Com’è naturale che sia, proprio in questo periodo che non ho un briciolo di tempo, sono piena di idee di piatti che vorrei realizzare. Idee che sorgono nei momenti più impensati, come a volersi vendicare dell’impossibilità materiale di essere dotate di una manifestazione empirica. La sera prima di addormentarmi abbinamenti di ingredienti o ricette già formate affollano i miei pensieri, rendendo ancora più insopportabile questa impraticabilità fisica.
Non so se succede anche a voi, ma mi capita sovente di trovarmi a casa per più e più giorni e non aver voglia nemmeno di alzare un dito, e di non avere la minima ispirazione, così mi ritrovo a rovistare nelle ricette già salvate e appuntate per vedere se trovo qualcosa che per cui valga la pena uscire momentaneamente dal mio stato di inerzia.
Mi chiedo perché le nostre attitudini debbano sempre risultare in contraddizione con ciò che sarebbe più facile e portarci a complicarci inutilmente la vita, ma tant’è.
C’è chi poi come me che la lectio facilior la scansa da una vita e va costantemente in cerca della via più impervia da percorrere, quindi niente di nuovo, ecco, però.
I residui di tempo residuo cerco di sfruttarli per far finta di studiare (la possibilità di riuscire a dare questo esame a fine novembre si fa intanto sempre più remota..) e devo dir la verità, crocchette varie pronte, ultimamente, mi salvano.
Ci sono però quelle situazioni in cui la forza di volontà è troppo debole per dire di no.
Tipo una gara di torte per il volontariato del il paesino (paesino, si potrà chiamare così?) dove vivo. Non mi interessava di vincere, dei premi, della competizione..mi serviva solo una scusa: “devo fare una torta”. Così tutto il tempo che non avrei dedicato a “ciò che si conviene” sarebbe stato in qualche modo giustificato.
Non commento l’organizzazione, che è meglio, ma vi lascio immaginare quanto acciabattata fosse, dal momento che non sono neanche stati richiesti gli ingredienti delle varie torte, mentre uno dei riconoscimenti previsti era il “premio all’originalità”. Non so l’originalità in base a cosa la valutassero.. ma forse i giudici erano dei palati così fini che non c’era assolutamente bisogno di mettere per iscritto di cosa fosse composto il dolce!
Dato che poi le fette di torta venivano poi vendute al pubblivco, ecco, più che altro gli ingredienti li avrei pretesi se fossi stato un assaggiatore..ma naturalmente io mi sono limitata ad assaggiare il mio, quindi ho aggirato il problema delle incognite.
Ciò che mi interessa di tutta la (dis)avventura è comunque il fatto di aver potuto pensare un genere di torta che se avessi dovuto preparare per me, non avrebbe mai avuto vita. Una torta un po’ sopra le righe, sopra i grassi e sopra le calorie.. ma era da tanto che non leccavo una pentola così, credetemi! 😉
La zucca nell’impasto conferisce una consistenza umidina e compatta che io preferisco a quella soffice ma più asciutta, e poi ho avuto modo di mettermi alla prova un ingrediente che non avevo mai usato, la farina di semi di carrube, che per il risultato prodotto mi ha ricordato una via di mezzo tra un amido e l’agar. Ecco, io l’ho usato intuitivamente, va detto, ma per quello che volevo ottenere mi sono trovata benissimo.
Torta di zucca con farina di castagne con buttercream al caffè e crema di marroni
farina di castagne: 150 g
farina di grano senatore cappelli: 150 g
farina di grano senatore cappelli integrale: 150 g
amido di mais: 50 g
zucchero di canna: 300 g
polpa di zucca: 650 g (peso da cotta, da cruda pesatene 100 g in più)
olio di semi di girasole: 200 ml
caffè: una moka da tre tazze
caffè solubile in polvere: un cucchiaio
lievito per dolci bio: una bustina (18 g)
per il ripieno:
burro vegetale all’olio di semi*: 500 g
caffè solubile in polvere: 2 cucchiaini
farina di semi di carrube: la punta di un cucchiaino
acqua
crema di marroni
*per il burro vegetale:
olio di semi: l’80% circa del totale (corrispondente a 400 g)
latte di soia: il 20% del totale (100 g in questo caso)
(come spiega bene Alice, le dosi sono da rispettare religiosamente nel caso di preparazioni come biscotti, per cui è necessaria una consistenza quanto più simile al burro possibile, in questo caso si può lasciare anche più morbida)
Preparare il burro frullando il latte di soia con l’olio aggiunto a filo (proprio come fareste per la maionesere vegetale) finchè non ottenete una sorta di margarina. Conservate in frigo fino all’utilizzo, indurirà ulteriormente.
Per la torta, cuocere la zucca a vapore finchè non è morbida, e amalgamarla all’olio con l’aiuto di una forchetta (oppure potete frullarli insieme). Setacciare tutte le farine e le polveri insieme, aggiungere lo zucchero e unire la purea di zucca. Mescolare e aggiungere pian piano il caffè ormai raffreddato, insieme al cucchiaio di quello solubile.
Infornate in uno stampo da 24 cm e cuocete a 180° per 40 minuti circa (io le ho cotte in due mandate, 20 minuti ciascuna).
Lasciar freddare bene la torta.
Sciogliete in due dita d’acqua calda il caffè con la farina di semi di carrube, fate sobbollire e poi spegnete. Fate raffreddare; il liquido sarà diventato una crema gelatinosa.
Montare con le fruste il burro con la crema di caffè e la crema di marroni fino a ottenere la dolcezza desiderata.
Tagliate la torta fredda a metà (oppure semplicemente pareggiate le superfici se le avete cotte separatamente e farcitela con la crema di burro. Chiudete con l’altra metà e ricopritela sopra e intorno. Decorate con i lati con mandorle a lamelle o con quello che preferite. Sulla superficie ho schizzato a mo’ di pittore un po’ di crema di caffè tenuta da parte 😉
Con questa ricetta partecipo al contest Di Cucina in Cucina che a Novembre vede protagoniste farine di Mandorle, Castagne e Carrube a casa di Bianca Vaniglia Rossa Cannella
Infine -e finalmente- , con un ritardo imbarazzante, riesco anche a ringraziare Claudia GranoSalis per avermi donato il riconoscimento Blog 100% Affidabile, dedicato a quei blog che nonostante non siano ancora molti noti al pubblico, rispettano i seguenti requisiti:
– aggiornare con regolarità il blog
– mostrare la passione autentica del blogger per l’argomento di cui scrive
– favorire la condivisione e la partecipazione attiva dei lettori
– offrire contenuti ed informazioni utili e originali
-non essere infarcito di troppa pubblicità
A questo punto tocca a me nominare altri 5 blog meritevoli a mio parere del premio.
“Dichiaro che i blog seguenti da me scelti rispettano le 5 regole del Premio “Il Blog Affidabile” disponibili a questa pagina http://www.gliaffidabili.it/a/altro/il-premio-il-blog-affidabile . Sono pertanto una risorsa utile per gli utenti della Rete e meritevoli di essere conosciuti da un pubblico più ampio come gli artigiani, le aziende e i professionisti iscritti su http://www.gliaffidabili.it/“.
Girovegando in cucina
La tana del riccio
Parole vegetali
Pasticci PataPata
Ricette al verde
Annarita Rossi says
E' bellissima, studiata, pensata e realizzata proprio bene. Quel DEVO ti stimola parecchio, se è solo sotto pressione che dai il meglio…inizio a romperti le scatole fin da ora per la prossima ricetta. Bravissima. Un bacio.
parole vegetali says
ma ciaoooo!!!!!intanto prima ti faccio i complimenti per questa torta super golosa.e in quanto ad originalità, la tua ne aveva da vendere!ma che giuria è una che non mette gli ingredienti?boh.misteri irrisolvibili…
cambiando discorso: TI RINGRAZIO TANTISSIMO per il premio.sono veramente onorata che tu mi abbia scelto e in questa uggiosa giornata, ti mando un pensiero positivo pieno di solarità e un abbraccio grande.
Arianna says
Wow, che spettacolo questa torta!!!!
Simona (Bianca vaniglia Rossa cannella) says
A dir poco stupenda e sono sicura buonissima!!!! Ingredienti golosissimi 😉 Vado di fretta, intanto ti l'ho aggiunta alla lista del contest. Grazie mille!
A presto cara.
Erica Di Paolo says
Fichissima la tua versione di burro vegetale!!!! Beh, inutile dire che mi soffermerei su ogni parola che scrivi, perché farei così ogni volta. La strada difficile è anche la mia preferita, sempre, ma porta quasi sempre un sacco di soddisfazioni. E tu non puoi dire diversamente ^_^
Ottimo l'impiego della zucca e ottimo l'abbinamento con la farina di castagne (vogliamo parlare della Senatore Cappelli? Ma l'hai davvero usata per un dolce “di paese” che neanche sarà stato apprezzato a modo?????? Pazza!!!! ^_^).
Sorvolo sulle crocchette pronte perché neanche i miei peggiori momenti di ozio e sconforto mi porterebbero a tanto, ahahahahahah, ma condivido i pensieri pre notturni (pensavo di essere malata, ma a quanto vedo lo siamo in due) con ingredienti che volano nell'immaginario in cerca di una collocazione. Sei grande, lo sai, o quanto meno non mi risparmio di dirtelo ogni volta. Ma tu ogni volta lo dimostri.
Un abbraccio Lucrezia, a presto!
Patapata says
ma che cosa hai creato con quelle manine iperattive?!? una torta di alta pasticceria vegan, ecco cosa!!! non ho parole, anche per il premio, sono super contenta 🙂 grazie, ti mando un abbraccio (insieme a una dose virtuale di camomilla per il relax) p.s. l'aggettivo “acciabattata” è entrato a pieno titolo nel mio vocabolario XD
Katiuscia says
Oh mmmmmmio ddddddio!!!!
Ma che torta hai fatto?! Io mi offro come assaggiatrice ufficiale per tutte le tue prossime sagre di paese 😀
Davvero splendida, brava Lucre! 🙂
Grazie, grazie mille per il premio… gentilissima! 🙂 <3
Francesca P. says
Sembra una torta di compleanno… sei stata bravissima! Io ancora mi sogno torte così! 😀 Sai che prima di dormire, a volte, anche io penso a ricette o abbinamenti nuovi? Forse perchè è l'unico momento in cui provo a rilassarmi e fermarmi davvero, concentrata… e mi viene spontaneo avere pensieri belli e golosi… 🙂
Segno la farina di carrube, il proprietario del negozio biologico quando mi vede entrare mi sorride perchè sa che gli faccio sempre tanta spesa, ahaha! 😛
Costanza S. says
Ma che meraviglia questa torta!! Chissà quanto lavoro, brava!
Roberta | Il senso gusto says
Ne so qualcosa su tempo-idee-voglia-di-fare 🙂
Peccato non vedere una fetta della torta, mi sarebbe piaciuto molto, vorraà dire che dovrà rifarla perchè l'aspetto è davvero meraviglioso…
Un abbraccio
Peanut says
aaha no dai! 😀
grazie cara, un bacio
Peanut says
ma che ne so..lasciamo perdere,va 😀
il premio è stra-meritato, di originalità e passione da te ce n'è da vendere 😉
un abbraccio, a presto
Peanut says
Ti ringrazio! ^_^
Peanut says
Grazie cara! :*
Peanut says
Ahaha vabbè, la storia delle crocchette era volutamente esagerata 😉 anche quando devo cucinare in dieci minuti cerco di inventarmi qualcosa mettendo insieme anche cose a caso dal frigo piuttosto, perché non riesco proprio più a limitarmi ad aprire una confezione e buttarne il contenuto nella padella per riscaldarlo. Dato che quelle pronte le mangiano anche i miei, diciamo che a volte mi unisco così da sacrificarmi per la causa. Preferisco che mangino quelle che altro..;)
Erica, il fatto che condividiamo le stesse stranezze non dovrebbe darti la certezza di non essere malata..anzi! 😀 secondo me lo siamo entrambe!
un abbraccio a te!
Peanut says
ma ci mancherebbe, grazie a te!
la camomilla la prendo tutta, volentieri! 😉
Peanut says
ehehe peccato però che avresti fatto la mia fine, non è stato facile trovarsi circondati di torte di tutti i tipi e poterle solo guardare.. (certo, onestamente, quelle che mi facevano davvero gola in realtà erano forse la minoranza..)
grazie Katy, e prego! 😀
Peanut says
..a me però ultimamente mi vengono anche mentre sono a lezione..e mi ritrovo a prendere un altro tipo di appunti..non va tanto bene! 😀
brava Francesca, questo sì che significa far del bene a chi ha bisogno! 😛 scommetto che quando fai la spesa tu non sono in pochi a beneficiarne..;)
un bacino
Peanut says
Grazie Costanza! 🙂
Peanut says
Già, anche a me sarebbe piaciuto farvela vedere! ehehe eh sì, vuol dire che la rifarò! 😀
brenda842 says
Lu che meraviglia di torta!! Questo burro all'olio e latte di soia devo assolutamente provarlo!! Tu l'hai fatto con il normale frullatore ad immersione?
letissia says
La torta è bellissima, mi sarebbe piaciuto acquistarne una fetta 🙂 Della dis-organizzazione di eventi vari nei paesini, ne so anch'io qualcosa 😉
Grazie mille del premio cara, mi ha fatto immenso piacere! tanti baci di ringraziamento 🙂
P.S. Non mollare, ti raccomando, l'esame andrà bene!!!
xcesca says
Grazie mille!!
Che bello accendere il pc dopo una giornata full e trovarsi questa sorpresa!
E poi, nemmeno io farei una torta così per me, ma di tanto in tanto sogno di avere occasioni come la tua per poter dare libero sfogo alla fantasia senza troppi sensi di colpa e strafacendo un po' 😉
PS: tranquilla, io in questi periodi mi torvo con tasche, borse e casa piene di foglietti sparsi con appunti di ricette che vorrei fare!!
Tempo.. a me!
Sugar says
Mi piace la torta e mi piace il tuo: – Devo fare una torta – Se devi, non puoi certo sentirti in colpa di aver “sprecato” tempo. Ho appena letto una ricetta in un altro blog che prevedeva l'uso della farina di carrube… è un segno! Devo e sottolineo il *devo* fare una torta con la farina di carrube! 🙂
Michela Visonà says
Mamma mia cosa vedo!!! Sei stata davvero bravissima e mi piace parecchio l'abbinamento di gusti, zucca, caffè e marroni… ancora complimenti!
Un bacio
Cesca QB says
Dolce Nocciolina il tuo racconto sul concorso anche se breve ha destato in me immagini felliniane. Già ti ci vedo col nasino sporco di farina e capelli sparati che ti presenti al concorso con questa tua torta fatata. Te l’afferrano con la leggiadria di un scaricatore di porto e senza degnarsi nemmeno di contemplarla nella sua invidiabile bellezza affondano le loro fauci senza sapere cosa stanno ingurgitando.
Però scusa eh, grazie a loro tu hai potuto pubblicarla, scusa ma on posso non ringraziarli 😉
Mi piace tantissimo che ti sia preparata il burro vegetoso da sola, senza palme di mezzo. Io lo feci son olio di mais…oddio no era girasole, maremma non ricordo. Tu quale hai usato? Dici che con quello di riso, solo riso verrebbe?
Baciotti e buon fine settimana!
p.s.: sei stata braviZZima
consuelo tognetti says
Ogni scusa è buona x non stare sui libri..ahahahah…mi fai morire nocciolina, 6 unica 😛
Questa torta è davvero golosa e sopra le righe, proprio come piace a me 😀 Spero che anche gli altri assaggiatori abbiano gradito ^_^
Un bacio e buon we
la zia Consu
Chiara Setti says
Beh ma con una torta così avrai vinto no? È una goduria!!! Un bacione
Peanut says
Ooh grazie Ale!! Yess, minipimer, as Always 😉
Peanut says
E io sono contenta che ti abbia fatto piacere! 😉
P.S. Fino all'ultimo ci provo, non mi do per vinta! 😉
grazie cara, tanti baci a te
Peanut says
Ehehe, sì, anch'io me le sto segnando tutte via via che mi vengono in mente, in attisa di tempi più rilassati..
prego, non c'è di che carissima! 🙂 a presto! :*
Peanut says
eesatto, hai capito perfettamente la mia filosofia! 😀
forse devo fare delle precisioni a proposito della farina di carrube anche nel post, a questo punto: io ho usato quella di SEMI, che funge unicamente da adddensante, mentre quella che dici tu è quella marroncina, che si usa come sostituto del cacao!
Grazie di essere passata, a presto!
Peanut says
Grazie Michela! 🙂
un bacio a te
Peanut says
Ahaha non ero presente al momento dell'assaggio delle varie torte, ma suppongo sarà andata proprio così! Ma io infatti sono comunque contentissima, che altrimenti magari non mi sarebbe mai venuto in mente di pensare a una torta del genere..o comunque, sarebbe rimasta nei miei pensieri 😉
Io usato quello di mais, ma ci aggiunto anche qua e là un po' di oliva, per dare un po' più di corpo..quello di riso io non l'ho mai usato, non ho idea di come si presenti. Quel che so per certo, è che se si comporta come il latte, allora non andrà bene, ho dovuto buttar via più maionesi…:(
Peanut says
Ehehe, sono un caso patologico..:
La prossima volta so a chi far fare da assaggiatore allora!
Grazie e un bacio a te!
Peanut says
ahaha come no! ha vinto una torta fatta a giostra di cavallini…-___-
Agnese says
Nocciolina, sono di fretta. Ma questa è un capolavoro, ca-po-la-vo-ro. Spero tu stia bene. :*
Claudia says
oddio è spettacolare!!! è un pò che non riesco a fare i miei soliti giri per blog amici, passo di qui e vedo sta cosa supergolosa, ora controllo i post precedenti mica che mi sia persa qualche altro spettacolo!!! non ho il tempo, come racconti tu, non mi cucina quasi mai ultimamente…cioè, il minimo indispensabile per mangiare sano…ti opsito da me e tu mi fai questa torta???? baci!
Cesca QB says
Tks 😉
Ale says
La torta è stratosferica!!!
Bravissima, ne vorrei una fetta per capire se è anche buona però! 😛
PS: io anche ci sono dei giorni che mangio le carote a mozzichi o mi faccio una pasta olio e lievito alimentare, poi altre volte cucino mille cose solo per un pasto normale … le altalene … 😉
Peanut says
Vero, verissimo! Ma è giusto così..saremmo macchine sennò!
Grazie Ale, la prossima volta te ne terrò una fetta da parte!