E insomma è arrivato, il “fatidico” giorno del secondo compleanno (del blog, chiaro).
Ed è arrivato guarda un po’ in una tristissima giornata di domenica, il giorno della settimana che più detesto, e mi ritrovo a scrivere, ancora una volta, mentre piove e l’acqua scroscia sul tetto troppo vicino alla mia testa.
Non posso negare che me l’ero immaginato diverso. Avevo programmato un post più allegro e con un dolce più festoso, ma anche più “estivo”, cosa che in questo momento non mi sembra la più appropriata.
Ma ormai mi conosco e mi conoscete anche voi, programmo le cose con un certo preavviso per sentirmi tranquilla, dato che sono una procrastinatrice e rimando all’infinito una cosa prima di farla realmente, sapere che in qualche modo almeno in astratto è già sistemata, mi rende meno ansiosa.
Ma il caso vuole che sia al contempo una persona eternamente indecisa, lunatica e instabile, e quello che avevo deciso non è mai quello che finisco per fare davvero.
E’ successo anche che partissi con l’intenzione di parlare di un determinato argomento e pubblicare una precisa ricetta, ma nello scrivere cambiavo improvvisamente rotta e mi ritrovavo col pubblicare qualcosa di completamente diverso da quello che era nelle intenzioni.
Nel bene o nel male non riesco a non essere me stessa, odio le forzature, persino quelle autoimposte. Infondo non avevo realmente voglia di cucinare il dolce a cui avevo pensato.
E poi vi sarete anche accorti che i compleanni non mi mettono un granchè allegria, tutto il contrario, direi, mi rendono piuttosto malinconica e mi spingono a trarre le fila, che sia di un’esperienza, che sia di una vita intera (ergo, allegri non c’è proprio verso che lo siano).
Ripenso perciò ora a quando decisi di aprire questo blog, non so veramente perchè visto che avevo cominciato a cucinare davvero da pochissimo (no, non sono una che “cucinavo con mia nonna quando avevo tre anni” eccetera), non so che cosa mi aspettassi.
Il mio è un blog che è cresciuto piano piano, che deve ancora maturare, anzi forse è proprio ora che, coi suoi due anni compiuti, è entrato nella pubertà.
Queste son cose che si ripetono sempre ma è vero che grazie a questo piccolo spazio ho avuto modo di entrare in contatto persone splendide che forse sanno di me più di quanto non sappiano le persone che mi conoscono. Tante volte i vostri commenti mi hanno aiutato a vedere qualcosa che mi turbava o mi preoccupava sotto un’altra luce, fornendomi un’altra angolazione dei fatti, con una parola carina mi hanno fatta sentire speciale, io che pensavo sempre di essere quella sbagliata. Forse avevo solo conosciuto le persone sbagliate, anche se èurtroppo quelle “giuste” sono lontane fisicamente da me.
Le ho comunque sentite però tante volte vicine.
Il blog è cambiato davvero insieme a me, è stata senza dubbio l’esternazione “pubblica” della mia evoluzione come persona, di quella dei miei gusti, delle mie scelte.
Rileggere la me di allora mi genera un misto di tenerezza e imbarazzo, nonchè una sottile volontà di rinnegare tutto, nascondere la testa sotto al cuscino e fingere che quella non ero davvero io!
Ma certe trasformazioni si apprezzano -e si comprendono- di più se si ha ben chiaro chi si era prima di affrontarle.
E per quanto sia bizzarro, mi rendo conto che infondo sono sempre la stessa ragazza del plumcake.
Perchè nonostante abbia oggi ripiegato su questa ricetta in mancanza di quella che avrei voluto fare, mi accorgo che è proprio con un plumcake che tutto è cominciato.
A dimostrazione che le cose non programmate sono quelle che riescono meglio.
Tutti e due post con un plumcake sì, ma con quelle differenze che rendono chiaro quanto sia cambiato in me. Racconti diversi, ricetta diversa, fotografie diverse.
Un po’ cambiata, un po’ sempre la stessa.
*Un altro dolce con le banane, tra l’altro, ma sono sicura che a qualcuno non dispiacerà.
Il banana bread è un dolce che personalmente mi piace molto, ma che non riesco quasi mai a fare perchè è davvero difficile che avanzino così tante banane mature in casa mia, considerando che io le mangio solo quando hanno raggiunto un certo grado di maturazione. Era la seconda volta che lo facevo, e ho deciso di sconvolgere completamente la ricetta rispetto a quella che avevo fatto la prima volta, scelta da una parte resa necessaria perchè ne cercavo una senza uova, dall’altra perchè volevo la mia ricetta di banana bread. L’ho trovata, e non penso che la cambierò.*
Banana bread vegan
farina semintegrale: 250 g
olio di semi: 50 ml
zucchero di canna integrale: 150 g
latte vegetale: 120 ml
aceto di mele: 1 cucchiaio
sciroppo d’agave: 2 cucchiai
banane mature: 4 di medie dimensioni
noci: 60-80 g, tritate
baking powder: 1 cucchiaino
bicarbonato: 1/2 cucchiaino
sale: un pizzico
cannella: facoltativo, se piace. secondo un pizzico ci sta!
Unire l’aceto al latte e mettere da parte. In una ciotola ampia unire la farina agli agenti lievitanti, mentre in una più piccola mescolare l’olio con l’agave e lo zucchero. Unire i due composti e versare il latte piano piano. Aggiungere infine i gherigli di noci e dare ancora una rapida mescolata.
Versare nello stampo da plumcake (io non ungo perchè è antiaderente, nel caso il vostro non lo sia spennellatelo con un po’ di olio) e cuocere per 50 minuti nel forno già caldo a 180°.
P.s. Perchè fosse già pronto per cogliermi in fallo, quello nella tazzina non è caffè, è orzo! 😛
Romina says
Bellissimo plumcake e tanti auguri per il secondo compleanno. Anche io da poco ho compiuto il prima e infatti, un pò come te, nostalgica ho pubblicato un post completamente diverso da quello che m'ero prefissato e sono ho fatto una crostata che è il primo dolce vegano che ho imparato a fare. Appena ho un pò di tempo vorrei mettermi e leggere di quando hai iniziato e vedere il percorso che ti ha fatto diventare quella che sei oggi. <3
consuelo tognetti says
Buon Non-compleanno nocciolina! Le tue riflessioni dimostrano quanto tu sia maturata e con te tutto il resto! Quest'avventura nella sua semplicità ti ha permesso di vedere il mondo sotto un'altra luce ed è bellissimo leggerlo! La tecnologia non sempre finisce x nuocere 😛
Buono il tuo banana bread..ti rispecchia: semplice e dolce il giusto ^_*!!!
Buona domenica cara <3
la zia Consu
Francesca says
Buon non compleanno a te…a me…a noi…a voi!!! Non ricordo com'era la canzoncina, comunque il concetto è chiaro 🙂 Un abbraccio e smettiamola (io sono in prima fila) di programmare tutto. Ci riusciamo? sì <3
Manuela e Silvia says
Ciao! complimenti per questo secondo piccolo traguardo!
Neppure noi amiamo la domenica…spezza l'armonia che si è creata nella routine quotidiana 🙂 Però un secondo non compleanno merita comunque di essere festeggiato a dovere!
Buonissimo il tuo banana bread semintegrale: anche noi abbiamo difficoltà a farlo, ma solo perchè amiamo moltissimo le banane e non riusciamo a collezionarne tante da prepararlo 😉
Un bacione
Peanut says
D: aah no, non farlo!! che imbarazzo ^_^””
Peanut says
E' proprio vero, anche se mi sono “evoluta”, ho deciso di escludere alcuni ingredienti e di dare il benvenuto ad altri, infondo i miei gusti sono sempre rimasti semplici e essenziali 🙂
..e son contenta di aver trovato questo spazietto per dar voce a quello che avevo da dire.
grazie zia Consu, un bacino
Peanut says
Eeh se ci riusciamo!:)
grazie francy :3
Peanut says
Esatto! io ho dovuto prenderne una cassetta intera al mercato per avere qualche speranza 😀
..però ne vale la pena!
grazie di essere passate, a presto!
Romina says
Scusami, ma ho scritto cosi di fretta che non si capisce quello che volevo dire. 🙁
Peanut says
no,come?! io penso di aver capito e mi fa piacere se avrai voglia di ricostruire il percorso, solo che dicevo così tante di quelle scemenze che anche solo pensare che l'ho scritte io mi mette imbarazzo:D
Agnese says
Non ho tempo -sigh- di leggere tutto il post, e preferisco ammetterlo, piuttosto che fingere un commento entusiasta e concorde con te, come se ne leggono tanti in giro. Spero mi perdonerai, Peanut! 😉
Però, ammetto di non essere riuscita a resistere alla lettura della ricetta del TUO banana bread: mi piace moltissimo la scelta degli ingredienti, potrebbe diventare anche il mio banana bread, sai? Certo, dovrei far sopravvivere qualche banana, ma che impresa 😉
Un abbraccione! E buon non-compleanno! 😀
Claudia says
Buon blog compleanno a te! questo cake sembra molto invitante, stile banana bread che a me piace tantooo!
Anonimo says
grande Lucrezia, sei sempre bravissima (sarà che ti conosco da poco, ma i livelli son sempre stati alti!) buon comple-blog 😉 Chiara P.
Peanut says
Preferirò sempre la verità che l'ipocrisia. Anzi sei stata molto carina a prenderti un momento per commentare comunque 🙂
Far avanzare tutte queste banane è sempre un grande sforso lo ammetto, ma che poi ripaga 😉
Prova e mi farai sapere, un bacio:)
Peanut says
Graziee! per esserne sicura io mi sacrificherei e proverei! 😉
Peanut says
Grazie Chiaraa! :))
Francesca P. says
Io dò valore all'improvvisazione e al cambiare le carte in tavola, se così ci sentiamo… la parola d'ordine è, sempre, spontaneità!
I blog crescono e si modellano con noi, coi nostri umori, pensieri, eventi che viviamo, scoperte… è bello vedere l'evoluzione, seguire passo passo ogni piccola conquista…
Kittys Kitchen says
Quindi buon compleanno! E dai però non farti prendere dalla malinconia del tempo e da questa primavera un pochina grigia, si deve festeggiare!! E trovo carinissima l'dea di riproporre un plumcake, come l'inizio 🙂 Se poi è di quelli alla banana morbidi morbidi mi piace anche di più!!
Ileana Pavone says
Cara scusami del ritardo, auguri a te e al tuo blog 🙂
Meglio essere passata qui oggi però, anch' io detesto da sempre la domenica, è la mia giornata paranoica in assoluto, quindi ti avrei lasciato solo la mia malinconia ieri ^_^
Mi piace moltissimo la tua versione del banana bread cara :*
Un bacione
Peanut says
Sono d'accordissimo! giù le maschere, ce ne sono troppe..:)
grazie di essere passata, a presto
Peanut says
ormai mi ci son dovuta abituare, ma m'ha sconvolto tutti i piani!
grazie di essere passata, e per gli auguri! a presto 🙂
Peanut says
non che oggi il tempo sia meglio, però -.- ma di lunedì è decisamente più sopportabile!
grazie, a presto! 🙂
Noemi says
Tanti auguri !! ^_^
Deliziosa questa ricettina…!! Sì sì me la segno e la preparo in settimana! 🙂
Un abbraccio carissima!
N.
elenuccia says
Auguriiii!!! in effetti riguardare le prime ricette fa un po' tenerezze. Anche io riguardando i primi post ho l'impressione che sia passato un secolo 🙂
Questo cake ha un aspetto davvero invitante, molto “nordico”, assomiglia a un cake che mangiavo a colazione a Vienna. Ho fatto il “classico” banana bread varie volte ma la pasta non mi è mai venuta così scura…dici che è lo sciroppo d'agave o lo zucchero di canna integrale?
PS: a me invece le banane piacciono un po' verdi quindi difficile che in casa mia ce ne siano di mature maturissime
Peanut says
Graziee! ^.^ prova e fammi sapere! :*
Peanut says
Davvero, nordico?! figurati, insolito ma mi piace come complimento!
Lo sciroppo di agave che ho io è molto chiaro, quindi sì, dipende dallo zucchero, io ho usato metà di canna chiaro e metà di quello “umido”, più scuro:)
grazie per gli auguri 🙂
occhio sulle espressioni says
Una personalità già determinata, che con il tempo ha subito le normali evoluzioni, ma lo fondamenta permangono, a quanto pare molto deciso, nonostante il lato (inconsciamente difensivo?) permeato di dubbi e incertezze, poi si prende quel che davvero vuole e in cui crede.
Tu non cucinavi a tre anni con tua nonna probabilmente perché non ti andava di farlo (tipo esempi del post), sei un “prodotto” diverso, da scoprire e riscoprire, anche diverso dai canoni.
Tifo per te.
Federica says
Anch’io sono una che programma tutto, mi fa sentire più tranquilla come una copertina di Linus e difficilmente cambio i programmi. Quando l’ho fatto 9 volte su 10 me ne sono sempre pentita. Ma è anche vero che se salta qualcosa vado nel panico totale e questo non è proprio un bene, mi rendo conto di essere troppo “rigida”! In cucina invece è tutto l’opposto. I programmi non li rispetto MAI, parto da una cosa e finisco sempre da tutt’altra parte, cambio anche in corso d’opera all’ultimo minuto.
E’ bello e positivo che tu riesca ad essere te stessa e non vedo perché avresti dovuto cucinare qualcosa che non ti andava di fare solo perché c’era di mezzo un’occasione da festeggiare. Non è la torta che conta ma lo spirito. E io questo cake, vuoi il debole per i dolci alle banane e per i plum cake, ce lo vedo proprio bene :D! Buon compli blog bimba, un bacione
Peanut says
Mi piacerebbe proprio fare una chiacchierata per bene, per sciogliere quegli impliciti e quelle cose dette a metà che al di qua dello schermo non so bene come interpretare 😀
Però grazie, per i commenti mai banali 🙂
Peanut says
Mi sa che certe abitudini sono proprio difficile da sradicare, ma se fanno parte del nostro essere alla fine è bene lasciarle lì e imparare a conviverci, magari a smussarle o a volgerle a nostro favore:)
Grazie carissima, un bacio anche a te
occhio sulle espressioni says
Sulla chiacchierata sfondi un ponte levatoio calato, grande idea!
Sul resto, devo dire che il periodo scritto ieri ha errori di battitura che ne hanno fatto perdere il senso, sembra un delirio! 😀
Ci riprovo:
Una personalità già determinata [la tua, già “forgiata” da molto,], che con il tempo ha subito le normali evoluzioni, ma lE fondamenta permangono [i lati principali della tua personalità], a quanto pare molto decisA [tu, con le tue scelte, le tue “ideologie”], nonostante il lato (inconsciamente difensivo?) permeato di dubbi e incertezze [come dici anche nel post], poi si prende [TU, prendi, coerente con le tue scelte] quel che davvero vuole e in cui crede.
Ma in che condizioni ero, ieri? Ahahahah!
Andrea says
Io invece confesso di aver letto la tua lunga introduzione ma ho saltato la ricetta! Io penso che nella vita un minimo di programmazione sia importante, per ricordarsi quello che si DEVE fare; ma poi se una cosa la fai prima e l'altra dopo chissenefrega! Ricordo che quando facevo corsi di aggiornamento preparavo con molta cura le mie dispense, ma poi quando ero là davanti alla gente cominciavo magari dalla fine per poi tornare a ritroso verso l'inizio. Ma questo è segno di elasticità mentale, che non è un difetto! Ti abbraccio
Peanut says
Mi fa ancora più piacere se hai letto quel che ho scritto piuttosto che guardare solo la ricetta, sai 🙂
grazie per la condivisione! un abbraccio
Roberta says
Peanut, mi verrebbe da farti degli auguri entusiastici e clamorosi ma visto che il mood di questo post è riflessivo ed estremamente profondo, te li sussurrerò con delicatezza…..
Ti abbraccio e ti invito a fare un salto qua: http://thedreamingseed.blogspot.it/2013/06/i-filetti-di-trota-salmonata-in-crosta.html
Baci :*
la gelida anolina says
Tanti tanti auguri anche se in ritardo…i compleanni mettono un pò di tristezza anche a me; questo è stato l'unico anno in cui sono riuscita ad affrontarlo con un sorriso!!!a volte basta guardarsi e provare ad essere soddisfatti di ciò che si è…delle trasformazioni che si è in grado di affrontare e della voglia di “crescere” in tutti i sensi ^_^
un abbraccio
Cesca*QB says
Dannazione mi sono persa il 2° Blog*Compleanno.
Sono troppo in ritardo a farti gli auguri ora con un abbraccio virtuale?
Ci piaci così, un po’ pazzerella, un po’ lunatica e tanto dolce : )
Buonissimo il banana bread, anche il ce l’ho ai blocchi di partenza nelle bozze dei post ma il caldo è arrivato sconvolgendo i miei piani malefici di indurre la gente ad accendere il forno a metà giugno
Peanut says
grazie silvia 🙂
Peanut says
noo,no che non sei in ritardo!
^__^” ehehe grazie!
infatti, io ho avuto proprio “fortuna” di aver potuto approfittare di quel giorno pioggerello! 😉
Sabrina says
idem..se sostituisci lo zucchero e il succo d'agave con il malto o il succo di mele, o dattero, lo inserisco.
grazie <3