Oggi forse solo qualcuno capirà veramente quello che voglio dire.
Perchè non è facile neanche per me, da spiegare.
Sembra che pian piano tutto stia tornando alla normalità, anche se forse di normalità non è corretto parlare, perchè non so se qualcosa di quello che c’è stato, alle mie spalle, può meritare questo appellativo. Che pur neanche mi piace, tra l’altro, perchè può voler dire tante cose, e ancora forse una definizione ad hoc non è stata data.
Mi riferisco più che altro a situazioni nelle quali molte persone non si troverebbero in difficoltà, semplici atti di vita quotidiana, più o meno frequenti, scambi relazionali, affettivi, scelte senza titubanze, idee decise senza ripensamenti, coraggio di aprirsi ciò che non si conosce e non si è mai fatto.
Ecco, questo forse lo definirei normale, non nel senso di omologazione o conformismo.
Tutte cose che a me fin’ora han fatto una paura fottuta. Che sembrano scogli intramontabili per chi si è esiliato, come direbbe qualcuno, volontariamente o no, per troppo tempo, che ora è come fosse un animale che deve essere reintrodotto nel suo habitat naturale dopo essere stato in cattività. Il percorso è lungo, e fatti di piccoli passi.
Mettersi in gioco provando qualcosa di nuovo in mezzo a persone sconosciute (uno sport un’attività un gioco) – una doccia senza niente addosso (nudità!) – una mattina a lasciare curriculum – lavorare- vedere persone conoscerne di nuove – prendersi cura di un bambino. Niente paura no, solo un po’ di coraggio all’inizio, e poi verrà facile anche a te.
Basta solo dire “proviamo”, e chissenefrega del resto.
Ma tu prova.
La vergogna di anche di respirare, di esistere, non sentirsi a proprio agio comunque e dovunque, l’ansia suscitata da una giornata leggermente diversa da quella abituale, programmare programmare programmare per sentirsi più tranquille, e poi cambiare idea, e ancora, e ancora, perchè no, non sono sicura.
“Ma secondo te cosa dovrei fare?” ..” Quello che ti senti”. Perchè, perchè non me lo dici tu, che io non lo so, non lo so cosa voglio fare.
E..”Fai tu, per me è uguale”. Perchè sennò do fastidio, e allora mi faccio andare tutto bene.
Paura dell’altro, paura del mondo, paura di me, di sbagliare -allora meglio non fare niente- di inciampare quando non sono mai stata veramente in piedi.
Coraggio!
Probabilmente non sarò mai una che vive all’avventura, che “io esco e se stasera torno si vedrà”, ma continuare ad avere paura di tutto non era possibile, arriva sempre il momento in cui si deve uscire dal proprio guscio, e forse sì, la Nocciolina ora ha cominciato a rompere il suo.
Questa torta mi è stata commissionata per il compleanno di mio nipote, al quale avuto il piacere – e mai avrei pensato di dirlo- di fare da tata, dopo aver messo da parte con grande sforzo quel senso di inadeguatezza che mi perseguita(va?).
C’è chi davanti a queste richieste si entusiasma e comincia a pensare alle varie possibilità di ingredienti colori sapori, io chiaramente no, vado in crisi.
Senso di responsabilità, di essere sotto esame, sai che nel bene o nel male sarai giudicata, e almeno per un attimo, quando chiederanno chi ha fatto il dolce, persino al centro dell’attenzione. Sotto i riflettori chi vive da una vita nel buio, no,no.
Nessuna indicazione, quindi anche carta bianca. Infondo sarà più difficile uscire dai binari, ma anche capire da dove partire.
Però ora si accettano le sfide, giusto?
L’ho presa di petto, perchè se decido di fare una cosa però, ecco, la voglio fare bene.
Questa torta è molto -troppo- classica, persino ormai un po’ banale, e non trovo perciò che mi rappresenti granchè, ma forse per una volta, un po’ di normalità.. e poi guardandola, mentre sistemavo alla bell’e meglio le foto, ci ho trovato del simbolismo.
Trasmette abbondanza, è ricca, e luminosa. E’ colore, è vita, è viva.
E allora la voglio vedere come un omaggio a una (ri)nascita, lo sbocciare di un fiore, la maturazione di un frutto.
Crostata di crema e frutta
per la base:
farina 0: 300 g
farina di farro: 50 g
lievito: 1/2 bustina
zucchero di canna chiaro: 100 g
olio di semi: 80 ml
acqua: 80-90 ml
sale: un pizzico
per il ripieno:
latte di riso: 500 ml
sciroppo d’agave: 4-5 cucchiai
amido di mais: 40 g
scorza di limone: 1 cucchiaio
vaniglia in polvere: 1 punta di coltello
curcuma: 1 cucchiaino
olio di semi o margarina vegetale (facoltativo, io non l’ho messo)
per la gelatina:
acqua: 200 ml circa (sono andata a occhio)
sciroppo d’agave: 1 cucchiaio
agar agar in fiocchi: 1 cucchiaino
per la decorazione:
frutta fresca a piacere (io ho usato stelline di kiwi, palline di melone, uva e more)
Per la base unire le farine al lievito e al pizzico di sale. Mescolarvi anche lo zucchero e cominciare ad aggiungere olio, incorporandolo con le dita alla farina.
Aggiungere acqua pian piano fino a ottenere un impasto morbido e lavorabile, non appiccicoso. Formare una palla e tenere in frigo per un’ora (io l’ho fatta la mattina per tirarla fuori il pomeriggio).
Stenderla allo spessore di 1/2 cm, e foderare uno stampo da 26 cm. Bucherellare il fondo e i bordi, coprire di carta forno, porre sopra del legumi secchi e cuocere in bianco per quindici minuti a 180°. Rimuovere i pesetti e continuare la cottura per altri dieci minuti o finchè non colorisce, spengere il forno e lasciare dentro altri 10 minuti a “biscottare”.
Per la crema sciogliere bene l’amido nel latte, porre sul fuoco e aggiungere il dolcificante, la scorza del limone grattugiata (potete anche mettere solo la buccia per aromatizzare e rimuoverla poi), la vaniglia e la curcuma. Spengere quando si è addensata e portare a temperatura ambiente.
Quando anche la base è fredda, farcirla con la crema e procedere con la decorazione di frutta.
Per la gelatina sciogliere l’agar agar nell’acqua, aggiungere l’agave, portare a bollore e far bollire per due minuti. Spengere, lasciar riposare qualche minuto e poi versarla e spennellarla (meglio, io ho fatto una pozza!) sulla frutta. Tenere in frigo fino al momento di servire.
Cesca*QB says
Quanto solo orgogliosa di te da 1 a 10? Milleduecento!!!!
Sei intelligente e fottutamente sensibile (questa ultima caratteristica è un'arma a doppio taglio fin quando non la si sa usare ad arte!) e mi ha fatto un piacere immenso leggere in questo post la voglia di superare le tue paure. E perla tortati capisco, ho sempre mille idee da far assaggiare poi quando mi capita una richiesta da fuori mi gelo e mi viene da dire ” e se facessi una macedonia????”
Avanti tutta nocciolina, spacca il guscio, ma non tutto, tienine un pezzo come capellino…come Calimero <3
valentine says
Nocciolina, sei speciale. Non è facile uscire dal proprio guscio e il tuo percorso è da ammirare.
Quanto alla torta, io la trovo tutto meno che banale, è viva allegra colorata e poi ti rendi conto che sei riuscita a fare un dolce veg per tutti? mica è facile!
i kiwi a stellina mi piacciono un sacco, si vede il tuo tocco speciale, la tua cura…
insomma, sorridi, che sei splendida!
un bacio*
Angie says
e rompiamolo questo gusto, un po alla volta, che le cose di fretta non vanno mai bene.
Questa torta è proprio un inno alla vita, è solare e positiva.
A volta basta davvero un po più di coraggio e buttarsi nelle cose, della serie “si starà a vedere”, lo dico, ma per me non è facile neanche adesso, faccio presto a dirlo ma i blocchi ci sono ancora. Ogni giorno basta buttarne giù qualche pezzetto, anche della grandezza di una briciola, non importa, prima o poi cadranno tutte le paure e timori e potremo guardare dall'altra parte serene.
un bacio
Ely says
Tesoro capisco bene come ti senti.. ma proprio bene. Quella 'anormalità' che senti che ti è addosso da una vita, perchè non sei 'conforme al mondo'.. quando poi, cos'è la 'normalità'? Quel senso di solitudine e di 'rintanamento', perchè da troppo tempo stai con te stessa e dividere la vita con le persone ti infastidisce, ti spaventa, ti mette profondamente a disagio.. ed eviti l'esterno chiudendoti in una illusoria ma confortante 'sicurezza'. Come se non bastasse, ti senti persa se qualcosa 'va diversamente dai soliti schemi', perdi le poche cose basilari e ti senti confusa, chiedi consiglio e quello ti scombussola più di prima perchè 'non sai scegliere'.. perchè non 'va come doveva andare'. Ma ancora una volta.. esiste uno e un solo modo in cui le cose 'devono andare'? O vanno così solo perchè ci devono far stare tranquille? Vivere come vivi tu, come vivo io.. non è facile. E' come stare in schiavitù di se stesse.. per accorgersi in certi momenti che 'forse là fuori potremmo incontrare la serenità che cerchiamo invano nell'isolamento'.. e io te lo auguro, amica mia. Coraggio, la battaglia è da farsi ogni giorno; ogni istante. Sia quando cadiamo sia quando riusciamo a correre.. ti sono vicina e ti auguro il meglio!! <3 <3 Questa torta è uno specchio di freschezza, amore e dedizione.. auguroni al festeggiato e complimenti a te, perchè quei kiwi a fiorellino sono graziosissimi! TVTTB se hai bisogno di me ci sono <3
Francesca says
Come vorrei romperlo, quel guscio. riuscirci, come hai fatto tu. E invece no. Non ancora. Non adesso. Prpgrammo, programmo e non vivo. Non sboccio. Non mi godo un singolo attimo della vita. Vita che va avanti, nonostante tutto. Vita che merita di essere vissuta. Ti abbraccio forte e rubo una fettina di torta:-)
Erica Di Paolo says
E' sempre molto bello sentirsi “anormali” e “anticonformisti” e sentirsi, per una volta, simile a qualcuno che vive e la pensa esattamente come te. Grazie Peanut, ho il desiderio di dirti che sei speciale, perché non sei scontata.
Questa torta è speciale, come te. E' una presa di coscienza, un'accettazione e una sfida…. continua. Non fermarti mai!! Un abbraccio stretto, mia cara.
consuelo tognetti says
Complimenti tesorino..mi fa piacere leggere che a piccoli passi stai uscendo dal tuo guscio coriaceo per esporre il tuo interno tenero e vulnerabile..questa torta hai ragione forse non ti rappresenta al 100% ma è un tentativo di esprimere questo cambiamento di attitudine con il mondo e non può che essere la più splendida crostata che tu potessi donare a te stessa e al tuo nipotino 😀
Brava brava brava!
la zia Consu
Agnese says
Nocciolina, sei bravissima. Mi commuovi quasi. Perché lo sto rompendo anch'io, quel guscio, in questi ultimi tempi, e sentire l'aria sulla pelle, per davvero, lasciarsi accecare dal Sole [dai mille Soli dei nostri cieli], è così Bello. E' così intensa, la vita, quando la scopri. Da rimanerne storditi, felicemente storditi.
Ti auguro, con tutto il cuore, di continuare così. Faccio il tifo per te.
[Ma le stelline di kiwi? Ma quanto sono carine? *____*]
Peanut says
Aahaha la macedonia! 😀
Hai ragione sai, sull'arma a doppio taglio e forse è su quello che mi devo concentrare, sul non subirne le conseguenze e volgerla a mio favore, cioè, e a quello degli altri, soprattutto.
Il cappellino sì, mi ci vuole, le scottature sono sempre dietro l'angolo! 🙂
Peanut says
E questa volta è davvero piaciuta a tutti, senza “ma” 😉
Grazie,
un sorriso, allora 🙂
Peanut says
Ah, sicuramente mi sto prendendo tutto il mio tempo! 😀
ecco, è quel “come va, va” che ancora mi mette un po' di paura.
ma lo sto cominciando a dire, timore o no.
grazie Angie :*
Peanut says
Non avevo dubbi che tu avresti capito. E che avresti spiegato anche meglio di me, coi miei intrugli di parole, quello che cercavo di dire.
Intanto la serenità l'ho trovata con me, e non è poco, l'ho trovata con voi, in questo piccolo spazio, e forse in realtà solo ora sono pronta per provare a vedere cosa c'è fuori 🙂
Grazie Ely, un bacio grande
Peanut says
E lo farai! Prenderne coscienza e sapere di volerlo, dove indirizzarsi, non è poco. Io fino a poco tempo fa non avrei davvero voluto neanche provarci!
Sì, merita di essere vissuta, ma con naturalezza e fedeltà ai propri tempi e ai propri bisogni. Quando sentirai di essere pronta vedrai solo petali in fiore davanti a te.
<3
Peanut says
E ne ho trovate, di persone simili a me, per una volta 🙂
Continuo perchè voglio sapere come va a finire 😉
grazie Erica, un abbraccio anche a te
Peanut says
Grazie per le belle parole come sempre 🙂
un bacino :*
Peanut says
Eh sì. Tu, tu con le parentesi quadre, lo sai bene cosa vuol dire. Lo sai sicuramente meglio di me <3
elenuccia says
Vai nocciolina!!! questo post mi e' piaciuto tantissimo, mi ha fatto sentire in pace con il mondo. Brav brava brava. E trovo incantevole anche la forta (io poi sono di parte sulle torte di frutta…come si puo' non amare una torta di frutta?!??), I kiwi a stellina poi sono deliziosi.
pips says
Mi sembra di leggere me stessa. Con delle parole un po' più ordinate, solo. Con delle idee un po' più chiare in testa, forse. Ma certamente il succo è lo stesso. Non so se sempre aiuta leggere tra le righe, ma quello che posso capire attenendomi semplicemente a quello che hai scritto mi fa sentire capita. Ed è una bella sensazione. Mettersi a nudo, senza che negli occhi dell'altro ci sia qualche pensiero, qualche giudizio di cui vergognarsi, che può far sentire a disagio. Anche io vorrei essere un po' meno prigioniera di quel guscio che, sotto alcuni punti di vista, mi sembra un rifugio e non una prigione. Anche se la verità è che ormai, qualsiasi cosa esso sia, mi sta stretto. Vorrei essere anch'io un po' più forte, e scrollarmi di dosso alcuni lucchetti che mi bloccano proprio dove vorrei essere più docile. La tua crostata è mirabolante, è fantasticissima, è *.* :-OOOO sbalorditiva. Ecco.
Katiuscia says
Credo tu l'abbia capito che per questo versante siamo pressoché identiche, ma tu sei giovanissima e hai capito che è giunto il momento di rompere il guscio al momento giusto, non è tardi!
Non sai quanto vorrei anch'io che fossero gli altri a dirmi cosa dover fare, così non vivrei perennemente nell'ansia della scelta sbagliata, del rimpianto o del rimorso, vorrei un po' di sana deresponsabilizzazione dalla mia vita… a volte 'sto maledetto libero arbitrio è un bella palla!
Bellissima crostata, avrai fatto sicuramente un figurone! 🙂
Peanut says
Mi fa piacere che ti sia piaciuta, in effetti sì, con quella penso si vada sul sicuro! 😉
Grazie, un bacino
Peanut says
Questo è surreale, mai, e ripeto mai, avrei pensato che in mezzo a voi avrei trovato tanta solidarietà e affinità. Anche se a volte può essere difficile aprirsi, queste parole mi fanno ringraziare di averlo fatto, perchè cavoli se ne ho bisogno.
(idee più chiare, davvero?! pensavo di essere la peggio! :D)
grazie mille, un abbraccio
Claudia says
A ragione Cesca, essere tanto intelligenti e sensibili è un pregio e a volte una difficoltà indesiderata…essere riflessivi, auto-percepirsi sempre troppo nelle situazioni, avere sempre quel pensiero di troppo che mette insicurezza…bisogna solo saper convivere con se stessi, spingersi nel correggersi quando si esagera ma anche accettarsi per come si è!!! Ma sai cosa ti dico, ti stimo troppo per quella torta così bella, mi riferisco soprattutto ai kiwi a stellina (ma quanto sono belli?) e sono felice che anche perchè per il compleanno del nipotino hai proposto un dolce vegan, affermando te stessa e i tuoi valori e facendo un gesto che vale molto perchè fatto col cuore!!!
Bianca says
Ah, che meraviglioso post! E che coraggio, metterti così a nudo con tutte le paure, le tue ansie, le tue fragilità..
Già questo è il segnale di un grandissimo cambiamento, un segnale che dice al mondo (del web e non solo): “Ehi, questa sono io!! Mi vedete? Sono qui e sono fatta così!!”
Riuscire a superare i propri limiti, essere sicuri dei propri valori e delle proprie scelte, non avere paura di sbagliare.. beh, è un desiderio a cui molti anelano.. e sono contenta che tu stia riuscendo ad incamminarti su questa via! La torta 100% vegan è il primo passo: fa capire che di una cosa sei convinta e che non hai intenzione di tornare indietro!
Devo dire che un po' ti invidio, sei così giovane ed hai cominciato già questo percorso di autoaffermazione.
Io, pur di compiacere tutti, non deludere mai nessuno e non aver il coraggio di difendere o esporre le mie idee, ho già preso due lauree di cui non mi interessa nulla.. ma forse, dopo mesi dei quali non credevo più di poter vedere la fine, ho capito che la vita è una sola.. e che bisogna viverla con il coraggio di buttarsi, di provare e di credere in quello che si sente. Si vedrà..
Se tutto non è programmato minuto per minuto, se ogni dettaglio della giornata non è sotto controllo, se per la prossima settimana abbiamo già le incombenze di ogni giorno ben segnate sull'agenda (agenda che si cerca di riempire a più non posso pur di non avere un attimo libero, da dover poi riempire con attività fuori programma).. beh. che problema c'è!? Proviamo a vivere ogni momento per quello che è, a schiuderci al mondo a e goderci questi meravigliosi raggi di sole! Brava Lucri! Continua così!
Peanut says
Sì, lo avevo capito 🙂 e leggerti in certi momenti mi ha fatto davvero sentire molto meno “anormale” e..sola 🙂
hai ragione, a volte sarebbe quasi meglio che la gente imponesse la sua volontà, se non che in quei casi ti senti comunque schiacciata, più debole, incapace di far sentire la tua voce. il disagio non scomparirebbe. ma c'è una via d'uscita?!
un bacio
Peanut says
Bravissima, hai capito in pieno. Pensare troppo, ponderare tutto, troppi se e troppi ma, e con quelli si va da poche parti.
Però sì, almeno lo ho accettato ormai 🙂
ti ringrazio per l'apprezzamente, su quello almeno, ormai, nessuna parola mi può smuovere! 😉
un abbraccio
Mirty Quibibes says
Ti seguo, non posso perdermi queste golosità!!!
Peanut says
^_^” grazie per le belle parole, mi fa piacere che sei passata 🙂
è bello trovare tanta comprensione e appoggio. sì, se c'è una cosa che so per certo è che se su una cosa sono convinta al 100% nessuna opinione contrastante potrà farmi cambiare idea. anzi, non è anche un po' un incoraggiamente a perseguire una strada diversa? per il resto, essendo sempre stata lasciata libera di scegliere, non ho dovuto soddisfare le aspettative di nessuno: certo poi questo si è rivelata un'arma a doppio taglio, perchè tutta questa libertà era troppa, e non ero ancora grande abbastanza da saperla gestire. solo che la gente tende a scegliere o il bianco o il nero, e il grigio resta sottovalutato :
grazie ancora, ti abbraccio 🙂
Peanut says
mi fa piacere! ;D
sono passata da te, ma sei uno spasso! xD
letissia says
Quanto sei stata brava a scrivere questo post così vero, intimo, meraviglioso! Sei già rinata determinata e coraggiosa, vai così Lucrezia, hai intrapreso la strada giusta 😉
Buonissima la tua crostata di frutta, ne mangerei volentieri una fetta! Un abbraccio 🙂
Francesca P. says
Te l'ho già scritto che mi fai molta tenerezza, che come una sorella maggiore vorrei consigliarti, guidarti, incoraggiarti, spronarti… anche ad avere fiducia in te stessa e nelle tue capacità, via le paure, sentirti pronta ad affrontare piccole e grandi sfide della vita… considerando che si cade, certo, ma poi ci si rialza… alla tua età ero così insicura e quanti errori facevo… il tempo per questo è un amico importante, vedrai… scatta qualcosa proprio mentalmente… e il coraggio pian piano bussa… e tu spicchi il volo…
Un abbraccio… e se rifai una torta così, bussa alla mia porta… sarà più piacevole ancora parlare con un bel dolce davanti! 😀
brenda842 says
eh eh.. leggendoti mi sembrava di leggere parole scritte da me..o meglio pensate perchè io non sono in grado di scrivere e parlare di me..di esprimere quello che ho dentro.. però leggere le tue parole mi ha fatto effetto.. anch'io mi sento così..molto spesso!
negli anni sono cambiata..forse anch'io sto facendo un percorso di rottura del guscio.. ora me ne frego molto di più e penso a me stessa..
ma ancora programmo troppo, veramente troppo, penso troppo e vivo poco..
però ho imparato a fregarmene di più..a pensare meno a quello che vogliono gli altri..e più a quello che voglio io!
Un bacione Lu..e buona fortuna per questo difficile ma bel percorso di vita.. si cresce piano piano!
Alessia
occhio sulle espressioni says
Una cosa su cui potresti andare davvero tranquilla è proprio la cucina, tanto il risultato piace anche se l'hai preparato bendata, con i tappi nelle orecchie e con le mani legate!
Ho riletto il post 100 volte, è difficile dire qualcosa in proposito proprio come… fare determinate cose “normali”. Però una cosa mi viene da dire: il reinserimento graduale nell'habitat potrebbe dare, paradossalmente, una linfa di gusto che a molti abituati al trantran senza ostacoli ormai manca, vivere davvero la vita senza gli sbadigli dell'indifferenza.
A tutto pepe... says
Che purezza che traspare da questo post… Incantevole come la tua torta! :-)Michela
Peanut says
grazie ^_^””
Peanut says
la mia sorella maggiore, mi piace 🙂
bastano poche parole, a volte, e ti ringrazio perchè non mi fai mai mancare comunque il tuo incoraggiamento 🙂
oh, hanno bussato alla porta!
Peanut says
quante somiglianze, allora! buona fortuna anche a te, si cresce anche insieme :*
Peanut says
Non sapevo cosa aspettarmi da te, in effetti. Ma va bene anche così. E' una reticenza che parla.
E sì, sono pienamente d'accordo. E' una cosa che ho notato anche io. Mi sembra di muovere nuovamente i primi passi, solo che ora me ne rendo conto.
Peanut says
Ti ringrazio 🙂
occhio sulle espressioni says
Cinema verità alla Dziga Vertov, celebrazione di dettagli del reale che ormai sfuggono nella quotidianità!
Federica says
Posso capirti molto più di quanto tu possa immaginare e questo post è bellissimo. Ammiro la tua forza d'animo e ti auguro di rompere pian piano quel guscio fino a dissolverlo del tutto perchè so quanto ci si sta stretti dentro e ciononostante io non riesco ancora a ingrangerlo come vorrei.
La torta è splendida, quei kiwi a stellina sono un amore e correi proprio che tante tantissime stelle risplendessero nel tuo futuro.
Un abbraccio, buoan giornata
sara says
ciao Lu! Sinceramente non ho ben capito la tua riflessione iniziale, ma devo essere un po' suonata io di questi tempi, perdonami, però ci tenevo a dirti che questa torta non è affatto banale, anzi, è da sempre una delle torte più belle e apprezzate da tutti, vegani e non, quindi hai fatto benissimo a pubblicarla! Ti abbraccio forte!
Peanut says
Ricordo delle svariate somiglianze, in effetti. Ma secondo me il momento arriva per tutti.
Ti ringrazio e ti abbraccio 🙂
Peanut says
eh, sara, trattasi di flusso di coscienza quindi ci può stare, ma son sempre le stesse cose, mica nulla di nuovo.
eh infatti, forse è stato saggio andare un po' più sul sicuro! 😉 grazie, un bacione
An Lullaby says
Credo di aver capito benissimo. Ho avuto un tonfo al cuore perché sono i pensieri che tante volte ho avuto dentro e tu sei riuscita a materializzarli con le tue parole 🙂 Ed è strano sentirsi così improvvisamente vicini ad una perfetta estranea. Il tuo blog e le tue ricette, nonostante questo, nonostante le difficoltà , sprizzano vitalità e la trasmettono anche. Ci tenevo proprio a dirtelo 🙂
ajalro says
ciao, la tua crema è la migliore che abbia mai provato!! Hai una versione anche per la crema al cioccolato? Mi daresti la ricetta? Ti ringrazio e complimenti!!
ajalro says
…niente…? grazie! 🙂
Peanut says
Scusami cara sono stata molto impegnata con gli utlimi giorni di università 🙂 intanto grazie mille per i complimenti!
Al cioccolato non l'ho mai fatta, ma l'ho fatta con il cacao, per 500 ml di latte dovrebbero bastare un 20 g! Ma assaggia sempre per sentire se va bene per i tuoi gusti…:)