Non tutte le storie d’amore cominciano allo stesso modo.
Ci sono quelle che hanno bisogno del loro tempo per maturare, la curiosità iniziale magari c’è ma la convinzione non è totale, quindi con diffidenza si sceglie di conoscersi piano piano, ci si annusa e ci si studia un po’, per poi decidere se si possa essere in qualche modo compatibili.
I colpi di fulmine. Chi non è mai stato colpito da un fulmine? Già vi vedo tutti lì con le vostre belle manine alzate. La mia di sicuro. Che nel mio caso poi tutto si sia sempre puntualmente ridotto a un nulla di fatto e l’unica sia a prendersi la tronata sia stata solo io, è un altro discorso. Molto spesso il buttarsi senza paracadute premia, e all’attrazione fisica si accompagna anche un’affinità caratteriale e intellettuale.
E poi ci sono quelle improbabili, quelle su cui tu per prima non avresti scommesso un centesimo. Quelle che l’oggetto in questione non era mai stato preso minimamente in considerazione, o ancor peggio, non rientrava in alcun modo nei tuoi gusti e che eri quindi certa che avresti continuato a snobbare a vita.
Ovviamente lo sapete dove voglio andare a parare, che mica sto parlando di una persona in carne e ossa! (figurarsi!)
Sì, sto pensando che anche con certi ingredienti funziona allo stesso identico modo.
Va premesso che MAI ho pronunciato le parole “non mi piace” prima di assaggiare qualcosa, prima ho sempre voluto dare una possibilità a tutto ciò che mi si metteva davanti. Perchè in cuor mio ho sempre sperato che avrei gradito la nuova conoscenza.
Mi piace che mi piaccia tutto ciò che “potrei” mangiare.
Questo è il motivo per cui, ogni volta che ho assaggiato qualcosa e alla prima non mi piaceva, non mi sono mai arresa e ho riprovato, a distanza di una stagione, di un anno o anche più, ma ho sempre concesso a tutto (il cibo) una seconda opportunità.
In questo modo sono arrivata a gradire tanti frutti e verdure che prima non mangiavo.
In questo caso le due storie sono piuttosto differenti.
Lo zenzero. Lo zenzero lo usavo già da tempo in polvere, senza che mi entusiasmasse granchè ma lo spolveravo un po’ qua e un po’ là senza effetti nè esilaranti nè drammatici, perchè pensavo che quello fosse il suo vero sapore.
Quando ho provato quello fresco tutto è cambiato.
Penso di averlo risputacchiato, bevuto almeno due bicchieri d’acqua, sciacquato la bocca con la varichina dopo il primo assaggio. Una saponetta, aspra e piccante insieme.
Ammetto che ero io che non lo capivo, e mi sono fermata troppo alla superficie.
Andando più nel profondo, ho scoperto che non eravamo infondo così estranei e che con le giuste condizioni potevamo benissimo andare d’accordo.
Devo dire che dopo aver provato in particolare la ricetta di Sere ho cominciato a metterlo ovunque, dolce, salato, solido, frullato.
Con l’aglio non c’era solo incomprensione, c’era odio totale, disgusto, ribrezzo.
Lo consideravo l’inutilità, un nonsense, non capivo che ci stava a fare perchè faceva schifo punto. Non c’era possibilità di salvarlo. Quante scene isteriche a mia mamma perchè lo metteva per saltare gli spinaci o ci strusciava il pane della bruschetta. Roba che tra un po’ mi mettevo a piangere.
No, non potevo toglierlo io, non lo doveva metterlo lei! Era terribilmente irrispettoso nei confronti di quella sembrava a tutti gli effetti un’allergia.
Durante la mia fase di riscoperta, ho cominciato a riavvicinarmici in punta di piedi.
Mi piaceva il profumo (passi avanti!), mi piaceva l’idea di molti ” x all’aglio” (pane all’aglio sopra ogni cosa) ma ancora non ce la facevo a ingerirlo.
Ho deciso, per cominciare, di provare con quello in polvere e mi è piaciuto, e questo in effetti era già un segnale che mi dovevo preparare alla svolta..
Già, perchè poi non lo so che diamine è successo, ma mi son fissata pure con l’aglio, tanto che quando lo uso per accompagnare qualcosa al forno, sfido qualsiasi convenzione sociale e prendo e me lo mangio, così. Eh.
E restiamo solo io e lui. (Per forza, chi mai vorrebbe raggiungermi in un secondo momento?!)
I cavolini di bruxelles, invece, almeno quelli penso che mi siano sempre piaciuti 🙂
Tofu allo zenzero con cavolini di bruxelles e briciole croccanti all’aglio
( ricetta ispirata da qui)
tofu alla piastra: 125 g
cipolla rossa: 1/4 circa
aglio in polvere: 1/2 cucchiaino
salsa al peperoncino: dipende dalla vostra resistenza al piccante! la mia salsina è calabrese quindi non ho esagerato 😉
zenzero fresco: 3-4 cm di radice
sale marino integrale (o gomasio), pepe
pane ai 5 cereali: 1 fetta (meglio se del giorno prima)
olio extravergine d’oliva: qb
aglio: 2 spicchi
cavolini di bruxelles: 180 g
Per prima cosa cuocere i cavoletti a vapore.
Tagliate finemente la cipolla e rosolatela in padella con un filo d’olio. Aggiungere lo zenzero grattugiato, la salsa di peperoncino, far insaporire qualche istante e versare il tofu tagliato a piccoli cubetti. Unite i cavoletti, tagliati a metà se preferite, aggiungete l’aglio in polvere, salate e pepate e lasciate sul fuoco 5-10 minuti perchè tutto si insaporisca per bene.
Tagliate il pane a cubetti, scaldate in padella antiaderente un po’ di olio e aggiungete due spicchi d’aglio in camicia schiacciati. Rosolate l’aglio, quindi versate i cubetti di pane e fateli saltare finchè non sono diventati croccanti e abbrustoliti.
Sistemare il tofu con i cavolini su un piatto.
Togliete dal fuoco i crostini (tamponate eventualmente con un po’ di carta assorbente se fossero troppo unti), e sbriciolateli con le mani sul tofu con verdure.
Rinchiudetevi allegramente in casa fino al giorno successivo 😀
E dato che finalmente dopo mesi riesco a pubblicare di lunedì, mando la ricetta alla raccolta settimanale della Capra, “100 % vegetal monday“.
E alla raccolta di Salutiamoci del mese di dicembre, con protagonisti i cavoli a foglia, ospitato da La tana del riccio
Agnese says
Ahahah, Peanut, la mia mano è alzata al soffitto 😉 Ma è anche vero che, 80% delle volte, mi innamoro di persone che mai, mai, avrei preso in considerazione. Ah, ma stavamo parlando di cucina, giusto? Io per lo zenzero ho proprio un amore viscerale. L'aglio un po' meno, lo uso solo per insaporire, quando me lo ricordo, non mi sognerei mai di mangiarlo. Sei coraggiosa, ragazza 😀
Michela Visonà says
Buonissimo piatto!!! Adoro il tofu, adoro l'aglio e adoro lo zenzero! I cavolini di bruxelles un pò meno ma questo piatto me lo mangerei molto volentieri! 😉
Memole says
Che ricettina interessante!!!
Cuoca Pasticciona says
Amore e cucina sono due cose molto vicine 🙂 🙂
La tua ricetta mi piace, particolare e sicuramente molto buona!! Anche io do sempre una possibilità al cibo prima di dire non mi piace, per la seconda invece sono un po riluttante ma a volte mi ricredo anche io 🙂
Francesca P. says
Sapessi quanti cibi che prima “snobbavo” o proprio non mi piacevano, ora appaiono sulla mia tavola e anche nel blog… le seconde possibilità sono importanti, le meritano (a volte) le persone e anche i cibi! Anche perchè i nostri gusti cambiano… siamo in continua evoluzione anche in tal senso… potrei farti vari esempi, dall'anice alla zucca (eh sì, per anni la evitavo e ora la compro sempre!), dal cioccolato (non ridere, ti prego) al baccalà…
Sulle storie d'amore non mi pronuncio, se no scriverei – ormai mi conosci – un lungo trattato… sui colpi di fulmine, poi… 🙂 Diciamo che le scoperte lente, graduali, che prendono gusto e sapore nel tempo, esattamente come i piatti, sono quelle che ho imparato ad amare e forse cercare…
(zenzero e aglio io li mangio così volentieri!)
cincia del bosco says
Brava, bravissima…coraggiosa a ri-assaggiare cose che ti disturbavano tanto. Fra l'altro sia l'aglio che lo zenzero sono 2 toccasana! Un bel piatto sfizioso, mi fai venir voglia di ri-assaggiare il tofu ; )
serena says
Invece l'unico modo in cui riesco a mangiare lo zenzero è nella versione candita. E proprio perchè lo adoro, ho provato a farlo ma è stato un totale fallimento .. sigh, continuerò a comprarlo già pronto!!! 😉 Un abbraccio bella e ..
Erica Di Paolo says
Ed hai anche messo tutto insieme….. sei unica tesoro!!!! Hai creato un piatto pazzesco. Complimenti!!
Cesca QB says
I love Zenzy!!! Eh già, in polvere e fresco sembrano proprio venire da pianeti diversi.
Questo tuo post mi piace molto, non solo perchè nel cappello introduttivo ci hai illusi a tal punto da farci credere che stavi spettegolando sulla tua vita amorosa 😀 ma anche per questo bel piatto broccolettoso…caratteristica che io adoro, oltre allo zenzero ^_^. E brava per non aver mollato !
brenda842 says
Hai proprio ragione! Sia sulle storie d'amore sia sul cibo! E mai rifiutare un cibo prima di assaggiarlo..magari l'idea non ci piace..ma poi assaggiandolo si scoprono sfaccettature e sapori diversi! 😉
consuelo tognetti says
Anch'io non riesco a dire “non mi piace” se prima non ho assaggiato e una seconda chance al cibo l'ho sempre data..ma devo ammettere che non sono così selettiva anche con le persone, a loro ne ho sempre date troppe 😛
La tua riscoperta e il tuo piatto mi intrigano parecchio…da provare!
Buon inizio settimana cara nocciolina..mi 6 mancata ^_^
la zia Consu
Ale says
Ottimi questi accoppiamenti e ci vai giù pesante con la radice nocciolina! Non mi diventare zenzero-dipendente eh! Da zero a mille, bello così (in realtà sono così anch'io!). ^_^
letissia says
Alle prime righe ho pensato,” ohi, chissà cosa le sarà successo”… insomma mi hai fatto fessa!!! 😀
Il tuo piatto per me? un colpo di fulmine! 🙂
Peanut says
Ehh sì, è successo anche a me , e ancora fatico a capacitarmene. Perlomeno col cibo è più facile, e sicuramente, meno imbarazzante :
Grazie cara, un bacino :*
Peanut says
3 su 4 non c'è male! Mi rendo conto che molti non ci si avvicinerebbero nemmeno! 😀
Grazie, un bacio
Peanut says
Ma grazie! 😉
Peanut says
Beh certo, non intendo invitare ad essere masochisti, anche dopo qualche tempo, i gusti cambiano! 😉 mi fa piacere che ti sia piaciuta, a presto!
Peanut says
Ah mannaggia ti fermi sempre troppo presto! Io punto proprio a quello! 😛
Anch'io sono per le conoscenze graduali, che forse son quelle che riservano poi le sorprese più belle, anche se non nego che, incontrare una persona con cui sentirsi immediatamente in affinità, non mi dispiacerebbe..
Il cioccolato, però..un po' rido! 😉
Un bacio
Peanut says
Ehehe grazie! Lanciati anche tu! Provalo sotto diverse forme, il tofu è duttilissimo e sono sicura che in un modo ti piacerà 🙂
Peanut says
Candito mi fa pizzicare tanto la lingua! Mi piace ma non amo queste “simil-caramelle”.
Sono sicura che quando sarà il momento giusto saprai apprezzarlo anche in altri modi..intanto tu magari cerca di conoscerlo!
Ciao cara, un bacione
Peanut says
Massì, ho fatto un piattino coraggioso! 😀
Grazie erica ♥
Peanut says
Muahaha 😛 La triste verità è, cara Cesca, che di quello c'è ben poco da spettegolare -_-“
Grazie bella e lunga vita a Zenzy!
Peanut says
Non ho mai sopportato quelli che storcono il naso prima di assaggiare! C'è un'immagine bellissima che adoro con dei broccoletti che dice: “magari neanche tu piaci ai broccoli”:D ecco, diventerà il mio mantra!
Ciao Ale, un bacio!
Peanut says
Bè, le persone ti deludono..potrebbero non meritarselo.
Grazie Zia mi sei mancata anche tu, e scusa se non riesco a commentare da te ma sono senza internet a casa e solo per rispondere qui ci ho messo un'ora dal cellulare! 🙁
Peanut says
Eh già, di solito non sono una che si prende le fisse per le cose, ma è bello quando qualcosa che non ti aspettavi ti sorprende!
Grazie ale, un bacione
Peanut says
Graande Letissia, mi piaci così coraggiosa! ;D
Mi spiace avervi creato delle false illusioni, sarà che per me ormai è così ovvio che non ci avevo nemmeno pensato! :
Katiuscia says
Io sono proprio quella che si è innamorata di chi aveva sempre snobbato, quindi non posso che essere dalla parte dell’aglio (che tra l’altro adoro) 😀
I cavoletti sono una scoperta piuttosto recente, ma è stato amore a primo assaggio.
Quindi direi che di questo buon piatto ne potrei fare scorpacciate 😉
Francesca says
la mia storia non so bene come qualificarla, tra quelle descritte da te…forse “ritenta e..”? quanto al cibo da onnivora ho sempre avuto molti pregiudizi su alcuni alimenti, tipo i salumi (ci credo se ti dico che non ho MAI mangiato salame e mortadella?) e altre cose, ma mai nessun pregiudizio su verdura7frutta/legumi e co. Forse dovevo diventare vegetariana fin da piccola ehehe. Ciò detto, e premesso che la tua ricetta mi piace molto…che dici: dò una seconda possibilità anche al tempeh ?;)
elenuccia says
Io adoro lo zenzero sott'aceto, hai presente quello che ti danno nei ristoranti giapponesi? Me lo mangerei a cucchiaiate e in effetti se il ristorante è self-service me ne faccio fuori delle quantità industriali. L'aglio mi piace ma fatico a digerirlo quindi lo uso con parsimonia. Con i cavoletti invece sono in fase no assoluta. Non che non mi piacessero ma una volta ho fatto un'indigestione pazzesca. Non so forse erano vecchi o chissà comunque sono stata malissimo e da allora non riesco più a mangiarli.
Magari fra qualche anno mi tornerà la voglia di assaggiarli.
Simona (Bianca vaniglia Rossa cannella) says
Più ti leggo e più capisco quanto siamo simili io e te! 😉
Lo zenzero utilizzo quello in polvere ma quello fresco ancora mi manca, devo dire che mi hai fatto venire un enorme curiosità!
Per quanto riguarda l'aglio anch'io ero esattamente come te, fino a poco tempo fa non concepivo il motivo per cui mia mamma dovesse metterlo e poi toglierlo quando poteva risparmiarsi di metterlo in principio.
Ma ero e rimango strana… per restare a tema aglio, adoro da sempre l'aglio sminuzzato dentro i carciofi arroostiti (che facciamo qui in Sicilia) e l'abbinamento con la menta mi faceva impazzire, prendevo i pezzetti d'aglio e li mangiavo cos' eheheh una pazza perche il giorno dopo se l'aglio era messo in qualche altro cibo io ero capece di provare disprezzo. adesso sono cambiata e come dici anche tu mangio e apprezzo frutta e verdura!
Un abbraccio cara
Peanut says
“Dalla parte dell'aglio”:D sembra un titolo di un libro, fantastico!
sono contenta che tu l'abbia apprezzato in toto, sapevo non mi avresti delusa! 🙂
un bacio katy
Peanut says
io invece da piccina facevo scorpacciate dei salamini b…tta, e snobbavo le verdure, povera bambina ignara. in generale, però, mangiavo poco e nulla.
ecco, direi che io non ho avuto segnali che abbiano fatto presagire quale sarebbe stato il mio futuro, no 😀
..io dico assolutamente sì. io ovviamente l'ho fatto, e ottenuto delle polpette con una consistenza spettacolo, molto più compatte di quelle di soli legumi. quindi direi che sì, quello è il suo destino 😉
Peanut says
ahaha pericoloso portarti al buffet giappo allora! te lo finisci tutto tu!:D anche a me piace un sacco 🙂
mannaggia, peccato per i broccoletti..ecco, in quel caso so per esperienza che è molto più difficile tentare il riapproccio. io il mais son tornata a mangiarlo da un annetto dopo che ero stata male alle elementari. e non c'era verso, non lo potevo vedere nè sentire, altro che ritentare!
però, dando tempo al tempo..:)
ciao ele, un abbraccio!
Peanut says
ah beh allora devi provarlo assolutamente, magari se temi un incontro troppo ravvicinato prima provalo grattugiato in un dolce, magari col cioccolato..;)
questi carciofi arrostiti mi hanno fatto drizzare le antennine 😀 li posti prima o poi?! 😉
Lo says
in questo caso sono proprio diversa…non fatemi vedere i cavolini di Bruxelles….che poi mi irretiscono sempre nella loro tonda perfezione …ora gli metto il tuo vestitino che è davvero gustoso e riprovo 😀
xcesca says
Lucrezia, tutte queste ricette sono buonissime per Salutiamoci!
Ti chiedo solo di aggiornare i post mettendo il riferimento a Salutiamoci (sia al mio post che al blog del progetto).
E ti chiedo delle modifiche minime. In questa ricetta per favore specifica che si tratta di sale marino integrale.
Non appena avrai aggiornato i post inserirò tutte le ricette nella raccolta.
Grazie, sono bellissime e ne avevo ancora poche con i cavoletti!
Buonissimo anno,
Francesca
Peanut says
Uh, menomale allora! Io adoro i cavoletti! 😀
auguroni anche a te! 🙂