No vabbè se comincio a parlar di mia mamma non so dove vado a finire e forse è meglio non rischiare di impelagarmi per un sentiero la cui fine è incerta e non priva di rischi.
Chi mi legge da un po’ avrà avuto modo di capire che il sentimento che ho verso mia mamma è un po’ combattuto e non così limpido e “immediato” come di solito è da parte di una figlia cerso la propria madre.
Cercherò di non farmi prendere perciò da un eccessivo slancio di pathos che mi potrebbe condurre laddove si dovrebbe cercare di non andar troppo a rivangare, il passato, l’infanzia e blabla.
Diciamo che, forse perchè è l’unica tautologia di cui veramente capisca il senso, che la mamma è sempre la mamma, è proprio vero.
Ci son tanti modi per voler bene a una mamma ma pochi o forse nessuno di non vogliergliene.
E il senso in cui glielo voglio io, forse nemmeno la troupe di “come è fatto” sarebbe capace di comprenderlo.
Troppo? Non saprei. Forse ora all’età di vent’anni comincio a imparare a disintossicarmi dal vizio di aver bisogno delle sue attenzioni per non sentirmi una persona inutile. Non perchè le abbia ricevute eh, ma perchè ho imparato a farne a meno.
Ho imparato a trarre da me la forza e gli incoraggiamenti per superare quei momenti e quelle prove di cui non mi credevo capace, con quei risultati che magari qualcuno di voi sa, il diventare io l’unica amica di me stessa.
Trovo che nonostante abbia appreso troppo presto cosa sia l’autonomia e l’indipendenza, a suon di “vaia” e “venvia” (per chi se lo chiedesse, è una sorta di “ma levati” in toscano), nel bene o nel male averla come mamma mi ha insegnato tanto.
Molte delle strade che ho imboccato sono state dovute al desiderio di impressionarla, compiacerla, chiamarla a me, dimostrarle che non era ancora troppo tardi per dimostrarmi che mi voleva bene e che le interessava quel che facevo e che dicevo! Era il centro del mio universo, volevo avere la certezza che ci sarebbe stata sempre e che non mi avrebbe fatto sentire abbandonata e allora ero io a chiederle quell’abbraccino, non importava se dovevo mettere da parte l’orgoglio, perchè sapevo che sennò non ci sarebbe mai stato.
Mioddio, sapevo che sarei entrata nel drammatico andante.
Tutto questo per dire che anche se oramai in modo moolto meno sofferto e straziante, cerco ancora con qualche pensierino di dimostrarle affetto. Ma della serie se ne rimane contenta e mi dice brava bene, sennò amen.
Questo salame al cioccolato è un dolce perfetto da regalare alle mamme (se lo dovete portare a cena siete anche sempre a tempo a prepararlo!) perchè se lo tengono in frigo e quando ne hanno voglia, a qualsiasi ora del giorno o della notte a mo’ di Nigella, si fanno la loro fettina e si tolgono lo sfizio. Non è il classico dessert da fine pasto nè la torta della merenda o della colazione, è proprio un regalo. Anche e soprattutto per il palato.
La ricetta viene da un link postato del solito gruppo di facebook di cui vi ho parlato negli scorsi post, con delle omissioni di ingredienti che non mi piacevano.
L’ho fatto con le dosi indicate nel video ma col senno di poi vi dico: sestuplicatele perchè va via come il pane!!
Salame al cioccolato senza uova, burro e zuccheri aggiunti
cioccolato fondente: 150 g
biscotti tipo frollini vegan: 130 g
mandorle: 50
latte di mandorla o altro vegetale: 50 ml
olio di semi: 40 g
vaniglia in polvere
cannella
Spezzettate i biscotti o al mixer o col mio metodo preferito (sfogo di violenza repressa assicurato) sacchetto di plastica o panno + mattarello.
Tritate le mandorle e mettele in una terrina coi biscotti, una puntina di vaniglia in polvere e un pizzico di cannella. Versare l’olio sui biscotti e mescolare con un cucchiaio. Sciogliere il cioccolato a bagnomaria e versarlo sugli ingredienti secchi, amalgamare e solo in ultimo versare anche il latte. La consistenza non dev’essere troppo liquida ma neanche eccessivamente dura perchè ricordatevi che quando lo metterete in frigo il cioccolato tornerà duro! Stendete un foglio di carta forno o di alluminio e versate l’impasto, quindi formate un salsicciotto. Conservate in frigo per circa tre-quattro ore prima di tagliare a fette.
Per ricordare il salame potete legarlo con uno spago e ricoprirlo di zucchero a velo come ho fatto io.
Ricordate di non assaggiarlo prima di portarlo alla mamma o potrebbe non rimanere niente!;)
Katiuscia says
La mamma è sempre la mamma è l'unica tautologia che capisco, mi piace un sacco! E lo trovo anche vero! 🙂
Ognuna di noi ha un rapporto particolare con la propria mamma, ma credo che bisogni sempre e solo vederne i lati positivi.
Le mamme, purtroppo, non ci accompagneranno per sempre e quando non ci saranno più sarà come perdere un pezzo di cuore… meglio non avere rimorsi di non averle apprezzate quando si poteva <3
Tu, con questo salamotto, le hai proprio dimostrato quanto per te è speciale…ed è tantissimo!
Un abbraccio forte Lucre
Cesca*QB says
Ciò che hai scritto del rapporto con tua mamma è molto toccante, anche se l'hai detto in punta di piedi <3 Chiudo l'argomento al volo per non cadere nella trappola del "dai facciamoti un quadro PISSIcologico!"
Salamozzo*vegan 4 ever! 😉
brenda842 says
Meraviglioso salamotto..wow me lo sognerò stanotte!!! =D
per quanto riguarda tua mamma, mi dispiace molto.. ti capisco benissimo perchè per me è uguale con mio padre e ti ammiro per essere arrivata ad un punto dove riesci a vivere pensando ai riconoscimenti che dai da sola a te stessa..dovrei impararlo anch'io..che a 23 anni ancora mi aspetto qualcosa..sempre..
occhio sulle espressioni says
E che non dovevi parlarne, eheh! 🙂 Certamente un rapporto complicato, ma da esso si deduce la tua estrema sensibilità, nonché volontà di non mandare la cosa presto all'aria (magari in altri casi sarebbero stati solo litigi estremi e addii,) devi essere una che si impegna in quello in fa, tu…
Io ambisco a codesto salame da una vita, ma penso di averlo assaggiato solo eoni fa; adesso invidio le mamme che seguiranno il tuo consiglio e l'avranno.
Aneddoto: quando ho letto “a mo' di Nigella” avevo inteso che la Nigella fosse una specie di nduja, al che ho fatto una ricerca per immagini pronto a degustare almeno le fotografie ed è spuntata una tizia con gli spaghetti in mano. 🙁 Ma quindi è lei Nigella?
cristina b. says
mi sa che la tua mamma e la mia un po' si somigliano… basta, non dico altro, solo che io ho imparato presto a diventare forte e autonoma e tutto sommato mi e' servito… un abbraccio solidale e salame al cioccolato forever!!!
consuelo tognetti says
Ciao cara nocciolina..io un po' per i tuoi motivi ho boicottato la festa della mamma..non voglio scoraggiarti ma è un rapporto che non si recupera con il tempo e alla tenera età di 29 anni spero solo di aver imparato dagli errori commessi ed essere una madre migliore per un futuro ipotetico figlio..
Mi consolo con il tuo salame che replicherò quanto prima, deve essere delizioso 😛
<3 dalla zia Consu
Peanut says
Ommamma :{ però hai ragione,eh, e infatti non è che non abbiamo un bel rapporto, non è stato quello che avrei sognato, soprattutto da piccolina, ma come avrai capito in qualche modo riesco a trarre bel buono in qualsiasi esperienza! 😉
grazie, un abbraccio anche a te <3
Peanut says
Acci,no! A me invece sarebbe piaciuto un sacco sapere cosa ne avresti dedotto a livello pissicologico!
Questo salamozzo è veramente strabuono, devo dir la verità, non me lo aspettavo! 😉
Peanut says
Sono percorsi di vita diversi, io per riuscirci diciamo che sono arrivata a una situazione anche estrema, non dico al baratro, ma quasi.. che se non mi mettevo in testa di volermi bene da me non so se ne uscivo.. forse ti ci vorrà un po' di più, ma sono sicura che ci riuscirai..io per quanto possa valere non finirò mai di dirti che sei bravissima in quel che fai! :3
Peanut says
Sì, infatti, ma tanto lo sapevo che mi c'intortavo.. la cosa “divertente”(ma anche no) è che mia mamma che non legge mai il blog, questo l'ha visto. Ma non penso che abbia capito veramente, non so.
Davvero non conoscevi Nigella? Sì, è lei, la cuoca britannica divenuta famosa per la sua bellezza “curvy”, per il fatto che fa le ricette mescolando con le mani e buttando tutto a occhio, perchè apre il frigo alle 4 di notte e si mangia mezza torta al cioccolato a letto. (però non capisco proprio il collegamento con la 'nduja! :D)
Ps. dai che il salame è facilissimo e velocissimo!
Peanut says
L'importante è cercare di trarre l'aspetto positivo da ogni esperienza, anche quelle più dolorose..e quando ci si riesce, voglio vedere cosa o chi riesce a buttarci giù 🙂
un abbraccio
Peanut says
Il mio rapporto in realtà è buono, perchè mi sono io che mi sono “piegata” e ho messo da parte aspettative e speranze che sin da piccolina avevo riposto in lei. Per questo ti dico che ora la vivo serenamente, benchè carezze e abbracci, quelli ormai nessuno me li potrà restituire.
Ora però ho un modo tutto mio di provare affetto, tanto che penso che non sarò neanche mai capace di essere madre, ma insomma, è talmente presto..
grazie, a presto:)
occhio sulle espressioni says
Mi ero fatto un film sui salumi in genere, splamabili, di cioccolato… perciò nduja, pensavo fosse in argomento! :DD
Simpatica Nigella, anche carina, però io preferisco le donne con la chioma corta.
petite-valeü says
Ciao bellezza!! Direi che è una vita che non passo, e le tue ricette sono sempre più meravigliose *____*
Eh, le mamme… ci vorrebbero troppe, troppe parole. Ecco perchè la parola “mamma” dice tutto di per sè.
Ti abbraccio, sperando di riuscire ad avere il tempo per passare un pò più spesso :*
petite-valeü says
Ah, tra l'altro anche io con la mamma ho un rapporto strano: la amo più di ogni altra cosa, ma lei è sempre stata avara di affetto, caratterialmente, e in alcuni momenti della vita speravo che si accorgesse dei miei disagi, cosa che puntualmente non avveniva, e quindi continuavo a sprofondare sempre di più “perchè forse quando sarò totalmente distrutta se ne renderà conto”. La fortuna in questo è, come dici tu, che alla fine ne vieni fuori forte, consapevole e in grado di reggerti da sola. Se non uccide fortifica, insomma. Dici che questo ci sta, nella parola “mamma”?
elenuccia says
Il salame al cioccolato è un classico in romagna, so bene quanto sia goloso e quanto sia difficile non mangiarselo tutto nel giro di dieci minuti 🙂
Sai anche la mia mamma è sempre stata molto parca per quel che riguarda coccole/dimostrazioni di affetto e di supporto. Sinceramente non mi ricordo che mi abbia mai abbracciato. Da piccola ci sono stata malissimo poi diventata grande (la vecchiaia!!!) mi sono resa conto che non è che non mi volesse bene. Solo me lo dimostrava in modo diverso, ad esempio spronandomi a tutti i costi a fare meglio di quello che facevo di solito.
Mi ricordo che con la scuola era sempre una lotta…io tornavo con bei voti ma lei mi chiedeva sempre quanto avessero preso i bravi della classe e se avevano preso più di me mi diceva “vedi se studiavi di più magari avresti preso come loro”. A quei tempi la odiavo quando faceva così, ma poi alla fine ho capito che lo faceva per me, per indurmi a dare il meglio di me. E ho anche capito che non mi abbracciava per una forma di senso di vergogna che lei provava nei confronti degli altri.
elisabetta pendola says
w il salame al cioccolatooo!!!! adoooooroTi!
Annarita Rossi says
Volevo lasciarti un messaggio appena hai pubblicato il post, però temevo di scadere in consigli non richiesti e psicologia da due soldi…continuate a cercarvi però! un bacio.
Peanut says
Sai che sei stata bravissima a riassumere tutto quello che io ho detto – e forse neanche troppo chiaramente- con tutte queste parole? purtroppo non ho il dono della sintesi, menomale che ci siete voi che sapete andare al nocciolo:)
bentornata carissima, un bacio:*
Peanut says
L'ultima frase mi ha fatto parecchio riflettere, e probabilmente ora lo so, che mi vuole comunque bene a modo suo, ma l'ho capito un po' tardi. Nel frattempo mi sono fatta un po' di corazza:)
un bacio, e grazie
Peanut says
Ti dirò che mi avrebbe fatto molto piacere leggere che cosa ne pensavi, molte volte alcuni vostri commenti mi hanno aiutato a vedere delle cose sotto una luce diversa, e mi sono serviti per rivalutare soprattutto delle idee che avevo di me. Le esperienze o le parole altrui sono sempre preziose:)
Ti ringrazio per il pensiero, un abbraccio
Peanut says
yeyyyy ;D
Francesca P. says
Quello con la propria madre è un rapporto/viaggio complesso, fatto di tante curve e oscillazioni, non c'è solo una direzione nè un solo colore… cambia nel tempo, si modella… e credo che vada sempre visto e analizzato, a seconda delle fasi di vita… il mio consiglio, un pò da sorella maggiore data la mia età, ehehe, è di trovare indipendenza ed equilibrio ma di non perdere mai la capacità di esternare cosa senti, di dimostrarle i tuoi sentimenti e pensieri… il dialogo non deve spegnersi, deve esserci sempre un filo, anche più sottile rispetto a prima, com'è normale, che vi tiene vicine… e ogni tanto qualche “ti voglio bene”, a parole o gesti, va lanciato… 🙂
www.mipiacemifabene.com says
Belle le foto!!!!!!!
Ma che buono deve essere!?!?!?!
Sono estasiata… :-O
Bacissimi!!!!!
Federica 🙂
Federica says
Il rapporto che ho con mia mamma credo sia stato ed è abbastanza analogo al tuo. E nonostante abbia praticamente il doppio della tua età sento ancora di aver bisogno della sua “approvazione” in un modo o nell’altro. Certo, se non ce l’ho non è che rinuncio (non sempre) ai miei progetti ma sicuramente l’entusiasmo e la “voglia di fare” ne risentono parecchio. Mi sento in quel caso come un palloncino sgonfiato. Quanti ricordi legati al salame di cioccolato. Mi piace questa versione senza uova e senza burro, decisamente mi piace 🙂 Un bacione, buona giornata
Simo says
io non sono mai riuscita ad essere in vera sintonia con mia mamma. Ancora adesso non faccio mai bene qualcosa e c'è sempre una sorta di rimprovero taciuto per tutto da parte sua…ho sempre cercato di dare il massimo, ma non ho mai avuto più di un: brava, hai semplicemente fatto il tuo dovere.
Spero dei non commettere lo stesso errore con mia figlia, a volte mi sembra di essere dura con lei…vero anche che in età adolescenziale a volte bisogna saper dire dei no e dei basta, anche e soprattutto per amore.
Meraviglioso il tuo salame……..senza uova è perfetto per me!!
elenuccia says
Dipende da che corazza è…secondo me c'è la corazza “buona” e quella “cattiva”. Quella buona è secondo me la capacità di saper far fronte anche alle situazioni difficili, e secondo me dipende molto dalla proprio senso di autostima. Poi c'è la corazza “cattiva”, quella che ti allontana dagli altri, quella che ti fa evitare l'interazione con gli altri per non soffrire. Fortunatamente posso dire di conoscerle entrambe, fortunatamente nel senso che crescendo sono riuscita a togliermi quella cattiva (che mi ha allontanato per anni dalla gente) e ad acquisire quella “buona”. Ma so che ci vuole tempo e tanto lavoro su se stessi
Peanut says
A gesti, sicuramente a gesti!
Vedremo allora dove arriveremo tra un po'..:)
un abbraccio
Peanut says
ehehe ma grazie! eh, si ,era proprio buono!
Peanut says
E io che pensavo che gli altri con le proprie mamme fossero tutti baci abbracci e ti voglio bene! mi avete proprio aperto un mondo, da una parte mi dispiace che tante di voi abbiano avuto gli stessi trascorsi, dall'altra ho la conferma non sono io -o lei- ad avere qualcosa di sbagliato:)
grazie per il sostegno;)
un bacio
Peanut says
Mannaggia a saperlo prima che quasi tutte avete avuto rapporti così disastrati con le mamme mi evitavo anni di paturnie e di colpe autoinflitte inutilmente.
Se si riesce a far di tutto un piccolo tesoro, si riesce a guardare avanti, però, anche in vista di quando saremo (eventualmente, nel mio caso) madri noi.
(e anch'io concordo per i “no”, per quanto possa valere!:) )
un abbraccio
lalexa says
equilibri delicati quelli con le proprie madri..sorretti da incognite che spesso devono rimanere tali…ora solo all' età di 35 anni e lontana da casa rielaboro un sacco di cose…e ancora dovrò rielaborarne..ma va bene così…ma per fortuna c è il tuo salame oggi! bacio bella !:)
Arianna says
Golosooooo questo salame!!!!!
Alessandra says
Ma che carino il tuo blog Peanut…come mai lo scopro solo ora 🙁 ??
La mia mamma purtroppo e' a 20.000 km di distanza in questo momento, ma e' sempre nel mio cuore pur abitando lontane…il salamino al ciocco e' favoloso.
Peanut says
Bè, ben arrivata! grazie :))
Alice says
provato ed approvato! che golosità :-Q____!!!!! è piaciuto a tutti quelli che l'hanno assaggiato…e così ho trovato il modo per smaltire eventuali biscotti mal riusciti 😀
http://coffeeechocolate.blogspot.it/2014/04/salame-nero-veg.html