Fichi. Qualunque fosse la vostra domanda, la mia risposta negli ultimi giorni sarebbe stata questa.
Cos’hai mangiato? Chi hai visto? A cosa hai pensato?
Fichi fichi fichi. Colazione merenda pranzo e cena.
E non mi sono stancata. Finchè mia mamma non ha pensato bene di venire in mio soccorso buttandone una buona parte in pentola per farci della marmellata.
Giuro che lì per lì avevo la lacrime. Ma so che infondo l’ha fatto per me.
Era da tantissimo che non mi abbuffavo così. Chi è con me da un po’ sa la fasi che ho passato, quella delle sfogliette dolci regalate dal bar vicino casa che ci arrivavano a sacchi, ce n’erano tante, tante, e io non mi fermavo, non mi fermavo.
Poi quella della schiacciata con l’olio (sempre del solito bar, maledetti) dopo cena, forse per rispondere al bisogno di carboidrati che troppo spesso reprimevo.
Pian piano riacquistando l’appetito, cambiando alimentazione (certe cose hanno smesso di attirarmi in modo naturale, senza alcuna imposizione) e scrollandomi di dosso un po’ di tormento e di fissazioni, tutto si è regolamentato, ho imparato a seguire il mio stomaco piuttosto che la noia o la frustrazione. Non ero più nemmeno golosa. Non so da quant’è che non mangiavo qualcosa perchè mi sentivo tentata. Finchè non sono arrivati Loro, belli, alcuni piccoli, altri gonfi, attesi e bramati da tempo.
Quest’anno ancora li avevo mangiati soltanto una volta, tutto di me li reclamava, corpo e spirito. E quello preannunciato come “ultimo” non era veramente mai l’ultimo, ma nemmeno il penultimo, e nemmeno il terzultimo.
A mia discolpa posso aggiungere anche il fatto che alla fine purtroppo non erano strepitosi quanto a gusto, la maggior parte poco dolce e saporita, e questo non ha fatto altro che spingermi oltre, alla ricerca di quello buono, perchè prima o poi doveva arrivare!
Arrivo a dire con una certa sicurezza che i fichi sono il mio frutto preferito.
E qui li ho fatti incontrare con le noci, un classico, sì, ma lo sposalizio con la mia frutta secca preferita era d’obbligo. E si aggiunge la ricotta, per un menàge a trois tradizionale ma sempre vincente.
Così partecipo anche a Salutiamoci di settembre, ospitato da Les Madeleines di Proust, con protagonisti Noci, Nocciole e derivati (olii, paste/burri, farine..), che diciamocelo, questo mese, mi piace parecchio!
Galette di segale con ricotta, fichi e noci
per la base:
farina di segale integrale: 150 g
farina 0: 50 g
farina di grano saraceno: 50 g (io la dovevo finire, altrimenti sostituite con altra di tipo 0)
olio extravergine d’oliva: 80 ml
acqua: 70-80 ml
sale: 1/2 cucchiaino
per il ripieno:
ricotta di soia: 200 g circa ( da provare anche con il vegrino!)
fichi: una dozzina
noci: 6-8
malto d’orzo bio: a piacere
Preparate la ricotta di soia il giorno prima o qualche ora prima come descritto qui.
In una ciotola mettete insieme le farine con il sale, aggiungete l’olio e cominciate a impastare. Aggiungere l’acqua fredda di frigo poca alla volta, finchè non otterrete un composto liscio e lavorabile, non troppo morbido. Formate una palla e lasciate riposare il tempo di preriscaldare il forno, a 190°.
Stendete la pasta a circa 0,5 cm di spessore a un diametro di 24 cm circa, spalmate la ricotta sul fondo, sistemate sopra i fichi a fettine (io lascio tranquillamente la buccia) lasciando qualche centimetro di spazio dagli estremi e ripiegate i bordi verso l’interno.
Spennellare la crosta con un po’ di olio e infornate per 25-30 minuti. Quando manca una decina di minuti aggiungete le noci spezzettate sopra e un filo di malto.
A cottura ultimate colate ancora del malto (o miele, se lo usate) e servite.
Per l’occasione ho ripescato un po’ di ricette con noci e nocciole da portare a Salutiamoci.
- Mini Raw Cheesecake con noci macadamia
- Gelato raw al bacio
- Risotto alla mela e porri mantecato alla nocciola
- Bon Bons natalizi di fichi e noci
Ma non è finita! Con noci e nocciole ce ne sono tante altre, che a causa degli ingredienti usati non vanno bene per salutiamoci, ma che vi propongo ugualmente nel caso ve le foste perse (disgrazia a cui pongo subito rimedio!)
- Il ciambellone carote e nocciole
- Il banana bread (con le noci)
- La torta di pere e noci
- La galette di saraceno con pesche e nocciole
Katiuscia says
Oh sì, che meraviglia! *___*
Io lotto con le vespe e i calabroni per prendere i fichi più maturi dall'albero…spesso e volentieri scappo urlando, ma quando riesco a mangiarne uno dolcissimissimo è amore!
Begli accostamenti di ingredienti, spero di partecipare anche io a Salutiamoci perché questo mese dà veramente tante ispirazioni 🙂
Baci
Anonimo says
Che bella questa galette! Credo che ne farò subito una con i fichi che ho raccolto oggi dal nostro albero in giardino. Piccolino, ma così carico di frutti dolci e succosi che se fossi qui potresti soddisfare le tue voglie semplicemente allungando la mano. Anche io li amo alla follia e così anche i miei bimbi. Credo apprezzeranno anche loro questa ricetta. Grazie per l'idea, non vedo l'ora di prepararla. I love figs :)!! Marti
Sabrina says
Proverò questa ricetta ma soprattutto la ricotta di soia!
Fichi e noci, un connubio che adoro!
Ho fatto proprio una tatin l'altra sera.
Grazie di cuore anche per tutte le altre ricette che hai segnalato.
Nel we provvederò ad aggiungerle all'elenco.
Un salutone!
Noemi says
Molto rustica questa ricetta! Mi piace assai !! 🙂 🙂
Un abbraccio 🙂
Buon weekend tesoro !
N.
parole vegetali says
la ricetta è mooolto intrigante.Il titolo fa morir dal ridere.Devo dire che io quest'anno ho provato due volte a mangiarli i fichi, ee essendo rimasta delusa dal sapore perchè erano bellissimi fuori ma sciapi dentro ( ricorda un pò il genere umano in realtà questa cosa…), non ci ho più riprovato.Mi sono arresa troppo presto.
P.s. ho letto la tua intervista…ammazza che pensieri seri e profondi.Mi sono vista al tuo posto ed io avrei fatto una figura di cacca, nel senso che se mi avessero fatto delle domande a bruciapelo così….avrei iniziato a balbettare.Sai tipo quando non ti ricordi niente ad un esame ed inizi a farfugliare ed avere tipo risatina isterica ed un colore imbarazzante sul violaceo, per colpa della timidezza e dell'ansia?Non so se a te sia mai capitato.A me un milione di volte.Per questo preferivo di gran lunga esami scritti e non orali in accademia.
Peanut says
Ehehe ci credo, farei lo stesso!
Aspetto di vedere la tua proposta *.*
Baci a te
Peanut says
Che fortuna, non me lo dire!! 🙁
In figs we trust!! 😀 fammi sapere com'è andata, un bacio
Peanut says
Uuh la tatin, interessante!
Grazie mille a te, a presto!
Peanut says
Grazie Noemi! 🙂
Buon weekend anche a te!
Peanut says
ahaha l'ho ben presente, è la scena che succede sempre anche a me durante le prove orali.. infatti l'intervista l'ho solo compilata! 😀 figurati, avrei blaterato pure io tre parole messe in croce.
dai, riprova con i fichi, come vedi io non mi sto arrendendo affatto!
grazie per essere passata, a presto 🙂
Ely says
Tesoro.. hai detto una cosa bellissima, lo sai? Ti rendi conto? E non sai quanto capisco quella gioia folle della libertà, dopo imposizioni e fissazioni che regolamentano la quotidianità.. a tal punto che nulla ti ingolosisce più.. nè ti tenta. Quando trovi quell'amore che Natura da, che ti sorride e ti fa sentire libera di rubare per te emozioni e sapori.. nulla ha più prezzo. Allora ringrazia i tuoi tenerissimi fichi e godili come non mai! <3 <3 Queste delizie sono fantastiche!! Adoro tutto, la loro rusticità e il loro cuore avvolgente!! Ti voglio bene!
consuelo tognetti says
Confesso che a me i fichi fanno lo stesso effetto (intendo il frutto..non fraintendermi..anche se..) sto attenta a tutto quello che mangio, cercando di seguire un'alimentazione sana ed equilibrata..poi se vedo quelli non mi controllo e il mio self control va a farsi benedire O_o!!!
Buonissima la tua proposta, un abbinamento vincente e star goloso 😛
la zia Consu
Patapata says
Maròòò mi sono teoppo immedesimata in quello che hai scritto, soprattutto sulle fasi alterne mancanza di attrazione da cibo-golosità sfrenata.. Tant'è che sto per intraprendereun periodo macrobiotico, in cui ho molta fiducia, anche se per amore del mio maritino non credo che seguirò il regime più rigido previsto! E menomale che sono già vegetariana! Cmq questa ricetta è PAIURAAAA!!! Sei tremenda, sono proprio questi i dolci che mi fanno impazzire!! Bacetti
Erica Di Paolo says
Peanut!!!!!!!!!!!!!!!!! Ma che delizia queste gallette!!!!!! Che farine eccezionali, che ottimo abbinamento, che meravigliaaaaaaa….
Ah, preparati perché ho una proposta con fichi, noci e ….. surprise, ma ti piacerà, lo so, ne sono certa!!
Tornando a te e alle tue parole. Bello leggere, FINALMENTE, in filo di speranza e percepire un raggio di sole. Anche io sono quella delle fisime “questo no”, “la sera niente carboidrati”, “questo ti fa star male”…. ma è sempre e solo la testa che comanda e che fa reagire il corpo al cibo che buttiamo giù. Però anche io sono come te nella catena alimentare: dai, ancora uno…. l'ultimo…. ma non era buonissimo…. magari il prossimo…. l'ultimo, dai….. E sui fichi è bene che li nasconda e che ne tiri fuori solo il numero prefissato, ahahahahahah
Quindi, dolcezza, stai un po' meglio? Non mi dare pensieri…. ^_^
Ti stritolo di abbracci tesoro e complimenti ancora per questa proposta follemente invitante ^_*
Lo says
che bel post ricco…una ricetta sublime (e a me piace proprio il tocco di saraceno), tante altre buone idee di cui godere e una compagna di fichi….io farei come te con i fichi…senza fermarmi uno dietro all'altro…solo che mi manca la materia prima…mi manca una pianta di fichi…sigh sigh! Un bacio per un felice weekend!
Roberta | Il senso gusto says
Io potrei morire di fichi! Quest'anno però non ne ho toccato neppure uno, sono a dieta e l'autunno è un mese micidiale per iniziare una dieta (uva, fichi, cachi, castagne,…).
Però guardo i blog e faccio finta di sentire il sapore 🙂
ciaooo
Peanut says
Ahaha ma sinceramente io l'avevo vista una cosa positiva quella di aver smesso con le abbuffate! 😀 ..però beh, son punti di vista,ci mancherebbe! Ma comunque è chiaro che con i fichi è diverso, prima c'erano i sensi di colpa che in questo caso mancano totalmente 🙂 però è senz'altro che vero che uno più cerca di reprimere certi slanci e certe voglie, che poi più si ritrova con le dita nel vasetto del miele..quando smetti di pensarci in modo ossessivo, il tuo corpo e i suoi bisogni ti segue..;)
grazie Ely, tanto bene a te <3
Peanut says
Uguale…mi vergognavo da sola di quanti riuscissi (..non che abbia smesso, eh!) ad ingurgitarne! Ma penso che certe voglie vadano assecondate, significa che il nostro corpo ci sta chiedendo qualcosa che gli abbiamo fatto mancare 🙂
Tanti baci Zia!
Peanut says
Beh, nel mio caso non è andata proprio così, quando lo tenevo alla larga, non era certo perchè non mi attraesse. Quando ho tentato il riapproccio, il mio stomaco era ormai così piccino che per ricominciare ad avere fame ci ho messo due annetti, per questo ho cominciato a mangiare solo per gola, e mangiavo tanto, quasi a sfida, contro il mio appetito inesistente. Intendevo dire che da quando è tornato l'appetito è molto più facile mangiare le quantità veramente richieste e non esagerare, ecco! ^_^ almeno nel mio caso, è stato così! ma magari non importava tutta la storia ^_^”
La macrobiotica mi spaventa 😀 però sono curiosa di sapere come va, mi tieni aggiornata? 😉
grazie mille, un abbraccio
Peanut says
Sono preparatissima Erica!! 😀
In realtà ora di paletti mentali non me ne metto un granchè, cerco di ascoltare più che altro quello che mi richiede il mio corpo, senza forzare, quando mi va qualcosa di più zozzo me lo concedo senza troppi problemi (che poi dai, il mio “zozzo” è sempre meno zozzo della concezione generale di zozzo!:P)
Grazie, sei sempre tanto carina 🙂 ti abbraccio
Peanut says
Compagne di fichi!! Mi piace! 😀
Non ti scoraggiare che ci cerca trova! 😉
buon weekend a te!
Peanut says
Ma che brutta dieta la dieta senza frutta! Non dovrebbe esistere una cosa del genere! Io fossi in te toglierei tutto il resto e mangerei solo quella, invece! Non sono una nutrizionista, ma potrei assicurare che funziona.
Grazie per essere passata, a presto 🙂
occhio sulle espressioni says
Cuore di Luigi piccolino, che si arrampicava sull'albero della nonna per coglierli, addirittura succhiando il residuo lattoso che rimaneva sulla parte troncata.
Li ho mangiati l'altro ieri, tagliati con stile, interi, invitanti; in più, ieri sera, ho letto su un cartello “panino ai fichi” e mi sono gasato, non l'ho preso per caos, ma sarà un mio obiettivo.
P.S. tu sei figa.
letissia says
Bellissimo post Peanut! Buonissima ricetta e spettacolari le foto! Complimenti!!!
Anch'io adoro i fichi e quest'anno è un'annata decisamente positiva. Pensa che ci ho fatto anche il sapone! §;) Baci!
Cesca*QB says
Nocciolina ma sai che sta galletta ti è venuta proprio bella! Non so se è la foto e la sua 8della galletta) fotogenicità ad aumentare la sua beltà…ma merita proprio d'esser guardata.
Purtroppo i fichi non mi piacciono (lo so non credevi che a una come me non piaceva qualcosa eh :D) però quel che è bero è vero, complimenti 🙂
Anche io sono una persona molto ciclica con ilò cibo, e questo non accade per la questione della stagionalità, ma è tutta questione di fisse 😀
Erica Di Paolo says
Come non comprendere…. ma un passetto alla volte l'importante è tornare ad avere consapevolezza di sé e amarsi!!
viola says
a me questa galletta ispira veramente moltissimo! anch'io adoro i fichi! quindi direi che non mi resta che provarla. Grazie! e a presto
Ciaoo 😀
Francesca P. says
Rido. Mangio fichi senza sosta da quando sono tornata a Roma. Quelli neri poi quest'anno mi sembrano ancora più buoni del solito! Sono felice di vedere che è una passione condivisa… e spero di leggere tante altre ricettine qui da te, già questa è molto curiosa e particolare… 🙂
Peanut says
mh..fichi e? salame, immagino! però dai, se ti eri gasato, lo dovevi pendere!
Peanut says
Come come? e com'è il sapone coi fichi?! ..caspita, io ho paura che me lo mangerei però! 😀
Peanut says
No, più che altro non credevo che i fichi potessero non piacere a qualcuno! Oh madre di Dio ma come si fa? Sei umana Cesca?!
Ah guarda, io faccio sempre così, mi prendon le fittonate e finisce che poi la cosa in questione non mi va veramente più..fino alla stagione successiva! 😉
Peanut says
Grazie! fammi sapere se provi! ^_^
Peanut says
Oh, i fichi neri.. nei cestini che mi sono arrivati ce n'erano solo tre, e uno mi è toccato offrirlo. Non li trovo spesso, peccato.
Vedo che è una passione condivisa da molti! 🙂
grazie francesca, un bacio
occhio sulle espressioni says
Era fichi e pane, non specificava, poi se c'era la carnazza a sorpresa non so. Purtroppo la mia misantropia superava la voglia di fichi.