adesso sia migliorata molto eh, pero' ho un cervello che ogni tanto ragiona, cosa che alla tua età non accadeva… Vivevo d'istinto…
Tu invece sei troppo avanti!!!
Un abbraccio
Francesca P. says
Sorvoliamo sul fatto che hai compiuto 21 anni e io ad agosto ne faccio 36 (!!!!!) perchè se no mi deprimo, credo che tu sia davvero AVANTI per la tua età, sorellina… il tuo leggerti dentro e riflettere appartiene ad una persona che ha già fatto un percorso importante e pensa in modo maturo… chiederti cosa vuoi fare e cosa è meglio per te è importante, perchè si tratta di scelte che poi segnano il tuo futuro e non si possono prendere con superficialità… anche se per fortuna nulla è definitivo e si può sempre cambiare idea o direzione, perchè quello che pensiamo oggi magari non lo penseremo più un domani… e allora rifletteremo ancora e decideremo passo passo come vogliamo vivere… dove, facendo cosa, con chi… hai talmente tanto tempo dalla tua parte, il bene più prezioso! Tienitelo stretto, è lui il punto di forza… 🙂
Detto questo, un dolcino la sera me lo concedo sempre e un bel tuffo in una torta black ogni tanto ci sta tutto! Soprattutto se ci sono le chips di cocco… 🙂
Monica Gentili says
Deliziosa! mi viene voglio di rompere lo schermo del pc per prenderne una fetta 🙂
letissia says
Noi ti amiamo già, piccola Peanut, tanti auguri 🙂
Mila says
Io ho più del doppio dei tuoi anni…..anzi diciamo che ho i tuoi stessi anni e tutto il resto è esperienza!!!! E per tirarmi su il morale mi sono segnata tra i tuoi lettori e mi vorrei fregare una fetta di torta!!!!!
Buona giornata ed anche se in leggero ritardo auguriiii
Erica Di Paolo says
Ci si sente a disagio nel mondo quando non si sta bene con se stessi, generalmente. Quando si proietta la nostra vita sulle vite degli altri. E si sta bene nella diversità del mondo quando si è in pace con se stessi e quando ci si ama, ci si apprezza e ci si rispetta per ciò che siamo, per la forza che mettiamo nel rincorrere ciò che vogliamo, per i nostri piccoli e grandi traguardi e anche per i nostri fallimenti, che ci insegnano a crescere. Ripenso a quando ti conobbi, ai tuoi post. Vedo una trasformazione pazzesca e non posso che gioirne. I cambiamenti destabilizzano, ma la vita è un cambiamento continuo. Finché una mano terrà saldamente in pugno ciò che è certezza, non ci sentiremo mai pronti a saltare nel vuoto. A te quella follia non manca, devi solo veicolarla nel verso giusto. Questo è quello che credo. Quell'ansia che descrivi non può che essere motore di crescita interiore, che ti porterà a prendere decisioni. Oggi legate ad una residenza universitaria, domani legate alla scelta di un lavoro, o altro. Corri verso ciò che tu senti di volere, anche se ti fa paura. Mettiti in gioco e superati. La bellezza della vita è anche questo.
Anche io amo guardare le nuvole e mi emoziono a vedere come una farfalla mi voli vicino. Sorrido nel sentire il profumo di un prato fiorito e mi vengono gli occhi lucidi davanti ad un tramonto. Comprendo tutto benissimo e sento che hai ingranato la marcia giusta.
Questa torta Lu è la fine del mondo. La salvo tra i “must do” nella speranza di riuscirci, prima o poi. Perché mi sono lanciata in una nuova esperienza. La paura è tanta e il tempo libero sempre meno ^_^
Ti abbraccio piccola stella mia. Sono orgogliosa di te, lo dico davvero.
Alice says
Hai festeggiato alla grande con questa meravigliosa torta…e hai fatto benissimo 🙂 Però mi permetto di dissentire su una cosa…non serve fare questa torta per apprezzarti…a me è bastato leggere quello che hai scritto…sarà forse anche perché mi ci rispecchio pari pari, tranne purtroppo per il fatto che, nonostante i miei sforzi, io ancora non riesco ad apprezzarmi molto per come sono…le tue parole però mi incoraggiano a farlo, e non posso che ringraziarti di cuore per averle condivise <3
cincia del bosco says
Buon compleanno! che slurpissima torta, notevole.
Hai fatto un gran lavoro su di te, brava davvero.
Per quanto riguarda “la decisione” prova per un attimo a non decidere nulla, a porti la domanda, un po' come hai fatto in questo post e vedere cosa emerge da sé…
poi mi dici
bacio grande
Su
Alice says
è difficile fare le cose e prendere le decisione “solo perchè si vuole”. le pressioni esterne, delle persone a cui vogliamo bene, il confronto con gli altri sono sempre presenti (e io ahimè sono piuttosto debole nel resistere a questo…). quando si riesce a capire il perchè si prendono delle decisioni, quando sappiamo ciò che vogliamo e ciò che non vogliamo abbiamo fatto già un grande passo. poi bisogna portarlo avanti…tu, nelle tue riflessioni dimostri una grande maturità! questa torta poi…che golosità!
Peanut says
Teoricamente parlando io credo anche già di sapere qual è. Devo solo capire come fare non soltanto per realizzarla, ma per il momento anche per cominciare a imboccarla, visto che ormai è evidente che fin qui, ho un po' sbagliato.
Zia, io ci ho provato, giuro, ma non c'è stato verso! ;D
un bacione e lunga vita al lupo
Peanut says
Meglio perdersi nella libidine della torta, fidati 😉
grazie Letizia 🙂
Peanut says
Uahaha, beh, sai quante p… mentali in meno, Michela?
L'istinto va ascoltato, io credo, e a me quel briciolo di follia manca..o meglio, ce 'ho per quanto riguarda le cose che mi entusiasma fare, ma non so essere abbastanza risolutiva quando invece c'è qualcosa che non voglio fare ma non riesco comunque a dire di no..
La torta, sì, era una bomba, anche calorica ;D Però, oh, talmente buona che non ce la facevi nemmeno a sentirti in colpa 😉
un abbraccio a te
Peanut says
Si, alla fine credo che, nonostante da una parte sia un po' tardi perchè certi percorsi magari si cominciano prima, dall'altra penso che infondo avrei potuto continuare per una strada che non era la mia anche più a lungo prima di rendermi conto che non mi rendeva felice, quindi in un certo sì, spero di essere sempre in tempo a operare una svolta, benchè non sappia assolutamente da dove partire, anche perchè come sempre, c'è la convinzione fondata o no, che sia qualcosa di impossibile da realizzare. Insomma, ho tempo sì, ma non so neanch'io se ci credo..
Forse ho bisogno di un altro tuffo in una torta black per chiarirmi le idee 🙂
grazie e un mega abbraccio alla mia grande sorella 🙂
Peanut says
Ehehe, ma grazie! ^_^
Peanut says
♥ ♥ ♥ ♥
MARI Z. says
Sei una bimbetta!!! …. potrei tranquillamente essere tua madre!
…e per quel che ti conosco virtualmente, tu hai già un bel carattere e un bel modo di pensare. Il coraggio viene con l'esperienza e pure con qualche porta chiusa in faccia, ma l'importante è voler bene a sè stessi e cercare il più possibile di farsi rispettare!
Torta stra-GOLOSA!!! ottimo modo per festeggiarSI!!!!
tanti auguri bellissima “nocciolina”!
Federica says
Non dirmi che ti hanno mandato in crisi i 20 lo scorso anno eh altrimenti io ho varcato gli “anta” mi sento una vecchia bacucca :))))
Non è facile non subire le pressioni del mondo esterno, prendere delle decisioni solo per se stessi senza lasciarsi condizionare dagli altri. Purtroppo ne so bene qualcosa e me ne sono resa conto quando ormai era tardi. Hai tutta una vita davanti e sei molto più consapevole di me alla tua stessa età, credi nei tuoi sogni e non lasciare che nessuno possa infrangerli ed influenzare le tue scelte.
Con questa torta hai festeggiato un compleanno davvero coi fiocchi. Me la tengo a mente per il mio…posso?
Un abbraccio, buon we
Peanut says
Grazie Mila, sei la benvenuta 🙂 la prossima volta avvisami che ti lascio una fetta 😉
Peanut says
Sai cosa, a me manca proprio quella certezza, quella mano che se decido di lasciare, so che ritroverò qualora abbia bisogno di ritenermici stretta. E credo sia proprio quello che frena quella follia che son certa anch'io che ci sia, ma a cui ancora non ho dato modo di esprimersi. Non credo che il coraggio mi manchi, in realtà, credo solo che si manifesterà nel momento in cui mi si paleserà quell'occasione che riconoscerò come l'Occasione, e allora non avrò paura di saltare, pur sempre nel vuoto. Credo che tutte queste titubanze non rivelino che la consapevolezza che non è in questo che mi devo lanciare. Ma sapere lo so, il difficile è agire poi di conseguenza, svincolandosi da tutte le convenzioni, i doveri morali eccetera. Mi fa tanto piacere però che tu noti dei cambiamenti, e in un certo senso, (spero), una crescita. Sono contenta di avere te accanto che segui il mio cammino. Una certezza da tenere saldamente in pugno?? 😉
Erica, che ti devo sì, cerca di trovare il tempo perchè non merita, di più! Davvero, l'hanno apprezzata proprio tutti, son fioccati complimenti, non me l'aspettavo 🙂
Ti abbraccio forte, forte, forte
Peanut says
Alice ^__^”
La mia storia, a cui magari faccio degli accenni qua e là, rivela sicuramente che se ci sono riuscita io, c'è speranza per tutti 🙂
ti mando un bacione, grazie 🙂
Peanut says
Eh, ma la risposta la so sai, non è mica quello che mi blocca..son le pressioni che sento dall'esterno, ma anche dal mio senso della “morale” e del dovere. Quindi alla fine credo solo che provando effettivamente cosa voglia dire potrò dare dimostrazione -a me e agli altri- se fa o non fa per me. Sicuramente se vedrò che non mi trovo bene non continuerò solo perchè penso sia socialmente giusto.
..Poi ti dico! 😉
Grazie Su, un bacio a te 🙂
Erica Di Paolo says
Quando parlavo di mano che stringe certezze, non mi riferivo ad un'altra persona che ci sostenga. Sono cresciuta prendendo decisioni che mi hanno portato ad essere SOLA e AUTONOMA, a imputare decisioni solo a me stessa e a non dipendere da alcuno, seppur a qualcuno fossi legata. Nel rispetto di un rapporto ai tempi e serenamente ora che quei legami non ci sono più. Ma la mia mano l'avrai eccome, perché io questa crescita la vedo e in questa crescita credo. E non l'ho mai nascosto!!
La farò la farò la farò la farò la farò ^_^
Buon inizio di settimana dolcissima Lu. Prendo il tuo abbraccio con infinito piacere e ricambio di cuore.
Peanut says
Vedo che mi hai capito perfettamente Alice, eppure la vita è una ed è la nostra, dovremmo davvero cercare di prendere quelle decisioni che sappiamo essere le migliori per noi. Come dici tu, sapere cosa si vuole è già un gran passo, ma saperlo portare avanti poi è un altro par di maniche! 😀
Grazie mille, ti abbraccio!
Peanut says
Grazie Mari, sono sicura di non esagerare se affermo che molte di voi qui mi conoscono davvero molto di più che mille altre persone con cui più o meno supercialfente ho a che fare tutti i giorni.
Era davvero buona la torta, sì 🙂
un abbraccio
Peanut says
Sto andando in quella direzione, ci sto provando, sempre più, spero di riuscire a sfruttarlo bene “tutto questo tempo” che ho, però, perchè lasciarselo scivolare tra le dita è un attimo eh..
Chiaro che puoi, anzi, te lo stra-consiglio!
Grazie di essere passata Fede, mi ha fatto piacere 🙂
un abbraccio a te
elenuccia says
La mia impressione è che tu sia una ragazza estremamente matura a dispetto della tua giovane età. Questa maturità te la sei guadagnata con tanta sofferenza ma credimi se ti dico che sarà il tuo punto di forza per tutta la vita. Conoscersi intimamente e stare bene con se stessi è una di quelle cose “che non si possono comprare” 😉
Cerca di seguire le tue inclinazioni, certo è difficile gestire le pressioni che vengono dall'esterno ma secondo tu sei una che d il meglio di se quando è sotto pressione. Quindi sono sicura che saprai trovare la tua strada anche di fronte a questa scelta che capisco benissimo non sia facile da fare. Personalemente non so se sarei andata in uno studentato, mi piace troppo la mia indipendenza che non so se ci rinuncerei. Sono stata in affitto da studentessa in un appartamento condiviso con altre due ragazze, ma non so se sia proprio la stessa cosa che in uno studentato. Non ho esperienza su questo quindi non so cosa consigliarti.
Francesca says
<3 Solo questo
labalenavolante says
Uh ho seguito le tue impronte fin qui.. e trovo questo bellissimo spazio.. e questa ricetta!! SBAV! Hai detto cocco e cioccolato? Ho letto bene? Basta questo e ho già le papille che fanno la ola.
Mi ha colpito molto quello che scrivi.. io finito il liceo classico pensavo che in Grecia parlassero il greco antico.. ero così naiv! Mi sono laureata in lingue.. nel frattempo 3 lavori per mantenermi, vivevo con 4 ragazze in un mini appartamento con i miei 3 gatti e un cane.. poi sono partita per Berlino, tornata ho preso una seconda laurea che non c'entrava un fico secco con la prima.. passando dal lavorare in canile a una galleria d'arte.. e ancora non so cosa voglio fare da grande!! Però di certo me la sono vissuta, almeno fin qui, perchè mi ha sempre aiutato scegliere pensando al fatto che non voglio avere rimpianti. Quella è la direzione che ho voluto seguire, con scelte spesso controcorrente. Eppure la nostra vita profondamente sa cosa è giusto per noi in un certo momento. C'è da saperla ascoltare e poi avere il coraggio di essere noi stesse al 100%. Perchè è questo che ci rende speciali!
un bacione e auguri, 21 anni sei un fiore!
Peanut says
Mi basta 🙂
Peanut says
Vedi, proprio a conferma di ciò che dicevo poco più su, il tuo commento è una dimostrazione di quanto ormai mi conosciate davvero, e quanto riusciate a capirmi pur nei maldestri tentativi di spiegare qualcosa che neanch'io alla fine so bene. E' proprio vero che sono le situazioni di pressione a farmi attivare e a riuscire a portare a termini degli obiettivi. E' anche vero che quando gli obiettivi son così distanti sarebbe bene cercare di bloccare la strada a infiltrazioni superflue o non volute, perchè altrimenti, quelle risultano solo perdite di tempo prezioso per altro..
forse so quello che devo fare 🙂
un bacione Ele, e grazie
la sissa says
L'avevo adocchiata eccome questa crostata!!! E son contenta che l'hai replicata perchè mi aveva lasciata perplessa sul passaggio in freezer della stessa.. Quindi merita, mi pare di capire………
Sei stata bravissima!!
genny says
in tante tante di quelle parole, mi ritrovo. :*
Peanut says
Siì,sì, letto benissimo! 😉
Sono perfettamente d'accordo, l'unico modo per non avere rimpianti arrivati alla fine è quello di dar retta a quella vocina che ha fastidiosamente ragione, che cercheremo in tutti i modi scacciare, ma proprio perchè nel profondo sappiamo che dice il vero 🙂
Grazie mille per essere passata, a presto!
Peanut says
Assolutamentissimamente, parola di lupetto!
Io come vedi però l'ho spostata molto prima in frigo, non l'ho servita congelata come dice il post, e quella avanzata l'ho conservata tranquillamente in freezer che una volta compattata regge benissimo anche senza “anello” 😉
grazie, a presto!
Peanut says
ecco, e restano solo parole, o…?? 😉