Questo è un periodo piuttosto florido in casa Nocciolina dal punto di vista culinario. Aspetta.
Florido lascia pensare che tutti i tentativi di produrre qualcosa di mangiabile diano un risultato soddisfacente, e non è che poi sia sempre così davvero.
Mangiare lo mangio lo stesso, e davanti ai miei magari poi faccio pure finta che mi piaccia, ma questo è un altro discorso. Allora diciamo movimentato, che forse non porta una connotazione precisa.
La maggior parte dei corsi è finito e grazie al cielo non mangio più ogni giorno alla mensa, ho più tempo perciò sia da dedicare a preparazioni un po’ più “impegnative” e lunghette che anche solo per pensare a soluzioni nuove per il pranzo o la cena.
La voglia di cucinare insomma non mi manca, avrei tante cose da farvi vedere e assaggiare ma tante volte trovo invece difficoltà a mettermi a scrivere il post.
Ci son quelle volte in cui mi parte la vena e allora devo mettermi a scrivere qualsiasi sia l’ora che tanto sennò non riesco a concentrarmi su nient’altro, e altre che proprio mi fa fatica. Poi superato lo sforzo iniziale tutto scorre liscio come l’olio, eh, ma tante volte la prospettiva della pagina bianca e di non saper come cominciare sembra uno scoglio insormontabile.
Che poi capito, finisce che quando ne ho troppe che mi stazionano tra le bozze mi scoccia pure fare cose nuove, e così non si va da nessuna parte, non si pubblica e non si cucina.
E siccome siamo in periodo ispirato sarà bene assecondarlo e continuare a produrre.
Tipo che sperimento molto abbinamenti dolce-salato in questo periodo.
E assaggio con curiosità alimenti nuovi dei quali fino a poco tempo non avevo sentito parlare e non sapevo nemmeno come fossero fatti e che ora ho introdotto nella mia dieta come valida variante dei più diffusi pasta e riso. Avevo cominciato in occasione di Salutiamoci di Gennaio venendo a conoscenza del miglio, che poi si è rivelato amico più per preparare secondi piatti (le avrete fatte tutti le polpettine di miglio, no?!) che per costituire un primo.
Ora ho avuto modo di conoscere più intimamente il Grano Saraceno, che prima dell’incontro ravvicinato avevo sempre visto solo direttamente in farina. Poverino.
Però quell’amarognolo che conferisce ai dolci me l’aveva già fatto star simpatico.
Anche in chicco non mi ha affatto deluso, e data la “stazza” lui sì che si presta bene davvero a sostituire il riso o il farro nelle tante insalatone fredde che ci aspettano.
Qualche notizia e veloce, e poi passiamo a vedere dove l’ho ficcato.
Il Grano Saraceno, nonostante il nome possa trarre in inganno, non contiene assolutamente glutine, possiede una discreta percentuale di sali minerali e vitamine del gruppo B (vitamina B1, B2, B3, B5 e B6) ed ha infine un alto contenuto di proteine, composte da amminoacidi come la lisina e il triptofano.
Cuoce piuttosto velocemente, circa 15-20 minuti e lo si può poi usare nelle zuppe con i legumi e altri cereali come l’orzo oppure farlo sgocciolare e raffreddare per gustarlo freddo.
Agnese says
Mi ispira tantissimo *.* Adoro il grano saraceno e gli abbinamenti arditi 😉
Katiuscia says
Mi piace tanto il grano saraceno, al contrario del miglio che… mmmh, mi lascia sempre un po' perplessa (sarà perché io non ci ho fatto le polpette??!!!).
Ed è bello anche questo abbinamento 🙂 Evviva la bella stagione e i piatti che non sono più dei calderoni bollenti 😉
Peanut says
Che poi prima di assaggiare un po' di strizza cè sempre, che se poi fa schifo ti tocca buttar giù a forza tutto (o regalare alle galline).. e il momento in cui dopo aver assaggiato con titubanza esclami con estremo stupore “ma è buono!” regala enorme sollievo:D
Peanut says
Secondo me sì! il fatto che diventi un “pappone” è molto utile per far uscire polpette perfetto senza uovo, ma un po' meno allettante da mangiare come primo in effetti:
grazie^.^
Ka' says
Uso spesso la farina di grano saraceno, ma non ho mai provato il chicco, non mi resta che provare con la tua ricetta!!! Per il budino per renderlo vegan potresti provare direttamente a usare il latte di cocco, regolando bene lo zucchero e come addensante l'agar agar?! Bacioni!
Peanut says
Si, avevo pensato infatti a farlo direttamente col latte di cocco, anche se in mancanza un qualsiasi latte vegetale andrà bene! e certo, l'agar agar come fido addensante!;)
grazie di essere passata, a presto!:)
giulia pignatelli says
Davvero una bella ricetta e complimenti per la scelta vegana… io non riesco ad abbandonare il mio stile di vita, anche se è per lo più vegetariano, nel senso che la mia è proprio cucina mediterranea. Magari seguendoti imparerò qualcosa in più!
sara says
che buono il grano saraceno, è da un po' che non lo faccio e il tuo post mi ha ricordato che è ora di comprarlo, visto anche tutte le sue proprietà nutrizionali. Mi ispira molto la tua ricetta, l'idea della mela e delle olive secondo me è vincente! lo provo e ti faccio sapere, ok? Intanto un abbraccio forte e buona domenica!
Peanut says
ti ringrazio per i “complimenti” anche se per come la vedo io è diventato così naturale e facile che non è più uno sforzo, quindi non c'è davvero così tanto di cui complimentarsi!;)
per rincuorarti ti dico però che vegan non lo sono proprio ancora al 100%, dato che avendo le galline di tanto in tanto uso le loro uova, magari per un dolce, ma nell'alimentazione di tutti i giorni riesco facilmente a farne a meno. così come i latticini, è così facile sostituire che ti renderai conto che non ne abbiamo assolutamente necessità!;)
ti ringrazio per esserti unita ai miei lettori, passo a trovarti anch'io!
Peanut says
😀 anche a te!
Ale says
Mai mangiato così, che bello che è, mi fai venir voglia di provare! ^_*
Cami says
Hai ragione molte volte anch'io non mi sento in vena di scrivere e altro e nemmeno di cucinare… Vado a giorni 🙂
Comunque io amo molto il grano saraceno e questo mix mi piace tantissimo! Io azzarderei di più visto che le ricette cotte le mangia Adriano ma lui questi azzardi non li ama , peccato 🙁 io li adoro *_*
Peanut says
uh, ma non stai mangiando proprio più niente di cotto? comunque le mele sono crude, dai!;)
feelfreeglutenfree says
Il grano saraceno è buonissimo anche con cipollotti e mele!!!
Essendo un “cereale” che cresce nei paesi freddi è meglio consumarlo (soprattutto se in chicchi)in inverno. Non è molto indicato per l'estate (è molto riscaldante).
Oggi, visto il tempo, me lo sono mangiata pure io in una bella zuppetta!
Piacere di averti conosciuto..questa sera ti leggerò per bene.
Grazie per la visita!!
Francesca P. says
Il grano saraceno è diventato mio amico da poco, sai? Ha bussato una volta, gli ho aperto e… è stata subito simpatia! 🙂
Ho preso anche la farina!