Circola in giro su facebook un simpatico post in cui, alla domanda “What is the hardest part of being vegan?”, la risposta non è, come molti potrebbero pensare, mangiare al ristorante, mangiare fuori con gli amici, avere il giusto apporto di proteine o altri macronutrienti, che sappiamo bene non costituire un problema, bensì “dealing with idiots”, ossia, avere a che fare con gli idioti.
Ecco, mai cosa più vera fu detta. Questo post non vuole essere in alcun modo offensivo, mi rendo conto che molti anche s’impegnano (molti altri invece non ci provano nemmeno) per cercare di giostrarsi nell’impervio e difficilmente comprensibile mondo dei vegetali (sembra che fino ad allora siano andati avanti a pasta al sugo e braciolina), ma alle volte escono fuori delle perle che varrebbe davvero la pena scriversele tutte e farne una raccolta.
Una delle -ahimè- più frequenti è “ma il pesce però lo mangi!”. Ecco, non so perchè nella concezione di molte persone il pesce non sia considerato un animale.
Forse perchè un po’ più bruttarello degli altri, non scodinzola e non fa le fusa, ma ci tengo a specificare una volta per tutte che il pesce è un animale e di solito un vegano (ma anche un vegetariano) non lo mangia. E se trovate qualcuno che si definisce vegetariano pur mangiando il pesce, il problema è suo, quindi sì, potete infamarlo tranquillamente, anche da parte mia.
Paradossalmente, si trovano altrettanto frequentemente quelli che ti chiedono se però, il pane e la pasta li mangi. Questo significa la differenza tra animali e vegetali non è proprio ben chiara alla radice, che probabilmente il giorno che a scuola spiegavano la divisione tra regni tali individui o dormivano, o costruivano areoplanini di carta, o si scambiavano bigliettini amorosi o avevano proprio bigiato. E badate bene che io a scienze son sempre stata una pippa, eppure non ho mai pensato nemmeno per un attimo che se chiamavo una banana quella arrivava trotterellando da me e magari mi dava pure la zampina se gliela chiedevo.
C’è anche chi poi confonde l’alimento “light” o “integrale” col vegetale. Che finchè leggi “senza lattosio” su un latte te lo posso anche accordare, ma per quale relazione un cornetto fatto con farina integrale non contiene burro o uova?! E me ne hanno offerte eh, di brioche integrali!
Una delle più fantasiose è stata la richiesta se io mangiassi datteri e albicocche disidratate. “Sai, col fatto che sono secche..”. Non chiedetemi di più, non l’ho ancora capita.
Ho ricevuto anche altre domande, addirittura a sfondo sessuale che mi riservo di esplicitare in queste sede perchè non vorrei mai turbare nessuno, sia mai che qualche minorenne stesse leggendo.
Insomma, è evidente che c’è ancora un po’ di confusione a riguardo. Colui che sostiene che non si mangi altro che verdure può essere esattamente lo stesso che ti offre un panino al tonno due secondi dopo, e quando succedono cose del genere, sono divisa tra il pensiero che la persona che ho davanti abbia serie mancanze e tra il sospetto che infondo non gliene freghi veramente di ciò che posso o non posso mangiare ma in fin dei conti voglia solo prendermi per i cosiddetti.
Succede a volte che, scoperto il fatto che i cereali non soffrono, e che quindi il riso lo posso mangiare, sorga un altro dilaniante dubbio:
“Ma il risotto, come lo mantechi???”
Ecco, questo risulta un interrogativo che non fa dormire la notte molti. Mantecare il risotto sembra una condizione imprescindibile per poterlo mangiare.
Ora, posto che mia mamma onnivora ha sempre fatto il risotto senza aggiungere alla fine nè parmigiano nè burro e che quindi volendo, solo stando attenti alla cottura si può fare un risotto decente, modi per mantecare ce ne sono.
Qui ve ne avevo proposto uno, qua, invece, in un solo post, addirittura due.
Oggi ve ne suggerisco un altro, cosicchè sarà chiaro una volta per tutte che: sì, i vegano mangiano risotto e sì, se vogliono lo mantecano pure.
Risotto pere, radicchio e noci mantecato al vegrino
radicchio rosso: 80 g
pere kaiser: una piccola (circa 100 g)
vegrino: un cucchiaio abbondante (qui come farlo)
noci: 3
brodo vegetale: 350 ml circa
cipolla rossa: 1 pezzetto
sale marino integrale, olio evo
parmigiano veg (facoltativo)*ho barato, lo ammetto! ho usato quello a cottura rapida così da accelerare i tempi
Mi sembrava doveroso offrirvi un post un po’ più leggero rispetto all’ultimo. Per chi si stesse chiedendo come sto, comunque, ecco, non è cambiato molto. Anzi, essendo ricominciata l’università si sta dimostrando ancora più stressante conciliare le lezioni con gli altri impegni e le altre preoccupazioni, e credo di non esagerare se affermo che non sono stata a casa, nell’ultima settimana, molto di più che per dormire. Altre cose dell’altro mondo sono spuntate fuori relativamente alla faccenda,le cose da fare e a cui pensare si sommano, s’intrecciano, si accumulano, tutto sembra non arrivare a una fine.
Avrei voluto scrivere questo post con un po’ di preavviso ma non essendoci riuscita, avevo deciso di farlo stamattina in pullman mentre andavo a Siena, per scoprire al momento di accendere il computer che non l’avevo messo in carica la sera precedente. (Fantozzi in confronto è baciato dalla fortuna). Non ho potuto far altro che scriverlo nella mia testa, per ritrovarmi a pubblicare di fretta, in una mezz’ora prima di scappare a lavoro, senza poter rileggere, nè aver potuto modificare le foto, che spero di riuscire a fare domani se avrò un po’ più di tempo.
Ma oggi è l’ultimo giorno di Salutiamoci (ho anche preso la fregatura del mese più corto, chiaramente!) e ci tenevo a postarlo entro oggi.
Partecipo quindi a Salutiamoci di febbraio ospitato da me, con il radicchio
e al Gluten free (fri) day, iniziativa di Gluten free travel e living
parole vegetali says
nel mio schedario personale: ma il prosciutto lo mangi vero.non è mica carne! il tonno in scatola lo mangi, vero?come se il tonno si suicidasse e si tagliasse a pezzetti per mettersi in scatola da solo. poi… posso ancora ancora capire la carne, ma il formaggio scusa!cosa c'entra! guarda sai, che se non mungi la mucca muore!allora lì, stare a spiegare tutta la storia dietro alla fabbrica del latte, non ne ho più vogli!ma zero proprio.forse troppi hanno visto heidi e ci credono, pensano che tutte le mucche vengano munte a mano dalle manine sante di una bambina che vive fra i monti.aspetta, aspetta.nella top ten risulta una tipa che quando lavoravo in una piadineria, chiede alla mia collega se poteva non mettere: mozzarella, parmigiano, bresaola, mortadella etc.allora la collega si gira verso di me e fa…vale, questa è amica tua!sarà vegana.glielo dici tu che nelle piade c'è lo strutto?dunque questa mi chiede una piada leggera.io le propongo quella all'olio extravergine…e lei: ok.poi le dico…ho il tofu, va bene?e lei…ok.magari verdure grigliate?e lei…ok.mi giro e mentre metto appoggik la comanda, mi dice…ah, per favore…puoi aggiungermi un pò di prosciutto cotto?e io…ah, credevo fossi vegana e lei…beh, si ma il prosciutto cotto lo mangio.dunque cara lucrezia, io ho smesso da un pezzo di stupirmi e soprattutto di dare spiegazioni.tratto sti soggetti come meritano e cioè da ignoranti.
il tuo risotto me gusta.
consuelo tognetti says
Effettivamente ho notato spesso molta confusione a riguardo…anche se ammetto che l'argomento non mi è mai risultato così difficile da capire! Non mi stupisco nel leggere le tue affermazioni ma quest'ignoranza mi fa quasi vergognare x loro!!!!
Buonissimo il tuo risotto, un mix di sapori assolutamente da provare…brava cara!!!
Buon we
la zia Consu
ps: mi è dispiaciuto da matti non aver partecipato..ho avuto un periodo piuttosto complicato e mi è passato di mente..e poi che cavolo febbraio è finito in un lampo 🙁 mi perdoni??? sono molto triste 🙁
veggieriot09 says
Questo risotto e questo “vegrino” sono spettacolari, complimenti :))
Eeeh come ti capisco, tra l'ignoranza e la confusione della gente vengono fuori certi discorsi che non hanno alcuna logica. Avendo inoltre un ristorante (ora che la moda del 100% vegetale impazza) non sai quante ne ho sentite, dalle “vegane” che non vogliono la pasta all'uovo ma poi si mangiano la panna cotta con il miele, o i “vegetariani” che, in una serata a tema di pesce (ahimè) nonostante tu abbia preparato apposta per loro un menù veggie te ne saltano fuori con “e questo che è?! Guarda che il pesce lo mangio mica son vegano!” Ahhhh, ormai ci rido su :b
E comunque domani vegrino per tutti, mi fa troppa gola!!!!
broccolocarota says
Brava! Brava per il post. Brava per la ricetta. Brava per la raccolta. Brava perché riesci a stare al centro quando tutto intorno a te gira vorticosamente. Un abbraccio grande.
Katiuscia says
ahhahahahha Lucre 😀 Come darti torto!
Non so, penso che in fin dei conti il tutto sia riconducibile al fatto che molte persone non si pongono domande (ma proprio nessuna!) e quindi quando dici loro che sei vegan cadono dal pero. “Vegan???? Ma che ‘vo dì?”.
Inoltre in questi ultimi anni siamo venuti alla ribalta noi vegan, ma anche tanti salutisti e intolleranti, quindi se da un lato anche il mondo del mercato si è più aperto alle nostre esigenze, il consumatore medio tende a mescolare tutto insieme e a non capire le differenze.
Anche a me ad esempio chiedono spesso se mangio la pasta, forse perché mi “confondono” con il macrobiotico ultra salutista che va avanti solo di cereali in chicco. Non parliamo poi del pesce… “be’, almeno le vongole le mangi?” -_-‘ Però quella della frutta disidratata non mi è mai capitata 😀
Sul risotto che dire se non che sfondi una porta aperta e che nemmeno mia mamma l’ha mai mantecato alla fine, per renderlo cremoso basta solo cuocere a lungo mescolando spesso di modo che l’amido si stacchi dal chicco e formi la “crema”… il tuo col vegrino è perfetto e sicuramente buonissimo!
Per tutto il resto, un abbraccio fortissimo <3
Annarita Rossi says
Rido ma capisco perchè l'ignoranza è dilagante…..anche la mia…non proprio così ma a volte lo sai ignoro.
MARI Z. says
Tu hai ragione da vendere ma anch'io che mi sono avvicinata per gradi alla dieta vegetariana prima e vegana poi, ho cominciato a togliere per primi tutti gli insaccati e le carni rosse…poi quelle bianche… il pesce … e infine i latticini (anche se, l'ammetto, ancora oggi a qualche pezzetto di formaggio fresco di malga non so resistere!). Comunque non mi sorprendo di alcune domande insulse che la gente fa quando scopre che mangio vegano: il problema è che c'è tanta ignoranza sull'argomento e poca voglia di approfondire per rispetto delle scelte altrui! Risottino prelibato e scusami tanto se non sono riuscita a contribuire al Salutiamoci di febbraio!! 🙁
An Lullaby says
Sai quanti vegetariani che mangiano sushi conosco????? 😀 Io sto ridendo ma credo ci sia abbastanza da piangere! Questa è ignoranza bella e buona, menefreghismo (quindi zero voglia di uscire dall'ignoranza) e anche convinzione che il vegetariano o il vegano siano semplicemente persone strambe con i gusti difficili che vogliono distinguersi e fare i fighi, non è che gliene freghi granché delle motivazioni di fondo ecco. La solita triste chiusura mentale e l'assenza di rispetto. In questo periodo sto pensando seriamente alla possibilità di diventare vegetariana, quindi mi è capitato spesso di parlarne durante una cena con amici e conoscenti. Beh mi sono promessa di non farlo mai più… Credo che il diffondersi negli ultimi anni di teorie e regimi alimentari molto ristretti (tipo crudisti, fruttariani) fino ad arrivare a teorie strambe e pericolose come quelle dei “respirariani” o altre teorie che si fondano su presupposti privi di fondamento scientifico , non aiuti affatto né vegetariani né vegani. Si pensa subito che di fondo ci sia la voglia di distinguersi, di aderire a qualche moda e la chiusura mentale aumenta. Nel mio gruppo c'era un ragazzo che da onnivoro è diventato vegano, poi crudista, fruttariano e ora (non chiedermi perché) so che non beve acqua, gira scalzo, crede che ci si debba alimentare in base al proprio gruppo sanguigno e fa digiuni di giorni e giorni in base alle fasi lunari…e come lui ci sono tante tante persone e questo forse, ripeto, non aiuta coloro che hanno motivazioni non solo più profonde, ma scientificamente fondate. Che si possa vivere ( e in salute!!) senza carne non dovrebbe essere più una sorpresa per nessuno, fermo restando che ognuno dovrebbe essere libero di scegliere il proprio regime alimentare senza essere giudicato e sottoposto a giudizio, ma comunque c'è gente che continua a sostenere che senza carne ci si ammali…
Scusa la divagazione! Il tuo risotto è magnifico e non ha nulla da invidiare ad un risotto “onnivoro”, anzi 🙂 Baci
Daria says
Ah, come ti capisco! Io le peggio le ho sentite dalla commissione mensa della scuola della mia bimba più grande… il pesce è un classico, ma anche il prosciutto non scherza! (infatti una volta hanno provato a rifilarglielo…). Poi ogni volta partono con la storia che “ma allora servirebbe il certificato medico!” Per dire cosa non si sa… Ottimo il tuo risotto! Anch'io delle volte uso il vegrino per mantecare e anche la frutta secca o la crema di mandorle…
alicegrandi says
Un post davvero molto carino…condivido tutto quello che hai scritto…io non amo molto le “etichette” ma se devo provare a classificarmi posso dire che sono vegetariana, perché mangio e cucino per lo più ingredienti vegetali, ma occasionalmente (specialmente fuori casa) mi capita di mangiare latticini e uova…ma MAI e ripeto MAI mi sognerei di mangiare il pesce! E purtroppo di gente che si dichiara vegetariana e mangia pesce ne conosco anche io 🙁 Secondo me sono quelle persone che, più che per scelta intelligente e ponderata, lo fanno per farsi notare, per moda o chissà cosa…
Stupidità umana a parte, questo risotto è strepitoso…i vegan-modi di mantecare i risotti sono i migliori!
Ti capisco sull'essere sempre di corsa, infatti purtroppo io questo mese non ce l'ho fatta a partecipare a Salutiamoci 🙁 Ma leggere il tuo blog è sempre un piacere, è bello e interessante anche quando dici di scrivere un po' più di fretta…a questo proposito quando hai tempo di passare da me, nel mio ultimo post c'è un pensiero per te…un abbraccio e buona domenica 🙂
Peanut says
Ma sì, te l'ho detto che dovremmo fare una bella raccolta, si diventerebbe ricche sfondate!
Solo tanta pietà e tristezza per la tipa della piadina, a me probabilmente ci sarebbe finito dentro anche uno sputacchio 😀
grazie Vale, un abbraccio
Peanut says
Ma infatti, basta che dall'altra parte ci sia davvero un minimo di interesse e non solo l'intenzione di sfottere. Non c'è neanche da dire che è un mondo inaccessibile a chi vegano non lo è, perchè anche tu dimostri che si può non solo benissimo capire, ma anche fare delle cosette deliziose per rimanendo onnivori.
P.S. e che non ti perdono Zia? probabilmente questo mese se non fosse toccato a me non ce l'avrei fatta nemmeno io a partecipare, ma in qualche modo son riuscita a combinare qualcosa!
Grazie comunque per il pensiero, un abbraccio
Peanut says
Non pensavo ci fosse tanta ipocrisia anche da parte di chi si definisce vegano. Io ad esempio ho infatti aspettato a chiamarmi così finchè non sono riuscita a togliere anche l'ultimo millesimo di derivato che consumavo, che si era ridotto alla mozzarella sulla pizza (e solo se andavo al ristorante) e a qualche biscotto compero. Non capisco che guadagni ne abbiano a darsi delle etichette che non corrispondono a verità : Ma tant'è.
Son contenta che ti sia piaciuto! 😉 grazie e a presto 🙂
Peanut says
Grazie, ci provo. Mica voglio farmi risucchiare dal vortice 🙂
un abbraccio
Peanut says
Ecco, esatto, non sapevo proprio la spiegazione tecnica (figurarsi mia mamma!) ma inconsapevolmente è proprio quel che faceva 😉
Sì, penso proprio tu abbia ragione, in effetti quando mangi, ti vesti, vivi senza interrogarti nè sull'origine nè sulle conseguenze di certe cose che fai è anche “normale” che determinati concetti ti entrino un po' più difficilmente se è la prima volta che ci hai a che fare..la prima volta, però. Qui c'è qualcuno che si approfitta! E sono quelli che,per comodità, anche una volta venuti a conoscenza di determinate cose, resettano tutto e continuano come niente fosse :
hihi le vongole 😀 molti pensano che in realtà noi soffriamo per le nostre “restrizioni” alimentari e che quando possiamo cerchiamo di trovare scorciatoie per poterci concedere quello o quell'altro rivedendo la nostra teoria. Oddio, magari c'è chi lo fa, e ora che ci penso, me ne hai fatta venire in mente un'altra, la devo aggiungere!
grazie per il prezioso contributo, un bacino :*
Peanut says
beh, ma finchè non conosci l'uovo di lino ci può anche stare, magari fosse questa l'ignoranza! ma da qui a chiedermi se posso mangiare la pasta, oibò..
è anche vero che anche il “nostro” è un mondo variegato, non siamo tutti uguali, c'è che mangia affettati e addirittura -rabbridivisco- finto pesce vegan, e chi non lo fa..ma tutto questo comunque nei confini di alcune linee base che non trovo così complicate! 😉
non è difficile imparare! …lo sta facendo persino mia mamma…:D
Peanut says
Ma infatti è un post totalmente pacifico, volevo essere scherzosa! è vero però che, a volta fanno rabbia perchè fanno domande per poi non ascoltare e fregarsene beatamente della risposta, e allora, se non t'interessa, evita direttamente di rompermi le scatole no?! 😉
sei scusatissima, febbraio sembra non esser stato un mese molto positivo per molti, e anche tu hai avuto decisamente altro a cui pensare..
ti ringrazio per l'assidua presenza però, che mi fa sempre tanto piacere 🙂
un bacione
Peanut says
Ma che davvero esistono i breathariani?! 😀 io pensavo (speravo) fosse una leggenda! ma possibile (e giusto?!) che basta una persona così per generalizzare e racchiudere sotto un'etichetta un insieme di persone molto più vasto, ognuna con le proprio peculiarità e differenze? quando c'è poca voglia di conoscere davvero, ma solo di giudicare, dalla parte nostra si può fare ben poco..è vero che c'è qualche vegano dall'atteggiamento supponente che molte volte fa passar la voglia, ma anche “noi” non siamo tutti uguali e credo perciò che ci si debba sempre sbrigliare dal pregiudizio con cui si parte, prima di avvicinarsi a questa realtà..
è anche vero purtroppo quel che dici tu, che c'è qualcuno (che non so quanto durerà mai, poi!) per cui è solo un modo per differenziarsi, una cosa nuova da provare, rendendo spesso vane le motivazioni di chi ci crede davvero.
io sarei ben felice di rispondere a qualsiasi dubbio e supportarti se vorrai davvero intraprendere questa meravigliosa strada piena di gioia e luce <3 conta pure su di me per qualsiasi cosa!
grazie mille An, a presto 🙂
Peanut says
Eh sì, anche il mondo delle mense scolastiche per i bimbi non dev'essere affatto facile. Anche al mio nipote il primo giorno “sbagliandosi” hanno fatto mangiare la pasta al ragù, lui che non aveva mai mangiato carne prima in tre anni.. io anche il giorno mangio a mensa, e mi deprimo ogni volta che entro, pensa che l'altra volta stavano quasi per farmi prendere il risotto di zucchine, ma fortunatamente non fidandomi degli ingredienti esposti ma della vista sono riuscita a capire che c'era la panna..roba da far sentir male un allergico, non ci si può fidare di nessuno 🙁
Mi fa piacere ti sia piaciuto, grazie per essere passata a trovarmi! 🙂
a presto
Peanut says
Già, ma come si può considerarla una moda?? Io personalmente odio quando lo sento dire in giro. Ci sono più locali e offerte, si sta facendo più parlare di noi, è vero, ma perchè sta crescendo la richiesta, e dubito che chi si definisce tale pur non essendolo sia qualcuno che si scomoda per andare a richiedere cose specifiche fuori, quando “per una volta” può scendere a compromesso, no?
Passo subito da te, mi piacciono un sacco le sorprese! 🙂 grazie mille, Alice! <3
Francesca says
eheheh, Lucry..sulla banana che arriva scodinzolando sono caduta dalla sedia. A me capita di sentire “Oh, poverina” oppure “Neanche il pesce?”, ma la peggiore, la più cattiva anche, mi è capitata solo l'altro giorno da parte di una collega: “Ma che vegetariana e vegetariana, lascia perdere e mangiati una bella bistecca la sangue o una bella burrata”, discorso che si ricollegava anche all'altro discorso…Torniamo leggeri vaaaa^_^ e godiamoci 'sto bel risutin mantecato .)))) Un bacio Lucry
elenuccia says
Scusa ma la cosa delle albicocche secche mi ha fatto morire dal ridere. SI credo che l gente sia davvero malto ignorante in tema e molta se ne frega anche. Anche a casa mia si è sempre fatto il risotto senza mantecarlo, mia mamma è sempre stata salutista e non ama usare il burro. Ho mangiato per trent'anni risotto non mantecato e non sono mai morta 🙂
Claudia Magistro says
mizzica, non ho parole la mia è un'ignoranza pazzesca e non faccio testo ma so che il riso non scodinzola 🙂
ti adoro :*
Cla
Peanut says
Perchè quando vengono a vantarsi delle loro mangiate di carne pensando di farti in qualche modo gola mentre a te non frega un'emerita e sono loro a farti tristezza?! ci vuol pazienza! a volte però, è davvero difficile -_-
grazie Francy, un super bacio a te :**
Peanut says
Ecco, guarda quanti altarini che vengono fuori! Gente che mangia risotti ( e un sacco di altre cose, sicuramente!) vegani da una vita senza saperlo 😀
vero, bisogna solo aver voglia di ascoltare davvero, senza partire con la convinzione che la propria convinzione (..) sia l'unica vera e rimarrà quella nonostante le argomentazioni.. eh, trovali!
ciao Ele, un abbraccio
Peanut says
E NON E' POCO! 😀
parole vegetali says
che te lo dico a fare che è stato il primo pensiero….ma la cucina a vista non aiutava di certo!
Erica Di Paolo says
Spesso anche io mi sono trovata a sentire domande e regionamenti assurdi, di fronte a questo misterioso mondo del veganesimo. E da onnivora sono rimasta scioccata. Sai quale credo sia il problema? Credo vada oltre il veganesimo di per sé. Credo sia un concetto più esteso. La tendenza di questo mondo, nella sua massificazione, è quella di seguire uno status, senza guardare altro che nella propria direzione, e seguire il pensiero di massa. La visione da prospettive diverse, miraggio per pochi eletti, è l'elemento fondamentale affinché ci si approcci alla conoscenza. E la conoscenza, intesa come abbandono dell'ignoranza di cui è pieno il mondo (io in primis, con la differenza che cerco di colmarla), è la strategia vincente per approcciarsi con criterio e intelligenza a stili di vita e a modi di vedere le cose diversi dai nostri. Chi pone domande assurde come quelle che hai citato, non adotta uno stile di vita di conoscenza. Non accoglie pensieri differenti, non cerca simoli e camuffa la sua “inferiorità” con arroganza e saccenza. E sono anche i personaggi più difficili da cambiare. Diffidiamo, Lu, e godiamoci questo piatto che è la fine del mondo.
P.S. Sempre da onnivora, suffragando la tesi di tua madre, non ho mai mantecato il risotto.
P.S.2 Tu sei tu, anche in questo. Nel pc scarico, nel post scritto in testa, nel volere e nell'ottenere. Ti scopro, però, più aperta del solito. E questo mi piace.
Ti stringo e cerco di sostenere, con il pensiero, le tue battaglie. Forza Lu, sei una grande.
Chiara Setti says
Il vegrino non l'avevo mai sentito…ma cos'è? Nn ho mica capito eh….
Per il resto direi che c'è molta disinformazione in giro e io mi ci metto per prima anche se quando non so, evito di fare domande sceme, mi documento e poi eventualmente chiedo spiegazioni…ma si sa, il mondo è bello perché vario….un bacio Peanut!
Peanut says
Mi sembra che tu abbia detto proprio tutto. Le domande e le risposte di cui sopra sono proprio tipiche di chi va avanti per la sua strada senza porsi domande riguardo a nulla, compiendo i suoi gesti per abitudine, perchè gli hanno insegnato così o perchè si è “sempre” fatto così, ma senza chiedersi se sono supportati dalle motivazione giuste, se abbiano conseguenze. Purtroppo sono tanti, troppi, nel mondo, che preferiscono l'agio alla scomodità che può scaturire dal cambiamento di prospettiva.
P.S. Risotti inconsapevolmente vegan per tutti!
P.S.2 mi piacerebbe capire meglio che cosa intendi, ma intuendo che si tratta di un complimento, intanto ti ringrazio 😉
bacissimi
Peanut says
ahaha ma ho messo il link al post dove ne parlo ;D comunque altro non è che lo yogurt di soia unito a un po' di succo di limone e un pizzico di sale e messo a colare in un panno fino a perdere il liquido diventando così..un philadelphia veg 😉
Francesca P. says
L'ignoranza spesso genera quello di cui parli in questo post. Io stessa so di esserlo nel senso che ignoro tante cose di un mondo che non conosco bene, ma prima di aprire bocca “a caso” mi informo, o almeno ci provo, mi interesso, curioso in giro…
Le persone davanti a qualcosa che non gli appartiene mostrano a volte uno stupore che rasenta la stupidità, magari perchè seguono luoghi comuni o scambiano il diverso da sè come “strano”, come fosse un “fenomeno”… un vegano agli occhi di molti che non lo sono appare strano e si pensa quindi che debba fare cose strane… ma non è così… 🙂
Per chiudere e per sintetizzare, con gli occhi pieni ancora dell'ultimo film di Sorrentino, cito la suora: “le radici sono importanti”… quelle di provenienza ma credo anche quelle della terra… 🙂
Alice says
io non sono vegana, ma avendo vicino a me diverse persone che lo sono avevo sentito racconti simili ai tuoi ed ero rimasta allibita! invece scopro che non è una cosa così rara o_O la banana che arriviva trotterellando però sarebbe carinissima ihihihi
Forno Star says
Eccolo! Scusa per il grande ritardo, ma ti ho recuperata 🙂
È stato un piacere conoscerti e abbracciarti! Sei una forza!